Pomezia-Ardea, costituito il Consorzio del distretto socio-sanitario RM 6.4

Stipulata ufficialmente questa mattina la convenzione per la costituzione del Consorzio per la gestione degli interventi e dei servizi sociali del Distretto socio-sanitario RM 6.4 tra i Comuni di Pomezia e Ardea. A firmare il documento i Sindaci Adriano Zuccalà e Mario Savarese.
Il Consorzio rappresenta uno strumento innovativo, che consentirà di realizzare un modello di welfare complessivo e integrato di servizi alla persona garantendo una risposta concreta ai bisogni delle comunità locali.
“Con la stipula notarile di questa mattina – spiega il Sindaco Adriano Zuccalà – parte ufficialmente un nuovo modello di welfare che ci consentirà di gestire in maniera omogenea i servizi socio-assistenziali di cui i cittadini dei nostri due Comuni hanno più bisogno. Qualità e stabilità saranno le linee guida del neo-Consorzio, garantendo livelli occupazionali e continuità lavorativa per gli operatori e stabilità nei rapporti per gli utenti stessi: una vera rivoluzione nella gestione di quelli che sono i servizi essenziali per i cittadini più fragili”.
“Un risultato importante – aggiunge il Sindaco Mario Savarese – frutto di un attento e condiviso lavoro che abbiamo portato avanti con il Comune di Pomezia. Ora finalmente potremo rispondere in maniera puntuale ai bisogni dei nostri cittadini più fragili, realizzando strategie e azioni sinergiche per le nostre due comunità”.



No al ticket per gli over 65

Sanità, Torluccio (Uil Fpl): “No al ticket per gli over 65”

Speriamo vivamente che l’ipotesi discussa in sede di tavolo tecnico, in vista della riforma della compartecipazione alla spesa sanitaria, sull’introduzione di un ticket anche per gli over 65, sia solo il frutto di una iniziativa singola perché, a nostro avviso, penalizzerebbe ulteriormente molti pensionati.

Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della Uil Fpl Giovanni Torluccio.

Negli ultimi anni – prosegue Torluccio- sulla sanità abbiamo assistito solamente a provvedimenti volti a ridurre progressivamente i LEA, ad aumentare il ticket sulle visite specialistiche ed esami diagnostici strumentali, a tagliare i posti letto e al blocco del turn over.

Non si è mai discusso seriamente ad esempio, su come migliorare la situazione nei Pronto Soccorso ormai al collasso; sembra sia diventato normalità il fatto di “parcheggiare” per ore, i pazienti in codice rosso o giallo nei corridoi, in attesa di essere spostati in altri reparti, o di non  poter utilizzare le ambulanze perché impossibilitate a recuperare le barelle impiegate per questi pazienti.

Non si è mai discusso sulla necessità di porre fine al blocco del turn over che ha provocato negli ultimi anni precarizzazione e turni massacranti per infermieri e dottori.

Non è stato mai analizzato concretamente il problema dei tempi di attesa degli esami diagnostici strumentali ricordando che per alcuni di essi, in molte regioni,i cittadini sono costretti ad attendere oltre 350 giorni, mentre in Libera Professione (ossia a pagamento),nelle stesse strutture pubbliche, possono effettuarli in pochissimo tempo.

E questi sono solo alcuni dei problemi che investono la sanità italiana; pertanto – conclude Torluccio – sarebbe opportuno concentrarsi concretamente su come migliorare la nostra sanità evitando nuove forme di tassazione.

Ufficio Stampa Uil Fpl

Cell.346/6948121