Challengers, tra tennis e seduzione

Challengers, il nuovo film di Luca Guadagnino approdato lo scorso 24 aprile nelle sale cinematografiche, ha avuto e continua ad avere un successo incredibile, essendo in vetta al box office italiano.

A metà tra sportivo e romantico, il film ci presenta un triangolo amoroso all’interno del mondo del tennis. I due giovani promettenti Art Donaldson e Patrick Zweig infatti, compagni sul campo, diventano rivali nel conquistare la talentuosa Tashi Duncan. Attraverso diversi salti temporali il regista ci catapulta avanti e dietro nella storia, mostrandoci tra un servizio e l’altro le avventure presenti e passate dei protagonisti.

Zendaya, protagonista indiscussa, non passa di certo inosservata, dominando al contrario la scena con il fascino caratteristico del suo modo di fare. Guardandola, si rimane quasi ipnotizzati, dal suo modo di giocare, di vestire e di sedurre i due tennisti. L’attrice inoltre, per poter interpretare al meglio il suo personaggio, il più crudele della sua carriera secondo le sue parole, ha dovuto sottoporsi ad un allenamento di tre mesi, stupendo addirittura Guadagnino nel non dover quasi mai ricorrere a controfigure.

Accanto a lei troviamo poi Mike Faist e Josh O’Connor, attori promettenti e particolarmente abili con il ruolo di veri e propri burattini nelle mani di Tashi, che li manovra a suo piacimento dentro e fuori il campo. C’è da dire, d’altronde, che anche per il pubblico è difficile riuscire a scegliere tra i due!

L’abbigliamento in questo film gioca anch’esso un ruolo particolare. Jonathan Anderson infatti, direttore artistico di Loewe, ha vestito i personaggi disegnando i costumi sportivi che abbiamo visto sullo schermo.

Come non parlare poi della colonna sonora, composta da Trent Reznor e Atticus Ross, gli stessi di Bones and All. La melodia incalzante accompagna perfettamente scene di tensione e partite decisive sul campo, rendendo gli spettatori ancora più attenti ed agitati.

Challengers è dunque il film ideale per chi vuole immergersi in una dimensione di seduzione e sport. Tra una scena e l’altra, il coinvolgimento è tale da far scorrere le due ore e un quarto in un attimo, non riuscendo a staccarsi per un minuto dallo schermo. Guadagnino ci presenta l’amore da un lato e la carriera dall’altro, lasciando a noi giudicare quale riteniamo sia il più importante e tenendoci appesi fino all’ultimo momento in un campo in cui il premio è il cuore di una donna.

Virginia Porcelli




In attesa del Campionato Mondiale di vela… Andrea Balzer

Oggi conosceremo, attraverso qualche domanda, Andrea Balzer: giovane talento pometino che parteciperà al Campionato Mondiale di Vela che si terrà sul lago di Garda a settembre.

 

  1. Andrea, raccontaci come e quando è nata la tua passione per questo sport?

Mi ricordo ancora il primo giorno in cui sono salito su una barca a vela. Un mio amico mi convinse ad andare con lui ad un campus estivo di vela, avevo nove anni anni e quella fu la mia prima esperienza in barca a vela.

È bastato un solo minuto per capire che quel momento me lo sarei portato dietro per tutta la vita. Ricordo ancora l’emozione di riuscire a far “muovere un mezzo” solamente con la forza del vento, è qualcosa che ti colpisce molto.

 

  1. Ci sono stati momenti difficili nella tua carriera?

 

Credo che lo sport sia esattamente il riflesso della vita, è pieno di salite, di momenti di sconforto, di paure e di rimpianti.

Quindi si, i momenti di difficoltà ci sono stati e non sono stati pochi. Il più recente risale ad un paio di mesi fa quando mi sono lesionato il legamento ulnare della mano, e credo che gli infortuni siano la cosa peggiore per un’atleta, soprattutto dal punto di vista mentale ed emotivo.

