Aprilia: 2 luglio va in scena “Sommerse”; lo spettacolo contro la violenza di genere

“Sommerse”; arriva in scena il prossimo 2 luglio presso il Parco Falcone e Borsellino di Aprilia (Lt), ingresso libero

Il progetto vincitore del Bando “Comunità solidali 2020” della Regione Lazio e con risorse Ministero del Lavoro, che ha coinvolto gli studenti e studentesse delle classi prime e seconde degli Istituti di istruzione superiore “Carlo Rosselli” e “Latina formazione e lavoro” di Aprilia, giunge così alla sua fase finale, dopo una serie di incontri che hanno visto i ragazzi e le ragazze confrontarsi con le operatrici del Centro Antiviolenza sui temi della violenza di genere e essersi messi in gioco nella realizzazione di uno spettacolo teatrale, coadiuvati dal regista Giuliano Leva.

 

«L’impegno della nostra associazione e del partner Centro anti violenza Donna Lilith», riferisce il Regista Giuliano Leva, «è quello di innescare un meccanismo ad effetto domino su tutto il territorio attraverso la rappresentazione teatrale, facendo emergere in modo inusuale e innovativo il disagio delle vittime di violenza e i mezzi come contrastarla».
Le attività che da febbraio a oggi, hanno coinvolto i ragazzi e le ragazze, sono state realizzate dall’associazione Colori del Mondo APS in collaborazione con l’associazione Centro donna Lilith APS di Latina e il sostegno dell’assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura, Gianluca Fanucci e dell’assessora all’Assistenza e Servizi Sociali, Sanità, Pari Opportunità e rappresentanza di genere, Francesca Barbaliscia, del Comune di Aprilia. Così il prossimo 2 luglio, dopo aver lavorato alla sceneggiatura, saranno direttamente gli studenti e le studentesse a salire sul palco per parlare della violenza di genere e del suo contrasto.

 

 

A chi ne farà richiesta sarà consegnata una copia dvd dello spettacolo.
Il cast della serata: Giuliano Leva (regista) con Alessio Fratocchi, Fabiana Mercuri, Giada Celli, Angelica
Miatello, Emma Grande, Giacomo Caroli, Ludovica Leva, Azzurra Vattone, Anita Vacca, Tecnico Daniel
Chiamese, Tecnica Sara Triveri.
ATTORI E ATTRICI Pietro Theroux, Cristiano Puddu, Alessia Elena Capua, Ornella Sferlazzo.
BALLERINA Giulia Francescotti

 

COMUNICATO STAMPA




Presentazione del libro “Un altro genere di forza” di Alessandra Chiricosta

Presso la libreria indipendente Odradek di Pomezia

Venerdì 26 novembre 2021 alle ore 17:00 presso la libreria indipendenza Odradek di Pomezia ci sarà la presentazione del libro Un altro genere di forza della docente e ricercatrice Alessandra Chiricosta edito dalla casa editrice Iacobelli Editore.

Nel pieno del dibattito sulla violenza di genere, l’autrice ridisegna il maschile e il femminile e con essi la mappa del discorso sulla forza distinguendolo da quello della violenza: perché ci vuole una particolare forza sia non essere “vittime” sia per non esercitare un potere soggiogante.

Seguirà un laboratorio condotto dall’autrice per fare una esperienza pratica di cosa significhi percepire e lavorare sulla forza combattente di un corpo di donna.
Organizzato da Sportello Donne Pomezia e Libreria Odradek
Green Pass Obbligatorio e preferita la prenotazione: 06 91629282
SINOSSI
I maschi sono forti, le donne sono deboli: sembra un’ovvietà che spiega molto dei rapporti tra uomini e donne, di come si sono strutturati e organizzati nel corso della Storia. I forti tendono a combattere e distruggere, i deboli ad accudire e proteggere la vita: così si è creata una dicotomia che fa della forza una via maestra verso la violenza, e della cura una premessa della mitezza e della pace.
Ma siamo sicuri che questa differenza si radichi nella “natura”? E che non sia invece una costruzione culturale, un “dispositivo biopolitico” da smontare per svelare un paradigma che ha limitato fortemente l’esplorazione di altre dimensioni ed elaborazioni di concetti come “femminilità” e “mascolinità”. È il paradigma, non l’oggettività corporea, ad aver articolato le relazioni tra i generi alla stregua di una lotta tra vittima – reale o potenziale – e carnefice – reale o potenziale.
Nel pieno del dibattito sulla violenza di genere – dalle molestie ai femminicidi – in un percorso in più tappe, teorico ed esperienziale, l’autrice ridisegna il maschile e il femminile e con essi la mappa del discorso sulla forza distinguendolo da quello della violenza: perché ci vuole una particolare forza sia per non essere “vittime” sia per non esercitare un potere soggiogante.



