Scuola: Dedica della Palestra dell’ICS Orazio al Preside Marco Coluzzi

L’Assessora ai Servizi Sociali Miriam Delvecchio ha partecipato alla cerimonia per la dedica della Palestra dell’Istituto Comprensivo Statale Orazio al Preside Marco Coluzzi, scomparso il 18 agosto 2015.

Affissa la targa, realizzata dalla professoressa Di Lascio, che rievoca una delle frasi che il Preside Coluzzi soleva ripetere agli alunni: “Ci sarà sempre una caramella ad aspettarvi”.

Presenti alla cerimonia il Dirigente Scolastico prof. Caterina Di Tella e i familiari di Marco Coluzzi, la Presidente della Commissione Bilancio Marcella Conte, il Consigliere Comunale Stefano Maggio e l’ex Presidente del Consiglio d’Istituto Saverio Pagiuso.

Fare il preside è una missione – ha dichiarato l’Assessora Miriam Delvecchio – e come questa missione viene svolta influisce sulla vita degli alunni. L’insegnamento del Preside Coluzzi è nel suo esempio: l’ascolto dei ragazzi, l’andare loro incontro. Perché educare non vuol dire solo punire per gli errori, ma insegnare che a quegli errori c’è rimedio”.




Aprilia: Focus sulla disabilità infantile

Come orientarsi fra mille difficoltà e baratri burocratici con l’aiuto degli esperti Domenica 3 Aprile, Sala consiliare Comune di Aprilia

 

Si parla di disabilità infantile, domenica 3 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00, all’interno della sala consiliare “Luigi Meddi” del Comune di Aprilia.

Organizzato dal Rotary Club di Aprilia e Cisterna, con l’adesione del Club per l’UNESCO di Terracina il patrocinio del Comune di Aprilia, ed in collaborazione con le Associazioni Il Senso della Vita, Compagnia del Sapere e la Fondazione Futura Onlus, il convegno pone l’accento su tre delle principali tematiche legate alla disabilità. Si comincia con il rapporto fra scuola e disabilità, la Disabilità Intellettiva (DI) e il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) sembrano riguardare circa il 2% della popolazione.

In Italia, un bambino su 77 fra i 7 e i 9 anni soffre di Disturbi dello spettro autistico (ASD) con un’incidenza maschile di 4,4 ad 1. La famiglia spesso si sente sola a gestire le diverse forme del disturbo, che si manifesta nel primo ciclo scolastico, lasciando alla scuola la gestione di quella che sta diventando una vera e propria emergenza. Focus anche sull’associazionismo e il ruolo del terzo settore in tema di supporto alle famiglie. E per finire, l’aspetto burocratico, dalla tutela legale al riconoscimento dell’invalidità.

 

 

Nel corso della mattinata sarà presentato anche il manuale: “Guida pratica per la tutela delle disabilità infantili,” realizzato dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, la Società Italiana di Pediatria e la ONLUS “Il Senso Della Vita”. Il volume contiene informazioni preziose e puntuali su come affrontare le problematiche legate alla disabilità dei bambini da 0 a 14 anni.

L’incontro di domenica, sarà anche l’occasione per presentare l’attivazione di uno sportello di informazioni a disposizione dell’utenza comunale, presidiato da personale messo a disposizione dal Rotary Club Aprilia-Cisterna, lo sportello sarà il ponte fra la famiglia e le strutture socio-sanitarie specifiche.

La partecipazione al convegno è libera, nel rispetto delle normative anti – covid vigenti.

 

Comunicato Stampa




XX edizione del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”

L’Amministrazione incontra gli studenti dell’IIS Copernico che hanno vinto il primo premio

 

La vice Sindaco di Pomezia Simona Morcellini, l’Assessora Miriam Delvecchio e la Presidente di Commissione Luisa Navisse hanno incontrato oggi una rappresentanza di studenti della classe 5AL dell’IIS Copernico, vincitrice del primo premio nazionale al concorso “I giovani ricordano la Shoah”, indetto dal Ministero dell’Istruzione sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica, e in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI).

