Plastic Free: rimuovere 100.000 kg di rifiuti

Pomezia è uno 60 comuni italiani uniti in nome dell’ambiente

 

Ho avuto il piacere di incontrare il referente di Plastic Free e di accompagnarlo per un sopralluogo sull’area interessata all’intervento che si terrà domenica 27 settembre.

È una data da segnare in agenda perché è una giornata importante: oltre 60 comuni, dalla Valle D’Aosta fino alla Sicilia, saranno uniti da un unico grande obiettivo: raccogliere e rimuovere dall’ambiente 100.000 chilogrammi di rifiuti.

Un obiettivo notevole e una grande progetto promosso dall’associazione di volontariato Plastic Free Odv Onlus nata nel luglio del 2019 con l’intento di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica conferita in modo errato nell’ambiente, soprattutto di quella monouso. Un progetto al quale il Comune di Pomezia ha aderito con entusiasmo firmando un progetto di collaborazione di Cittadinanza Attiva.

 

L’appuntamento è per
Domenica 27 settembre alle ore 9,00

incrocio lungomare Ugo Tognazzi con Via Lago Maggiore

a Campo Ascolano, Torvajanica.

L’area interessata sarà quella che intercorre tra il passaggio a mare n. 5 e n. 7 e tutti i rifiuti verranno differenziati in plastica, vetro e indifferenziata.

L’evento, che inizierà alle 9.00 del mattino ed avrà la durata di un paio di ore, è aperto a tutti i cittadini che vorranno partecipare previa iscrizione a questo link

È un evento da non perdere perché ciò che ho visto durante il sopralluogo mi ha lasciato tanto amaro in bocca; non credevo di potermi trovare davanti a così tanti rifiuti: migliaia di bottiglie di plastica, lattine e mozziconi di sigarette, un carrello della spesa, borchie delle ruote delle macchine, un tubo di plastica e stracci di tessuto.

Un mare di rifiuti che non sono arrivati tra le dune per opera dello Spirito Santo ma sono il risultato della logica malata del comportamento incivile, ignobile e aberrante di chi non ha alcun rispetto né dell’ambiente e né di sé stessi.

 

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Per fortuna è bastato allungare lo sguardo verso il mare, meraviglioso ora così deserto senza bagnanti, per respirare aria pulita e desiderare ancora di più di fare qualcosa, di offrire il mio tempo affinché questo nostro ambiente, la nostra prima casa, possa essere protetto, tutelato e amato.

 

Domenica 27 settembre, tempo permettendo, insieme a tantissimi volontari in tutta Italia ci ritroveremo ad aiutare e sostenere l’ambiente e mi piace pensare che non lo faremo soltanto rimuovendo i rifiuti ma anche rimuovendo con l’esempio un po’ di inciviltà dall’uomo moderno.

 

Siete tutti invitati a partecipare.

Per maggiori informazioni questo il sito di Plastic Free




Il problema dell’abbandono dei rifiuti: Pomezianews intervista l’Assessore Stefano Ielmini

Pomezianews incontra l’assessore al bilancio e alla raccolta differenziata del comune di Pomezia dopo i recenti abbandoni di rifiuti in strada

 

Assessore Ielmini, lei è in carica da poche settimane, ma da subito ha avuto modo di rendersi conto del fenomeno dell’abbandono di rifiuti: ci dice cosa sta facendo l’amministrazione Zuccalà per contrastare questi comportamenti?

“L’abbandono dei rifiuti è un problema ambientale. Spesso il rifiuto abbandonato è rappresentato da agenti inquinanti ad esempio batterie, plastica, oppure materiale infiammabile altrettanto pericoloso. L’Amministrazione comunale ha cercato di prevenire il fenomeno, installando nel 2016 a Torvaianica tre eco stazioni riservate ai proprietari delle seconde case che, almeno sulla carta, dovrebbero avere maggiore difficoltà a rispettare il calendario dei conferimenti.

Tuttavia la Polizia locale, monitorando le telecamere di sorveglianza, ci riferisce un dato allarmante e cioè che la maggior parte dei “maleducati”, identificati dalle targhe delle auto, sono residenti nelle zone adiacenti alle ecostazioni.

Il problema quindi diventa sopratutto culturale e deve essere risolto da una parte con le sanzioni e dall’altra con una costante educazione alla corretta raccolta differenziata e, in generale, al rispetto dell’ambiente e del territorio nel quale si vive”

 

Quante violazioni sono state accertate ad oggi?

“Nel solo mese di luglio sono state accertate circa 60 violazioni identificando le targhe riprese dalle telecamere di chi non conferisce in maniera corretta. Altre volte si parte dalla segnalazione di singoli cittadini che hanno un ruolo determinante”

 

Secondo lei sarebbe possibile pensare all’introduzione, già a partire dalle scuole elementari, di programmi specifici di educazione civica, coinvolgendo operatori del settore ambientale e Polizia Locale?

