Tuttologi e sensazionalisti: quanto è facile perdersi in un bicchiere d’acqua (torbida)

Il mare di Torvaianica è balneabile.

Le analisi di Arpa, arrivate solamente nella giornata di ieri 22 agosto, hanno spiegato che la colorazione anomala delle acque del nostro mare è stata dovuta ad una massiccia fioritura di “Fibrocapsa japonica”, un’alga che, per quanto naturale e non tossica, si è presentata in forma estremamente estesa in questi ultimi giorni.

Le analisi chimiche eseguite non hanno mostrato evidenza di fenomeni di contaminazione in atto e, quindi, è stato possibile revocare la precedente ordinanza che vietava la balneazione.

Come spesso accade, purtroppo, in rete e su alcuni giornali non sono mancate critiche al Primo Cittadino di Pomezia, reo – secondo alcuni – di aver emanato un provvedimento penalizzante per l’economia locale e, in particolare, per il turismo. 

 

Basta però ripercorrere quanto accaduto, a partire dal 19 agosto scorso, per renderci conto che viviamo in un’era in cui tutti, ma proprio tutti, grazie soprattutto agli strumenti social digitali, credono di essere depositari della verità assoluta.

Ricostruiamo i fatti con le parole di ieri del Sindaco Zuccalà: “Appena arrivati i risultati delle analisi di Arpa, sto provvedendo a revocare il divieto di balneazione. Corre l’obbligo di chiarire tutti i vari passaggi della vicenda. Nella mattinata di domenica 19, a seguito della grande estensione del fenomeno, la capitaneria di porto invita i comuni di Ardea e Pomezia a prendere provvedimenti al fine di scongiurare pericolo per l’igiene pubblica. Parallelamente, partiva l’iter di sopralluoghi ed analisi per accertare quanto accaduto e la qualità dell’acqua nei giorni successivi. Immediatamente dopo la comunicazione della capitaneria, in via precauzionale, ho emesso l’ordinanza di divieto di balneazione. Le analisi hanno ricondotto quanto accaduto ad una massiccia fioritura di Fibrocapsa japonica, (…). Unitamente alle indagini relative al fitoplancton è stato effettuato il monitoraggio dei parametri microbiologici indicati nel D.Lgs 116/08 al fine di valutare la qualità delle acque di balneazione a fronte del fenomeno in essere. Le analisi chimiche eseguite sui medesimi campioni, non mostrano evidenza di fenomeni di contaminazione in atto. Sono felice di poter rassicurare tutti i nostri bagnanti che le acque di Torvaianica sono sicure e pulite”.

Questi sono i fatti.

Poi ci sono le opinioni di tanti che vengono fatte passare, attraverso stampa e social, come verità inconfutabili, come quando, ad esempio, si è presupposta una sorta di inadeguatezza dello strumento dell’ordinanza, che addirittura sarebbe stata causa di una presunta fuga di bagnanti, tra residenti e turisti, e quindi di un danno all’economia locale incalcolabile.

Cerchiamo di ristabilire un minimo di buon senso, non abbiamo bisogno di sensazionalismo, nemmeno di quello politico: come quello del Partito Democratico che, sulle pagine di un giornale locale, definisce incompetente la gestione del “caso acqua”.

Il sindaco Zuccalà, insieme a quello di Ardea Savarese, in qualità di rappresentante della comunità locale e di ufficiale di Governo, ha emanato – ai sensi degli artt. 50 e 54 del D.Lgs. del 18 agosto 2000 n. 267 (T.U.E.L.) – l’unico provvedimento che era possibile adottare, al verificarsi di una situazione potenzialmente grave che ha interessato l’igiene e la sanità pubblica: l’ordinanza di divieto temporaneo di balneazione, firmata nella giornata del 19 agosto, è stata partorita a seguito di una segnalazione scritta della Capitaneria di Porto.

Vale la pena ricordare cosa rappresenta la Capitaneria di Porto: questa è l’ufficio periferico dell’amministrazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla stessa è affidata la gestione amministrativa, la sicurezza della navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare e in genere tutte le attività marittime connesse alla fruizione del mare nella più ampia accezione del termine.

Va da sé che all’arrivo di una relazione ufficiale, predisposta da un Ente ministeriale, su un pericoloso rischio ai danni della salute dei cittadini, quello che può e deve fare un buon sindaco è prevenire situazioni emergenziali, adottando proprio questo tipo di provvedimento contingibile e urgente a tutela dei cittadini, per evitare possibili gravi ripercussioni sul piano dell’igiene e della sanità pubblica.