Il lavoro “Shoah e discriminazioni: storie di ieri e di oggi”, premiato dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi il 27 gennaio scorso, parte dallo studio delle discriminazioni e delle persecuzioni perpetrate dai regimi nazifascisti, approfondendo, attraverso la realizzazione di un sito Internet qui, le dinamiche di alcune violazioni alle libertà di ieri e di oggi comparando le diverse storie.

 

 

“L’Amministrazione comunale e la Città intera sono orgogliose di voi – ha detto l’Assessora Delvecchio – Un lavoro che mostra una grande preparazione, una ricca riflessione e uno spiccato spirito critico: affrontare un tema importante e delicato come la Shoah in maniera così coraggiosa ci dimostra ancora una volta quanto sia necessario mantenere viva la Memoria, patrimonio culturale, politico e sociale di tutti noi”.

 

 

“Voglio congratularmi con ogni studente e studentessa che ha partecipato al progetto premiato – ha aggiunto la vice Sindaco Simona Morcellini – Ringrazio i docenti per il loro prezioso lavoro quotidiano, volto a mettere al centro i ragazzi, la loro creatività, la loro curiosità, i loro talenti. Un grazie speciale al Dirigente scolastico con il quale condividiamo progetti e visioni, per investire nella scuola e valorizzare i più giovani, cittadini del futuro”.

Guarda il video realizzato dagli studenti: qui

 




Tre docenti del Liceo Pascal tra le autrici del manuale “La civiltà cinese. Dalle origini al 600 d.C. “

Cultura a Pomezia, il Sindaco incontra Ileana Di Nallo, Laura Lettere, Zhang Nanxi e Anna Maria Paoluzzi, autrici di un manuale di cultura e letteratura cinese per le scuole

 

Il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, la vice Sindaco Simona Morcellini e l’Assessora Miriam Delvecchio hanno incontrato Ileana Di Nallo, Anna Maria Paoluzzi, Zhang Nanxi, docenti presso il Liceo Picasso di Pomezia, e Laura Lettere, docente presso il liceo Seneca di Roma, autrici di un manuale per le scuole secondarie di secondo grado destinato agli studenti di cultura e letteratura cinese. Le autrici, che hanno ricevuto un premio speciale nella XXX edizione del Premio letterario internazionale Città di Pomezia, hanno pensato e realizzato il manuale “La civiltà cinese. Dalle origini al 600 d.C.” per dotare docenti e insegnanti di uno strumento adeguato allo studio della materia, dal terzo al quinto anno delle scuole superiori, già adottato in diversi istituti scolastici in tutta Italia.

 

 

“Un lavoro straordinario – ha detto il Primo Cittadino – che ci restituisce ancora una volta l’eccellenza del nostro territorio e delle nostre scuole. Apprendiamo con soddisfazione che il liceo Picasso, una delle poche scuole a indirizzo linguistico che insegna cinese, è l’istituto che, con 16 classi, offre più ore di insegnamento della materia in tutta Italia. Il lavoro di Ileana, Anna Maria, Zhang e Laura dimostra che la passione e la dedizione sono gli ingredienti principali per insegnare e trasmettere i valori dell’intercultura ai più giovani. A loro vanno i complimenti dell’Amministrazione e della Città tutta”.

 

 

COMUNICATO STAMPA




In un vortice di emozioni vecchie e nuove

 

“A volo d’angelo” è un libro che nasce dalla caparbietà e dall’intuizione di una docente dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Largo Brodolini’ di Pomezia (Roma), Maria Augusta Tascini, di quelle che si amano o si detestano. Nel corso dei suoi 40 anni di ‘onorato’ insegnamento è riuscita a tirar fuori dai suoi studenti emozioni e interesse per la conoscenza, fondamentali nel periodo adolescenziale per crescere e diventare adulti. Solitudine, noia e voglia di parlare di sé sono le motivazioni che l’hanno spinta a scrivere assieme ai suoi allievi, che nel corso degli incontri per la realizzazione del volume si sono tradotte in scoperta, avventura e sfida. Un modo per ritrovarsi e discutere, dando nuova vita a rapporti interrotti da anni. Tutti questi ingredienti, mescolati in tardi pomeriggi autunnali, chat, e mail di gruppo che hanno portato a questo lavoro, ce li facciamo raccontare direttamente dalla ‘prof’.