“Sono importanti le sanzioni o il timore delle sanzioni, ma anche l’educazione civica e le campagne informative, come ad esempio quella di qualche settimana fa, organizzata in spiaggia distribuendo portacenere portatili. Però mi faccia dire che la battaglia del futuro non si vincerà con multe sempre più salate o eco stazioni sempre più capienti, ma riducendo la produzione dei rifiuti anche in ambito domestico, con piccoli accorgimenti, ad esempio il compostaggio, l’acqua in vetro oppure i prodotti sfusi o comunque preferendo quelli con il minor imballo possibile.

Per questo motivo uno dei punti del programma dell’Amministrazione è la graduale introduzione della tariffa premiale, che consentirà alle famiglie più virtuose, che cioè conferiscono meno quantità di rifiuti, di risparmiare sulle tasse con le quali si copre il costo della raccolta differenziata”




L’Eco (X) del sensazionalismo social

Il 5 maggio 2017 è una data che sicuramente ricorderemo tutti: l’incendio allo stabilimento “Eco X – Servizi per l’ambiente” di via Pontina Vecchia.

Un rogo terribile, sulle cui cause si sta indagando, che ha bruciato plastica e altri materiali, minando la nostra salute.

Il mio focus, però, non vuole essere centrato sull’incidente, ma sui risvolti mediatici e soprattutto social che si sono sviluppati fin dai minuti immediatamente successivi all’incendio.

Pomezia, in pochi giorni, per alcuni era diventata una città fantasma e sui social, in particolare su Facebook, montava la paura per una nuova Chernobyl in salsa agro-pontina: Associazioni, Onlus, giornali locali e chi più ne ha più ne metta, tutti insieme, a diffondere previsioni nefaste sulle salute dei cittadini, senza però avere conoscenza o leggere con la dovuta attenzione i dati ufficiali certificati degli enti preposti al monitoraggio dell’inquinamento, Arpa e Asl.

E questi dati, già dalle prime pubblicazioni anche sul sito del comune di Pomezia, fornivano invece segnali incoraggianti: nessuna anomalia, se non nelle immediate vicinanze del sito (raggio 2/300 mt.) e nelle prime ore dall’incendio.

 

Tutto sommato un qualcosa di normale e assolutamente prevedibile.

Ma sui social si faceva quasi a gara per ribadire “non è possibile, ci stanno nascondendo qualcosa”; oppure “non ci credo, sarò costretto a lasciare per sempre la mia Città”: una folle corsa del sensazionalismo 2.0, al costo di credere più ad una news su Facebook piuttosto che ad un Sindaco o a un’ente pubblico.

La testimonianza più incredibile di questo bizzarro comportamento è sulle notizie che rimbalzavano con cadenza giornaliera sulla presenza dell’amianto: l’amianto c’è, l’amianto non c’è, si è disperso nell’aria, è rimasto nel sito.

Inizia il ministro della Salute, che afferma la non presenza di fibre di amianto disperse nell’aria; sui social rimbalza invece la notizia “vecchia” della presenza di amianto sul tetto del capannone della Eco X…e allora vai con i post “non so a chi credere!”, oppure “ma l’amianto allora c’è o non c’è”.

Bastava leggere con un minimo di attenzione: l’amianto era sul tetto del capannone e incapsulato, ma non si era disperso nell’aria.

A distanza di due settimane dall’incidente, dopo l’iniziale voglia di protagonismo di tanti “tagliatori di teste”, attenti alla ricerca del responsabile invece che al superamento dell’emergenza, passata l’ondata social di coloro (sempre tanti) che “è sempre colpa della politica e degli Amministratori locali”e in attesa di conoscere l’esito delle indagini delle autorità preposte, il chiacchiericcio da catastrofe sembra quasi finito: l’unica aria irrespirabile da combattere davvero rimane quella dei social, troppo democratici nel concedere a tutti la possibilità di usare la tastiera e praticamente ingestibili per fare informazione o diffondere, almeno, un po’ di sano buon senso.

 




Appalti, gestione dei rifiuti e sicurezza: il Sindaco Fucci risponde alle critiche

Attacchi e polemiche respinte al mittente dal

Primo Cittadino

Pomezianews ha intervistato il Sindaco Fabio Fucci, dopo gli attacchi e le polemiche partiti qualche settimana fa dalle colonne de L’Unità Huffington post.

Sindaco, dalle intercettazioni telefoniche di Buzzi, che la definirono “incorruttibile”, agli attacchi di qualche settimana fa da parte de L’Unità e Huffington post . Dopo  le accuse sulla sanatoria degli abusi edilizi, anche quelle sulla gestione dei rifiuti. Cosa succede, ci spieghi?

