Aprilia: Focus sulla disabilità infantile

Come orientarsi fra mille difficoltà e baratri burocratici con l’aiuto degli esperti Domenica 3 Aprile, Sala consiliare Comune di Aprilia

 

Si parla di disabilità infantile, domenica 3 aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00, all’interno della sala consiliare “Luigi Meddi” del Comune di Aprilia.

Organizzato dal Rotary Club di Aprilia e Cisterna, con l’adesione del Club per l’UNESCO di Terracina il patrocinio del Comune di Aprilia, ed in collaborazione con le Associazioni Il Senso della Vita, Compagnia del Sapere e la Fondazione Futura Onlus, il convegno pone l’accento su tre delle principali tematiche legate alla disabilità. Si comincia con il rapporto fra scuola e disabilità, la Disabilità Intellettiva (DI) e il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) sembrano riguardare circa il 2% della popolazione.

In Italia, un bambino su 77 fra i 7 e i 9 anni soffre di Disturbi dello spettro autistico (ASD) con un’incidenza maschile di 4,4 ad 1. La famiglia spesso si sente sola a gestire le diverse forme del disturbo, che si manifesta nel primo ciclo scolastico, lasciando alla scuola la gestione di quella che sta diventando una vera e propria emergenza. Focus anche sull’associazionismo e il ruolo del terzo settore in tema di supporto alle famiglie. E per finire, l’aspetto burocratico, dalla tutela legale al riconoscimento dell’invalidità.

 

 

Nel corso della mattinata sarà presentato anche il manuale: “Guida pratica per la tutela delle disabilità infantili,” realizzato dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, la Società Italiana di Pediatria e la ONLUS “Il Senso Della Vita”. Il volume contiene informazioni preziose e puntuali su come affrontare le problematiche legate alla disabilità dei bambini da 0 a 14 anni.

L’incontro di domenica, sarà anche l’occasione per presentare l’attivazione di uno sportello di informazioni a disposizione dell’utenza comunale, presidiato da personale messo a disposizione dal Rotary Club Aprilia-Cisterna, lo sportello sarà il ponte fra la famiglia e le strutture socio-sanitarie specifiche.

La partecipazione al convegno è libera, nel rispetto delle normative anti – covid vigenti.

 

Comunicato Stampa




Italpepe aderisce alla settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale

L’azienda italiana leader per innovazione nel mercato delle spezie aderisce alla settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale (14-20 marzo 2022), l’evento internazionale promosso dal network britannico WASSH – World Action on Salt, Sugar & Health

 

 

Si svolge questa settimana la campagna globale di sensibilizzazione promossa dalla World Action on Salt, Sugar & Health (WASSH), associazione con partner in 100 Paesi costituita nel 2005 per migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione del consumo di sale fino a meno di 5 grammi al giorno, target raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

L’obiettivo è sensibilizzare Governi e opinione pubblica sul tema, nonché incoraggiare le aziende alimentari a ridurre il sale nei loro prodotti, considerato che in molti Paesi circa il 60-80% del sale consumato non è aggiunto durante la cottura dei cibi o a tavola, ma è già presente in cibi processati e confezionati. Un consumo eccessivo di sale favorisce, infatti, l’aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie dell’apparato cardio-cerebrovascolare correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale, ed è stato associato ad altre malattie cronico-degenerative quali tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali. A livello globale il consumo giornaliero di sale è compreso tra gli 8 e i 15 grammi al giorno ma, secondo la WASSH, se lo si riducesse a meno di 5 grammi, si potrebbero prevenire circa 2,5 milioni di decessi ogni anno.

 

Italpepe aderisce alla campagna internazionale con alcuni consigli per ridurre il consumo di sale nella preparazione dei piatti:    usare erbe, spezie, aglio e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al cibo; scolare e risciacquare verdure e legumi in scatola; controllare le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati; ridurre gradualmente il sale alle ricette preferite, le papille gustative si adatteranno; non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.

 

La linea Italpepe dei Sostituti raggruppa tutte quelle spezie che sono in grado di insaporire i piatti e donargli note dolci. Si può infatti ridurre la quantità di sale nelle preparazioni grazie a spezie ed erbe aromatiche come pepe nero, aglio, cipolla, coriandolo, curry, cumino, aneto, basilico e zenzero. Per limitare il consumo indiretto dello zucchero si può optare tra pepe garofanato, anice, cardamomo, cannella macinata. Le spezie della selezione “I Sostituti” di Italpepe sono particolarmente indicate per una cucina equilibrata e un giusto bilanciamento tra sapori, aromi e proprietà nutritive.

