A Torvaianica, ‘Tutti per Uno’

Si è svolta sabato 20 giugno la 7° edizione di ‘Tutti per Uno’, manifestazione multietnica dedicata alle comunità straniere del territorio, organizzata dalle associazioni ‘La casa dell’albero’ e ‘Spirit Romanesc’, patrocinata dal Comune di Pomezia, con l’obiettivo di favorire la conoscenza delle varie comunità, creare una reale integrazione e una ‘rete’ anche tra le comunità stesse.
Per la prima volta la manifestazione ha dato appuntamento a Torvaianica, nella centralissima P.zza Ungheria. Il pomeriggio è trascorso a suon di musica, balli, prodotti tipici dei Paesi delle comunità presenti sul territorio, per valorizzare i differenti modi di vivere e le diverse culture.
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L’unico momento in cui le comunità si sono date ‘battaglia’ (si fa per dire!) è quello ‘mangereccio’, con tante pietanze buone e saporite, certamente un buon modo per conoscere gli stranieri che vivono nel nostro territorio. Con il ‘Dolce della Bukovyna’ di Halyna & Co ci siamo avvicinati all’ Ucraina; con ‘salatka wielowarzywna’ (insalata russa), szarlotka (dolce di mele) e sernik, (dolce di ricotta e cioccolato) Agnieswka e gli altri amici polacchi hanno fatto assaporare un po’ della loro terra; Daniela ci ha fatto gustare ‘mici si bere’, salsicce rumene con birra; Fatou, dal Senegal, ha preparato ‘Jassa’, un piatto a base di riso bianco con carote, pollo e legumi; Maria, che proviene dalla Colombia, ha cucinato ‘empanadas’ (fagottini di pasta di farina di mais, ripieni di carne tritata, patate, pomodori e cipolla) e salpicon de frutas ( una sorta di macedonia con sciroppo di lamponi);Hatem ha preparato il suo superbo ‘hummus’, salsa di ceci e pane fresco, tipico della Palestina e i tanti amici del CAS di Santa Palomba hanno partecipato con il loro ‘cous cus’.
Nel corso della serata balli e canti rumeni si sono alternati a brani a tema antirazzista letti da studenti di Pomezia della ‘seconda generazione’, tra cui giovani originari del Marocco, Brasile e Romania. Alla serata è intervenuta la musicista Carmen Giglio che ha allietato tutti con le musiche della sua Malta.
“Ringrazio le Comunità presenti per questo piccolo, grande momento di integrazione sul nostro territorio” afferma soddisfatta Carla Benfenati dell’associazione ‘La casa dell’Albero’, organizzatrice insieme a Daniela Hondrea (Spirit Romenesc), e anima della manifestazione . “L’auspicio è quello di essere sempre più numerosi. Quest’anno abbiamo scelto come location il centro di Torvaianica. E’ la prima volta e siamo soddisfatte in quanto è venuta tanta gente. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti e l’Amministrazione comunale che ci ha supportato in questa iniziativa, in particolar modo la Vice sindaca Elisabetta Serra che ha partecipato a questa festa multietnica”.Alla manifestazione sono intervenuti: Comitato Nuova Lavinium, Associazione Culturale Tyrrhenum e la Croce Rossa Italiana. L’ evento è stato aperto dalla mostra fotografica ‘People’.




Un anno con voi

Un anno con voi, un anno di Pomezianews

E’ passato quasi un anno dalla nostra prima pubblicazione e non possiamo che ringraziare tutti coloro i quali – e sono davvero tanti – in un modo o in un altro hanno voluto partecipare al dibattito sulla nostra Città, scrivendo gli articoli sulle pagine del sito, commentandoli o solamente leggendoli.

Qual era stato il nostro impegno?

Conoscere o approfondire la conoscenza delle problematiche di Pomezia, creando una rete civica seria, competente e punto di riferimento per tutti i cittadini.

Ci siamo riusciti?

Personalmente penso di si, basta dare un’occhiata ad alcune statistiche che gratificano l’impegno di tutti noi, cittadini attenti al proprio territorio, verso il comune obiettivo della costruzione di un vero e proprio diario di rete: gli articoli pubblicati da novembre 2013 sono stati circa 200, letti per ben 156 mila volte, con 800 lettori ad articolo.