“E’ molto semplice: Pomezia in questi due anni e mezzo ha fatto vedere chiaramente quanto di buono riesce a realizzare un governo del Movimento 5 Stelle.    Non solo l’essere onesti ma anche essere capaci di gestire le complessità di una media città come Pomezia, riuscendo ad investire i soldi pubblici per realizzare opere di utilità e offrendo servizi di qualità. Questo modello di buona amministrazione, in una città molto vicina a Roma, dà fastidio alla campagna elettorale dei partiti che si oppongono al Movimento 5 Stelle, PD in primis, che non perde occasione per tentare di offuscare, senza riuscirci, i grandi successi della nostra amministrazione.
Quando a Pomezia governava il PD, il debito aumentava ed i servizi e le opere pubbliche erano inesistenti ed inconcludenti. Da quando governiamo noi Pomezia abbiamo abbattuto tutti gli sprechi e le spese improduttive ed abbiamo fatto vedere che i soldi delle tasse dei cittadini vengono utilizzati per realizzare scuole, asili, giardini, strade, assistere chi vive il disagio economico, tenere la città in ordine e pulita”
La storia relativa all’appalto del servizio di nettezza urbana: ci dice come sono andate le cose, da quello che ha trovato al momento del suo insediamento a metà 2013, alla definizione del nuovo appalto e fino ad oggi? 

“Quando ci siamo insediati, a giugno del 2013, tutte le gare di appalto relative ai servizi pubblici erano scadute e da anni si procedeva con proroghe a costi salatissimi per le tasche dei cittadini. Noi abbiamo da subito avviato tutte le procedure per bandire gare pubbliche che ci hanno consentito, nel giro di qualche mese – i tempi tecnici necessari per affidare i lavori – di erogare servizi migliori del passato a costi più bassi. Solo per il servizio di nettezza urbana siamo riusciti a far risparmiare ai cittadini un milione di euro all’anno per avere un servizio notevolmente incrementato con la raccolta differenziata “porta a porta” a tutta la Città. Ovviamente questa operazione di successo ha reso evidente il fallimento della passata gestione dell’appalto operato dalla precedente amministrazione del Partito Democratico: abbiamo ridicolizzato quelli che si auto-definiscono gli “esperti della politica” e per questo motivo è partita una campagna stampa operata dai canali vicini al PD tesa a gettare ombre, con scarsi risultati peraltro, sul buon operato della nostra amministrazione”

Prima Parma, poi Livorno, Civitavecchia, Quarto e infine Pomezia: da un po’ di tempo si parla più delle vicende del Movimento  5stelle  che di Mafia Capitale. Vi state omologando ai partiti politici o c’è dell’altro? pomezia-702x432

“Semplicemente Pomezia è diventata una città “modello” di buone pratiche di governo. Abbiamo fatto vedere come la competenza e l’onestà di un gruppo di giovani e determinati amministratori è stato in grado di invertire una deriva che stava portando la Città al collasso, con nefaste conseguenze per i cittadini che avrebbero visti azzerati i servizi. Invece la storia recente di Pomezia parla di un governo del Movimento 5 Stelle che sa utilizzare in modo intelligente le risorse dei cittadini e pianifica gli interventi per migliorare la vivibilità della Città. Abbiamo un piano che, entro il 2018, vedrà raggiungere ogni quartiere di Pomezia con l’acqua potabile; abbiamo un piano di interventi di manutenzione stradale che ogni anno ci permette di asfaltare completamente le strade maggiormente danneggiate; realizziamo nuovi giardini e parchi pubblici e sistemiamo quelli esistenti; supportiamo le categorie di cittadini particolarmente disagiati. Tutte queste iniziative positive non sono passate inosservate agli occhi dei nostri detrattori, che cercano di diffondere notizie false, distorte ed infondate al solo scopo di gettare sospetti sul nostro operato. Non ci riescono, però, perché a Pomezia è possibile vedere concretamente il frutto del nostro lavoro ed i cittadini hanno occhi per guardare.

Un’ultima battuta sul tema della sicurezza a Pomezia: da più parti si sono levate grida di allarme a seguito dell’ondata di furti e rapine che hanno minato la tranquillità della nostra Città. Quali iniziative ha intenzione di mettere in campo?