 

Italpepe è un’azienda italiana che da oltre 50 anni crede nel fascino misterioso delle spezie, che ogni giorno accompagnano e danno colore alla nostra vita. Un brand garanzia di eccellenza, ricercatezza, sostenibilità e qualità. Un’eccellenza che persegue con l’attenta selezione dei prodotti, con la tutela della biodiversità e delle specialità locali in via d’estinzione. Rifornisce le principali insegne della grande distribuzione ed esporta i suoi prodotti in tutto il mondo.

 

COMUNICATO STAMPA




Progetto Cibiltà, l’educazione civica a scuola contro gli sprechi alimentari.

Premiate le 3 classi vincitrici del concorso didattico “Ecopagelle”
Premiate questa mattina le tre classi vincitrici del concorso didattico “Ecopagella contro lo spreco alimentare online”, nell’ambito del progetto “Cibiltà. Usiamo il cibo civilmente. Stop agli sprechi”, promosso dal Comune di Pomezia e realizzato da Achab Group grazie ad un finanziamento della Città Metropolitana di Roma Capitale con i fondi della Regione Lazio.

Attraverso “L’Ecopagella di Capitan Eco”, i più piccoli hanno avuto modo di intervistare gli adulti sul tema del consumo etico e dar loro un voto. Le classi che hanno compilato il maggior numero di ecopagelle online e che pertanto hanno vinto il concorso sono: la classe 3G del Circolo didattico Trilussa (36 ecopagelle) e le classi 2A e 3A del plesso di Torvaianica dell’Istituto comprensivo Enea (rispettivamente 66 e 26 ecopagelle compilate).

A consegnare i buoni premio – del valore di 50 euro l’uno, da spendere sul portale Borgione.it in materiale didattico – gli Assessori Miriam Delvecchio e Stefano Ielmini. La premiazione conclude un percorso di sensibilizzazione dedicato ai ragazzi delle scuole primarie, che ha visto il coinvolgimento di 6 scuole, la realizzazione di 24 videolezioni in teledidattica e la compilazione di 418 ecopagelle online. Tutti gli alunni che hanno partecipato hanno ricevuto un piccolo gadget a tema.

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“Il progetto di Cibiltà cerca di combattere lo spreco alimentare in tutte le fasi della filiera – ha spiegato l’Assessora Delvecchio – Siamo partiti dalle scuole organizzando una serie di attività didattiche per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado. Vogliamo così promuovere la logica del riuso e del riciclo, fornendo strumenti adeguati che permettano un concreto cambiamento delle abitudini quotidiane”.

“Abbiamo conseguito ottimi risultati in termini di contrasto allo spreco alimentare e riduzione della produzione dei rifiuti – ha aggiunto l’Assessore Ielmini – Possiamo considerarci un Comune virtuoso in tema di raccolta differenziata con percentuali di raccolta che superano il 70% e una tassa sui rifiuti tra le più basse dei Comuni limitrofi. Cibiltà è un progetto di educazione al consumo consapevole di cibo in chiave anti-spreco che ci aiuta a ricordare che lo spreco settimanale medio costa circa 5 euro a nucleo familiare: un impatto importante non solo per le nostre tasche, ma soprattutto per l’ambiente circostante”.
Comunicato Stampa



SERVIZI E UFFICI SEMPRE PIU’ ACCESSIBILI AL COMUNE DI POMEZIA PER I CITTADINI SORDI

#NoBarriere in Comune

 

#NoBarriere in Comune il nome del progetto che dal 1° novembre prende avvio presso il Comune di Pomezia per rendere accessibili gli uffici e gli sportelli comunali e facilitare la comunicazione tra cittadino sordo e Pubblica Amministrazione. “#NoBarriere in Comune” è un progetto selezionato da LAZIOcrea SPA e finanziato dalla Regione Lazio per la realizzazione di azioni rivolte all’inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva. Il progetto è risultato il migliore tra i 19 progetti valutati, realizzato grazie alla collaborazione con Emergenza Sordi APS e la professionalità delle aziende VEASYT e Pedius.

