QUANDO… LE STORIE NON VOLANO

Presentazione del romanzo di Roberto Campagna venerdì 30 luglio alle 18,30, a Segni, nella Piazza della Pretura
‘Le storie non volano’ di Roberto Campagna è un romanzo esistenzialista. Nelle sue pagine, oltre alla sfortuna, ci sono la depressione, la follia, il tradimento, la prostituzione, l’emarginazione, l’aborto e la morte. Ma anche l’amore, la solidarietà e la comprensione.
Chi scrive ha avuto il privilegio di leggere il romanzo in anteprima: dopo averlo letto non si è più le persone che si era prima. Perché c’è la vita, ma vista dall’osservatorio di Roberto Campagna, che sublima il pensiero laterale nella vita quotidiana. Un punto di vista mai scontato, profondo ma leggero, calviniano.
Il mondo raccontato da Campagna in questo libro, ne negli altri suoi siano romanzi siano libri di cultura enogastronomica, siano le favole per bambini siano aforismi, è un mondo mai scontato, sfrontato, pericoloso e crudele; ma sempre delicato, raffinato, a tratti volgare, ma mai scurrile. Un mondo ironico, divertente, assurdo e così vivo e vitale che ci entri dentro senza mai più volerne uscire.
LA STORIA
Borgomanuzio è Bassiano, borgo medievale in provincia di Latina, croce e delizia del mondo antico di Campagna. Un posto che ama tanto, ma che gli dà anche pena. E per questo non se ne distacca mai, né nella vita né nello scritto. I protagonisti sono veri, o inventati, gente senza redenzione che si farà male e si farà bene. Ci sono i vestiti, i cibi, gli odori, il vino, ci sono le carte e il bar. E le storie di ognuno.
Quattro i principali protagonisti del racconto, che inizia nel 1985 e finisce nel 2010: tre maschi e una femmina. Più che amici, sono compagni di gioco a carte. Le loro vite sono segnate dalla sfiga e le partite interminabili a briscola e tressette, che spesso non vedono né vinti né vincitori, sono la metafora delle loro stesse vite. Nel quadro narrativo, a fare in qualche modo da cornice, ci sono altre partite: gli scontri elettorali di Borgomanuzio.
“Sembrerà strano, ma l’idea iniziale – afferma l’autore – era quella di raccontare questi scontri elettorali, in particolare quello del rinnovo del Consiglio comunale dell’85, quando avvenne un incomprensibile ‘compromesso storico casereccio’. Ma rendendomi conto che, al di là delle lotte di partito, delle fazioni facinorose e dei tentativi di alleanze, il racconto sarebbe stato, oltre che striminzito, troppo asettico, pieno di numeri, liste e nomi, ho inventato le storie di questi quattro sfortunati personaggi. Quella degli scontri politici, dei canditati, dei rapporti fra i partiti, dei risultati elettorali e degli amministratori locali è diventata così la parte secondaria e storica del libro, a tratti romanzata”.
La scrittura di Roberto Campagna è tra le più eleganti che esistano. Sempre equilibrata, spontaneamente raffinata, un istinto naturale alla delicatezza.
L’EVENTO
 Le storie non volano (edizionicroce, pagg. 160, euro 15.00), che ha vinto il Premio speciale “Antica Pyrgos” per la poeticità della prosa, verrà presentato, venerdì 30 luglio alle 18,30, a Segni, nella Piazza della Pretura, Oltre all’autore, interverranno: Piero Cascioli, sindaco di Segni, Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini, Antonella Rizzo, poetessa e scrittrice, e Claudio Marrucci, scrittore e poeta. Letture di Maria Borgese, attrice e danzatrice.



IN TUTTE LE LIBRERIE “LE STORIE NON VOLANO”, ROMANZO DI ROBERTO CAMPAGNA

 

Storia e fantasia, cronaca e immaginazione. Così come in altri suoi libri, Roberto Campagna, in Le storie non volano (edizionicroce, pagg. 160, euro 15.00) ricorre alla metanarrazione.

In pratica, racconta fatti realmente accaduti mischiandoli con altri creati artatamente da lui stesso. Ciò per rendere gli stessi fatti accaduti più credibili e quelli inventati più veritieri. Il racconto inizia nel 1985 e finisce nel 2010. Quattro i principali protagonisti: tre maschi e una femmina. Più che amici, sono compagni di gioco a carte. Le loro vite sono segnate dalla sfiga e le partite interminabili a briscola e tressette, che spesso non vedono né vinti né vincitori, sono la metafora delle loro stesse vite.

DOVE

Nel quadro narrativo, a fare in qualche modo da cornice, ci sono altre partite: gli scontri elettorali di Borgomanuzio. È qui, in questo borgo medievale, che è incentrato il romanzo di Campagna.

L’AUTORE

“Sembrerà strano, ma l’idea iniziale – afferma l’autore – era quella di raccontare questi scontri elettorali, in particolare quello del rinnovo del Consiglio comunale dell’85, quando avvenne un incomprensibile ‘compromesso storico casereccio’. Ma rendendomi conto che, al di là delle lotte di partito, delle fazioni facinorose e dei tentativi di alleanze, il racconto sarebbe stato, oltre che striminzito, troppo asettico, pieno di numeri, liste e nomi, ho inventato le storie di questi quattro sfortunati personaggi. Quella degli scontri politici, dei canditati, dei rapporti fra i partiti, dei risultati elettorali e degli amministratori locali è diventata così la parte secondaria e storica del libro, a tratti romanzata”.

Questo di Campagna è un romanzo esistenzialista.

“È un romanzo – scrive Maurizio Valtieri nella prefazione – che ci mostra e ci racconta, ancora una volta, una realtà locale, che abbandona la dimensione minimalista per farsi paradigma dell’intera umanità. Ma questa volta si va oltre e l’indagine diventa filosofico-antropologica”.

 

LA VITA E LE STORIE

Nelle sue pagine, oltre alla sfortuna, ci sono la depressione, la follia, il tradimento, la prostituzione, l’emarginazione, l’aborto e la morte . Ma anche l’amore, la solidarietà e la comprensione. In tali pagine, così riconoscibili nello stile, l’autore va oltre ciò a cui ha abituato i suoi lettori e lentamente, quasi senza rendersene conto, si viene spinti dentro i colori più cupi dell’animo umano, in un continuo oscillare tra basso e alto, aridità dello spirito e poetica della vita. Ne Le storie non volano non è prevista redenzione per coloro che ne popolano il racconto. Le vite dei personaggi principali sembrano marchiate da un fato ineluttabile, pronto a stroncare sul nascere ogni velleità di riscatto o di fuga. I quattro amici seguiranno il destino che per loro è stato tracciato, vittime di una tragica catena di cause ed effetti, iniziata prima della loro nascita. Ognuno di loro ha lo stigma del perdente e tali li si considererebbe, se l’autore, attraverso emozionanti flashback, non ce li mostrasse in tutta la loro purezza di angeli caduti. In Le storie non volano, per la prima volta, le parole, le frasi, le volute ripetizioni, che Campagna solitamente utilizza nei suoi scritti per costringere il lettore sul sentiero da lui mirabilmente tracciato, si trasformano in messaggio metalinguistico che travalica la nostra razionalità.