Emergenza finita, ritorniamo al mare, la Facebook’s University può attendere e la campagna elettorale è finita da un pezzo.

 

 




A tu per tu con il Sindaco Fucci: tra passato, presente e futuro

Dopo l’intervista con Adriano Zuccalà, Pomezianews incontra il Sindaco Fucci, che parla apertamente del bilancio di questi ultimi 5 anni di governo e del suo futuro.

 

Sindaco, prima di affrontare il tema caldo del suo futuro, parliamo di bilanci: si sta esaurendo il mandato del 2013. Di cosa va fiero di questo quinquennio e cosa invece rimane ancora da terminare o da realizzare per la Città?

“Ciò che mi rende veramente orgoglioso è aver cambiato l’immagine e la percezione della Città. Un tempo Pomezia era ricordata per il degrado, sia materiale che ‘politico’. Oggi è una Città presa ad esempio da molti, che offre un’immagine positiva e che vince premi dedicati ai Comuni virtuosi e alla buona amministrazione. Nello specifico vado fiero della gestione virtuosa dei rifiuti, della pulizia della Città, della cura del verde e del decoro urbano. Poi la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, che ci ha consentito in questi anni di recuperare molto del lavoro arretrato rimettendo in sesto moltissime strade della Città, insieme ai numerosi lavori di messa in sicurezza: marciapiedi, abbattimento delle barriere architettoniche, Zone 30. Particolare attenzione l’ho voluta rivolgere al mondo della scuola, con i numerosi interventi infrastrutturali e sugli impianti che rendono oggi i nostri edifici scolastici più accoglienti, più sicuri e più confortevoli per i nostri ragazzi. Infine sono particolarmente orgoglioso di avere stretto un proficuo rapporto di collaborazione con il mondo produttivo ed industriale di cui Pomezia è ricca e di avere tracciato una condivisione che ci vede al fianco degli imprenditori nella creazione di nuove opportunità di sviluppo e di occupazione, con lo sguardo sempre puntato alla sostenibilità. Rimane ancora molto da realizzare: nel 2013 Pomezia era una Città sull’orlo del dissesto, oggi i bilanci si approvano nei tempi stabiliti e si chiudono in positivo. Questo ci ha consentito di investire molto in termini di opere e servizi ai cittadini, ma chiaramente 5 anni non possono essere sufficienti. Questo è il momento in cui si possono mettere a frutto maggiori investimenti infrastrutturali in tutte le zone di Pomezia, consolidare la qualità dei servizi offerti, proseguire nello sviluppo del litorale e del turismo e, grazie alla credibilità guadagnata dalla nostra Giunta in questi anni, catalizzare gli investimenti dei privati per offrire opportunità di lavoro ai nostri cittadini”

Sulla regola dei due mandati la sua posizione è ormai chiara: alcuni però  la criticano per aver tirato fuori l’argomento solamente a pochi mesi dalla fine della sua esperienza. Ci spieghi meglio, come è andata?

“Questa idea non è nata a ridosso delle elezioni. C’è un percorso iniziato mesi fa, sotterraneo, maturato con l’esperienza di governo, ed è cominciato comprendendo le dinamiche dell’amministrazione, che ha bisogno di continuità. Il M5S di Pomezia ne era a conoscenza e lo appoggiava. Avevamo condiviso una serie di proposte: parlare con Casaleggio, avviare una petizione pubblica, creare una lista civica appoggiata da tutto il gruppo, ma quel percorso si è fermato al primo NO di Casaleggio. Io invece ho tentato per mesi di aprire un dibattito all’interno del Movimento per confrontarci sulla realtà dei Comuni, sulle innegabili differenze tra i Consiglieri comunali e i Sindaci e i Parlamentari e i Senatori, sulla necessità di fare una scelta di responsabilità nei confronti di chi amministra bene, valutando caso per caso, applicando la regola con il buon senso. Spesso è stato fatto nello stesso M5S: quando una regola, nei fatti, si dimostra dannosa si può modificare. Eppure ho ricevuto solo silenzi o secchi NO. Io sono lo stesso Sindaco di Rimini, quello portato a modello dal M5S, ma pare che per qualcuno oggi tutto ciò possa essere sacrificato in nome di una rotazione che in questo momento a Pomezia sarebbe poco opportuna”

Il movimento 5 stelle di Pomezia ha annunciato il prossimo candidato Sindaco: Adriano Zuccalà, attuale Presidente del Consiglio comunale. Immagino sia stata una scelta fatta alcuni mesi fa e condivisa anche da lei: corretto?