 

  1. Invece qual è stato il momento più bello?

 

Di momenti belli ce ne sono stati tanti, ogni volta che salgo in barca mi torna il sorriso.

Probabilmente la stagione che più mi rappresenta è stata quella del 2018, ho perso il campionato italiano all’ultima prova, arrivando secondo. Quella grossa delusione mi ha portato due mesi dopo a vincere la Coppa Europea in Francia. Una grande gioia e soprattutto una liberazione!

 

  1. Qual è il tuo rapporto con il mare?

 

È difficile descrivere a parole il rapporto tra me e il mare, l’ho sempre amato fin da quando ero piccolo, ogni volta che ho un momento di sconforto vado al mare, mi aiuta a riflettere, a dimenticare, mi emoziona.

Il mare per me è un compagno di giochi: amo sfidarlo, amo uscire in barca quando è mosso e non si vede nessun altro tra le sue onde.

Ho tanto rispetto per il mare, ma non comprendo i grandi navigatori che dicono di avere paura di lui, non si può avere paura di una cosa così bella, il mare ti fa sentire contemporaneamente il più forte essere umano al mondo e l’essere più impotente e ininfluente che esista.

 

 

  1. Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

 

Per ora sto dedicando tutte le mie risorse alla preparazione di questo Campionato Mondiale perché sono anni che desidero partecipare ad una competizione così importante.

Giorno dopo giorno cerco di fare sempre meglio, vedremo cosa succederà durante il mondiale, poi alla fine tireremo le somme e solo allora sarà il momento giusto per pensare alla prossima stagione.

 

 

  1. Raccontaci un po’ che rapporto hai con la tua città.

 

Pomezia ed in particolare Torvaianica hanno sempre significato molto per me.

Questo sport mi porta a viaggiare abbastanza in altre località “di mare” e nonostante queste siano spesso meglio attrezzate rispetto al nostro territorio, ogni volta che torno a casa sono felice e penso tra me e me che questo posto è fantastico quasi insuperabile.

 

 

  1. Ti senti di dire qualcosa ai giovani che vogliono avvicinarsi al mondo della vela?

 

Mi sento innanzitutto in dovere di invogliare i giovani (e non solo) a fare molta attività sportiva perché lo sport è veramente in grado di migliorare le nostre vite.

La vela in particolare è uno sport completissimo, è molto fisico, ma allo stesso tempo la parte tecnica e tattica è fondamentale.

Promuovere la vela non è affatto difficile, basta provarla una volta e non vorrete più scendere dalla barca!




Festa dello Sport a Pomezia

Domenica 5 giugno 2022, dalle ore 8,00 alle ore 20,00 in occasione della Giornata Nazionale dello Sport si terrà in Piazza Indipendenza a Pomezia Festa dello Sport 2022, una giornata dedicata al calcio.

ore 11,00: Inaugurazione e saluti istituzionali
ore 12,00: rinfresco

All’ombra della torre civica verranno proposte numerose attività ludico sportive per i più piccoli e la piazza sarà animata dalla musica e da un allestimento fotografico dedicato al calcio.

Il Museo Città di Pomezia – Laboratorio del 900 ospiterà per l’occasione una video installazione sul tema.

 

 

 




Sport: oro alle Farfalle di ginnastica ritmica e Coppa Italia alla Roma Femminile calcio