Da quanto aveva in testa questo libro e come è nata la sfida?

L’idea di scrivere ce l’ho da anni, ma l’idea di farlo con altri mi è saltata in mente quando mi sono ritrovata in pensione: nuova condizione, nuove sfide. Quindi ho cercato i miei studenti su Facebook, ho proposto la cosa, hanno accettato diversi, alcuni hanno partecipato in presenza. Qualcuno s’è aggiunto strada facendo. La cosa bella è stata che alcuni, anche dopo 28 anni, hanno risposto sì! Questa partenza è stata di grande soddisfazione. Siamo, inoltre, arrivati alla conclusione che, essendo stato per noi un vero e proprio viaggio di rigenerazione, vorremmo cercare di dare un piccolo aiuto, con quello che ricaveremo dalla vendita del libro, a qualcun altro che ne abbia bisogno. Una piccola cosa concreta.

Chi sono i suoi studenti? Come li ha ritrovati dopo molti anni?

I miei studenti, ex studenti, sono persone che ora lavorano per lo più nell’industria chimica e nella ricerca o studiano nei campi più disparati: psicologia, scienze della comunicazione… Altri hanno dedicato la vita all’estetica o alla musica. ‘I ragazzi e le ragazze’ hanno frequentato anni scolastici diversi e si sono cimentati in questa sfida alla fretta e all’approssimazione dei rapporti dei nostri giorni, in un confronto tra generazioni e modi diversi di pensare. Sicuramente è stato gratificante per me ritrovare persone che avevo lasciato quasi imberbi, con le loro carriere e le loro nuove famiglie.

Come ha impostato il lavoro e cosa avete ‘portato alla luce’?

Il lavoro è cominciato con chiacchiere e thè, l’ho strutturato per argomenti, tematiche basilari: amore, dolore, ecc… Poi le chiacchiere sono state trascritte, discusse. Ognuno di noi ha dato il suo contributo anche autonomamente, quando è diventato difficile vederci o gli impegni e la lontananza ce lo impedivano. Direi che il risultato più bello è stato questo ritrovarsi, ma contemporaneamente sono emerse la necessità di partecipare (i nostri problemi, le nostre perplessità, i momenti particolari di crescita) e la grande forza che il gruppo può dare, forse non per risolvere, ma per chiarire e appianare. Insomma, una specie di terapia.

Come nasce il titolo del libro e dove si può comprare?

Il titolo del libro “A volo d’angelo” nasce in collaborazione con il nostro editore che l’ha letto ed ha pensato che il ‘volo’ che avevamo fatto, era un vero e proprio tuffo dentro di noi, dentro l’anima. Il libro è stato messo in vendita sul sito www.edizioniberoe.com e per ora in zona si può trovare presso l’edicola Magliacca, a Tor San Lorenzo, e presso l’edicola di Franca e Sabrina, Largo Genova ad Ardea.

Alessandro, Alexandro, Antonella, Antonietta, Daniele, Francesco, Luna, Michela e Monica, gli ex alunni della ‘prof’ coinvolti nell’iniziativa, si sono raccontati, hanno condiviso esperienze e considerazioni, dedicando al lettore le loro riflessioni. Per Alessandro questo progetto di scrittura ha significato sottolineare la bellezza “del donare ciò che abbiamo”, mentre Antonietta vi ha trovato la sua giusta dimensione decisionista e liberatoria.  Mettere su carta e far leggere i propri pensieri a qualcun altro è stata un’esperienza inaspettata e stimolante per Michela, e trascinante per Antonella, che l’ha vissuta con persone che “hanno fatto parte di uno dei momenti più belli della mia vita”.




“Uno slogan eccezionale per l’economia circolare”: premiate le tre classi vincitrici con un tablet ciascuna

Un progetto del Comune di Pomezia, Formula Ambiente e Cns sulle buone pratiche per la riduzione dei rifiuti

 

Sono state premiate questa mattina le tre classi vincitrici del concorso “Uno slogan eccezionale per l’economia circolare” indetto dal Comune di Pomezia in collaborazione con Formula Ambiente e Consorzio nazionale servizi.