Il Comune di Pomezia, grazie all’integrazione e all’uso delle nuove tecnologie e a campagne formative ed informative rivolte al personale e ai cittadini stessi, concretizza i concetti di accessibilità per tutti i cittadini sordi, sia segnanti (che preferiscono l’uso della lingua dei segni italiana, LIS) che oralisti (che preferiscono l’uso di sottotitoli e trascrizione testuale), rispondendo alle necessità di comunicazione.

“Dopo l’attivazione del servizio di pronto intervento della Polizia Locale per persone sorde tramite App Municipium, avviato a maggio scorso, continuiamo a lavorare per rendere il Comune di Pomezia sempre più accessibile – ha spiegato l’Assessore Giuseppe Raspa – Il progetto che presentiamo oggi vuole abbattere le barriere della comunicazione consentendo, tramite tecnologie all’avanguardia, ai cittadini sordi di relazionarsi con gli uffici comunali, sia telefonicamente che in presenza, in maniera totalmente autonoma”.

Il progetto favorisce infatti la comunicazione tra cittadini sordi e servizi comunali, con la possibilità per i cittadini sordi stessi di:

· contattare in modo autonomo gli uffici e sportelli comunali (URP, Ufficio Anagrafe, Ufficio Politiche Sociali, ecc) telefonicamente o in video-chiamata, per chiedere informazioni o prenotare un appuntamento. Scegliendo tra un servizio di riconoscimento e sintesi vocale, o di video-interpretariato in LIS. Il servizio è esteso anche a realtà culturali della città, le scuole e le farmacie comunali;

· essere supportati nel dialogo in presenza con il personale degli uffici e sportelli comunali da un servizio di video-interpretariato in LIS o di sottotitolazione automatica. Le stesse modalità di comunicazione sono disponibili presso le farmacie comunali.

“Un servizio che interesserà tutti i presidi comunali sul territorio: uffici, farmacie comunali, Musei e biblioteca – ha aggiunto l’Assessora Miriam Delvecchio – Tutte le informazioni sulle modalità di accesso al servizio sono già state comunicate alla Asl, ai medici e ai pediatri di base e saranno comunicate anche a tutte le scuole del territorio”.

“Pomezia si dimostra ancora una volta comune pioniere in materia di piena accessibilità – ha concluso il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà – Con il progetto #NoBarriere in Comune vogliamo non solo essere d’esempio per la creazione di una comunità che non lascia nessuno indietro, ma promotori nei confronti delle altre istituzioni pubbliche e dei soggetti privati affinché ognuno adotti i sistemi oggi a disposizione per dare piena accessibilità ai servizi e alla comunicazione per tutti. Voglio ringraziare il Presidente dell’Associazione Emergenza Sordi Luca Rotondi per la determinazione e la passione che mette in ogni progetto e i dirigenti e gli uffici comunali per lo spirito che impiegano in ogni nuova sfida per l’Ente e la cittadinanza”.

Il progetto prevede inoltre l’attivazione di una campagna di formazione a favore del personale del Comune sul tema della sordità, delle barriere della comunicazione, sulle modalità di accoglienza e comunicazione con i cittadini sordi e una campagna di comunicazione e coinvolgimento a favore della popolazione sorda, per far conoscere queste nuove opportunità e chiedere il supporto nel raccogliere feedback e valutazioni che permettano di migliorare ulteriormente i servizi.

Il servizio di video-interpretariato in LIS è garantito da VEASYT, spinoff dell’Università Ca’ Foscari Venezia, che consente di fruire dell’interprete di lingua dei segni (LIS) da computer, tablet o smartphone in videochiamata. Il video-interprete risponde entro pochi secondi ed è immediatamente disponibile a supportare il dialogo operatore-cittadino sordo.

La telefonata assistita e il servizio di sottotitolazione automatica sono garantiti da Pedius, azienda specializzata in tecnologie di sintesi e riconoscimento vocale, che permette alle persone sorde di effettuare telefonate in autonomia e nel pieno rispetto della privacy, tutti i giorni, 24 ore su 24.

L’attività di formazione e informazione sul tema dell’accessibilità rivolta al personale del Comune e la realizzazione di video di comunicazione per i cittadini sordi sono realizzati da Emergenza Sordi APS, associazione di promozione sociale specializzata in azioni a favore dei cittadini sorsi.