Sportello donne firma il protocollo per contrastare la violenza di genere

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa di Sportello Donne Pomezia riguardante l’importante protocollo firmato per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne

SPORTELLO DONNE FIRMA IL PROTOCOLLO D’INTESA PER LA PREVENZIONE E CONTRASTO DELLA VIOLENZA DI GENERE

Un processo nato dal basso

Nella ricorrenza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nella sala consiliare del Comune di Pomezia, è stato firmato il protocollo di intesa
“PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE E AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE”, siglato dai Comuni di Pomezia e Ardea, dalla Polizia Locale di Pomezia e Ardea, dal Pronto Soccorso della Casa di Cura Sant’Anna, dal Pronto Intervento Sociale e dallo Sportello Donne Pomezia.

Come donne non accettiamo più che la violenza venga condannata a parole.

Il fenomeno della violenza maschile contro le donne ha una matrice di carattere sociale e culturale che richiede una posizione chiara di condanna e un’assunzione di responsabilità da parte del mondo istituzionale, oltre che di quello della società civile, ma soprattutto necessita di azioni concrete.

La firma del protocollo in quella data assume un significato ancora più potente, senza retorica, dimostra che dove c’è impegno si può cambiare passo.

Un terzo delle donne italiane, straniere e migranti, subisce violenza fisica, psicologica, sessuale, spesso tra le mura domestiche e davanti ai propri figli. Dall’inizio dell’anno nel nostro Paese sono state uccise, con movente di genere, circa 123 donne. La violenza maschile sulle donne non è un fatto privato né un’emergenza ma un fenomeno strutturale e trasversale della società, e affonda le sue radici nella disparità di potere fra i sessi.

Nella nostra città da quattro anni “Sportello Donne Pomezia”, gestito dalle attiviste/operatrici dell’Associazione IAPH
[one_half], in convenzione con l’Amministrazione comunale accoglie e segue donne che vivono sul nostro territorio.

Convinte della necessità di mettere in atto azioni appropriate per il contrasto della violenza di genere, la collaborazione con i Servizi Sociali, il PIS e il Pronto Soccorso è venuta naturalmente, nelle battaglie quotidiane.

La violenza contro le donne deve essere nominata e riconosciuta perché possa essere svelata e affrontata, anche attraverso la costruzione di reti di relazioni in grado di sostenere concretamente le donne nei loro percorsi di uscita dalla violenza.
-E’ nata quindi una rete sul campo tra noi operatrici, dal basso abbiamo iniziato a lavorare alla stesura del protocollo partendo dai bisogni concreti, dalle esigenze e dalle problematiche che riscontravamo.

Questo è un protocollo che nasce dal basso. Un “Protocollo di intesa” per facilitare connessioni stabili tra servizi, istituzioni, realtà locali.

Le linee guida “del protocollo” si propongono di diventare uno strumento di lavoro e collaborazione, per facilitare l’adozione di un linguaggio comune, di linee operative e procedure condivise, l’utilizzo di una metodologia integrata di presa in carico; attraverso cui dare tutte le informazioni necessarie sulla rete attivabile per fare in modo che in lei maturi l’idea di uscire dalla situazione di violenza.

Il protocollo formalizza il nucleo fondante la Rete contro la violenza alle donne .

La rete rappresenta una garanzia di protezione. Per aiutare le donne ad uscire dalla spirale di violenza è necessario che tutte le istituzioni e gli enti che a vario titolo possono venire a contatto siano sensibilizzati e formati per cogliere adeguatamente la richiesta di aiuto e sviluppino una forte collaborazione per offrire risposte coordinate ed integrate.

Al fine di garantire equità di possibilità, prevenzione, tutela alle donne presenti su tutto il territorio confrontando le rispettive modalità operative per ottimizzare le risposte.

Il nostro ringraziamento va all’Amministrazione comunale di Pomezia, in particolare alla vice Sindaco Elisabetta Serra, all’Amministrazione di Ardea, alla psicologa dell’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Pomezia Katia Matteo, all’assistente sociale Elvira Bianchi del Pronto Intervento Sociale, per il Pronto Soccorso Clinica S Anna Yuri Troiani.

Sportello Donne Pomezia
Dott.ssa Anna Mirarchi