Si tratta della 2 F e della 5 A della scuola primaria Trilussa del Circolo didattico Matteotti di Pomezia e della 5 C della scuola primaria Martin Pescatore dell’Istituto comprensivo Enea di Torvaianica. Gli slogan vincitori, decretati dalle votazioni online, sono stati rispettivamente: “Giro giro tondo tutti giù per terra a ripulire il mondo”, “Se non vuoi inquinare, inizia a riciclare”, “Ricicli….amo non abbandonare i rifiuti ricicliamoli per un mondo migliore”.

A consegnare i tablet in palio, uno per ogni classe, il Sindaco Andrea Zuccalà, gli Assessori Miriam Delvecchio e Stefano Ielmini e l’ing. Francesca Leo responsabile del Lazio per Formula Ambiente. La premiazione di oggi conclude un percorso che Formula Ambiente ha condotto, attraverso Achab Group, con gli insegnanti delle scuole della Città sull’economia circolare e l’importanza di ridurre la produzione di rifiuti e di riciclare nella corretta maniera.

 

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“Con Formula Ambiente in questi anni abbiamo messo in campo diverse attività per promuovere una cultura che salvaguardi l’ambiente in cui viviamo – dichiarano gli Assessori Delvecchio e Ielmini – Ringraziamo insegnanti e studenti che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa preparando tanti slogan originali e d’effetto. La strada è ancora lunga, ma siamo consapevoli di aver avviato un percorso virtuoso nella giusta direzione”.

“I ragazzi che abbiamo premiato oggi – aggiunge il Primo Cittadino – dimostrano grande sensibilità verso i temi ambientali e sono consapevoli, nonostante la giovane età, della responsabilità che hanno i loro comportamenti quotidiani per il futuro del nostro pianeta. Premiare loro è stato come scommettere sul futuro: un’azione doverosa ma mai scontata”.

 

 

 

Comunicato Stampa congiunto del Comune di Pomezia e di Formula Ambiente



Didattica a distanza? No grazie

Come previsto dal nuovo decreto di Mario Draghi, fino al 6 aprile 2021 tutti gli studenti del Lazio, anche chi va all’asilo, e di altre regioni, saranno in Didattica a distanza (Dad) (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/03/12/21G00038/sg). Il ministro Speranza sottolinea che la Dad ‘entrerà’ in gioco come estrema ratio, in precise condizioni epidemiologiche: laddove si registreranno 250 positivi (o più) ogni 100.000 abitanti in 7 giorni, si vi si ricorrerà, quindi a livello non solo regionale, ma anche provinciale, comunale o locale. Si torna a pc e tablet, per chi ce li ha, beninteso.Da un’indagine del Centro studi del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), commissionata settimane fa dal Ministero dell’Istruzione per dare supporto alle istituzioni scolastiche nel periodo dell’emergenza, è risultato che circa 6 studenti su 10 fra i 14 e i 19 anni preferiscano la didattica in presenza e non la Dad. “Ascoltare le opinioni dei giovani, i loro vissuti, è importante. In questo caso i dati dell’indagine ci consegnano uno scenario molto chiaro: la didattica a distanza non attutisce i danni dell’impossibilità di andare a scuola e porta soprattutto stress, noia e fatica”, spiega David Lazzari, presidente del Cnop. I risultati dello studio fanno emergere i disagi che la Dad può creare negli studenti: più del 54% soffre la mancanza di frequentare le lezioni in classe, in quanto associa la scuola alla socialità e al confronto, mentre la Dad è noia e stress. Il 67% degli intervistati dichiara di avere abilità con la tecnologia, anche se non la ritiene sufficienti per seguire sei ore di lezioni a distanza, anche a causa dei vari problemi che possono nascere a casa, dalla connessione ad altri fratelli utenti Dad, allo smart working dei genitori. Si preferisce la didattica in presenza perché si incontrano i compagni di classe, si parla e si socializza, cosa che la Dad non garantisce. Così la scuola fa emergere l’idea di luogo come “spazio psicologico” di relazioni ed emozioni, fondamentale per la crescita degli studenti, non solo quindi come spazio di trasmissione di conoscenze. Al 94% del campione manca la presenza in classe: per il 54% dei ragazzi ‘molto’, per il 40% ‘abbastanza’, facendo prevalere sentimenti di tristezza, paura e distacco. A tutto ciò, non dimentichiamolo, va aggiunto il malessere legato all’isolamento e alla mancanza di attività ludico-sportive. Questi dati vengono confermati dall’indagine Unicef del novembre 2020, in cui emerge che un ragazzo su tre si è rivolto a reti di ascolto e sostegno psicologico nella scuola. Infatti la valutazione fatta è stata legata prettamente alla vita scolastica, alle capacità cognitive, dimenticando quelle emotive. E poi risulta difficile per i ragazzi, soprattutto per chi ha già difficoltà d’apprendimento, recepire le informazioni dei docenti tramite Dad, anche loro per certi aspetti non proprio a loro agio nel nuovo ruolo di ‘insegnante a distanza’. Save the Children, nel rapporto Ipsos, sottolinea un altro aspetto preoccupante del problema: su un campione di 1000 studenti, le assenze scolastiche nella fascia di età 14-18 anni sono sensibilmente aumentate, e di fatto sono l’anticamera della dispersione scolastica. Ascoltare e ‘dare attenzione’ ai bisogni e alle esigenze dei più giovani, soprattutto durante la pandemia, rappresenta, sempre più, un modello di crescita ed una priorità fondamentale su cui costruire e gestire il futuro del Paese. (Foto di Elf-Moondance da Pixabay)




