Festival Letterario Libri sotto le stelle a Pomezia

Dal 10 al 12 giugno 2020 prima edizione Libri sotto le stelle dedicato a Margherita Hack nel centenario della nascita

Arriva a Pomezia la prima edizione del Festival letterario “Libri sotto le stelle”, una tre giorni interamente dedicata ai libri e alla lettura, ispirata quest’anno alla grande astrofisica Margherita Hack nel centenario dalla nascita. Venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 giugno il centro storico di Pomezia sarà teatro di una grande festa a cielo aperto, con presentazioni di libri, spettacoli, letture animate e attività per bambini, premi letterari, street art e musica.

 

Ad aprire il festival, la Fondazione Margherita Hack con il suo direttore scientifico, Marco Santarelli, che porta avanti l’attività di divulgazione scientifica sviluppata in 10 anni di collaborazione con l’astrofisica. Il progetto “La scienza in valigia”, – libro e spettacolo teatrale – sarà al centro della prima serata del festival. Seguiranno due giornate di incontri con gli scrittori e le scrittrici locali nell’appuntamento mattutino de “Il caffè con l’autore”, ospiti e d’eccezione la famiglia Tognazzi, il tradizionale Premio letterario internazionale Città di Pomezia giunto alla sua XXXI edizione, il Festival e Premio letterario “Le parole di Lavinia” del Centro Studi Femininum Ingenium , concerti, musica, laboratori per bambini, murales e osservazione delle stelle.

Tutti gli appuntamenti si terranno tra la biblioteca comunale Ugo Tognazzi, il Museo Città di Pomezia – Laboratorio del Novecento, i Giardini Petrucci e piazza Indipendenza.

 

PROGRAMMA

Venerdì 10 giugno

 

AREA BIBLIOTECA (l.go catone)

Ore 18.00 Apertura festival con inaugurazione murale di Giovanna Alfeo dedicato a Margherita Hack

Ore 19.00 Presentazione del libro “La Scienza in valigia” di Marco Santarelli. Presenta Cristiana Luzi

PIAZZA INDIPENDENZA – PALCO

Ore 21.00 Conferenza e osservazione delle stelle a cura dell’Ass. Pontina di Astronomia

Ore 22.00 Spettacolo teatrale “La scienza in valigia” a cura della Fondazione Margherita Hack

 

 

Sabato 11 giugno

AREA BIBLIOTECA  (l.go catone)

Ore 10.00 Letture per bambini 0-3 anni a cura di Lina Danza e Margherita Ciarmoli

Ore 11.00 Caffè con l’autrice: Silvia Celani. Modera Elisabetta Laino

GIARDINI PETRUCCI

Ore 16.00 Caccia al tesoro a cura delle Mamme di Pomezia per bambini dai 4 ai 10 anni

MUSEO CITTÀ DI POMEZIA LABORATORIO DEL 900

Ore 16.00 Premio letterario internazionale Città di Pomezia

AREA BIBLIOTECA

Ore 19.00 Presentazione del libro “L’Abbuffone” di Ugo Tognazzi con la famiglia Tognazzi. Presenta Stefano Raucci

PIAZZA INDIPENDENZA – PALCO

Ore 21.15 Rino Gaetano Band. Tributo ufficiale con Alessandro Gaetano.
Istantanee e Tabù tour 2022

 

 

Domenica 12 giugno

AREA BIBLIOTECA  (l.go catone)

Ore 10.00 Letture per bambini 0-3 anni a cura di Lina Danza e Margherita Ciarmoli

Ore 11.00 Caffè con l’autore: Tommaso Fusari. Modera Elisabetta Laino

GIARDINI PETRUCCI

Ore 16.00 Letture e Laboratorio artistico a cura dell’Associazione Gea per bambini dai 4 ai 7 anni

MUSEO CITTA’ DI POMEZIA LABORATORIO DEL 900

Ore 16.00 Premio letterario “Le parole di Lavinia” a cura del Centro Studi Femininum Ingenium

PIAZZA INDIPENDENZA – PALCO

Ore 21.15 Spettacolo di musica e poesia “Poesia in trattoria” di e con Ariele Vincenti e Emilio Stella




A tu per tu con l’autore: Silvia Celani

A cura dell’Associazione Culturale Tema-Hesperia

 

Sabato 19 febbraio alle 17:30 presso la Galleria Hesperia, in Via Silvio Spaventa 24/B a Pomezia il terzo incontro della rassegna letteraria “A tu per tu con l’autore” organizzato dall’Associazione Culturale Tema-Hesperia (ne abbiamo parlato qui).

