Ciak d’oro Serie tv: Mare fuori e Massimiliano Caiazzo trionfano

Proprio ieri Massimiliano Caiazzo, protagonista della tanto acclamata serie tv Mare fuori, ha annunciato la notizia sul suo profilo Instagram: Ciak d’oro per miglior attore e miglior serie pubblico under 30, ringraziando i fan per l’amore dimostrato al progetto e ai personaggi.

Ciak d’oro è infatti il primo grande premio italiano di serialità deciso direttamente dal pubblico e in gara vi erano i titoli usciti dal gennaio 2022 al febbraio 2023, inoltre Sky Tg24 ospiterà lo speciale sulla premiazione il 9 Aprile alle 21.

L’attore è dunque ora uno dei più influenti sulla scena. Nato nel ‘96 a Vico Equense, dopo un diploma di liceo scientifico decide di dedicarsi completamente alla recitazione, debuttando per la prima volta in televisione nel 2016 nel film “Furore” e vincendo poi nel 2020 il premio Giovani Rivelazioni al Festival di Venezia. Raggiunge la massima popolarità con Mare fuori e torna poi sul grande schermo con il film “Piano Piano”, arrivato nelle sale a marzo.

Per la gioia dei fan, le riprese di Mare fuori 4 inizieranno tra solo un mese a Napoli, cosa che sicuramente attirerà fan da tutta Italia, ansiose di scattare una foto con i loro personaggi preferiti.

La terza stagione, infatti, è uscita a febbraio 2023 su Rai Play, riscontrando un enorme successo e le prime due si trovano ancora nella top ten delle serie più viste su Netflix.

La serie narra le storie di detenuti e membri del personale dell’IPM, carcere minorile di Napoli e Carmine (Massimiliano Caiazzo) e Filippo (Nicolas Maupas) sono i protagonisti. Uno nato in una famiglia camorrista, l’altro in una benestante, i due si ritroveranno entrambi rinchiusi in carcere, dove diventeranno inseparabili.

La serie ha spopolato in Italia, guadagnando per la terza stagione circa 300.000 nuovi abbonati a Rai Play, ma è da poco sbarcata anche in più di 20 paesi, distribuita all’estero da Beta Film con il titolo “The sea beyond”.

Insomma, possiamo dire che la vittoria dei Ciak d’oro sia dunque più che meritata, considerando il successo della serie e la bravura del protagonista e non possiamo far altro che augurarci di rivederlo presto sullo schermo e nei panni del nostro amato Carmine Di Salvo.

Virginia Porcelli

 




The Walking Dead – Il 9 febbraio si ricomincia!

<<They’re screwing with the wrong people!>>… hanno fatto “arrabbiare” le persone sbagliate!

Come può una serie televisiva sugli zombie coinvolgere adolescenti, nerd di ogni età, nonche i loro genitori? Per saperlo dovremmo chiedere la “ricetta” alla AMC, casa di produzione americana, che dal 2010 porta sul piccolo schermo la storia dello sceriffo Rick Grimes, tratta, o meglio, liberamente ispirata, dall’omonimo fumetto The Walking Dead.

Questa serie TV è riuscita a far vedere zombie in putrefazione dilaniare corpi e arrancare notte e giorno in cerca di carne fresca, anche a chi, di tutto questo, non ne ha mai voluto sapere nulla.

locandina della Serie TV

locandina della Serie TV

Una delle carte vincenti della sceneggiatura sono i tempi narrativi, i quali spaziano da momenti di assoluta calma a minuti di panico nei quali succede qualsiasi cosa. Allo stesso tempo questa tecnica può essere una lama a doppio taglio, poichè chi ama la continua souspance potrebbe rimanere deluso.

Ma veniamo alla storia: la prima puntanta della prima serie è ambientata nel mondo così come lo conosciamo. Durante un inseguimento Rick e il suo amico e collega Shane, entrambi sceriffi della contea di King, Georgia, vengono conivolti in un conflitto a fuoco nel quale il protagonista viene ferito. Ci svegliamo con lui, da solo, in un ospedale deserto e devasto da quella che sembra una carneficina. Sangue ovunque, cadaveri e nessun segno di vita.. anzi.. ci sono dei rumori che provengono da una doppia porta ben incatenata! Ci accorgiamo di mani putrefatte che cercano di farsi strada per uscire e la celebre scritta “DON’T OPEN DEAD INSIDE“… non aprite.. morti all’interno! E’ cosi’ che, insieme a Rick, veniamo letteralemente catapultati in una realtà spaventosa, nella quale gli zombie sono ovunque e il mondo non è più sotto il controllo dell’uomo.

Questo inizio, estremamente simile ai primi dieci minuti di 28 giorni dopo, capolavoro del genere di Danny Boyle del 2002, è intrigante a tal punto che non riusciamo a stalutare Rick finchè non scopriamo cosa sia successo e se c’è la benchè minima speranza, per lui, di ritrovare la moglie e il figlio.

una scena della serie

una scena della serie

Ma questo era il 2010, ora, cinque anni dopo, siamo nella trepidante attesa della seconda parte della quinta stagione. Nel frattempo sono successe innumerevoli cose…

La seconda carta vincente di questa serie è l’evoluzione dei personaggi che cambiano e rivoluzionano se stessi per poter sopravvivere in questa nuova realtà.

La terza carta vincente è l’aver saputo cogliere e sviluppare la parte più intrigante delle storie ambientate durante un’ipotetica apocalisse zombie: cioè che dopo un pò, gli zombie, sono l’ultimo dei problemi! La trama, infatti, si dirama facendoci capire che l’ambientazione è quella di un mondo nel quale starsene da soli può essere molto pericoloso. Allo stesso tempo, fidarsi del primo gruppo di sopravvissuti, può equivalere a morte certa.

dal 9 febbraio

dal 9 febbraio

E’ un telefilm avvincente, che coinvolge e ti inchioda allo schermo, smaniando per sapere come andrà a finire.

La pecca sta nell’esagerata fortuna che contraddistingue alcuni personaggi, i quali si salvano in modi davvero ingegnosi, per non dire forzati.

Attendiamo con ansia il prossimo 9 febbraio per scoprire cosa succederà a Rick e ai suoi compagni, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti: ci sono state importanti perdite, ma attendiamo altrettanto importanti ricongiungimenti.

Come fan della serie, mi auguro che gli sceneggiatori e produttori non perdano la bussola e che riescano a trovare la meta alla fine di questo lungo viaggio.

Buon finale di stagione!

Renata Marcelli