Sezze: la scuola apre le porte allo sport

 

Accordo di collaborazione tra l’ISISS “Pacifici e De Magistris” di Sezze e due storiche società sportive locali, la STS Basket e l’ASD Pallavolo

ISISS “Pacifici e De Magistris” Basket e ISISS “Pacifici e De Magistris” Pallavolo. Da oggi in poi le due storiche società sportive di Sezze, ossia la STS Basket e la ASD Nuova Pallavolo, si chiameranno così. In pratica, assumeranno il nome dell’Istituto scolastico con cui hanno raggiunto un accordo di collaborazione e al cui interno, come nei college americani, svolgeranno le proprie attività agonistiche.

Il progetto prevede in particolare: la condivisione dei principi educativi, l’avvio di corsi per ufficiali di campo, arbitri e dirigenti, la realizzazione di un Centro di educazione al benessere, l’apertura di uno Sportello d’ascolto per adolescenti e famiglie e l’organizzazione di grandi eventi per lo sport.

Progetto su cui stanno lavorando i dirigenti delle due società sportive con il coordinamento della dirigente dell’Istituto scolastico setino Anna Giorgi. Da ricordare che STS Basket Sezze e la ASD Nuova Pallavolo Sezze da tempo ormai hanno intrapreso un percorso volto a mette insieme metodi e strategie per il raggiungimento di una progettualità comune tant’è che le cariche dirigenziali delle due società risultano essere pressoché le stesse. “È in corso una profonda riflessione – affermano i responsabili delle due compagini – sul ruolo che, in futuro, dovranno assumere le organizzazioni sportive all’interno della cosiddetta ‘Comunità Educante’, soprattutto alla luce dell’attuale crisi socio-sanitaria che, anche nei contesti sportivi, ha sconvolto tutti i paradigmi di riferimento. Siamo convinti che la risposta a tutto questo debba consistere in un deciso cambio di prospettiva e in particolare debba prevedere un approccio di tipo ‘comunitario’. Lo sport, in particolare quello di squadra, facilita nei più giovani la comprensione del senso di appartenenza a una ‘comunità’, generando in loro, l’interesse per quei valori etici e solidali che stanno alla base di ogni cittadinanza attiva. Per questo motivo – precisano – crediamo che la Scuola possa rappresentare il più autorevole elemento di raccordo di un progetto plurisettoriale, che coinvolge nel giusto modo le Associazioni sportive – e non solo – del territorio e che consente alla stessa Scuola di entrare a pieno titolo nelle loro dinamiche educative”. Ecco perché le due società hanno deciso di fare un passo di lato, rinunciando a una parte importante della loro identità per cederla a una ‘Comunità’ più grande e più autorevole come la Scuola e mettendosi al servizio della stessa per la realizzazione di un progetto molto più ambizioso. “Auspichiamo – concludono i responsabili delle due società sportive – che anche le locali associazioni culturali e di promozione sociale possano seguire la stessa strada per rendere ancora più forte e consolidata la rete dei soggetti della cosiddetta ‘Comunità Educante’ ” . Entusiasta della proposta si è dichiarata subito la dirigente dell’ISISS “Pacifici e De Magistris. “Una proposta – ha dichiarato – che trovo perfettamente in sintonia con la mia idea di realizzare in quell’area parco, dove è ubicato lo stesso Istituto, un Campus didattico di primissimo livello, sfruttando gli edifici dell’ex Asl e della Casa dei Giovani e i locali della Chiesa di San Giuseppe, oltre ovviamente a quelli già da noi occupati e al campo di basket attiguo se venisse reso agibile. Ne verrebbe fuori un grande progetto innovativo aperto anche alle altre iniziative sportive, culturali e sociali del paese e del territorio circostante.”




