La Prima San Pietro

La Basilica di San Pietro, la più grande e imponente di Roma, è simbolo della città grazie alla sua enorme e famosissima cupola.
Tutti conoscono le Stanze Vaticane di Raffaello o la Cappella Sistina di Michelangelo.

Ma quanti sanno come nacque la prima basilica paleocristiana?

O meglio, cosa vi era ancora prima della costruzione della prima chiesa?

 

San Pietro, il Principe degli Apostoli, è noto per esser stato il primo Papa ed essere morto a Roma, in un periodo in cui la Roma Imperiale era ancora pagana.

 

Il primo nucleo dove furono custoditi i resti di Pietro fu presso l’”Ager Vaticanus”, ovvero il territorio che si estendevano alla destra del Tevere.

In quelle zone si estendeva un circo, andato in disuso, sormontato con il tempo da una vasta necropoli.

E proprio all’interno di quella necropoli, vi erano i resti del santo.

Piano piano, la fama delle reliquie del santo andò a diffondersi e  furono effettuati  vari interventi sulle mura della necropoli per isolare la tomba di Pietro.
Il resto archeologico più importante è il cosiddetto “Trofeo di Gaio”, un’edicola che serviva a proteggere una parte del muro rosso dove si credeva fossero conservati i resti dell’apostolo.

 

Ma la svolta avvenne con l’imperatore Costantino, il quale decise di far ergere, dopo la sua vittoria su Massenzio, la prima basilica cristiana di Roma.

E quale luogo scelse?
Proprio la necropoli nella quale vi erano i resti di San Pietro.

 

 

La necropoli fu rasa al suolo e fu livellata in modo che l’abside della chiesa coincidesse perfettamente con la tomba del santo, che stava proprio là sotto.

Ovviamente non dobbiamo immaginare la basilica così com’è adesso.
Ne sappiamo veramente poco. Era sicuramente imponente, dalle vaste misure, eppure aveva probabilmente il tetto il legno e cinque navate divise da colonne di reimpiego.

 

 

Più esattamente, quasi tutti gli elementi utilizzati per costruire la basilica erano pezzi di spoglio.
Ma la fama di questa chiesa crebbe giorno dopo giorno, grazie alla preziosa tomba di San Pietro, simbolo della potenza papale, che giaceva lì sotto. Ogni Papa, nel corso del secolo, donò il suo contributo: chi restaurò il tetto, chi il pavimento, chi la facciata.

Tuttavia, la storia di Roma non fu facile.

Il periodo di occupazione longobarda cedette il posto al Sacro Romano impero, seguirono poi periodi costellati di sacchi e barbarie.

Alla fine del XVII secolo era necessario, dunque, un restauro totale.

E così, con i restauri effettuati da Carlo Maderno, da Michelangelo e successivamente da Bernini, nacque la basilica di San Pietro così come noi la conosciamo oggi.