In questo primo anno di vita del blog, abbiamo cercato di raccontarvi come la nostra Pomezia sta cercando di risollevarsi da una situazione economico-finanziaria davvero drammatica;  come questa strada verso il completo risanamento è ancora lunga e si interseca inevitabilmente con i problemi comuni – ahimè – a molte altre realtà locali: prostituzione, disoccupazione, tutela del territorio e dell’ambiente, sicurezza, erogazione dei servizi alla cittadinanza.

Abbiamo cercato di fotografare la situazione della nostra Città, di raccontarvi gli eventi che hanno animato il territorio e, infine, di aprire una finestra verso il cinema e la cultura in generale.

Qualcosa si muove? Qualcosa sta cambiando?

Sicuramente si registrano alcuni segnali positivi: arriva l’acqua potabile (finalmente!) anche a Santa Palomba, nuova viabilità viene inaugurata, si aprono parchi pubblici, viene ampliata e fornita di apparecchiature tecnologiche la biblioteca comunale, solo per citarne alcuni ultimi.

E’ naturale che ancora moltissimo va fatto, nonostante i fondi per gli Enti locali siano sempre pochi, pochissimi e i problemi quotidiani da affrontare sempre tanti, forse troppi.

Il prossimo anno, il 2015, sarà un anno fondamentale: per la nostra Città, che dovrà confermare i piccoli incoraggianti segnali di ripresa.

E per il nostro blog, che dovrà diventare sempre più un punto di riferimento per tutti i cittadini  che, insieme a noi, vorranno contribuire alla crescita di una seria rete civica di informazione territoriale.




“Tutti per uno” : i valori dell’integrazione in festa a Pomezia


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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della responsabile di Pomezia dell’ associazione Spirit Romanesc, Daniela Hondrea, relativo alla manifestazione” Tutti per Uno”.

“Lo scorso 26 luglio si è svolta alla Selva dei Pini a Pomezia la 5 a edizione della Festa “Tutti per Uno“. una festa all’insegna dell’incontro e dello scambio reciproco. A partire dalle 18 con la mostra fotografica ‘People’, è stato allietata da canti rumeni eseguiti da un coro in abiti tradizionali, musica dal vivo, e tante altre attività di animazione. Alle 20 ciascuna comunità ha offerto al pubblico specialità culinarie tradizionali e dolci. Presenti le comunità pometine provenienti da Romania, Polonia, Colombia e Senegal. Musica, balli, pietanze, specialità da vari paesi e tanta voglia di sentirsi tutti pometini. L’iniziativa è stata un momento di incontro per le comunità che vivono sul nostro territorio, italiani e stranieri, che hanno ballato e cenato insieme, uno accanto all’altro, in un colorato incontro tra culture differenti. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione “Spirit Romanesc” e “La Casa dell’albero” in collaborazione con il Comune di Pomezia.

image“Colgo l’occasione per ringraziare il Comune di Pomezia per la sua importante collaborazione, ringrazio a tutti coloro che si sono resi disponibili come volontari, ringrazio ai partecipanti e non per l’ultimo ringrazio agli sponsor che hanno partecipato alla Riffa serale, tra cui: Agriturismo Tonelli, Divina Style, Fatima Treccine, Bar Spuntino,La cantina di Bacco, Ass. Ippica Natury Club, Pane e Pizza, Carmen Giglio, Ida Enrietto, Fattoria biologica Savino, Kebabbaro Cucina turca, Mesopotamia Kebab, pasticceria Mazza” sottolinea Daniela Hondrea Co-organizzatrice della manifestazione e responsabile dell’associazione “Spirit Romanesc” sul territorio di Pomezia. La festa è stato un modo di testimoniare il nostro impegno di cittadini attivi ad operare per promuovere i valori dell’accoglienza, ma anche della cittadinanza responsabile per una integrazione nel rispetto dei valori e dei diversi modi di vivere.”




