Perfetti Sconosciuti

un "selfie" durante il film

un “selfie” durante il film

Ovvero: l’amore ai tempi della connessione dati

“Nessun film dell’orrore saprebbe essere così pauroso come quella sensazione glaciale, toccando la propria tasca, di non sentire più il proprio Smartphone”(Twitter anonimo)

A pensarci bene un‘idea così, è incredibile che non sia venuta prima di oggi a qualcuno. Scrivere una commedia, o per meglio dire una commedia di costume come questa, raccontando soltanto (si fa per dire) il rapporto morboso e malato che ormai tutti abbiamo con quell’aggeggio malefico e fantastico che è il telefono cellulare, possibile che non era venuta a nessuno?

Ebbene, ci ha pensato, e l’ha scritta Paolo Genovese, un regista che dimostra ancora una volta la sua capacità di acuta osservazione dei fenomeni sociali, riuscendo a fare quello che i suoi colleghi italiani non fanno mai, troppo legati come sono al “qui e oggi”: e cioè scrivere una storia che esca dagli stereotipi e i confini del nostro paese.

Perché “Perfetti sconosciuti” è una storia italianissima ma che, come si affretta a dire in conferenza stampa un raggiante Giampaolo Letta, che lo ha prodotto per Medusa Film (e che è già sommerso da richieste di acquisto dei diritti del film dall’estero) :«può tranquillamente essere una storia ambientata a New York, come a Tokyo o in ogni altra parte del mondo.»

Comunque, qui siamo a Roma, nell’autunno del 2015, riconoscibile dai tanti cartelli pubblicitari disseminati della decima Festa del Cinema capitolina, ripresi volontariamente per lasciare un marchio temporale. Rocco ed Eva sono una coppia borghese, agiata e lievemente in crisi di coppia, sicuramente in crisi d’identità genitoriale, incapaci di fare i conti con una figlia quasi diciottenne, dai modi quasi insopportabili. Eva e Rocco hanno organizzato una cena, chiamando due coppie di amici e un altro amico di vecchia data, Peppe, che dovrebbe, proprio quella sera, presentare la sua nuova fidanzata, l’ennesima par di capire dai discorsi che gli altri fanno nell’attesa. Peppe si presenta da solo però, butta giù una scusa a cui nessuno crede e quindi si mettono a tavola per la cena in sette.

E qui, tra l’antipasto e il soufflé che Eva, con molta malizia chiede a tutti di fare un bel gioco: condividere per quella sera tutti gli Smartphone, leggendo ogni messaggio a voce alta, rispondendo alle telefonate in viva voce così da palesare a tutti i presenti ogni parola detta o scritta.

Quello che accadrà sarà esplosivo, con un equilibrio perfetto nella comica che inevitabilmente tracimerà nel dramma, travolgendo tutto e tutti come uno tsunami. Un esercizio quasi letterario messo in piedi da ben 5 sceneggiatori, Genovese compreso, che costruiscono dialoghi di grande efficacia, al ritmo via via sempre più incalzante che costringerà alla partecipazione attiva lo spettatore. Un film fotografato e diretto in maniera sublime, con un cast eccezionale che straborda dai soliti ruoli della commedia di costume dove qualcuno di loro era stato relegato per troppo tempo, per elevarsi tutti, davvero tutti è il caso di dirlo in una grande interpretazione. Marco Giallini sembra aver fatto il salto definitivo, è il centro di questa storia e se ne prende carico con eleganza, senza strafare, soppesando ogni gesto come fanno appunto i più bravi, ma anche gli altri interpreti sono un gradino sopra il loro standard, a parte forse Kasia Smutniak che patisce più degli altri la vicinanza del mattatore Giallini. Superlativi sono quindi anche Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo (irriconoscibile nella sua maturità artistica) Alba Rohwacher e la sorpresa più grande del film, Anna Foglietta, dolorosa moglie in crisi con i nervi a pezzi e il bicchiere sempre troppo pieno.

Forse il più bel film italiano degli ultimi quattro anni, forse un film che entrerà nell’immaginario collettivo assumendosi il ruolo di spartiacque generazionale, per costringere tutti, uomini e donne, a guardare dentro il pericoloso baratro dei 40 anni e a specchiarsi, attraverso l’uso che si fa di quell’aggeggio elettronico, dentro le proprie insicurezze e le ipocrisie con cui spesso nutriamo le nostre esistenze.

IL TRAILER

https://www.youtube.com/watch?v=Kp8JX3-b9tw

Mauro Valentini




“Civic App” le applicazioni socialmente utili.