“Qualche settimana fa ho chiesto al Prefetto di ricevermi, insieme alle massime cariche delle forze di polizia, per rappresentare la preoccupazione dell’intera città in merito ai furti nelle abitazioni, alle rapine ed al fenomeno della prostituzione, oltre che per chiedere l’istituzione del Commissariato di Polizia a Pomezia.         E’ stato un incontro positivo, servito innanzitutto a sensibilizzare le forze dell’ordine a tenere alta la guardia nella nostra Città, interessata negli ultimi tempi da preoccupanti episodi di criminalità, e ad avviare attività di coordinamento con la nostra Polizia Locale. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri ha inoltre ufficialmente preso l’impegno di rafforzare le azioni di contrasto alla criminalità sul nostro territorio, già messe in campo con l’arrivo nell’ultimo anno di 15 unità nella Compagnia di Pomezia.  Il Questore ha inoltre accordato un maggior numero di interventi della Polizia a contrasto del fenomeno della prostituzione, altamente diffuso nel territorio, in particolar modo nel quartiere di Santa Palomba. Esclusa invece categoricamente l’ipotesi dell’istituzione di un Commissariato di Polizia nella nostra Città, poiché, come ci ha spiegato il Prefetto Gabrielli, in contrasto con il riordino delle forze di Polizia disposto dal Governo Renzi. Infine, proprio in questi giorni ho incontrato i rappresentanti delle forze dell’ordine che operano a Pomezia per avviare un programma operativo che in prima battuta vedrà impegnati Carabinieri e Polizia Locale di Pomezia per contrastare il fenomeno della prostituzione. E’ un primo segnale che abbiamo toccato i temi giusti ed utilizzato in maniera corretta il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.”




Eco-compattatori nelle farmacie comunali di Pomezia.Inaugurazione il 2 febbraio

Eco-compattatori

Macchine mangia-rifiuti, in arrivo sei eco-compattatori nelle farmacie comunali.
Inaugurazione martedì 2 febbraio 2016

Eco-compattatori in tutte le farmacie comunali di Pomezia. Da martedì 2 febbraio sei nuove macchine mangia-rifiuti saranno a disposizione della cittadinanza per il conferimento di bottiglie di plastica e lattine di alluminio presso tutte le farmacie comunali della Città.

I nuovi eco-compattatori erogheranno ‘punti’ da cumulare per gli acquisti presso le farmacie convenzionate. Ad ogni contenitore conferito corrisponde un punto: un punto equivale a 5 centesimi di euro, utilizzabile al raggiungimento di almeno 10 euro di spesa. Sono esclusi tutti i farmaci con obbligo di prescrizione medica.
Questi nuovi eco-compattatori – spiega l’Assessore Lorenzo Sbizzera – vanno ad aggiungersi a quelli già presenti presso il Todis di Torvaianica e l’IperDem di Pomezia. Arriviamo quindi a quota 8 in Città, un traguardo importante che va a potenziare ulteriormente la raccolta differenziata e consente ai cittadini virtuosi di ricevere un ‘premio’ in buoni spesa”.

“Pomezia è sempre più virtuosa in materia di gestione dei rifiuti – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – Le macchine mangia-rifiuti stanno riscuotendo un enorme successo: dall’inizio del progetto, circa due mesi fa, sono stati conferiti 1.050 chilogrammi di plastica e alluminio, di cui 750 presso l’eco-compattatore di Torvaianica e 300 presso quello di Pomezia, inaugurato solo tre settimane fa. I cittadini sono letteralmente innamorati di questo servizio e lo conferma il numero impressionante di bottiglie e lattine conferite quotidianamente: circa 2000 a Torvaianica e circa 4000 a Pomezia. Un trend destinato a crescere grazie alle nuove macchine che verranno installate presso le farmacie comunali”.

L’inaugurazione dei nuovi eco-compattatori è prevista per martedì 2 febbraio, alle ore 12.00 a Pomezia presso la farmacia comunale di via Virgilio 27 e alle ore 13.00 a Torvaianica presso la farmacia comunale di viale Francia 98.




Arrivano anche a Pomezia le macchine mangia-rifiuti

Eco-compattatori. La prima macchina mangia-rifiuti a Pomezia Centro è all’IperDem di via dei Castelli Romani. Inaugurazione lunedì 11 gennaio alle ore 16.00

Dopo il successo del primo eco-compattatore installato al Todis di Torvaianica, le macchine mangia-rifiuti arrivano anche a Pomezia Centro. Lunedì 11 gennaio alle ore 16.00 verrà infatti inaugurato il secondo eco-compattatore della Città presso il supermercato IperDem di via dei Castelli Romani 10. Il macchinario è in grado di compattare bottiglie in plastica e lattine di alluminio. Verranno dati in cambio ‘punti’ da cumulare per la spesa presso il supermercato convenzionato.
Ad ogni contenitore conferito corrisponde un punto: un punto equivale a 2 centesimi di euro (con 50 contenitori conferiti si ricevono punti per 1 euro di spesa).