Operativi gli Sportelli di ascolto del Comune di Pomezia

imageSono le donne le protagoniste attive degli sportelli di ascolto e sostegno ai cittadini attivati dal Comune di Pomezia, in collaborazione con le associazioni del territorio che hanno vinto il bando dedicato, la cui presentazione si è tenuta venerdì 21 marzo presso la sala conferenze della Biblioteca comunale di Pomezia.

Lo Sportello della Banca del Tempo Città di Pomezia è stato presentato dalla coordinatrice Serena De Paolis, dalla sociologa Mattea Monaco dell’associazione “Le Mamme di Pomezia” e dalla presidente dell’Associazione Nazionale Banche del Tempo Marialuisa Petrucci.

“Siamo molto felici di aver vinto il bando come associazione del territorio per la gestione dello sportello di Banca del Tempo – ha dichiarato Serena De Paolis – che è una banca in cui la moneta di scambio non è il denaro ma il tempo. Ogni correntista potrà accumulare nel suo conto-tempo delle ore di credito offrendo dei servizi ai correntisti e usare questo credito per usufruire dei servizi che metteranno a disposizione gli altri correntisti.”

Il tutto avverrà per mezzo di un software predisposto dall’Associazione Nazionale BdT con il quale verrà gestito il credito/debito di ogni correntista. Lo spirito fondamentale è la pari dignità delle persone e dei servizi svolti, in quanto non esistono prestazioni di serie A o di serie B: un’ora scambiata per una consulenza legale ha lo stesso valore di un’ora di compagnia ad una persona anziana.
Altro punto fondamentale è che al servizio potranno partecipare non solo privati cittadini ma anche associazioni, scuole, centri anziani, nello spirito collaborativo che è alla base della riuscita della Banca del Tempo alla quale, proprio in virtù dell’ importanza del valore dato allo scambio ed alla collaborazione, hanno voluto dare il loro contributo con un operatore di sportello anche l’associazione “La Casa dell’Albero”, la Croce Rossa Italiana di Pomezia e Il CdQ “Nuova Lavinium”.

I concetti basilari della Banca del Tempo, la prestazione e l’aggregazione in un’ottica di solidarietà tra persone, sono stati descritti dalla sociologa Mattea Monaco e da Marialuisa Petrucci presidente dell’Associazione Nazionale Banche del Tempo.
Tramite lo scambio può nascere una vera e propria economia relazionale, è infatti la persona al centro della Banca del Tempo in un concetto di reciprocità totale. Al momento sono attive una decina di Banche del Tempo nella regione Lazio, con un coordinamento regionale e con oltre 9.000 iscritti nella sola città di Roma che corrispondono a 100 mila ore di scambi.

La Banca del Tempo, che si fonda sullo scambio gratuito di servizi in ore tra i correntisti,  sarà operativa dal 24 marzo presso la Biblioteca comunale il lunedì e il giovedì dalle 9.00 alle 11.00 e il mercoledì dalle 16.00 alle 17.30.

Lo Sportello di ascolto, informazione e sostegno ai migranti è stato presentato dalla Presidente dell’Associazione “Spirit Romanesc” Dana Ioana Mihalache, dalla responsabile sul territorio Daniela Hondrea con il supporto della psicologa Concetta Ricciardi.

Grazie all’8 per mille, devoluto alla Chiesa Valdese, lo sportello avrà come obiettivo di fornire informazione e consulenza per cittadini migranti, che nel comune di Pomezia sono circa 8.200, un numero che fa riflettere sull’impatto sociale e sull’importanza di uno sportello che possa essere punto di riferimento per l’integrazione dei cittadini stranieri.
Come riporta Daniela Hondrea, responsabile dell’Associazione Spirit Romanesc per il territorio di Pomezia e responsabile dello sportello:
“Lo sportello di Immigrazione è un servizio di informazione e orientamento rivolto ai cittadini stranieri su ogni aspetto legato alla loro permanenza nel Comune di Pomezia. Con lo sportello si intende aiutare gli immigrati per facilitare loro l’accesso ai servizi soprattutto in quegli ambiti dove esistono i maggiori problemi rispetto ai quali sono essenziali l’informazione, la consulenza e l’assistenza al fine di consentire loro il reale godimento dei diritti”.