Tutte le info su: https://www.comune.pomezia.rm.it/no_barriere_in_comune

 

COMUNICATO STAMPA




La campagna di vaccinazione itinerante anti-Covid della Asl Roma 6 fa tappa a Pomezia

Primo appuntamento lunedì 26 luglio a Torvaianica, in piazza Ungheria
Per ogni vaccinato un biglietto omaggio per i Musei cittadini

 

 

Il camper della Asl Roma 6 per i vaccini itineranti anti-Covid arriva a Pomezia. Tre gli appuntamenti nella nostra Città:

– Lunedì 26 luglio, dalle ore 17.00 alle ore 21.30, in piazza Ungheria a Torvaianica.

– Domenica 8 agosto, dalle ore 17.00 alle ore 21.30, in piazza Ungheria a Torvaianica.

– Sabato 28 agosto, dalle 9.00 alle 13.00, in piazza San Benedetto da Norcia (incrocio con via Orazio) a Pomezia.

 

 

Sarà utilizzato il vaccino monodose Janssen della J&J:

– Potranno vaccinarsi, senza prenotazione, tutti i cittadini maggiori di 18 anni non ancora vaccinati.

– Sarà sufficiente recarsi presso l’ambulatorio mobile portando con sé tessera sanitaria o il codice STP/ENI

“Siamo lieti di ospitare la campagna di vaccinazione itinerante della Asl Roma 6 – dichiara il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà – Abbiamo sostenuto fin dal principio tutte le iniziative volte a sensibilizzare la popolazione sul ruolo determinante dei vaccini nella battaglia alla pandemia. A tal fine, in occasione delle tre giornate dedicate alla vaccinazione nella nostra Città, regaleremo a ogni cittadino vaccinato un biglietto omaggio per uno dei nostri Musei – Lavinium e Città di Pomezia”.




La Carovana della Prevenzione fa tappa a Pomezia.

Sabato 24 luglio in Piazza Indipendenza

 

La Carovana della Prevenzione fa tappa a Pomezia. Sabato 24 luglio l’Unità Mobile di prevenzione senologica dell’associazione non profit Komen Italia sarà a Piazza Indipendenza per offrire esami clinico-strumentali gratuiti per la diagnosi precoce dei tumori del seno. L’iniziativa è rivolta alle donne di Pomezia di età compresa tra i 40 e i 49 anni (1981-1972) e oltre i 74 anni (nate 1947), che non sono quindi inserite nelle liste di Screening della Regione Lazio. Sono escluse le donne in stato di gravidanza o in allattamento. Per accedere all’esame mammografico devono essere trascorsi almeno 12 mesi dall’ultima mammografia.

 

 

 

 

L’Unità Mobile, donata dalla Città metropolitana di Roma Capitale, opererà con personale sanitario specializzato della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
Obbligatoria la prenotazione al link: https://www.komen.it/carovana-della-prevenzione-Pomezia/

 

PER INFO

Tel. 06 91146238
dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle ore 12.00
e martedì e giovedì anche dalle ore 15.00 alle ore 18.00

COMUNICATO STAMPA




Al via raccolta firme petizione popolare riconoscimento Fibromialgia come malattia cronica e invalidante

Il Sindaco Adriano Zuccalà e assessori sottoscrivono la petizione popolare

 

In occasione della Giornata mondiale della fibromialgia, il Comune di Pomezia ha aderito all’iniziativa lanciata dal Comitato Fibromialgici Uniti CFU-Italia offrendo a tutti i cittadini interessati la possibilità di firmare la petizione popolare per inserire tale patologia tra i LEA.

Per supportare concretamente il Comitato Fibromialgici Uniti CFU-Italia, da oggi è possibile recarsi nella sede comunale di piazza Indipendenza per firmare la petizione popolare a sostegno del disegno di legge presentato in Parlamento e volto al riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante, con l’inserimento della stessa nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza (L.E.A.).

 

Per firmare è sufficiente presentarsi muniti di documento di identità dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30.

 

Questa mattina il Sindaco Adriano Zuccalà e gli Assessori Miriam Delvecchio, Simona Morcellini, Giovanni Mattias, Giuseppe Raspa e Luca Tovalieri hanno ricevuto in sala consiliare la referente del progetto di Pomezia Marieta Vasilica e hanno poi sottoscritto la petizione popolare.