“L’IperDem è il primo supermercato di Pomezia Centro a firmare la convenzione con il Comune – dichiara l’Assessore Lorenzo Sbizzera – Siamo certi che l’eco-compattatore che inauguriamo lunedì avrà lo stesso successo di quello di Torvaianica, che viaggia intorno alle 2000 lattine e bottiglie conferite al giorno. A questi ne seguiranno altri 8 a breve”.
“Pomezia sta vivendo una vera e propria rivoluzione in materia di gestione dei rifiuti – aggiunge il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci – La raccolta differenziata di plastica e alluminio presso le attività commerciali, premiando i cittadini virtuosi con buoni spesa, va a rafforzare il servizio porta a porta della Città. Invito tutta la cittadinanza a partecipare attivamente a questo processo virtuoso che sta portando Pomezia sempre più in alto”.
L’appuntamento è per lunedì 11 gennaio alle ore 16.00 presso l’IperDem di via dei Castelli Romani 10. La cittadinanza è tutta invitata a partecipare.




ATTIVITA’ CULTURALI PRESSO LA SEDE “PAOLO COLLI” DELL’ASS. FARE VERDE POMEZIA

FVLa sede “Paolo Colli” dell’Ass. Fare Verde di Pomezia, si prefigge di essere un locale aggregativo e culturale per dare spazio ad attività sempre vicine alla tutela ambientale e agli stili della Decrescita Felice.

Da sempre a Pomezia per le associazioni e le singole persone che si vogliono dar da fare per gli altri, avere un locale vuol dire asservirsi a qualcuno o avere disponibilità economiche. A Via Singen si condivide il poco spazio e le poche spese cercando di rivitalizzare oltretutto un quartiere che ha bisogno di cultura e persone disposte al dialogo.

A questo scopo presso la sede sita in Via Singen 32/34 si terrano i seguenti eventi GRATUITI:

26 Novembre 2015 alle ore 16,00

 Pomeriggio informativo di cultura cinofila,a cura di Gerardo Genovese.

Genovese è addestratore riconosciuto ENCI e specializzato in psicologia canina ed educatore CSEN

da Venerdì 27 Novembre 2015 dalle ore 16,30 alle ore 17,30

inizierà il corso Ri-creiamo.

Il laboratorio settimanale è destinato ai bambini dagli 8 ai 14 anni e vorrà essere un momento di aggregazione e informazione, oltre a un momento di gioco, in cui i bambini potranno mettere in atto la propria creatività ri-dando vita a dei materiali apparentemente inutili.

il corso verrà tenuta da Giulia Caddeo laureata in scienze dello spettacolo.

Per chi volesse regalare questo momento ludico-culturale ai bambini può chiedere informazioni in sede nell’orario indicato oppure telefonare al 345.4102384.

Fare Verde Onlus

Ass. di Prot Ambientale ricon. del Ministero dell’Ambiente

Il referente locale di Pomezia

Lanzone Giancarlo Rolando

 




Macchine mangia-rifiuti a Pomezia

I chiarimenti dell’Amministrazione comunale

Il Comune di Pomezia ha affidato a Formula Ambiente, società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in Città, il servizio di riduzione di bottiglie in plastica e lattine di alluminio mediante eco compattatori, comunemente detti “macchine mangia-rifiuti”.

Il servizio prevede la fornitura e l’installazione di 10 macchine eco compattatrici, a cui si aggiunge l’impiego di personale e di un automezzo per la loro gestione, per un costo di 51.389,30 euro annui per 5 anni.

“Si tratta di un’estensione del servizio di igiene urbana – spiega il Sindaco Fabio Fucci – Il costo è di circa lo 0,6% del totale del servizio e non inciderà in alcun modo sulla Tari. Il costo del servizio è infatti totalmente coperto per il primo anno dal ribasso di gara praticato dalla società stessa, e per i 4 anni successivi sarà ammortizzato dalla vendita di plastica e alluminio di cui il Comune sarà proprietario. Questo è un dato importante da evidenziare: con l’affidamento a Formula Ambiente il materiale raccolto sarà di proprietà comunale e quindi direttamente gestito dall’Ente”.

“L’installazione delle macchine mangia-rifiuti in Città – aggiunge il Primo Cittadino – ha il chiaro obiettivo di promuovere la raccolta differenziata di plastica e alluminio premiando i cittadini virtuosi con scontrini spendibili presso gli esercizi commerciali che collaboreranno, molti dei quali hanno già espresso apprezzamento e sostegno per l’iniziativa. Lo scopo non è mai stato il risparmio, quanto piuttosto l’avvio di un processo virtuoso di gestione dei rifiuti attraverso un servizio già attivo ed efficiente in molti Comuni d’Italia, che a Pomezia andrà ad accompagnarsi alla raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio. In tal modo non solo avviciniamo Pomezia alle Città virtuose del Nord Europa, ma puntiamo a far diventare il nostro Comune un punto di riferimento in Italia per la corretta gestione dei rifiuti”.