La squadra nazionale di Ginnastica artistica ha vinto ieri due medaglie d’oro nelle finali di specialità della World Cup di Pesaro 2021, sulla strada verso le Olimpiadi di Tokyo. Le Farfalle si sono aggiudicate la Final Eight con le 5 palle con il punteggio di 46.950, davanti alla Russia ,45.350  e il Giappone, 43.800 e  con tre cerchi e quattro clavette, con 44.150 punti battendo Russia  e Israele. Le azzurre, allenate da Emanuela Maccarani,  Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Martina Santandrea, Agnese Duranti, Daniela Mogurean  e la riserva Laura Paris, sono ancora una volta tra le migliori a livello internazionale a pochi giorni dagli Europei di Varna in Bulgaria, in programma dal 9 al 13 giugno e dopo i tre argenti conquistati nella tappa di Baku. Nelle finali individuali sono state impegnate le azzurre Sofia Raffaeli e Alexandra Agiurgiuculese: la prima  ha concluso rispettivamente al quinto posto al nastro, dove ha totalizzato 22.350 punti e  al sesto con le clavette, con il punteggio di 26.600. Nella stessa finale, la seconda ha ottenuto il settimo posto  con 24.150 punti. Nel corso dell’evento le gemelle russe Averina vincono molte medaglie: Arina due ori, con clavette e nastro, e due bronzi con cerchio e palla, mentre Dina oro al cerchio, due argenti a palla e nastro e bronzo alle clavette. L’israeliana Linoy Ashram, vince l’oro con la palla e due posizioni sul podio per cerchio e clavette, e si aggiudica il titolo di migliore ginnasta All-Around nel circuito di World Cup Series.  La bielorussa Alina Harnasko si classifica terza nella specialità al nastro. A premiare le nostre Farfalle e le altre vincitrici il presidente della Federginnastica Gherardo Tecchi, il numero uno della Federazione Internazionale Morinari Watanabe, la delegata del sottosegretario di Stato con delega allo Sport, Linda Elezi, l’assessore allo sport del Comune di Pesaro, e il presidente del Coni Marche.

Per rimanere nelle vittorie di ieri portate a casa da atlete italiane più legate alla nostra regione, ricordiamo la vittoria della Roma Femminile calcio che ha vinto la Coppa Italia 2020-21, per la prima volta nella sua storia. Le giallorosse, guidate da Betty Bavagnoli, hanno superato il Milan ai calci di rigore, dopo un risultato che è rimasto bloccato sullo 0 a 0 nei ’90, e due rigori parati dal portiere giallorosso Ceasar. (Foto di Omar Medina Films da Pixabay)

 

 




FUORI PORTA – Accordo tra l’ISISS “Pacifici e De Magistris” di Sezze, la STS Basket e l’ASD Pallavolo: presentato il progetto

Un esempio da seguire. Il progetto di collaborazione tra l’ISISS “Pacifici e De Magistris” di Sezze, la Sts Basket l’Ads Pallavolo, due storiche società sportive, è stato presentato in diretta streaming sui social delle due storiche società sportive e tutti ne hanno sostenuto la validità non solo sportiva, ma anche culturale e sociale. Oltre a Massimiliano Porcelli, presidente di entrambi i sodalizi sportivi, e Anna Giorgi, dirigente dell’Istituto scolastico, sono intervenuti Claudio Romano, presidente provinciale Fipav, Raffaele Imbrogno, professore di giochi sportivi presso l’ateneo Foro Italico di Roma, Massimiliano Di Maria, membro del consiglio regionale della Fip, Stefano Persichelli presidente regionale Fip e Flavio Tranquillo, giornalista e “voce” della Nba su Sky Sport. Un’ora di interessante confronto su un’iniziativa che non può e non deve essere inquadrata solo in un ambito sportivo: “Restiamo convinti che la risposta migliore a questa epoca di difficoltà e di cambiamenti – ha spiegato Massimiliano Porcelli – sia un deciso cambio di prospettiva e un approccio di tipo ‘comunitario’. Per questo motivo crediamo che la scuola possa rappresentare il più autorevole elemento di raccordo di un progetto plurisettoriale, che coinvolge nel giusto modo le associazioni sportive e non solo del territorio e che consenta alla stessa scuola di entrare a pieno titolo nelle loro dinamiche educative”. Dello stesso avviso i rappresentanti provinciali e regionali delle due federazioni interessate, così come, in un discorso allargato anche all’ambito nazionale, hanno convenuto che di sfida sociale e culturale si tratta, anche Raffaele Imbrogno e Flavio Tranquillo nei rispettivi interventi. Da settembre, alla ripresa delle attività agonistiche, le due società sportive cambieranno nome: si chiameranno rispettivamente ISISS “Pacifici e De Magistris” Basket e ISISS “Pacifici e  Magistris”  Pallavolo e, come nei college americani, svolgeranno le proprie attività all’interno dello stesso Istituto.  L’intervento prevede inoltre: la condivisione dei principi educativi, l’avvio di corsi per ufficiali di campo, arbitri e dirigenti, la realizzazione di un Centro di educazione al benessere, l’apertura di uno Sportello d’ascolto per adolescenti e famiglie e l’organizzazione di grandi eventi per lo sport. Alla fine della presentazione del progetto, è intervenuta Anna Giorgi che, dopo aver ringraziato le due società sportive per la disponibilità e la sensibilità dimostrata, a nome della scuola, si è detta pronta a raccogliere la sfida, anche sotto il profilo “strutturale”, mettendo a disposizione risorse e capacità gestionali affinché il coinvolgimento sia sempre maggiore e si possa arrivare ad ottenere un vero e proprio polo sportivo, non nascondendo l’ambizione di inserire all’interno degli indirizzi dell’Istituto o anche il Liceo Sportivo, che permetterebbe di ragionare a medio-lungo termine su tante altre iniziative.