“La luce che accende la luce”: come sfruttare l’energia solare

La scienza si impara a scuola anche a distanza

Martedì 22 dicembre (ore 12.15) gli studenti del Liceo Pascal di Pomezia in video-incontro con il chimico del CNR di Bologna, Raffaello Mazzaro, che illustrerà le novità su come usare la più importante fonte rinnovabile.
Gli studenti potranno assistere dai loro smartphone, tablet e pc.

E’ un appuntamento del ciclo La Scienza a Scuola 2020 di Zanichelli. Video-incontri con oltre 40 ricercatori e personalità del mondo scientifico e licei ed istituti di diverse regioni italiane per raccontare a studenti e insegnanti le storie di chi lavora alle frontiere della ricerca. Sono storie che comunicano passione per la scienza e danno idee su cosa sappiamo e su che cosa stiamo per scoprire in matematica, fisica, chimica, biologia e medicina con particolare attenzione agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Il sole ci fornisce ogni giorno un quantitativo di energia tale da poter sopperire in eccesso al fabbisogno globale giornaliero, ma solo una piccola parte di essa viene effettivamente sfruttata dall’ uomo. Come fare? Abbiamo gli strumenti adeguati a sfruttarla?
Ne parlerà Raffaello Mazzaro, Chimico del CNR – IMM (Istituto Microelettronica e Microsistemi) nel video-incontro La luce che accende la luce: l’energia solare e i dispositivi in grado di sfruttarla, con gli studenti del Liceo Pascal di Pomezia.

L’energia solare, infatti, ci viene fornita sotto forma di luce, perciò abbiamo bisogno di strumenti che ci permettano di catturarla e convertirla in calore, corrente elettrica o molecole interessanti dal punto di vista umano. Mentre l’energia eolica o idrogeologica può essere raccolta mediante mezzi meccanici, la conversione dell’energia solare avviene attraverso l’interazione della radiazione luminosa con un materiale e la successiva produzione di cariche elettriche, calore o potenziale chimico. Nell’incontro si parlerà dei maggiori sistemi di conversione dell’energia solare e, nello specifico, di dispositivi avanzati che sfruttano le proprietà di specifici nanomateriali per lo sviluppo di applicazioni innovative. Dai dispositivi fotovoltaici convenzionali a quelli di nuova generazione a base di materiali nanometrici e alle prospettive future che questi dispositivi permettono di immaginare, quali finestre fotovoltaiche o fabbriche solari.
Particolare attenzione sarà inoltre rivolta al ruolo sociale delle energie rinnovabili e, in particolare, dell’energia solare. A differenza dell’energia da combustibili fossili infatti, essa è uniformemente distribuita a livello globale e il suo sfruttamento nei paesi in via di sviluppo garantisce maggiore equilibrio socio-economico globale e minor impatto ambientale.

