Numeri da capogiro per la XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino
Si è respirata un’aria frizzante, energica quasi rivoluzionaria alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino che si è svolta dal 19 al 23 maggio al Lingotto.
Abbandonata l’esibizione del green pass, ritornati ai visi sorridenti e non più coperti dalle mascherina (fatta eccezione all’interno delle diverse sale per i singoli eventi), finalmente non più in fila con quella distanza minima di un metro l’uno dall’altro ma entusiasti e composti davanti alla biglietteria con anche la possibilità di sgomitare casualmente il vicino e avere la possibilità di scambiare due chiacchiere con uno sconosciuto, scoprire da dove arriva e quale evento pensa sia imperdibile.
Cinque giorni durante i quali il titolo dato all’evento, Cuori Selvaggi, è risultato magnifico, grandioso e perfetto perché nei 110mila metri di superficie espositiva correva una grande voglia di libertà, di condivisione, di abbracci, di sorrisi e di serene pacche sulle spalle.
Le grandi sale del Salone sono state invase da migliaia di visitatori e le loro voci si sono unite in un unico sereno e composto grido di ribellione liberatorio dopo il nefasto periodo di lockdown; lo si percepiva nell’aria, lo si vedeva nelle file composte, nei drappelli di giovani seduti per terra, nella musica che risuonava nella zona esterna Palco Live, nei cappelli colorati dei bambini delle scuole, negli innumerevoli abbracci che si incrociavano ovunque ci si girasse.
Eh, sì! Perché va bene condividere le proprie letture su Instagram e Facebook con sconosciuti dai nickname difficili da ricordare ma che bello quando poi capitano occasioni come quella del Salone del Libro e quell’account sui social diventa una persona con tanto di occhi brillanti, sorriso smagliante e risata fragorosa! E allora è contagiosa la gioia di scoprire che la voglia di leggere è vera, genuina e non rincorre la metrica dei like ma è la reale condivisione di una passione che ti spinge a impazzire per il desiderio di leggere in un gruppo di lettura su Telegram due romanzi di narrativa di scrittori esordienti per poi ritrovarsi di persona e abbracciarsi come vecchi amici.
«Ma che bello rivederti!» Già rivedersi… dimenticando che spesso al SalTo ci si è incontrati in presenza per la prima volta e nessuno conosceva dell’altro niente di più di quello che appare dalle foto pubblicate sui social.
Questo è il reale successo di questa strepitosa edizione del SalTo: certo, chi esce dal Salone del Libro è sicuramente stanco ma raccoglie a sé molte più parole e emozioni di quelle racchiuse nei libri acquistati.
I numeri sono stratosferici: 168.732 cuori selvaggi con il picco di affluenza mai raggiunta nella storia del SalTo nella giornata di sabato 21 maggio.
Numeri da capogiro anche per i dati relativi allo storytelling narrato attraverso 60.000 scatti, oltre 4000 pagine di rassegna stampa e oltre 450 passaggi tra radio e televisione. Interessante anche l’aumento degli accrediti che ha visto un 58% in più rispetto alla scorsa edizione con un aumento del 100% per i blogger per un totale di 4000 accreditati.
Il SalTo 2022 si è dimostrato davvero un Cuore Selvaggio benevolmente contagioso e non resta che leggere, divorare, commentare i libri appena acquistati e organizzarsi per la prossima primavera con la XXXV edizione dal 18 al 22 maggio 2023.