Sezze: la scuola apre le porte allo sport

 

Accordo di collaborazione tra l’ISISS “Pacifici e De Magistris” di Sezze e due storiche società sportive locali, la STS Basket e l’ASD Pallavolo

ISISS “Pacifici e De Magistris” Basket e ISISS “Pacifici e De Magistris” Pallavolo. Da oggi in poi le due storiche società sportive di Sezze, ossia la STS Basket e la ASD Nuova Pallavolo, si chiameranno così. In pratica, assumeranno il nome dell’Istituto scolastico con cui hanno raggiunto un accordo di collaborazione e al cui interno, come nei college americani, svolgeranno le proprie attività agonistiche.

Il progetto prevede in particolare: la condivisione dei principi educativi, l’avvio di corsi per ufficiali di campo, arbitri e dirigenti, la realizzazione di un Centro di educazione al benessere, l’apertura di uno Sportello d’ascolto per adolescenti e famiglie e l’organizzazione di grandi eventi per lo sport.

Progetto su cui stanno lavorando i dirigenti delle due società sportive con il coordinamento della dirigente dell’Istituto scolastico setino Anna Giorgi. Da ricordare che STS Basket Sezze e la ASD Nuova Pallavolo Sezze da tempo ormai hanno intrapreso un percorso volto a mette insieme metodi e strategie per il raggiungimento di una progettualità comune tant’è che le cariche dirigenziali delle due società risultano essere pressoché le stesse. “È in corso una profonda riflessione – affermano i responsabili delle due compagini – sul ruolo che, in futuro, dovranno assumere le organizzazioni sportive all’interno della cosiddetta ‘Comunità Educante’, soprattutto alla luce dell’attuale crisi socio-sanitaria che, anche nei contesti sportivi, ha sconvolto tutti i paradigmi di riferimento. Siamo convinti che la risposta a tutto questo debba consistere in un deciso cambio di prospettiva e in particolare debba prevedere un approccio di tipo ‘comunitario’. Lo sport, in particolare quello di squadra, facilita nei più giovani la comprensione del senso di appartenenza a una ‘comunità’, generando in loro, l’interesse per quei valori etici e solidali che stanno alla base di ogni cittadinanza attiva. Per questo motivo – precisano – crediamo che la Scuola possa rappresentare il più autorevole elemento di raccordo di un progetto plurisettoriale, che coinvolge nel giusto modo le Associazioni sportive – e non solo – del territorio e che consente alla stessa Scuola di entrare a pieno titolo nelle loro dinamiche educative”. Ecco perché le due società hanno deciso di fare un passo di lato, rinunciando a una parte importante della loro identità per cederla a una ‘Comunità’ più grande e più autorevole come la Scuola e mettendosi al servizio della stessa per la realizzazione di un progetto molto più ambizioso. “Auspichiamo – concludono i responsabili delle due società sportive – che anche le locali associazioni culturali e di promozione sociale possano seguire la stessa strada per rendere ancora più forte e consolidata la rete dei soggetti della cosiddetta ‘Comunità Educante’ ” . Entusiasta della proposta si è dichiarata subito la dirigente dell’ISISS “Pacifici e De Magistris. “Una proposta – ha dichiarato – che trovo perfettamente in sintonia con la mia idea di realizzare in quell’area parco, dove è ubicato lo stesso Istituto, un Campus didattico di primissimo livello, sfruttando gli edifici dell’ex Asl e della Casa dei Giovani e i locali della Chiesa di San Giuseppe, oltre ovviamente a quelli già da noi occupati e al campo di basket attiguo se venisse reso agibile. Ne verrebbe fuori un grande progetto innovativo aperto anche alle altre iniziative sportive, culturali e sociali del paese e del territorio circostante.”