“Voglio quindi rassicurare la cittadinanza – conclude – Gli eco compattatori non incideranno sulla tassa rifiuti, ma contribuiranno a mantenere pulita la Città e a riscrivere una storia di gestione dei rifiuti responsabile e partecipativa”.

Teresa Di Martino

Ufficio Stampa

Città di Pomezia




RICHIESTA UFFICIALE PUBBLICAZIONE DATI RACCOLTA DIFFERENZIATA

L’Ass. Fare Verde onlus in data odierna, ha chiesto ufficialmente al Comune di Pomezia, con una istanza di accesso civico, la pubblicazione sul sito istituzionale dei dati della raccolta differenziata qualitativi e quantitativi.

Ci aspettavamo da tempo che la sezione web, obbligatoria ormai per legge sulle informazioni e i dati ambientali, fosse arricchita con frequenza sull’andamento dei dati della raccolta differenziata della città per far capire ai cittadini da che punto si è partiti con la nuova amministrazione e per poter permettere a tutti di monitorare l’andamento e se gli obiettivi seguiranno le aspettative. Ovviamente l’informazione non può fermarsi al web visto che la percentuale italiana di persone che dispongono di un accesso ad internet è del 60,7% ( dati Istat 2014 )e sicuramente sono fuori da questa percentuale la maggior parte degli anziani.

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Elevate percentuali di raccolta differenziata, nell’ambito della protezione dell’ambiente e della salute, non vogliono dire solo un minor costo del servizio ed un aumento degli introiti ma principalmente un impegno per chiudere il ciclo di tutte le materie possibili per evitare ancora pericolosi depositi in discarica e negli inceneritori. Una buona raccolta differenziata aiuta i cittadini ed ammalarsi meno !

Il prossimo avvio dell’estensione in tutta la città del servizio porta a porta, previsto per Settembre 2015, a nostro avviso è troppo silenzioso e abbiamo riscontrato che i cittadini sono ancora molto distanti dal conoscere come si effettua una buona raccolta differenziata.

Fino ad oggi, anche questa amministrazione, non ha seguito le linee guida ufficiali del porta a porta redatte dalla ex Provincia di Roma per effettuare una buona raccolta e per instaurare una collaborazione con i cittadini. Senz’altro è migliorato l’aspetto estetico con meno rifiuti per strada, ma ci preoccupa molto per la tutela della salute dei cittadini, sapere che la maggior parte dei rifiuti vengono raccolti in maniera indifferenziata.

Uno dei principali punti deboli è ancora l’ufficio ambiente che non ha un Dirigente dedicato e non ha un organico numericamente sufficiente e che sia stato formato per il nuovo sistema di gestione così da poter fronteggiare un avvio sicuramente complesso del porta a porta a Pomezia. La complessità è amplificata ancor di più se pensiamo che nei quartieri dove il porta a porta è stato avviato dal 2008, i cittadini sono ancora pieni di dubbi ed espongono sacconi neri indifferenziati colmi di preziosa materia che viene regolarmente raccolta senza alcun ammonimento sistematico.

Permettere ai cittadini di monitorare l’andamento della raccolta differenziata e renderli partecipi,consente di instaurare un dialogo con i quartieri e con le realtà che ci vivono ( associazioni, comitati di quartieri, centri sportivi, scuole, parrocchie, amministratori condominiali, centri anziani ecc. ) e potrebbe permettere anche di creare delle competizioni utili e ludiche.

Ci piacerebbe arrivare a veder pubblicato anche un diagramma di Gantt su questo argomento e le date con gli step da raggiungere con i soggetti responsabili di ogni attività. Questo ci rassicurerebbe sul fatto che esiste una progettualità del Comune ben delineata e non improvvisata. L’ istanza inviata vuole essere un suggerimento per rendere pubblico l’andamento di un progetto così importante per la città e per stimolare l’amministrazione a credere di più nel miglioramento delle condizioni ambientali della città a tutela della salute dei cittadini e ad impegnarsi di più su questo tema che dopo due anni di nuova amministrazione ancora non mostra risultati concreti.

Un ufficio ambientale efficiente per i cittadini e più gratificante per chi ci lavora, trasparenza, partecipazione, informazione e alla fine del processo obbligo per i riluttanti, questa è la ricetta sperimentata e funzionante nelle città dove il porta a porta funziona a pieno ritmo.

Se si procede con questo metodo l’obiettivo si raggiungerà altrimenti, come facciamo ormai dal 2008, saremo costretti ad assistere ad una raccolta differenziata mediata e mediocre.