Lo sportello avrà tra gli obiettivi prioritari quelli di fornire al cittadino straniero informazioni sulla legislazione italiana, sui diritti/doveri dei cittadini e un orientamento ai servizi sociale e scolastici presenti sul territorio. Offrirà un punto di ascolto e di orientamento anche relativamente a discriminazioni subite, alle pratiche sul ricongiungimento familiare e assistenza e orientamento sull’accesso agli alloggi e svolgerà inoltre anche l’importante ruolo di supporto agli operatori che lavorano nelle istituzioni pubbliche come anagrafe, Servizi Sociali, ASL, Comune, Scuole, ecc.
Lo Sportello di ascolto, informazione e sostegno ai migranti riceve ogni martedì dalle 15.30 alle 17.30 presso l’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Pomezia in piazza S.Benedetto Da Norcia 1.

Lo Sportello Donne Pomezia è stato presentato da Claudia Bruno. Già  attivo da gennaio 2013 nella precedente sede presso Camera del Lavoro della CGIL di Pomezia, offre un punto di ascolto, informazione e consulenza dedicato alle donne.

“Allo sportello collaborano otto operatrici – ha dichiarato Claudia Bruno – tra cui psicologhe, sociologhe, giornaliste, allenatrici, attive in vari settori della società e alcune di loro provenienti dal movimento femminista e politica delle donne e quello che offriamo come sportello è prima di tutto ascolto e fornire informazioni utili che possano aiutare le donne presenti nel territorio a mettersi in rete e a uscire dall’isolamento, per cui trattiamo casi di violenza di ogni genere, non solo fisica, sessuale, domestica, ma anche quella psicologica, economica, mobbing sul lavoro. Cerchiamo di fare una mappatura sul territorio per mettere in relazione soggetti, associazioni e persone che collaborino per mettere in comune competenze per far si che una donna non sia più isolata”

E’ infatti l’isolamento il substrato per ogni genere di disagio lavorativo, familiare, relazionale ed è terreno fertile per ogni genere di violenza, perché le donne sono forti soprattutto quando riescono a comunicare tra loro e non si rinchiudono dentro le mura domestiche. Per qualunque tipo di consulenza, sia essa psicologica, legale, medica, ginecologica, economica, lo sportello si avvale dell’apporto di una rete di professioniste che collaborano con lo stesso e che mettono a disposizione da due a un massimo di quattro incontri per poi aiutare ad indirizzare la donna a rivolgersi a strutture con cui lo sportello è in contatto e collabora.

La speranza è quindi quella di riuscire a coinvolgere e a “intercettare” sempre più donne, perché la maggiore difficoltà è l’inibizione della donna nel rivolgersi ad uno sportello di ascolto, nel momento in cui vive un disagio. E’ possibile contattare lo sportello di ascolto sia fisicamente, sia online, tramite il sito www.sportellodonne.wordpress.com o su facebook.

Sportello Donne Pomezia riceve il mercoledì dalle 9.00 alle 11.00 e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30 presso l’Ufficio Politiche Sociali, piazza San Benedetto da Norcia 1.

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Grande successo per la 38a edizione del Carnevale Pometino.

Sono giunte al termine le manifestazioni della 38a edizione del Carnevale Pometino che erano state posticipate di una settimana per le avverse condizioni meteorologiche.

Sabato 8 marzo Pomezia e Torvaianica hanno ripreso i festeggiamenti, patrocinati dal comune, dedicando la giornata sopratutto ai più piccoli.
In piazza Indipendenza, incorniciata dai carri allegorici, il CdQ Nuova Lavinium, l’associazione Mamme di Pomezia, l’associazione Tyrrhenum, l’A.S.D. Silver Stars, Spirit Romanesc e la cantante Ilaria Bruno hanno intrattenuto grandi e bambini con spettacoli di animazione, balli e giochi per poi sfilare con i carri allegorici sino a piazza San Benedetto per assistere al falò di Pometello, la maschera tipica pometina, organizzato dall’associazione culturale Tyrrhenum.

Sul litorale l’A.S.T. di Torvaianica, con il supporto tecnico dei F.lli Calzolai per l’allestimento e il contributo dei commercianti, ha animato le vie con una sfilata di maschere e mascherine che sono state poi premiate in piazza Ungheria dove il pomeriggio è continuato tra musica, balli e animazione per bambini.