Quando lo smartphone può diventare un alleato per donne, disabili e cittadini

Molti comuni le hanno già inserite nei loro siti istituzionali con una pagina dedicata, si chiamano “Civic App”, ovvero applicazioni socialmente utili per smartphone.

Il comune di Pomezia ha recentemente inaugurato l’uso di DECORO URBANO, un’applicazione semplice ed ingegnosa che consente a tutti i cittadini possessori di smartphone, e non, di segnalare ciò che di indecoroso e trascurato vi possa essere nelle città. Pomezianews ha dedicato un articolo ad hoc a questo servizio dal titolo “Il perfetto segnalatore”.

Un’altra app da segnalare é “SIAMO SICURE!”, ideata per aumentare la sicurezza delle donne. L’applicazione ha ottenuto il patrocinio dell’associazione Telefono Rosa, che ne ha testato qualità e facilità d’uso mentre il Comune di Firenze, insieme ad altri comuni italiani, ha inserito SIAMO SICURE! tra le  applicazioni socialmente utili dei loro siti istituzionali.

 L’App ha l’obiettivo di rendere gli Smartphone, grazie ad un software intuitivo, un valido alleato delle donne per aumentare la loro sicurezza in situazioni di potenziale pericolo, aiutandole a tenere un atteggiamento vigile, offrendo soluzioni semplici e veloci di self help ed indicando un decalogo di comportamenti e atteggiamenti utili a far acquisire consapevolezza alle donne, perché mantengano alta la propria soglia di attenzione ed evitino di finire in situazioni spiacevoli.

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L’applicazione ha una grafica facile ed intuitiva. Si presenta con un quadrante formato da quattro macro tasti colorati e ad ogni tasto corrisponde una funzione specifica, di facile ed immediato uso:

1) ALLARME & SUONI

Cliccando sul tasto rosso è possibile attivare un effetto sonoro in grado di spiazzare l’eventuale disturbatore/aggressore, cogliendolo di sorpresa e attirando l’attenzione degli astanti. A questa funzione può essere associata una funzione di Torcia.

2) CHIAMATA DI EMERGENZA

Grazie a questa funzione è possibile associare al tasto azzurro la chiamata immediata ad un numero predefinito nelle ‘Impostazioni’.

Cercare un numero di telefono o peggio doverselo ricordare, può essere molto difficile in un momento di emergenza, in cui si è agitate o spaventate.

Basterà quindi cliccare con un solo ‘tap’ e far partire velocemente la chiamata.

3) SMS “DOVE SONO”

Il tasto arancio, con due soli ‘tap’, consente di inviare un SMS contenente una richiesta di aiuto in cui è segnalata la posizione geografica dell’utente al momento dell’invio, calcolata con l’approssimazione consentita in quel momento dalla connessione disponibile.

L’SMS può essere inviato a uno o a più destinatari, i cui numeri telefonici possono essere preimpostati in modo semplice e rapido.

4) IL DECALOGO: I COMPORTAMENTI

Questa funzione dell’App è focalizzata sulla prevenzione: l’assunzione di un atteggiamento consapevole e difensivo, quando necessario, risultano infatti indispensabili per evitare le aggressioni.

 Tra i dieci consigli c’è quello, ad esempio, prevedibile ma spesso disatteso, di non ascoltare musica in cuffia in una strada buia.

Altra applicazione socialmente utile è “LIBERI DI MUOVERSI”, nata per fornire un valido strumento ai portatori di handicap, sia per identificare i luoghi realmente accessibili, sia per segnalare, tramite l’invio di fotografie, le barriere architettoniche o i luoghi che risultano di difficile accessibilità, specie per chi si trova in sedia a rotelle.

“ARIADNE GPS” è una speciale e innovativa app che può essere usata per facilitare la vita di persone ipovedenti o non vedenti. Grazie alla rilevazione automatica della posizione, l’applicazione offre la possibilità di conoscere in qualunque momento la propria posizione e di monitorarla mentre si cammina, potendo decidere di essere informati su quello che cambia durante il percorso, come la via, la numerazione civica, etc. Esiste la possibilità di memorizzare dei punti preferiti e di poter essere avvisati, ad esempio in treno, o in autobus, quando ci si avvicina ad uno di essi, con suono, vibrazione e, se si usa VoiceOver, anche a voce.