La nuova Roma

Dopo circa 15 giorni dal passaggio di proprietà della squadra di calcio ASRoma qualcosa ancora non torna, o così sembra a molti cuori giallorossi. Lo scorso 17 agosto a Londra (Uk), la Roma passa dalla gestione americana di James Pallotta a quella di Dan Friedkin, al termine di un’operazione da quasi 600 milioni di euro. Dan Friedkin, californiano di San Diego (Usa) è a capo del Gulf States Toyota, una società che ha licenza di vendere auto con il marchio Toyota in vari Stati dell’America, ed ha inoltre investito parte del suo patrimonio in hotel di lusso e nella cinematografia. Secondo Forbes, la rivista americana punto di riferimento mondiale della finanza, nota per le sue classifiche degli uomini più ricchi del panorama mondiale, il magnate americano dispone di un capitale personale di circa 4,1 miliardi di dollari ed è fra i 600 uomini più ricchi del pianeta. Numeri importanti, che raccontano di una società finanziariamente solida, di un gruppo (oltre al padre Dan è molto attivo anche il figlio Ryan) che ha ereditato gran parte del patrimonio dall’attività di famiglia, che nel corso degli anni si è ramificato nella grande finanza americana fino a divenirne uno dei maggiori esponenti.

I tifosi della ASRoma, dopo le delusioni del progetto mai decollato di James Pallotta, sognano un cambio di rotta, un’inversione di tendenza rispetto alla società asfittica e lontana dai tifosi degli ultimi dieci anni, una Roma senza titoli da troppo tempo, ma soprattutto svuotata di quel patrimonio genetico che l’aveva resa unica al mondo, la passione dei propri sostenitori.

Ancora però di Friedkin non c’è traccia. Un’intervista, un video, un messaggio, non c’è assolutamente nulla, tranne due parole rilasciate alla stampa al momento della firma “Renderemo la Roma uno dei principali nomi dell’universo calcistico”, poi silenzio e assenza. Non è stata cambiata struttura societaria, non è cambiato l’allenatore, non c’è stata alcuna rottura con il passato né fuori né dentro al campo. I Friedkin sembrano essersi dissolti nel nulla a poco meno di tre settimane dall’inizio di una nuova stagione. Molti dicono: “Diamogli tempo”. Ma tempo per cosa? A Pallotta è stato sempre rimproverato di essere stato assente da Roma. Perché a Friedkin bisognerebbe dare tempo per avere un breve messaggio rivolto ai tifosi? Se tanto ci vuole per un solo messaggio, figuriamoci per le operazioni di mercato. No, qualche cosa non torna, soprattutto sul terreno dove Pallotta, il predecessore, ha fallito, il rapporto con i tifosi. Di sospetti ne vengono ventilati molti da più parti, spesso legati al mondo delle finanze. La speranza è quella di vedere interrotta la sequela di cessioni di giocatori che hanno fatto le fortune di altre società di calcio che stravincono nel mondo, giocatori che a Roma abbiamo visto di passaggio e poi rivisto sollevare Champions League e titoli nazionali con altre maglie. Ogni anno la Roma viene saccheggiata dei suoi giocatori migliori, o meglio ‘mette in vendita’ i suoi giocatori migliori, demolisce allenatori anche bravi che alla fine di stagioni promettenti si trovano a dover ricostruire tutto da capo, ignora i tifosi o li offende a migliaia di chilometri di distanza, “Fuck Idiots” come vennero apostrofati da Pallotta dopo l’ennesima contestazione. Cosa rimane allora? La Roma è improvvisamente diventata una società povera, ma chissenefrega se povera economicamente. Povera dell’amore della sua gente, la CURVA SUD è un ricordo lontano nel tempo, il quartiere Testaccio un feudo intristito, una pianta bellissima alla quale è stata tolta l’acqua. La Roma ha bisogno della sua gente, perché la Roma è del popolo e non sarà mai di nessun altro. I romanisti vogliono la loro squadra al centro del loro universo, che non coinciderà forse con quello dorato del Manchester City (Uk) o del PSG della capitale francese dei facoltosi sceicchi, ma che permetterà ad una tifoseria intera, quella della giusta sponda, di tornare a far battere il cuore all’unisono con quello della propria squadra. Chiunque voi siate, non dimenticatelo mai.