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Domenica 9 marzo alle 14.30, complice la bellissima giornata, in una Torvaianica affollatissima tutti i carri allegorici si sono riuniti per la grande parata della 38a edizione del Carnevale Pometino. La sfilata, aperta dalla Banda Santa Cecilia di Pomezia, ha colorato il lungomare e ha dato vita, insieme ai gruppi in maschera, a spettacoli itineranti per poi fermarsi in piazza Ungheria per la premiazione dei carri.

Sul palco il sindaco Fabio Fucci, mascherato da Napoleone e la vicesindaco Elisabetta Serra hanno consegnato le targhe per l’allestimento dei carri a Cesare Calzolai, a Francesco di Ruocco del CdQ Nuova Lavinium (con il contributo di Spirit Romanesc) e Claudio Mazza per Pomona, premiati inoltre i gruppi mascherati dei bambini delle scuole Pestalozzi, Enea e Trilussa.

La premiazione si è conclusa con gli studenti del Liceo Artistico di Pomezia che, coordinati dalla prof.ssa Simonetta Trabocchini, hanno elaborato la grafica di 14 locandine pubblicitarie del Carnevale Pometino 2014 e con la proclamazione della locandina nº 6 di De Santis-Cuoghi come vincitrice del sondaggio, lanciato sul sito istituzionale del Comune di Pomezia, per la scelta della “locandina simbolo” del Carnevale.

I carri che hanno partecipato alla sfilata sono stati realizzati dai F.lli Calzolai per il gruppo dei due carri Fantasiland, dall’A.S.T. di Torvaianica per “La capannina di zio Francesco“, dalla rappresentanza dei Balneari di Torvaianica per “ Il Salvataggio“, da Claudio Mazza con il contributo di Zecchi Romano per “Pomona” e dal CdQ Nuova Lavinium per “Peppa Pig“.
In attesa della 39a edizione del Carnevale Pometino, Torvaianica ospiterà un’edizione estiva del Carnevale. L’A.S.T. di Torvaianica infatti sta organizzando per l’ultimo weekend di luglio una rivisitazione della sfilata carnevalesca, dove verranno riproposti alcuni carri allegorici della sfilata di domenica 9 marzo più alcune novità. L’evento ben si coniugherà con il periodo estivo e con l’incentivazione del turismo sul nostro litorale.

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Premiazione studenti liceo artistico

Premiazione

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Falò di Pometello

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Aula consiliare in rosa per la “Giornata internazionale della donna”

Sabato 8 marzo 2014 l’Amministrazione comunale di Pomezia ha aperto le porte dell’aula consiliare in occasione delle celebrazioni della Giornata internazionale della donna.

L’evento “Femminile, plurale. La città vista dalle donne della città” ha dato vita ad una serie di performance artistiche, dibattiti, letture ed esposizioni che hanno raccontato, con diversi linguaggi espressivi, la città vista e vissuta dalle donne.

Gli auguri alle donne di Pomezia sono giunti anche dal sindaco Fabio Fucci che ha ribadito l’ importanza del ruolo della donna nella nostra società e la necessità di superare le differenze di genere, razziali e religiose, in quanto tutti, da cittadini, siamo chiamati a svolgere un ruolo importante per il miglioramento del tessuto sociale in cui viviamo.

Il sindaco dopo aver presentato la mappa rosa della città, ha poi lasciato l’aula consiliare per accompagnare un evento a sorpresa organizzato in collaborazione con Sportello Donne, che ha proposto attività itineranti nel percorso del mercato cittadino.

La vicesindaco Elisabetta Serra, introducendo i temi della mattinata, ha sottolineato l’intenzione dell’amministrazione comunale di dar inizio ad attività volte a sensibilizzare la cittadinanza e in grado di fornire un valido supporto a sostegno delle donne con progetti mirati e workshop dedicati, che verranno inseriti anche nel PLUS. Inoltre a partire dal mese di marzo, verranno proposti eventi monotematici negli istituti superiori, iniziando dal liceo Pascal, su argomenti proposti dagli studenti stessi.