“Come detto, il movimento 5 stelle di Pomezia fino a pochi mesi fa condivideva l’idea che io potessi essere ancora il candidato sindaco per le prossime amministrative di primavera 2018. Si poteva raggiungere con una modifica al regolamento. Poi questo percorso si è interrotto e il M5S di Pomezia ha indicato un nuovo candidato. Non voglio entrare nel merito di come è maturata la scelta di Zuccalà né mi esprimerò sulla sua persona ma mi limito ad osservare che oggi Pomezia può vantare il conseguimento di tanti risultati importanti che sono frutto di un modello di lavoro nella Giunta di cui sono stato artefice. Io mi domando: perché iniziare di nuovo tutto daccapo con una persona che dovrà dimostrare tutto, quando invece si può dare una vera continuità di risultati optando per il sindaco uscente? Questo lo trovo poco logico, poco razionale e, per alcuni aspetti, non corrispondente alle esigenze di continuità nella guida della Città”

Il suo futuro politico: sembra ormai chiaro che si presenterà con una lista civica. Non crede che il gruppo pentastellato di Pomezia meriti invece una chance di ulteriore crescita, dopo l’ottimo lavoro fatto in questi anni, magari con il suo apporto di esperienza?

“Crescere significa anche perseguire quella meritocrazia a cui il M5S tiene tanto. Vedo una grande ipocrisia in questa rigidità della ‘regola dei due mandati’, perché questa non mi permette di ricandidarmi in una carica elettiva come quella da Sindaco ma mi permette invece di rivestire un incarico di nomina come quello di assessore, di sottosegretario, di dirigente di una società pubblica oppure di capo di gabinetto. In sostanza si affermerebbe il principio secondo cui, se sei stato bravo, non puoi sottoporti al giudizio dei cittadini tramite il loro voto, ma puoi ricevere un incarico, sempre rimanendo nel M5S, deciso da pochi amministratori pubblici. Ho rifiutato l’incarico di capo di gabinetto in un importante ente pubblico fuori da Pomezia, a più del doppio del mio stipendio attuale, proprio perché non sono interessato alla ‘professione’ politica. La crescita che io sogno è anche una crescita che porti gli esponenti M5S a prendere consapevolezza della realtà e ad applicare tanto buon senso”

Infine, le chiedo una risposta sintetica: come si immagina questi ultimi mesi di governo nei quali ci saranno altri importanti provvedimenti da adottare per la Città? 

“Io sono fermamente determinato a portare avanti il programma con cui i cittadini di Pomezia mi hanno eletto nel 2013. Pertanto continuerò a lavorare per il bene di Pomezia e dei suoi cittadini fino al termine della consiliatura che avverrà nella primavera del 2018”




Comuni virtuosi 2017: Pomezia vince per la Mobilità Sostenibile

 

Il comune di Pomezia ha vinto il Premio “Comuni Virtuosi 2017″ per la Mobilità Sostenibile: la rassegna è stata promossa, per l’undicesimo anno consecutivo, dall’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e di Anci.

L’Associazione nazionale dei Comuni virtuosi è una rete di Enti locali che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri Territori, diffondendo verso i cittadini nuove consapevolezze e stili di vita all’insegna della sostenibilità, sperimentando buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti ed economicamente vantaggiosi, legati alla gestione del territorio, all’efficienza e al risparmio energetico, a nuovi stili di vita e alla partecipazione attiva dei cittadini.

Sessantuno i Comuni approdati alla finale di questa edizione: 39 provincie e 18 regioni rappresentate.

Tra 250 progetti presentati, la Città di Pomezia vince, come si diceva, il premio per la Mobilità Sostenibile e lo fa perché in questi anni ha portato avanti numerose iniziative: incentivi per l’acquisto di auto e bici elettriche; 8 colonnine per la ricarica normale di auto elettriche in tutto il territorio; una colonnina per la ricarica veloce; collaborazione con il consorzio di aziende 2BeGreen; il nuovo, e primo, piano del traffico per la Città; navetta gratuita verso gli uffici comunali; collaborazione con Moovit, app per il trasporto pubblico e per la condivisione dei mezzi privati; nuovi tratti di pista ciclopedonale; 5 zone a velocità ridotta per le auto (Zone 30) in prossimità di scuole e parchi pubblici; servizio pedibus gratuito per gli studenti delle scuole primarie; trasporto scolastico a ridotto impatto ambientale; passerelle e carrozzine per disabili per l’accesso al mare; navetta estiva gratuita per tutti; 10 veicoli ape elettriche per gli operatori ecologici che effettuano il servizio di pulizia manuale e lo svuotamento dei cestini in città.