 

Verrà presentato l’ultimo libro della scrittrice pometina Silvia Celani “Quello che si salva” pubblicato da Garzanti nel 2020.

 

La partecipazione all’evento è gratuita e l’ingresso è consentito nel rispetto delle norme Covid attualmente in vigore.
Per informazioni 3335095699/3385692095 email: temahesperiaps@gmail.com

 




Quello che si salva di Silvia Celani

Il secondo romanzo della scrittrice pometina ci porta nel cuore della resistenza romana

 

Ogni riflessione sui libri che scelgo di proporre mi carica sempre di una grande responsabilità che aumenta ancora di più nel momento in cui l’autore del libro è una persona che conosco. Il rischio di non essere obiettiva è sempre dietro l’angolo.

Per fortuna nel romanzo Quello che si salva di Silvia Celani, edito da Garzanti nel settembre del 2020, la sensazione di essere in bilico tra “dire e non dire” l’ho superato a mano a mano che andavo avanti con la lettura perché la vicenda narrata mi ha letteralmente rapita togliendomi qualsiasi dubbio.

Quello che si salva è un romanzo ambientato a Roma e narra la storia di Flavia e nonna Luli. Due donne, vicine di casa e con età diverse, che instaurano nel tempo un profondo legame di amicizia, molto più stretto e   intimo di un vincolo di sangue.

 

 

Giocando sull’alternanza dei capitoli in diversi piani temporali Quello che si salva ci porta agevolmente avanti e indietro nel tempo, tra passato e presente.

Con nonna Luli, all’anagrafe Giulia, ci troviamo immersi nella Roma del settembre del ’43, con la nascita dei nuclei di resistenza romana ai quali la giovane ventenne si unisce con coraggio contrastando la presenza massiccia e oppressiva dei nazisti e prendendo il nome in codice di Camilla. Pagine intense con svariati personaggi del popolo, coraggiosi e impavidi, pronti a tutto, anche a morire per salvare Roma. Non manca la pagina dell’attentato di via Rasella con il successivo rastrellamento dei tedeschi e l’eccidio delle Fosse Ardeatine o l’episodio dell’uccisione di Teresa, la donna incinta trucidata da un tedesco in Viale Giulio Cesare.

Nel presente, invece, abbiamo Flavia attraverso la quale si snoda la storia del ritrovamento casuale in un negozio di antiquariato di un sevivon, una particolare trottola della tradizione ebraica, che rappresenta il trait d’union tra passato e futuro nella trama del romanzo.

Per la mia particolare predisposizione alle storie del passato, tra le due figure femminili quella che mi ha coinvolta di più è sicuramente la figura di nonna Luli. La sua determinazione, la sua forza e la sua resilienza nel continuare a combattere nel silenzio del proprio dolore anche quando la guerra finisce ma persevera nel ricordo e nel dolore di chi resta, raccontano di una donna dai tratti ben delineati e davvero difficile da dimenticare.

È sarà proprio la grande forza interiore di nonna Luli a sostenere, aiutare e appoggiare la figura di Flavia, con le sue difficoltà a uscire fuori dal guscio famigliare, con i propri timori e i sensi di colpa.

Purtroppo non posso raccontare oltre senza rischiare di anticiparvi troppo della trama, ma posso dichiarare che il ritmo narrativo è ben equilibrato e il desiderio di andare avanti per capire cosa accade alle due donne, fanno di Quello che si salva, un libro da leggere e da regalare perché al di là dell’ottimistico titolo, racchiude una storia vera che è bene tenere sempre a mente: lottare per i propri desideri, per i propri sogni non è mai una lotta vana.

Molto interessante la nota dell’autore a fine libro che ci ricorda come tutti i fatti storici narrati siano realmente accaduti durante l’occupazione nazista della città di Roma, dal settembre 1943 al 4 giugno 1944.

E infine, è proprio grazie al lavoro di Silvia Celani con Quello che si salva che ho scoperto come il palazzo in via Tasso, che durante i mesi dell’occupazione nazifascista di Roma fu sede del Comando del Servizio di Sicurezza delle SS, sotto la guida del colonnello Herbert Kappler, sia oggi la sede del Museo Storico della Liberazione, che sarà sicuramente meta di una mia prossima visita.