Raffaello Mazzaro è attualmente ricercatore presso l’Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR di Bologna. Ha svolto in passato attività di ricerca presso diverse università italiane e straniere, fra cui la Luleå University of Technology (Svezia), l’iNRS-EMT (Canada) e l’ Università di Bologna. La sua attività di ricerca è focalizzata sul studio di processi di conversione dell’energia solare effettuati da materiali nanostrutturati, producendo più di 45 pubblicazioni come coautore su riviste internazionali, 2 domande di brevetto e numerose partecipazioni come relatore a conferenze nel settore. Mazzaro è stato inoltre recentemente insignito dal Gruppo italiano di Fotochimica come miglior giovane ricercatore dell’anno.

L’incontro fa parte del ciclo La Scienza a Scuola 2020 di Zanichelli. Video-incontri con oltre 40 ricercatori e personalità del mondo scientifico per licei ed istituti di diverse regioni italiane per raccontare a studenti e insegnanti le storie di chi lavora alle frontiere della ricerca. Sono storie che comunicano passione per la scienza e danno idee su cosa sappiamo e su che cosa stiamo per scoprire in matematica, fisica, chimica, biologia e medicina con particolare attenzione agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Gli incontri sono riservati agli studenti e ai docenti delle singole scuole.

L’Agenda 2030 è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. https://www.unric.org/it/agenda-2030

Da oltre 150 anni impegnata nella didattica scolastica e nella divulgazione scientifica, la casa editrice Zanichelli con questa iniziativa intende offrire agli studenti l’occasione di acquisire conoscenze su argomenti affascinanti e di stretta attualità scientifica direttamente dagli “addetti ai lavori”.

Riceviamo e pubblichiamo Comunicato Stampa da Ufficio Stampa Zanichelli
Foto di Freepik



Comune di Pomezia – Scuola primaria Margherita Hack, consegnato a Inail il progetto esecutivo per l’ampliamento della struttura

Riceviamo e pubblichiamo Comunicato Stampa Comune di Pomezia

 

Scuola primaria Margherita Hack, consegnato a Inail il progetto esecutivo per l’ampliamento della struttura. Previsti 15 aule nuove e un locale mensa
Il Comune di Pomezia ha consegnato nelle mani dell’Inail il progetto esecutivo per l’ampliamento della scuola primaria Margherita Hack. Il progetto prevede la realizzazione di altre 15 aule, il completamento della mensa scolastica e dei locali accessori.
Questa settimana sono partite le indagini di ricerca di eventuali residuati bellici sul terreno dove sorgerà la scuola, uno degli atti propedeutici alla progettazione e all’avvio dei lavori nei cantieri che prevedono attività di scavo. Sarà poi all’Inail a provvedere ad espletare il bando di gara e avviare l’esecuzione dei lavori.
“Siamo riusciti finalmente a sbloccare una procedura ferma da dieci anni – ha spiegato l’Assessore Federica Castagnacci –. Il progetto di completamento prevede la realizzazione di ulteriori 15 aule, dell’ampliamento della mensa e degli spazi per le attività integrative, dell’abitazione del custode e degli uffici della direzione didattica, del parcheggio anteriore e di un’area verde. Il progetto di ampliamento fino a 25 classi rappresenta il completamento dell’edificio scolastico esistente di 10 classi”.
“Abbiamo colto questa opportunità fornitaci dall’Inail – ha commentato il Sindaco Adriano Zuccalà – che si farà carico delle spese per l’ampliamento della scuola. Il Comune, a fronte del pagamento di un canone annuo, potrà poi riscattare la struttura. Verrà realizzato un edificio innovativo, che può essere definito ‘ad energia quasi zero’, dotato di un impianto di illuminazione a led e di un impianto fotovoltaico a copertura. La struttura sarà completamente accessibile dal punto di vista strutturale rispondendo così in maniera adeguata alle esigenze della collettività”.