Positivi ovviamente i commenti del Sindaco Fucci, che ha ritirato il premio a Bergamo lo scorso 16 dicembre, per il quale “il ‘modello Pomezia’ funziona”  e c’è il grande orgoglio di “aver trasformato la Città in un Comune virtuoso, affidabile e vicino ai cittadini”.

Felicità, per il traguardo raggiunto, espressa anche dal Presidente del Consiglio comunale Zuccalà, prossimo candidato Sindaco del Movimento 5 Stelle di Pomezia, che afferma che “il lavoro di questi anni sta dando i suoi frutti; dopo il premio per le best practices, Pomezia si ritrova sul gradino alto del podio!”.

 




Pomezianews intervista Adriano Zuccalà: il nuovo candidato Sindaco del Movimento 5 stelle a Pomezia

A sei mesi circa dalle prossime elezioni amministrative, Pomezianews ha incontrato nei giorni scorsi Adriano Zuccalà,

attuale Presidente del Consiglio comunale e nuovo candidato Sindaco per il Movimento 5 stelle.

 

Adriano Zuccalà: in poco meno di due anni, da Presidente del Consiglio comunale a candidato Sindaco a Pomezia per il M5s. Una grande responsabilità: come sta affrontando questa ascesa politica?

“Come ho detto in altre occasioni sono onorato che questo gruppo abbia identificato in me una persona degna della massima fiducia per svolgere questo ruolo. Più che di ascesa politica parlerei di esperienza. Ho iniziato come Presidente della Commissione Ambiente, occupandomi principalmente del passaggio alla raccolta differenza porta a porta su tutto il territorio di Pomezia. Come Commissione abbiamo raggiunto diversi traguardi, ad esempio detrazioni importanti sulla tassa dei rifiuti, migliaia di piantumazioni in tutto il territorio e le famose macchinette mangia rifiuti. Successivamente sono stato scelto come Presidente del Consiglio ed ho cercato di mettere a frutto l’esperienza degli anni precedenti, portando a termine la modifica al regolamento del Consiglio Comunale e l’importante obiettivo programmatico della modifica dello Statuto Comunale. Questa nuova possibilità mi affascina e sarei ben lieto di portare avanti il lavoro di questo gruppo, tutti insieme, all’insegna della giusta continuità che Pomezia merita”

L’eredità di Fucci: si sente pronto a raccogliere il testimone da un Sindaco che ha fatto bene e ha raccolto molto consenso in Città?

“Ho alle spalle una squadra straordinaria che ha portato il sindaco Fucci e la città di Pomezia ad uscire dallo stato disastroso in cui si trovava. Il consenso va certamente condiviso con tutti gli attori che hanno partecipato, nessuno sarebbe riuscito a fare tanto senza queste persone. Con queste premesse, penso di essere in grado di affrontare una sfida così grande, il contributo di Fabio Fucci in questa avventura è atteso quanto gradito”

Dopo quasi 5 anni di governo 5s, Pomezia ha iniziato a raccogliere i frutti del primo governo grillino e a risorgere dalle macerie – di bilancio e altro – ereditate dalle passate gestioni: ha già elaborato un primo programma di cose da fare? Quali sono le priorità da affrontare?

“ll nostro programma sarà fatto insieme ai cittadini, come gli scorsi anni. Chiaramente partiamo dagli ottimi risultati raggiunti e con l’esperienza di 5 anni di governo. Dopo aver stabilizzato il bilancio, tagliato gli sprechi, moltiplicato i fondi per il rifacimento delle strade e raggiunto ottimi livelli di raccolta differenziata, puntiamo sicuramente a stabilizzare quanto fatto fino ad ora, migliorarlo e raggiungere altri traguardi, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture e tutto il settore delle attività produttive, in grande sofferenza viste le politiche scellerate a livello nazionale degli ultimi anni”

Questione mandati: il Sindaco Fucci si è espresso chiaramente, criticando la regola dei due mandati. Qual è il suo pensiero su questo tema?

“Non credo sia importante il mio pensiero su questo tema. Ogni persona può offrire il suo contributo affinché il M5s prosegua sulla strada tracciata in questi anni. Nessuno nel nostro gruppo ha mai dato importanza alla “poltrona”, ma esclusivamente al contributo che può dare per la cittadinanza. Fucci ha fatto molto bene, così come tutti i consiglieri comunali ed ha la possibilità di proseguire la sua azione, non vedrei persona migliore di lui al mio fianco”

 

 




Conosciamo meglio Adriano Zuccalà, il nuovo Presidente del Consiglio Comunale di Pomezia

Conosciamo meglio Adriano Zuccalà,

il nuovo Presidente dell’assise pubblica rappresentativa della nostra Città

Il trentenne Adriano Zuccalà è il nuovo Presidente del Consiglio comunale di Pomezia: a seguito delle dimissioni di Renzo Mercanti è stato eletto in seconda votazione con 18 preferenze, contro le 4 andate a Dario Vitiello.