Gli eventi della mattinata sono stati introdotti dalle note della pianista Carmen Giglio per proseguire con il laboratorio teatrale 16° LAB che ha proposto tre brani molto intensi, “Desdemona, Andromaca e Costanza. Tre donne in scena” tutti legati dallo stesso filo conduttore: il violare il corpo e lo spirito della donna. Partendo da Andromaca che impazzisce dal dolore per la perdita del marito Ettore, passando all’atto conclusivo della tragedia Otello di Shakespeare dove il protagonista, folle di gelosia, informa la moglie Desdemona che la ucciderà per il presunto tradimento e concludendo con un dialogo contemporaneo di una donna che muore ogni giorno per proteggere i figli da un compagno violento.

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Daniela Hondrea, dell’Associazione Spirit Romanesc ONLUS, ha presentato, dal progetto “Nessuno può crescere solo” il cortometraggio “Torna da me” che rispecchia la situazione di tutte quelle donne e madri che lasciano la propria terra di origine per migliorare, tramite il lavoro, le condizioni economiche della propria famiglia e pone l’accento sulle difficoltà psicologiche e sociali che queste donne affrontano e sulle conseguenze provocate dalla loro partenza: da un lato il processo non sempre facile di integrazione nel paese di arrivo e dall’altro l’assenza nei percorsi di crescita dei figli.

Il tema dell’imprenditoria al femminile, come fattore di successo, è stato illustrato da “Passione Eventi”, una società di promozione e realizzazione che, seppur avvalendosi di collaborazioni esterne a seconda delle esigenze, è gestita totalmente da due giovani imprenditrici, Ilaria Simone e Barbara Carnevalino, che in un anno e mezzo di attività svolta con sacrificio e impegno sta ora dando loro frutti e soddisfazioni.

Il liceo Pascal di Pomezia ha affrontato il tema della violenza con un video dal titolo “Fermiamo la violenza contro le donne”. Il video prodotto dalle studentesse del liceo ha vinto il concorso della Provincia di Roma contro la violenza di genere.

Sportello Donne con l’attrice Eleonora Napolitano hanno proposto l’irriverente monologo “Lezioni di orgasmo”, già proposto da Franca Rame, che con esilarante comicità culmina con la simulazione di un orgasmo.
La manifestazione è stata accompagnata dall’esposizione di opere grafiche, pittoriche e digitali della Galleria d’Arte Hesperia e da un’esposizione fotografica di Carla Benfenati.




Nessuno può crescere solo

Il 3 febbraio 2014 si è tenuta, presso la Biblioteca Comunale di Pomezia, la conferenza di lancio del Progetto “Nessuno può crescere solo”, seconda parte del progetto “Pro Child”, per promuovere il diritto dei bambini e degli adolescenti a crescere all’interno delle loro famiglie e ad essere inseriti nelle loro comunità locali, sia in Italia che in Romania.

 All’evento, patrocinato dal Comune di Pomezia e dall’Ambasciata Romena in Italia e finanziato con il contributo dell’otto per mille della Chiesa Valdese, hanno partecipato l’associazione Spirit Romanesc, capofila del progetto, l’associazione Interculturando Roma, l’associazione MakeNoise, il rappresentante dell’Ambasciata rumena in Italia Laviniu Enni, la responsabile dei Servizi Sociali di Pomezia Ambra Camilli e la vice sindaco Elisabetta Serra.

 L’obiettivo della conferenza “Nessuno può crescere solo”, ha spiegato Daniela Hondrea, responsabile del progetto sul territorio, è quello di portare alla conoscenza dell’opinione pubblica il problema degli “abbandoni bianchi” e delle conseguenti difficoltà legate alla separazione madre-figlio dal punto di vista delle donne che sono costrette, per motivi economici, a lasciare i propri figli nel paese d’origine e vivere da lontano la loro crescita ed educazione.

Una vera e propria campagna di visibilità che ha lo scopo di aumentare la consapevolezza del diritto di bambini e adolescenti a crescere all’interno delle proprie famiglie e di sensibilizzare sui temi del razzismo e dell’intolleranza contro le famiglie emigrate dalla Romania all’Italia.