Il campionato è finito

 

La Juventus colleziona il nono scudetto consecutivo lasciando agli avversari briciole di sogni, illusioni, incubi e vincendo per l’ennesima volta un torneo di calcio dominato e forse anche scontato.

Il prossimo sarà l’anno della “decima”, mutuando un termine spagnolo che fa tanto chic e quello dopo ancora magari sarà quello della “lode” dopo il dieci in pagella. La verità è che il calcio in Italia non conosce alternative ai bianconeri. Troppo più forti, troppo più solidi a livello societario, troppo più…per tutti. Ci ha provato la Lazio soprattutto, che per un periodo più o meno lungo si è cullata nel sogno di prendersi il gradino più alto del podio, ma poi è franata condizionata da una rosa non all’altezza di quella juventina. Ci ha provato, ma nemmeno tanto l’Atalanta, in un azzardo finale favorito però più che altro dalla frenata del gruppo di Sarri per il resto Roma, Napoli, Inter, Milan si sono dimostrate comprimarie di cartapesta, accartocciate negli errori commessi prima di tutto fuori dal campo. Programmazioni sbagliate, squadre costruite male, vicissitudini interne, via via si sono sciolte tutte, arrendendosi molto presto.

Il campionato italiano è diventato uno spettacolo in cui il copione recitato appare sempre lo stesso, anche il VAR non è servito a nulla, una pantomima che è riuscita persino a togliere l’entusiasmo per un goal: strumento utilizzato male, tanto i falli di mano non sono mai gli stessi a Roma, a Milano a Torino o a Lecce e la legge non è mai uguale per tutti. Ma era davvero così indispensabile? La Lazio in questa stagione ha avuto 18 rigori a favore, un record assoluto, eppure il suo allenatore, Simone Inzaghi, si lamenta per i torti arbitrali subiti, questione di mentalità. Una volta si andava allo stadio per vedere quella rete agitarsi, da improbabili curve lontane centinaia di metri, bastava vedere la rete muoversi per saltare di gioia o disperarsi, oggi si rimane immobili, in attesa del VAR. Questa scure invisibile penzolante sulla testa del povero tifoso afflitto dai suoi dubbi. Esulto? Non Esulto? Un triste balletto di emozioni represse. Ma a qualcuno interessa ancora del pubblico pagante?




A Pomezia ‘In ricordo di Enrica’, torneo di calcio e solidarietà

Sabato 17 dicembre, dalle ore 10,00 si svolgerà il torneo di calcio integrato promosso dall’Associazione ‘La cicala e la formica onlus’ per ricordare Enrica, la giovane volontaria scomparsa nel 2014. L’evento prevede anche tante altre attività sportive e di solidarietà

Sarà all’insegna della solidarietà e dello sport il torneo di calcio che l’Associazione di Pomezia ‘La cicala e la formica onlus’ organizza per sabato 17 dicembre 2016 dalle ore 10, presso il campo ‘dei Preti’ di Via Orazio 2, Pomezia (Roma) in memoria di Enrica, la giovane volontaria dell’associazione scomparsa due anni fa per malattia.