La redazione di Pomezianews l’ha intervistato: conosciamolo meglio.

Ci racconti: chi è Adriano Zuccalà e cosa faceva prima del suo impegno politico?

“Prima del mio impegno politico facevo quasi esattamente quello che faccio ora. Ovvero, faccio un lavoro che mi dà grandi soddisfazioni a livello personale e che mi impegna per garantire un futuro a questa città e per risvegliare più coscienze possibili al fine di garantire un futuro a questo Paese”

Quando e come è nata la sua passione politica?

“Prima della passione politica è stato sempre presente in me un forte senso civico ed un profondo rifiuto nei confronti delle ingiustizie sociali e di qualsiasi altro tipo. L’incontro con i ragazzi del M5S che allora aiutavano il nostro attuale Sindaco Fabio Fucci  ha permesso di dare sfogo alla mia voglia di fare qualcosa per gli altri, ma soprattutto cambiare il sistema da dentro e non semplicemente ponendosi in una posizione di contrasto nei confronti di chi amministrava”

Da consigliere di cosa si è occupato in particolare?

“Mi sono occupato principalmente di tutti gli aspetti che riguardavano l’ambiente e la salute pubblica, provando grande soddisfazione per il lavoro effettuato da tutta la commissione, gli assessori e gli uffici Comunali. Abbiamo raggiunto insieme grandi traguardi come l’estensione della raccolta Porta A Porta su tutto il territorio, che stiamo effettuando in questi giorni; la campagna conoscitiva e di monitoraggio sul gas Radon; la pubblicazione delle gare del verde e della pulizia delle spiagge, per arrivare alle grandi scommesse che abbiamo fatto come amministrazione e che stanno riscuotendo grandissimo successo, ad esempio gli Eco-Compattatori presso gli esercizi commerciali e le casette dell’acqua”

Come mai questa uscita di scena di Mercanti? Era tutto previsto?

“Come abbiamo detto in Consiglio Comunale avevamo previsto una possibile rotazione delle cariche a metà mandato: è stato fatto con alcuni presidenti di commissione qualche settimana prima di averlo fatto con il Presidente del Consiglio. Per chi lavora e segue il Movimento 5 Stelle non c’è niente di trascendentale o anomalo. Siamo semplici cittadini, non attaccati a poltrone o schiavi delle logiche di partito. Ognuno si mette a disposizione del gruppo in base alle proprie caratteristiche e tutti siamo al servizio di tutti. Capisco che chi non riesce a comprendere questo modo di vedere la politica cerca la dietrologia in qualsiasi azione che venga fatta dal nostro gruppo, ma perde solo tempo ed energie”

Un bilancio di questa prima metà di mandato

“Sono sinceramente stupefatto di quanto siamo riusciti a fare fino ad ora. La città sta rinascendo dalle sue ceneri giorno dopo giorno. Vengono aperti quotidianamente cantieri ed avviati nuovi servizi a favore dei cittadini. Abbiamo ancora tantissimo da fare per colmare il GAP amministrativo di questi decenni, ma siamo sicuramente sulla strada buona. L’impatto con i tempi e la burocrazia è stato forte, per questo il primo anno ci siamo dedicati molto a creare e sistemare i regolamenti comunali che erano obsoleti o inesistenti, che lasciavano troppo margine discrezionale alle figure istituzionali sbagliate. Adesso il lavoro fatto dietro le quinte del primo periodo sta ripagando e sento di poter dire che questo è solo l’inizio”

Proiettiamoci al futuro: siamo a giugno 2018. Che succede a Pomezia?

“Vedo sicuramente una città e dei cittadini profondamente cambiati, il senso civico sta aumentando ed è palpabile. Vedo che il nostro movimento politico avrà dimostrato di fare tutte le azioni possibili per il principale interesse pubblico e si presenterà alle nuove elezioni proponendo ancora una volta un programma elettorale concordato con i cittadini, ma forte di quanto fatto nel primo mandato. E’ troppo presto per esprimersi sulla lotteria delle elezioni, ma sono sicuro che quanto stiamo facendo non sta passando inosservato”