“Un gesto simbolico – ha commentato l’Assessora Delvecchio – per porre l’accento su una patologia cronica e dolorosa, considerata spesso invisibile. Invitiamo tutti i cittadini interessati a recarsi nella sede comunale di piazza Indipendenza e sottoscrivere la petizione. Ringraziamo Marieta Vasilica per l’impegno con cui porta avanti questa battaglia”.

 

 

“La fibromialgia – spiega l’Assessora Miriam Delvecchio – è una patologia che in Italia colpisce oltre tre milioni di cittadini, in prevalenza donne. Caratterizzata da dolore cronico diffuso e difficile da diagnosticare, riduce la capacità fisica e psicologica di vivere una vita lavorativa e sociale che possa dirsi soddisfacente. Vogliamo promuovere i diritti dei pazienti lanciando loro il messaggio che non sono soli, ma hanno la vicinanza dell’intera comunità”.

In occasione della Giornata mondiale della Fibromialgia, il Comune di Pomezia ha aderito all’iniziativa “Facciamo luce sulla fibromialgia” organizzata dal Comitato Fibromialgici Uniti illuminando la Torre Civica di piazza Indipendenza di luci viola per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.

“Illuminare di viola piazze, edifici e monumenti italiani – rileva il Sindaco Adriano Zuccalà – vuole accendere i riflettori su una patologia non riconosciuta e spesso trascurata, che la pandemia ha contribuito ad aggravare ulteriormente. Noi vogliamo mandare un segnale concreto del nostro supporto a tutti i pazienti, ma anche alle famiglie di coloro che sono affetti da questa patologia considerata invisibile; per tale ragione da oggi sarà inoltre possibile firmare la petizione popolare lanciata da CFU-Italia per inserire la fibromilagia tra i L.E.A.”.




Amici per la pelle, dal 1 marzo nelle farmacie comunali di Pomezia

Parte il servizio di telemedicina per le malattie della pelle in collaborazione con il Campus bio medico

Continuano le attività di prevenzione e screening nelle farmacie comunali di Pomezia. Nell’ambito delle attività della “Farmacia oncologica”, parte da lunedì 1 marzo il servizio promosso dal Rotary Club di Pomezia “Amici per la pelle”, in collaborazione con il Campus bio medico. L’attività prevede che chiunque abbia dubbi su eventuali neoformazioni della pelle o difficoltà di guarigione di formazioni alterate della cute, possa rivolgersi alla farmacia comunale di via Virgilio 27 dove, grazie a un servizio di telemedicina, sarà possibile inviare la documentazione del paziente a dermatologi e oncologi del Campus bio medico per una consulenza. Qualora gli specialisti valutino la necessità di approfondire lo screening, i cittadini saranno contattati direttamente dal Campus per una visita specialistica.

“Un servizio di prevenzione delle malattie della pelle – spiega l’Assessora Miriam Delvecchio – che consente alla cittadinanza, in maniera totalmente gratuita, di consultare specialisti dermatologi e oncologi senza spostarsi da Pomezia. La telemedicina è un’innovazione del nostro sistema sanitario, ancora più importante nel momento storico che stiamo vivendo, con le strutture ospedaliere in sofferenza”.

“Le attività avviate in questi anni all’interno delle farmacie comunali – aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalà – dimostrano la qualità dei servizi offerti e il valore sociale delle farmacie come presidi sociosanitari diffusi sul territorio. In particolare il Punto Salute Oncologico della farmacia di via Virgilio, all’interno della quale è in partenza il servizio Amici per la pelle, offre un servizio importante di sostegno e supporto ai pazienti oncologici e alle loro famiglie. Voglio ringraziare il Rotary di Pomezia per aver promosso l’iniziativa e le farmacie comunali e i loro dipendenti per il grande lavoro che svolgono sul territorio”.

 

Comunicato Stampa Città di Pomezia




L’Eco (X) del sensazionalismo social

Il 5 maggio 2017 è una data che sicuramente ricorderemo tutti: l’incendio allo stabilimento “Eco X – Servizi per l’ambiente” di via Pontina Vecchia.

Un rogo terribile, sulle cui cause si sta indagando, che ha bruciato plastica e altri materiali, minando la nostra salute.

Il mio focus, però, non vuole essere centrato sull’incidente, ma sui risvolti mediatici e soprattutto social che si sono sviluppati fin dai minuti immediatamente successivi all’incendio.