All’evento parteciperanno le squadre di calcio integrato ‘Enrica’s Team’ dell’associazione ‘La cicala e la formica onlus’, allenata da mister Oliviero e le squadre presentate dalla ‘Polisportiva sociale Castellinsieme onlus” e dall’‘Autistic Football Club’, che sfideranno sul campo i volontari della Misericordia e i ragazzi del CAS di Pomezia.

La ‘Enrica’s Team’ è impegnata dal 2012 sul territorio a favore dei ragazzi diversamente abili ed al loro inserimento sociale. È una squadra ‘integrata’ perché svolge attività sportiva a cui partecipano sia ragazzi con disabilità sia ‘normodotati’, favorendo non solo lo sviluppo psico-motorio dei ragazzi, ma anche quello relazionale.
La presenza di molti giovani volontari all’interno de ‘La cicala e la formica onlus’ sottolinea l’importanza che l’associazione dà all’integrazione e alla relazione piuttosto che alla disabilità e che mette in pratica attraverso la promozione di comportamenti sani, all’aria aperta e formando i giovani volontari.
Durante la manifestazione, oltre al torneo di calcio, si svolgeranno varie iniziative promosse dai ragazzi dell’associazione che invitano tutti i pometini a partecipare all’evento. Per informazioni: www.lacicaleelaformicaonlus.it




Un titolo mondiale a una Perla di campionessa

Eccellenze del territorio, il Sindaco incontra la campionessa mondiale di karate Perla Olianas

Il Sindaco Fabio Fucci e l’Assessore Lorenzo Sbizzera hanno incontrato ieri la giovanissima Perla Olianas, campionessa del mondo di karate, in forze presso il club Zentao Karate Malagisi di Pomezia. La diciassettenne pometina ha conquistato nel gennaio scorso il titolo mondiale per clubs di karate, vincendo 5 incontri, in una competizione che ha visto la partecipazione di 1500 atleti.

“E’ sempre una grande soddisfazione incontrare giovani campioni che portano il nome di Pomezia nel mondo – dichiara il Primo Cittadino – L’impegno, il sacrificio e la passione di chi pratica sport come il karate vanno valorizzati. Mi congratulo con Perla e tutto il team Zentao, con l’augurio che continuino ad arrivare grandi successi”.




La folle stagione del Torvaianicarugby!

Il Torvaianicarugby tenta la fuga in campionato!

Sora 01/02/2015
Questa domenica i nostri Rugbysti di Pomezia e Torvajanica sono andati a prendersi una vittoria, che vale un campionato intero, con la seconda in classifica del nostro girone, il Sora. La partita comincia tiratissima, la tensione è ai massimi livelli! In campo per noi: Pit (Valmaggi Alessio), Gianluca Vitiello, Edoardo Cavolini, Damiano Salvucci, Panda (Alessio Chessa), Eracle Porcello, Michele Prisacari, Mattia Ferraiuolo, Simone Cerulli, Mario Boni, Nakay Danti, Federico Sticca, Ludovico Berwick, Marco Catalini, Mattia Cioccari; in panchina: Daniele Esposito, Matteo De Martino, Catalin Miclaus, Simone Ranaldi, Valerio Di Fiori, Rosario Torrente, Yader Pignataro.