Pomezia 03 Luglio 2015

FARE VERDE Onlus

Ass. di Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente

Il referente locale

Lanzone Giancarlo Rolando

 

 




IUC la nuova imposta con il nome di un ghiacciolo ma il gusto di un cetriolo

liukIl Governo per il 2014 ci ha regalato la IUC, l’Imposta Unica Comunale, in sostituzione di Imu e Tares (che aveva appena preso il posto della Tarsu).

Si chiama “imposta unica” ma in realtà è la somma di tre tasse diverse tra loro, sia per modalità di calcolo, sia per i soggetti obbligati al pagamento.

Anche il Comune di Pomezia dovrà dotarsi, entro il termine di approvazione del bilancio preventivo 2014 (30 aprile salvo proroghe), del regolamento di questo nuovo sistema di tassazione e stabilire le tariffe con le quali calcolare quanto dovremo pagare.

Le tre tasse che compongono la IUC si chiamano: IMU, TASI e TARI

La parte IMU ha le stesse regole dell’imposta pagata fino al 2013,  ma rimangono esclusi dal tributo gli immobili (non di lusso) adibiti ad abitazione principale.

A tal fine e’ indispensabile che oltre alla dimora, anche la residenza anagrafica coincida con l’indirizzo dell’immobile.

Le aliquote per il 2014 saranno stabilite con successiva delibera, per l’anno 2013 l’aliquota base era il 10,6 per mille.

Si pagherà in due rate scadenti il 16 giugno ed il 16 dicembre di ogni anno tramite bollettino postale oppure utilizzando il modello di pagamento F24.

Non grava in alcun modo sugli inquilini degli immobili affittati.

La seconda componente (molto simile all’Imu e per questo accolta con pareri discordanti circa la sua legittimità) si chiama TASI, tassa sui servizi indivisibili.

Sarà pagata da tutti i proprietari di immobili incluse le prime case e per una quota variabile dal 10 al 30 per cento anche dagli inquilini. E’ finalizzata alla copertura dei servizi indivisibili dei Comuni, quali ad esempio l’illuminazione e la manutenzione stradale.

L’aliquota base e’ dell’1 per mille da applicare ai valori Imu degli immobili, ma per il 2014 i comuni potranno alzarla fino al 2,5 per mille.

Attenzione però perchè la somma tra Imu e Tasi per il 2014 non potrà comunque superare il 10,6 per mille.

Il recente decreto Renzi Salva Roma, ha previsto una ulteriore possibile maggiorazione dello 0,8% utilizzabile dai comuni per finanziare detrazioni.

Le scadenze e le modalità di pagamento dovrebbero essere le stesse dell’Imu.

La terza componente della IUC si chiama TARI e non è altro che la vecchia TARES, dovuta sia dai proprietari che dagli inquilini.

Il gettito sarà destinato a finanziare tutti i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a carico dell’utilizzatore.

Si pagherà in due rate semestrali ma non è escluso che per questa componente il comune possa prevedere un maggior numero di rate.

Ricapitolando la IUC,  la nuova imposta unica sugli immobili, sarà pagata da tutti i detentori di immobili, la quota IMU non graverà sulle prime case, la quota TASI sarà pagata parte dai proprietari e in piccola parte dagli inquilini, la parte TARI sara’ pagata da chi produce i rifiuti.




Finisce l’era Cerroni? Forse no…

Il Lazio ed i rifiuti: un binomio che entrerà presto a far parte della nostra quotidianità a causa di una persistente pessima gestione dell’amministrazione regionale. 

Il 22 gennaio 2014 si è svolto alla Pisana un Consiglio Straordinario a seguito dell’arresto di Manlio Cerroni ed altre sei persone (avvenuto il 9 gennaio), conosciuto come “il re delle discariche”, nel quale i cittadini presenti (circa un centinaio) hanno assistito ad un discorso introduttivo (un misto di banalità e spot elettorali), fatto da un presidente di Regione forse più preoccupato a scaricare il barile che alla salute del territorio e di chi vi abita.

Tra i nomi illustri spiccano due nominati come Raniero De Filippis (che nel 2002 ha patteggiato 5 mesi a fronte delle accuse per abuso di ufficio e falso ideologico e condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale) e Luca Fegatelli (conosciuto anche come “l’uomo dai 10 incarichi”, anch’egli già indagato e che Zingaretti ha promosso da dirigente di seconda fascia a dirigente di prima fascia).

Le stravaganze di questa amministrazione non finiscono qui e gli interrogativi sono tanti: perché si è deciso di scorporare l’assessorato, formandone uno apposito per i rifiuti ed un altro per l’ambiente? Perché Manuela Manetti (ex dirigente della Provincia di Roma, già indagata) viene nominata direttore del dipartimento regionale del Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti? Per quale motivo il Vicepresidente Massimiliano Smeriglio ha firmato una delibera d’urgenza (a ferragosto) per il conferimento di 75.000 metri cubi di “tal quale” per una discarica gestita da EcoItalia87 (gruppo Cerroni)?