Rapporto 2019 sui laureati italiani

Presentato in videoconferenza dal Ministero dell’Università e della ricerca, alla presenza del ministro Gaetano Manfredi, il “XXII Rapporto su profilo e condizione occupazionale dei laureati”, indagine condotta su 650mila laureati delle università aderenti al “Consorzio interuniversitario AlmaLaurea” che ha fotografato lo stato occupazionale dei laureati nel 2019. I dati hanno registrato: un abbassamento dell’età della laurea, maggiore regolarità degli studi, e un aumento dell’occupazione rispetto al 2014. Gli uomini hanno più possibilità di trovare lavoro rispetto alle donne (+19,2%), mentre chi risiede al Nord trova più facilmente lavoro a confronto con chi risiede al Sud (+40%). Differenza di genere per la scelta delle discipline: più donne nei settori insegnamento, linguistico, psicologico e professioni sanitarie, meno invece a ingegneria, nel settore scientifico e a educazione fisica.  “Nel dopoguerra l’università ha rappresentato un ascensore sociale capace di permettere l’espressione dei talenti e di favorire la crescita e la competitività del Paese”, afferma Gaetano Manfredi, ministro del Mur. “L’università non deve essere di classe ma inclusiva, lavorando sul diritto allo studio, sul sostegno alle famiglie più deboli e diversificando l’offerta formativa per intercettare tutti i diplomati”.

I dati parziali relativi al periodo di lockdown da marzo a giugno 2020 fanno emergere che l’occupazione dei laureati a un anno dal conseguimento del titolo è pari al 65% tra i laureati di primo livello e al 70,1% tra quelli di secondo livello, con una diminuzione rispetto alla rilevazione del 2019, ma dimostrano che gli atenei si sono fatti trovare pronti per la didattica online durante l’emergenza sanitaria Covid-19.




Al Copernico partono i corsi serali

 

 

Offrire una seconda opportunità che tenga conto della mission dell’Istituto, la crescita e l’educazione degli studenti e la domanda formativa del territorio. Questo l’obiettivo dei corsi serali di istruzione per adulti in Elettronica ed elettrotecnica e Informatica e telecomunicazioni che saranno attivati da settembre 2020 presso l’I.I.S. Via Copernico di Pomezia.

“L’I.I.S. Via Copernico ha voluto fare suo il quarto obiettivo indicato dall’Agenda Onu 2030: fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e pari opportunità di apprendimento per tutti, in una dimensione glocal, ‘globale e locale’”, sostiene Francesco Celentano, dirigente scolastico dell’Istituto di istruzione superiore Via Copernico di Pomezia. “La nostra comunità educante crede in un’istruzione di qualità come base per migliorare la vita delle persone e trampolino per uno sviluppo sostenibile. In questi anni si sono registrati risultati importanti per quanto riguarda l’incremento dell’accesso all’istruzione a tutti i livelli, soprattutto per le donne, gli adulti, gli immigrati, i disabili. Tuttavia, se il livello base di alfabetizzazione è migliorato in maniera significativa, resta necessario offrire a tutte e a tutti una concreta possibilità di costruire con fondatezza il proprio progetto di vita, fornendo le chiavi per il raggiungimento del successo formativo, anche attraverso una seconda possibilità”.

Alla luce dell’emergenza sanitaria Covid-19 emergono, però, con forza i rischi di una preoccupante recessione economica, di nuove forme di marginalità sociale a cui l’Istituto sta cercando di rispondere per l’ambito di propria competenza. “Il Copernico si sta attivando nel tentativo di rispondere alle richieste di domanda formativa del territorio, sforzandosi di dare forma ai desideri e alle esigenze di donne e uomini che hanno il diritto ad un ingresso dignitoso nel mondo del lavoro e alla realizzazione del proprio progetto di vita” prosegue il professor Celentano. ”Attiveremo, dal prossimo settembre, percorsi di formazione per adulti di secondo livello. Il nostro progetto formativo è partito dalla condivisione della massima di M. Proust ‘Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi’. In nome del principio delle pari opportunità formative, l’I.I.S. Via Copernico intende condividere il ‘sogno educativo’ con la popolazione pometina: vedere orizzonti dove altri disegnano linee di confine. Per la fase di decollo del progetto ringrazio le istituzioni scolastiche dell’Ambito 16, il CPIA 7, il Comune di Pomezia -Assessorato alle Politiche sociali, le organizzazioni sindacali del territorio, l’Anpal, il mondo delle imprese, delle aziende e delle associazioni”.

Per informazioni e iscrizioni ai corsi serali: tel. 06121127550, www.viacopernico.it, email [email protected].