Pomezia, in pochi giorni, per alcuni era diventata una città fantasma e sui social, in particolare su Facebook, montava la paura per una nuova Chernobyl in salsa agro-pontina: Associazioni, Onlus, giornali locali e chi più ne ha più ne metta, tutti insieme, a diffondere previsioni nefaste sulle salute dei cittadini, senza però avere conoscenza o leggere con la dovuta attenzione i dati ufficiali certificati degli enti preposti al monitoraggio dell’inquinamento, Arpa e Asl.

E questi dati, già dalle prime pubblicazioni anche sul sito del comune di Pomezia, fornivano invece segnali incoraggianti: nessuna anomalia, se non nelle immediate vicinanze del sito (raggio 2/300 mt.) e nelle prime ore dall’incendio.

 

Tutto sommato un qualcosa di normale e assolutamente prevedibile.

Ma sui social si faceva quasi a gara per ribadire “non è possibile, ci stanno nascondendo qualcosa”; oppure “non ci credo, sarò costretto a lasciare per sempre la mia Città”: una folle corsa del sensazionalismo 2.0, al costo di credere più ad una news su Facebook piuttosto che ad un Sindaco o a un’ente pubblico.

La testimonianza più incredibile di questo bizzarro comportamento è sulle notizie che rimbalzavano con cadenza giornaliera sulla presenza dell’amianto: l’amianto c’è, l’amianto non c’è, si è disperso nell’aria, è rimasto nel sito.

Inizia il ministro della Salute, che afferma la non presenza di fibre di amianto disperse nell’aria; sui social rimbalza invece la notizia “vecchia” della presenza di amianto sul tetto del capannone della Eco X…e allora vai con i post “non so a chi credere!”, oppure “ma l’amianto allora c’è o non c’è”.

Bastava leggere con un minimo di attenzione: l’amianto era sul tetto del capannone e incapsulato, ma non si era disperso nell’aria.

A distanza di due settimane dall’incidente, dopo l’iniziale voglia di protagonismo di tanti “tagliatori di teste”, attenti alla ricerca del responsabile invece che al superamento dell’emergenza, passata l’ondata social di coloro (sempre tanti) che “è sempre colpa della politica e degli Amministratori locali”e in attesa di conoscere l’esito delle indagini delle autorità preposte, il chiacchiericcio da catastrofe sembra quasi finito: l’unica aria irrespirabile da combattere davvero rimane quella dei social, troppo democratici nel concedere a tutti la possibilità di usare la tastiera e praticamente ingestibili per fare informazione o diffondere, almeno, un po’ di sano buon senso.

 




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Medicina femminile vs medicina maschile

Anche nella cura delle malattie uomini e donne sono diversi: ogni patologia deve tener conto delle differenze di genere per la prevenzione e l’appropriatezza terapeutica

La differenza tra uomini e donne è stata per lo più ignorata nell’individuazione di cure e azioni preventive nelle malattie, con la conseguenza di terapie non sempre adeguate alle esigenze femminili e maschili. Su indicazione dell’organizzazione mondiale della sanità (Oms) e, in Italia, dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) negli ultimi anni si è andata sempre più sviluppando la medicina di genere, che si occupa di relazionare l’appartenenza al genere sessuale con l’efficacia delle terapie nel trattamento di determinate patologie, con l’obiettivo di garantire a ogni individuo, maschio o femmina, la giusta cura.
In quest’ottica la definizione del concetto di genere si amplia e va oltre alla differenza dei caratteri sessuali per raggiungere fattori relativi all’ambiente, alla società, all’educazione, alla cultura e alla psicologia dell’individuo. Per lungo tempo la differenza tra uomini e donne è stata considerata un fattore secondario (quando non è stata addirittura ignorata) nello sviluppo di nuove soluzioni farmacologiche e nell’individuazione di trattamenti e forme di prevenzione delle patologie.
Non solo differenze nell’apparato sessuale, ma anche nel cuore, nella circolazione, nel sistema immunitario, con diversità consistenti in cardiologia: le donne vanno meno dal medico per controlli e disturbi cardiocircolatori, con conseguenti diagnosi tardive rispetto agli uomini. Il 43% delle morti femminili è rappresentato da malattie cardiovascolari rispetto al 35% degli uomini (Istat 2014) soprattutto intorno ai 75 anni perché: a) i medici sottostimano il rischio infarto per le donne; b)le donne non riconoscono per tempo i sintomi dell’infarto acuto, che spesso le porta in ritardo al pronto soccorso; c) le cure farmacologiche possono risultare meno efficaci per il sesso femminile anche perché i farmaci che vengono prescritti sono essenzialmente stati studiati sugli uomini. Il movimento e l’attività sportiva, come si sa, è un toccasana per la salute: a fronte però di un 31% di uomini sedentari si è registrato per il 2012 (dati Iss) un 41% di donne che non svolgeva nessuna attività sportiva, importante nella prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolare, ma anche di altre patologie tipicamente femminili, come i tumori mammari e l’osteoporosi.