Tra l’immobilismo e la passività generale sulla delicata tematica, qualcuno in questi mesi, tra i banchi della Pisana, dopo essersi accorto di tali pericolose incongruenze, ha tentato di porvi rimedio: peccato che siano rimaste senza risposta le interrogazioni fatte dal Movimento 5 Stelle in Senato ed in Regione sulle intercettazioni telefoniche tra l’attuale assessore ai rifiuti Michele Civita e Cerroni, le interrogazioni sull’ampliamento della discarica dell’Inviolata di Guidonia e Monti dell’Ortaccio e Falcognana (a seguito dell’ipotetica chiusura del sito di Malagrotta), gli atti presentati sullo smaltimento dei CSS (combustibili solidi secondari), l’accesso agli atti legati alla costruzione e all’avviamento dell’inceneritore di Albano (documentazione negata nel tempo a ben dieci sindaci). Gli stessi consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, nella stessa sede dell’ultimo Consiglio Straordinario, hanno presentato una risoluzione che prevedeva la rivisitazione (ed eventualmente una sospensione cautelare) delle autorizzazioni delle società che attualmente operano nel settore dei rifiuti e che sono appartenenti o riconducibili a Cerroni: risoluzione ovviamente bocciata da PD e SEL pochi minuti dopo le meravigliose parole introduttive del presidente della Regione.
Roma tenterà ancora una volta di riversare i propri rifiuti presso i confini con altri comuni? L’accordo tra Zingaretti ed il sindaco Ignazio Marino sulla nomina di un commissario per i rifiuti di Roma, non lascia presagire nulla di buono per gli abitanti dell’hinterland, Pomezia inclusa.
Alla luce dei fatti, torna alla mente la parola utilizzata da Zingaretti in campagna elettorale: “Immagina”. Il governatore probabilmente aveva già compreso che un Lazio migliore, noi cittadini, avremmo potuto solo immaginarlo.

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Decoro Urbano, ovvero “Il Perfetto Segnalatore”

decoro urbano1Lo scorso novembre, il Comune di Pomezia, 114° in Italia, ha aderito ad un servizio, gratuito per le istituzioni e per il cittadino, denominato DecoroUrbano.org.

 Si tratta di uno strumento partecipativo per la segnalazione del degrado e della tutela dei beni comuni, dedicato alla cittadinanza che si sente attiva nel rapporto con la propria vita, le istituzioni e l’ambiente ove risiede.

Per mezzo di tale piattaforma (utilizzabile sia tramite pc che smartphone) il cittadino, previa registrazione sul sito, può inviare le segnalazioni relative a rifiuti, vandalismo ed incuria, dissesto stradale, zone verdi, segnaletica e affissioni abusive.

Naturalmente il team di decorourbano.org effettuerà un controllo preventivo necessario, al fine di controllare la legittimità della segnalazione (fotografie e descrizioni), dopodiché la segnalazione verrà pubblicata su Decoro Urbano ed inoltrata agli Uffici comunali competenti dove è stato individuato il personale responsabile per ogni settore.

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Per poter essere certi che la segnalazione possa avere più efficacia ci sono alcune semplici regole da rispettare (citazione tratta dal sito Decorourbano.org – decalogo del perfetto segnalatore):

“Mantieni la giusta distanza!

Inquadrature ravvicinate impediscono di valutare la situazione nel suo insieme, se la foto è troppo panoramica si rischia di non avere una chiara idea del problema. Cattura l’immagine più rappresentativa in base alla tipologia di disagio che intendi segnalare. (Esempio: in una strada resa impraticabile a causa delle buche, evita di inquadrarne solo una!)

 Le parole sono importanti!

Completa le segnalazioni fornendo sempre una breve descrizione del problema. Il tuo commento è essenziale per comprendere appieno l’entità del problema e per sollecitarne la risoluzione.

 Un problema, una segnalazione.

Prossimamente sarà possibile sottoscrivere ogni segnalazione per alzarne il livello di priorità. In questo modo i disagi maggiormente condivisi e le problematiche più “sentite” otterranno maggiore visibilità. In attesa di questa importante funzione aggiuntiva ti invitiamo a non effettuare più segnalazioni per un singolo caso.

 Condividi, condividi, condividi!

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Porta le segnalazioni all’attenzione di persone interessate a seguirne gli sviluppi, condividile con gli strumenti di share o inviale per email. La partecipazione è la forza della rete! “

L’augurio è che questo strumento, di indubbio interesse e dalle grandi potenzialità, possa essere utilizzato nel migliore dei modi, ovvero aiutare le amministrazioni dove l’ordinaria e doverosa attività non riesce a supplire e non come sostituzione dei compiti istituzionalmente affidati nella gestione della propria città.