È qui la festa! Pomezianews al Roma Film 2016

La Festa del Cinema di Roma si svolgerà dal 13 al 23 ottobre 2016 all’Auditorium Parco della Musica. Una festa dentro la città più cinematografica del mondo.

di Mauro Valentini & Martina Farci

Noi siamo pronti, tutto è pronto: proiezioni, incontri, eventi, mostre, installazioni, convegni e dibattiti. I 1300 mq del viale che conduce alla Cavea saranno trasformati in uno dei più grandi red carpet al mondo. Il pubblico avrà a disposizione numerose sale: da quelle presso il Parco della Musica ai cinema Farnese Persol, The Space Cinema Moderno, Broadway fino al Cineland Ostia.

festa-cinema-romaLa Selezione Ufficiale ospiterà 44 film, come al solito provenienti da tantissimi paesi ed ha l’obiettivo di offrire tutte le espressioni cinematografiche: nel cinema: da quello per così dire indipendente, alla produzione di genere, siano essi opera di autori affermati o di registi emergenti. La novità importante in questa edizione saranno i fittissimi “Incontri Ravvicinati” con autori, attori e protagonisti della cultura italiana e internazionale, con ospiti del calibro di Tom Hanks e Meryl Streep ma anche il nostro Roberto Benigni che incontreranno il pubblico cercando di raccontare la loro visione del Cinema. Accanto alla Festa, come sezione autonoma e parallela, Alice nella città organizzerà, secondo un proprio regolamento, una rassegna di film per ragazzi.

Unico premio voluto dal direttore Antonio Monda sarà come per la precedente edizione quello della Giuria Popolare, saranno dunque gli spettatori che potranno votare il miglior film, segno proprio della visione popolare e non elitaria di questa Festa.

Tra gli italiani in gara si segnalano Daniele Vicari con “Sole cuore amore” una storia tutt’altro che melensa di amicizia al femminile e Michele Placido con il suo “7 Minuti” dove farà ingresso anche nell’Auditorium la crisi del tessile e del lavoro, con un cast straordinariamente italiano tra cui spicca la presenza di Fiorella Mannoia nell’inedito ruolo di attrice.

Tra le firme straniere nomi di prestigio come Oliver Stone che porta in scena la vita di Edward Snowden e “Florence” del grandissimo Stephen Frears.

una scena di / Minuti film di Michele Placido

una scena di / Minuti film di Michele Placido

La Sindaca Virginia Raggi ha definito la festa: «un appuntamento irrinunciabile, dedicato non solo ad appassionati e ad addetti ai lavori ma anche e soprattutto a coloro che vogliono vivere queste giornate di cinema immersi nelle bellezze della Capitale immortalate più e più volte dal grande schermo».

E questa è la speranza del direttore Monda, quella di portare più appassionati possibile dentro una manifestazione che sarà occasione unica per vedere cinematografie come quella giapponese o mediorientale spesso non distribuite in Italia ma così vive da esser cuore pulsante della settima arte nel mondo.

Si apre con “Moonlight” di Barry Jenkins, giovedì 13, film impegnato e suggestivo, dove in una Miami senza lussi si percorre con tante difficoltà una ricerca poetica del cammino dall’infanzia all’età adulta.

«Moonlight è un film straordinario, che riesce ad essere potente e tenero, realistico e poetico: per me è un grande onore aprire l’undicesima edizione della Festa del Cinema con un’opera d’arte come questa» ha detto in conferenza  il direttore Antonio Monda: «un film che andrà lontano e rimarrà nei nostri cuori, e che conferma il grande, sincero talento di Barry Jenkins».

Pomezianews seguirà giorno per giorno l’evento con filmati e foto sulla pagina Facebook e con articoli giornalieri con due inviati.

Per ogni informazione e per acquistare i biglietti per i tantissimi spettacoli a disposizione si può accedere al sito : http://www.romacinemafest.it/

 




EX MACHINA – La seduzione del Robot

La seduzione del Robot

Un concorso, una gara tra dipendenti della grande azienda informatica per cui lavora;  Caleb lo vince, è lui il migliore tra i colleghi.  Dunque può ritirare il premio: una “vacanza” di lavoro presso il cottage del suo grande capo Nathan.

Il premio sarà un’occasione per il giovane programmatore per mettersi in mostra e fare carriera, solo che dopo aver raggiunto quella casa misteriosa tra i fiordi norvegesi, comprende che in realtà lui, più che un premiato, sarà  la cavia per un esperimento: la gestione delle relazioni e delle emozioni di un uomo quando si ha difronte un robot perfetto, speciale, e con le gambe, le forme e il sorriso seducente della splendida Ava.

Inizia così “Ex Machina”, produzione anglo-statunitense di prestigio e di alto budget, nuova frontiera del cinema futurista e futuribile, anche se dal tema già affrontato per la verità.

Ex-Machinawallpaper Ex-Machinascena1 exmachinafotoscena ex+machinaisaacSi perché la lotta emozionale con la “tecnologia intelligente” è un gioco delle parti che abbiamo già filosoficamente affrontato, sia con l’antesignano Hal di “2001 odissea nello spazio”, passando per la Rachael di “Blade Runner” fino al meraviglioso “Her” vincitore al Roma Film Festival.

Qui però, il regista, l’esordiente  Alex Garland, ci mette la componente erotica a complicare la trama, si perché Ava ha le fattezze stupefacenti di Alicia Vikander, ed il triangolo emotivo e psicologico che si creerà tra chi sembra gestire il gioco e chi sembra soltanto subirlo sarà abbagliante per la suspance del film, in un susseguirsi di sorprese e di kilobyte.

Ottimo il cast, oltre la già citata Vikander, premiata anche dal pubblico a Bari Fest dove il film è stato presentato in anteprima, molto bene anche il duo Caleb-Nathan formato da Oscar Isaac e Donhall Gleeson, il primo che ripete la grande prova di “A proposito di Davis” anche se non ha dietro la macchina da presa il duo Fratelli-Coen, mentre Gleeson ha lo sguardo della simpatica canaglia vista in quella maratona di “Harry Potter e i doni della morte” e che, tanto per rimanere nel tema fantascientifico, ritornerà nel nuovo (vecchio) Star Wars di prossima uscita.

Uscito in sedici sale a Roma, “Ex Machina” si può prevedere sarà il film dell’agosto romano, un bel film che lascia spazio anche per una sana riflessione sui limiti dell’uomo nei confronti delle sue creature tecnologiche, o del suo contrario.