I Derby della vita

Qualche volta la vita ti mette davanti ad una partita un po’ più difficile delle altre.
Spesso, ma non sempre queste partite non hanno schemi o lanci in profondità, ma sono fatte di analisi cliniche e di termini medici, che prima avevi letto soltanto negli opuscoli dell’AIRC e che ora trovi associate al tuo nome. E sono partite queste che ti possono lasciare sola, in panchina, su una panchina di una sala d’aspetto di un Policlinico senza un pallone con cui giocare.
La protagonista di questa storia gioca a calcio, ed è una donna. Se poi si può definire donna una ragazza di soli 22 anni. Il calcio è il suo sport e la sua passione. Gioca in serie B, allena una squadra di giovani calciatrici e una di bambini, qui a Pomezia. Il suo è uno sport che rimane dilettantistico anche ad alti livelli, in Italia. Non va mai in televisione e sui giornali ci è finito in questi ultimi mesi soltanto per qualche uscita sessista e fuori luogo di chi governava la Lega Nazionale Dilettanti.
Un giorno, la protagonista di questa storia si sveglia con un malessere strano. Il medico di base rimane spiazzato e la manda da uno specialista, che rimane basito e la indirizza in un centro che fa esami strumentali che, mentre stampano il referto Le spiegano con quello sguardo che vorrebbe rassicurare ma che invece inquieta, che sarebbe il caso di andare in un centro specializzato.
Ed inizia allora un’altra partita, una partita che si può giocare e vincere solo se si fa squadra, perché questa malattia, questa partita non si gioca individualmente, ma tutti insieme. In 11, ma anche in 22 a volte.
Ecco appunto…
Penultima domenica di novembre, ore 14:30, il girone D del campionato nazionale di serie B Calcio Femminile mette di fronte la Lazio e la Roma. È Derby. Una di quelle partite che la protagonista di questa storia avrebbe giocato come sempre con il suo numero 8 sulle spalle, preparandosi prima con cura la borsa, dosando quello che mangia, partendo da casa tre ore prima della partita perché non si può rischiare di far tardi.
L’avrebbe giocata… ma stavolta è sugli spalti, non può giocare questa volta questo Derby perché da oggi dovrà giocare la sua partita, quella partita contro quel male stupido, inopportuno, ingiusto e con un nome che fa venire i brividi a pensare di sfidarlo, quasi come farebbe paura sfidare il Barcellona al Camp Nou.
Ma questa partita, dalle 14:30 del 22 novembre, quando le ragazze in giallorosso e biancoazzurro sono entrate in campo, la nostra protagonista ha scoperto che non la giocherà da sola.
Al centro di quel campo erano in 22: Noemi, Valentina, Giulia, Jole, Flaminia, Arianna, Sara e tutte le altre, qualcuna di queste ragazze le ho viste crescere dietro a quel pallone, piccole donne ora diventate grandi, che questa domenica sono là con uno striscione in mano, a ricordare alla loro compagna e amica che Lei non sarà da sola. Che loro ci sono, ci saranno e andranno in campo con Lei cercando di farle l’assist giusto, darle la palla smarcante davanti al portiere per fare quel gol che vuol dire guarigione.
“Ci sono cose che vanno oltre il colore delle maglie. Forza Giorgia! Vinci il tuo Derby! Ti aspettiamo qui!”
Una domenica speciale, non come le altre. Una partita diversa quella che affronterà e vincerà la protagonista di questa storia che vi ho raccontato. Quelle ragazze la aspettano in campo, cercando di renderle lieve l’attesa, la cura, la vita di questa giovane donna che ha troppe cose da fare per poter pensare di perder tempo dietro a questa stupida e malvagia malattia.
Conservate gelosamente quella maglia numero 8, perché il prossimo Derby Giorgia sarà in campo.
Mauro Valentini