 Le aree individuate sul nostro territorio sono Pomezia, Torvaianica, Genzano e Lanuvio, con interventi a favore dei bambini e delle loro famiglie tramite un’attività di informazione e sensibilizzazione rivolta all’opinione pubblica, sia nelle scuole che nel territorio, capace di coinvolgere genitori, studenti e comunità locali per contrastare l’intolleranza nei confronti delle famiglie immigrate.

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 Sulle problematiche inerenti all’integrazione sul territorio di Pomezia è intervenuta Ambra Camilli, referente area Servizi Sociali, che ha sottolineato come la nostra città, configurandosi Hinterland di Roma, sia un’area di rilevanza per quanto riguarda l’immigrazione e di conseguenza ci sia una forte necessità di operare per la tutela dei minori, sia tramite indagini socio-familiari in sinergia con le autorità giudiziarie e il Tribunale dei minori, sia tramite le rogatorie internazionali che consentono una verifica delle condizioni di vita di quei genitori che hanno chiesto il ricongiungimento con i figli lasciati nel paese di origine.

Alla conferenza è intervenuta anche la dott.ssa Cinzia Sabatini presidente dell’associazione Interculturando Roma che ha ribadito l’importanza di una formazione specifica all’intercultura dei diversi operatori che operano a favore dell’ integrazione per permettere il passaggio da una società multietnica ad una società interculturale.

Il progetto “Nessuno può crescere solo”, nella realtà di Pomezia, troverà la sua attuazione tramite un corso di formazione di animatori che potranno così lavorare in campo sociale nel territorio anche grazie all’apertura, in via sperimentale, da parte del Comune di uno sportello d’ascolto e di sostegno ai migranti.

La vicesindaco Elisabetta Serra ha ribadito l’impegno da parte dell’Amministrazione comunale nel voler sostenere i progetti a favore dell’integrazione e la volontà affinché “Nessuno può crescere solo” abbia la più ampia partecipazione sia nelle scuole che nel territorio, mettendo a disposizione tutti gli strumenti necessari per il buon fine del progetto.

Durante la conferenza è stato proiettato il cortometraggio “Torna da me” realizzato dall’associazione culturale MakeNoise, che racconta la storia degli abbandoni bianchi dal punto di vista di una donna e madre migrante arrivata in Italia dalla Romania per lavorare.

La storia rispecchia la situazione di tutte quelle donne e madri che lasciano la propria terra di origine per migliorare, tramite il lavoro, le condizioni economiche della propria famiglia e pone l’accento sulle difficoltà psicologiche e sociali che queste donne affrontano e sulle conseguenze provocate dalla loro partenza: da un lato il processo non sempre facile di integrazione nel paese di arrivo e dall’altro l’assenza nei percorsi di crescita dei figli.

 Un progetto d’integrazione fortemente voluto dall’associazione Spirit Romanesc da estendere nel territorio di Pomezia dove i cittadini romeni sono più di 4000.

Dana Mihalache, presidente dell’associazione ha dichiarato che “lo scopo degli interventi nella città di Pomezia è l’integrazione tra italiani e romeni, che presuppone la volontà rispettivamente di accogliere e di introdursi nella nuova società per una convivenza ed una comprensione tra le culture diverse quale presupposto indispensabile per lo sviluppo sociale, culturale e anche economico di tutti”.




Associazione Spirit Romanesc ONLUS

Spirit RomanescIl sostegno all’integrazione dell’Associazione Spirit Romanesc ONLUS.

Oggi sono piu’ di 4.000 i cittadini romeni che vivono nel territorio di Pomezia, un dato in crescita, che rispecchia quello nazionale, dove l’Italia detiene il primato europeo per la presenza di cittadini romeni sul proprio territorio: ben 1.071.342 sul totale di 2,5 milioni presenti in tutta l’Ue. I dati emersi dal Centro Studi e Ricerche Idos e Dossier statistico Immigrazione Caritas parlano di un processo di integrazione graduale che ha avuto la sua accelerazione grazie al ruolo della famiglia e del lavoro, ogni anno sono infatti circa 1.300 le acquisizioni di cittadinanza (il 71% per matrimonio misto) e i romeni rappresentano il 22,8% della forza lavoro straniera in Italia .