Il Sora si porta in vantaggio trasformando ai pali una punizione. Il Torva reagisce! La mischia si scrolla dalle spalle la partitaccia col Ceccano e ci mostra quello che ci hanno abituato a vedere dall’inizio dell’anno, ovvero: la mischia più forte del girone! Complice il fatto del rientro dall’infortunio di un carichissimo Edoardo Cavolini! A pareggiare i conti ci pensa il nostro dinamitato Marco Catalini. 3 a 3 ma la strada è ancora molta! La nostra squadra subisce una meta scaturita da un “carretto” da touche avversaria… 8 a 3 per i padroni di casa. Ma è li che si vede la reazione da grande squadra; la reazione che tutti aspettavamo; il cuore di 15 uomini pronti a vincere e a dare il massimo! Dal 20esimo minuto del primo tempo la partita si trasforma! Come già detto, il Sora soccombe in tutte le mischie ordinate e la maggior parte delle touche che giocano!

E proprio alla fine del primo tempo il risultato va sul pareggio. Unica nota dolente è l’infortunio di Mario Boni, che ha disputato fin lì la sua personale partita migliore dell’anno! Nel secondo tempo c’è quindi spazio per Matteo De Martino, dopo seguiranno le sostituzioni di Valerio di Fiori per Simone Cerulli, Rosario Torrente per Federico Sticca, anche lui un lieve infortunio, Daniele Esposito per uno stanchissimo Edoardo Cavolini, Simone Ranaldi per il cuore della nostra mischia Panda, e poi in ultimo trova spazio anche Yader Pignataro per un brutto fallo ricevuto da Mattia Cioccari.

La partita nel secondo tempo è quella che sognavamo alla vigilia, una partita di netta superiorità. E’ stata una domenica indimenticabile, la passione e la bravura dei nostri ragazzi, che partono dallo svantaggio e con la calma e la concentrazione della grande squadra, portano un risultato che nessuno avrebbe pronosticato! Alla fine contiamo 5 mete per il nostro torva e il risultato è Sora 8 Torvajanicarugby 37! Grandi ragazzi! Grazie per quello che ci date! Di sicuro la partita più bella dell’anno! Cuore, Coraggio e Gioco! L’orgoglio della nostra città! La lacrimuccia è d’obbligo!
Come al solito diremmo che il migliore in campo è il nostro capitano Pit; ma stavolta i nostri giocatori sono tutti da 10 e lode!

Non mi rimane che dirvi: ALE TORVA! ALE!

ALESSIO VALMAGGI

classifica




Un mare di idee a Torvaianica

mareimmagine31may2014Si apre sabato 31 maggio, e terminerà il 2 giugno 2014, la manifestazione “Il Mare di Torvaianica” una tre giorni di arte, musica, sport e cultura, patrocinata dal Comune di Pomezia, che vedrà impegnati cittadini e associazioni del territorio presso la sede della Lega Navale Italiana, Lungomare delle Sirene 109b.

Mare Torvajanica

foto: Domenico Tricarico

In programma attività ed intrattenimento per tutti i gusti, a partire dal baratto dei libri curato dall’associazione ‘La casa dell’albero’ e dallo spazio per bambini ‘Letture animate’ dell’associazione ‘Le mamme di Pomezia’.

Tra i tanti e diversificati momenti creativi, c’è la mostra fotografica e l’estemporanea di pittura organizzata dalla ‘Galleria Hesperia’ di Giovanna Alfeo e Paola Di Giovanni, le sculture di frutta di Claudio Mazza, il teatro de ‘Il cassetto nel sogno’, canti e balli della tradizione rumena con ‘Spirit Romanesc’ e i giochi della ‘Thyrrenum’ e di ‘Fare verde’.
Performance sportive verranno presentate dai gruppi “Kite Power”, “Black Arrow Team” ed Europaradise.
Oltre alle iniziative, non solo gastronomiche, del Comitato di Quartiere Nuova Lavinium, vari appuntamenti musicali allieteranno la manifestazione: da Ilaria Bruno e Carmen Giglio a Mario Guarino e Salvatore Pignalosa, alle band The News e il QJazz Quintett.
Hanno aderito all’evento anche le associazioni: Assorider, Marilù, Family Time, Città Giardino, Casafamiglia Chiara e Francesco, Sordi di Torvaianica, Libera.
Tutte le info su www.ilmareditorvaianica.it

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