Per i cittadini virtuosi e onesti, su “EVASORI.INFO” è possibile segnalare un episodio di evasione fiscale in cui ci si è imbattuti, dal mancato scontrino al bar al lavoro in nero. Le segnalazioni però sono anonime, come anonimi rimangono anche gli evasori, ed offre per lo più la possibilità di effettuare una mappatura degli evasori e tramite una statistica monitorare quanto il fenomeno sia diffuso nella propria città. Per i più “fiscali” è disponibile la funzionalità di chiamata diretta alla Guardia di Finanza.

Molti comuni hanno aderito a “Open Bilanci”, una piattaforma web open source che aggrega i dati e fornisce informazioni e servizi differenziati per i cittadini, le imprese, gli operatori finanziari e i media interessati a conoscere in modo semplice, completo e trasparente la situazione dei bilanci dei comuni italiani. La componente portante dei dati sono i certificati dei bilanci preventivi e consuntivi che i comuni d’Italia mandano annualmente al Ministero dell’Interno.

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L’obiettivo è quello di raccogliere e rendere immediatamente disponibili i bilanci delle oltre ottomila municipalità del territorio italiano, corredati di grafici e statistiche. Il primo ad aderire è stato il Comune di Firenze.

I cittadini possono in questo modo sapere quanto e come spende il loro comune.

Ci sono poi applicazioni studiate e realizzate direttamente dai comuni con cui, ad esempio, si può fare la fila all’anagrafe senza essere fisicamente allo sportello, o accedere e gestire i servizi offerti dalle scuole comunali, oltre alle applicazioni specifiche dedicate al territorio.

Il Comune di Pomezia potrebbe promuovere alcune di queste applicazioni, o svilupparne delle proprie, creando così una sezione dedicata alle “Civic App” all’interno della sua pagina istituzionale, proseguendo il percorso iniziato con DECORO URBANO.

E voi che app proponete?




Decoro Urbano, ovvero “Il Perfetto Segnalatore”

decoro urbano1Lo scorso novembre, il Comune di Pomezia, 114° in Italia, ha aderito ad un servizio, gratuito per le istituzioni e per il cittadino, denominato DecoroUrbano.org.

 Si tratta di uno strumento partecipativo per la segnalazione del degrado e della tutela dei beni comuni, dedicato alla cittadinanza che si sente attiva nel rapporto con la propria vita, le istituzioni e l’ambiente ove risiede.

Per mezzo di tale piattaforma (utilizzabile sia tramite pc che smartphone) il cittadino, previa registrazione sul sito, può inviare le segnalazioni relative a rifiuti, vandalismo ed incuria, dissesto stradale, zone verdi, segnaletica e affissioni abusive.

Naturalmente il team di decorourbano.org effettuerà un controllo preventivo necessario, al fine di controllare la legittimità della segnalazione (fotografie e descrizioni), dopodiché la segnalazione verrà pubblicata su Decoro Urbano ed inoltrata agli Uffici comunali competenti dove è stato individuato il personale responsabile per ogni settore.

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Per poter essere certi che la segnalazione possa avere più efficacia ci sono alcune semplici regole da rispettare (citazione tratta dal sito Decorourbano.org – decalogo del perfetto segnalatore):

“Mantieni la giusta distanza!

Inquadrature ravvicinate impediscono di valutare la situazione nel suo insieme, se la foto è troppo panoramica si rischia di non avere una chiara idea del problema. Cattura l’immagine più rappresentativa in base alla tipologia di disagio che intendi segnalare. (Esempio: in una strada resa impraticabile a causa delle buche, evita di inquadrarne solo una!)

 Le parole sono importanti!

Completa le segnalazioni fornendo sempre una breve descrizione del problema. Il tuo commento è essenziale per comprendere appieno l’entità del problema e per sollecitarne la risoluzione.

 Un problema, una segnalazione.

Prossimamente sarà possibile sottoscrivere ogni segnalazione per alzarne il livello di priorità. In questo modo i disagi maggiormente condivisi e le problematiche più “sentite” otterranno maggiore visibilità. In attesa di questa importante funzione aggiuntiva ti invitiamo a non effettuare più segnalazioni per un singolo caso.

 Condividi, condividi, condividi!

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Porta le segnalazioni all’attenzione di persone interessate a seguirne gli sviluppi, condividile con gli strumenti di share o inviale per email. La partecipazione è la forza della rete! “

L’augurio è che questo strumento, di indubbio interesse e dalle grandi potenzialità, possa essere utilizzato nel migliore dei modi, ovvero aiutare le amministrazioni dove l’ordinaria e doverosa attività non riesce a supplire e non come sostituzione dei compiti istituzionalmente affidati nella gestione della propria città.