Un percorso, quello dell’ integrazione, che pur potendo contare oggi su consolidati punti di forza come l’ inserimento nel mondo del lavoro, i matrimoni misti, una buona presenza dei romeni nelle istituzioni scolastiche e un apporto alla crescita demografica in Italia (tra il 2000 e il 2011 sono stati 89.093 i bambini nati in Italia da madre romena e padre straniero) non mancano però difficoltà inerenti la lingua, la burocrazia, l’accesso all’informazione, i pregiudizi della società, lo sfruttamento, o gli abusi sul lavoro e gli effetti negativi dovuti alla scelta di emigrare: dagli anziani abbandonati nei villaggi rurali, ai circa 350 mila ”orfani sociali”, ai problemi di ricongiungimento per minori e familiari.

A sostegno del processo di integrazione dei cittadini romeni nel nostro territorio, opera l’ Associazione Spirit Romanesc ONLUS con sede centrale a Roma e 5 sedi operative: Lanuvio, Aprilia, Riano, Guidonia e Pomezia.

Abbiamo chiesto a Daniela Hondrea, responsabile della sede operativa di Pomezia e mediatrice interculturale laureata in psicologia, di descriverci le attività e i progetti portati avanti dalla sua associazione:

L’ Associazione Spirit Romanesc ONLUS è un’ associazione di promozione sociale e culturale, senza scopo di lucro, le cui principali attività sono la mediazione, la traduzione e l’interpretariato, la consulenza sui temi dell’immigrazione, i corsi di lingua, le conferenze e i seminari sulla migrazione romena e le altre comunità, la sensibilizzazione, i servizi sociali e i progetti di carattere socio-culturale. Gli obiettivi principali perseguiti sono la tutela dei diritti civili per i romeni che vivono in Italia e la difesa dei diritti dei bambini, in particolare l’integrazione dei minori vulnerabili (progetti per l’integrazione, mediazione nelle scuole) così come la diffusione della cultura e della lingua rumena e scambi culturali con la Romania.

L’Associazione collabora con l’Amministrazione locale, i Consigli locali, gli enti governativi e non governativi a livello locale, nazionale ed internazionale. Effettua scambi culturali tra cittadini italiani e stranieri; promuove con ogni mezzo legale l’uguaglianza dei diritti tra uomo e donna affinché vengono sconfitte le discriminazioni sessuali; svolge attività che richiamino l’attenzione e lotta per sconfiggere lo sfruttamento sessuale dei minori, il traffico di persone, il traffico d’armi e della droga, porge particolare attenzione agli effetti della violenza nella società ed all’interno della famiglia.

L’associazione infine mette a disposizione un team di mediatori interculturali ed altri collaboratori. I mediatori sono specializzati in problematiche del fenomeno dell’immigrazione della comunità rumena, ma anche delle altre comunità. Il nostro scopo e’ quello di facilitare il dialogo tra le persone straniere e la comunità autoctona ed offrire strumenti idonei per facilitare l’integrazione.

Daniela Hondrea attualmente lavora come mediatrice sociale abitativa nel progetto “AMAR”, il cui obiettivo è di sostenere i migranti nel loro percorso di ricerca della casa e tentare di affrontare le discriminazioni etnico-razziali nell’accesso all’alloggio ed e’ responsabile del Progetto “Nessuno può crescere solo” sul territorio di Pomezia e Torvaianica, che si concentra sul fenomeno degli “abbandoni bianchi” e sulle difficoltà legate alla separazione madre-figlio dal punto di vista delle donne che sono costrette, per motivi economici, a lasciare i propri figli nel paese d’origine e vivere da lontano la loro crescita ed educazione .

Un ruolo fondamentale, quello dell’ Associazione Spirit Romanesc ONLUS, che richiama le indicazioni dal MAE (Ministero degli Affari Esteri) che ribadisce come ” […] i rappresentanti della comunità romena possono costituire un elemento di coesione tra i due stati“, ed esprime la sua convizione che: “[…] l’ambiente associativo romeno in Italia può contribuire in modo fondamentale nell’integrazione all’interno dello stato in cui è ospite, mantenendo e affermando la propria identità etnica, culturale, linguistica e religiosa.