Il “grande peso” della raccolta differenziata

La storia dietro gli inquietanti sacchi neri

Da diverso tempo a questa parte a Pomezia si è diffuso un fenomeno che facilmente è evidente agli occhi di tutti: i bidoni della spazzatura traboccano sempre più di grandi sacchi neri. Una cosa del tutto lecita, voi direte. La stranezza della loro presenza non sta tanto nella busta di sporcizia di per se, ma da chi viene gettata.

Come in molti sapranno, sia a Martin Pescatore che a Torvajanica da tempo è iniziata la raccolta differenziata. Quest’ultima ormai non costituisce più una novità e rappresenta la soluzione migliore da adottare per i comuni, in termini di riciclo. Molti cittadini, però, si rifiutano di collaborare e di aderire a questa iniziativa. Eh si, perché per molti rappresenta uno sforzo enorme dover buttare la plastica con la plastica, il vetro con il vetro, la carta con la carta e così via discorrendo. Che grande impegno che ci vuole! Per cui, onde evitare di doversi affaticare troppo, diverse persone hanno preferito andare alla ricerca di nuove alternative. Infatti, questi bravissimi “cittadini modello” hanno deciso di raccogliere tutta la loro immondizia, confondendo così i vari materiali -umido e non- all’interno di questi enormi sacchi neri “anti-sgamo”, (se vogliamo così definirli), perché a loro pesa troppo fare la raccolta differenziata.

A chi importa dopotutto del futuro del pianeta e delle risorse rinnovabili e non rinnovabili? Fosse mai che si facesse qualcosa per aiutare l’ambiente e renderlo migliore, cercando di rimediare ai danni che l’uomo stesso ha creato. Tanto vale farsi il viaggio fino a Pomezia, dove ancora non è iniziata la raccolta differenziata, per poter buttare la propria immondizia , così come se nulla fosse.

C’è chi non si abituerà mai e continuerà a lamentarsi della raccolta differenziata, non riuscendo a comprendere completamente la sua importanza. Quest’ultima, però, non rappresenta più una possibilità o una scelta a cui noi possiamo decidere di aderire o meno, ma una vera e propria necessità. Presto anche nella città di Pomezia sarà obbligatorio fare la raccolta differenziata e a breve si terranno delle riunioni con i cittadini per dare informazioni al riguardo.

Quindi, alla fin fine, non scapperete da nessuna parte e questa storia, in ogni caso, non potrà durare a lungo. Non sarà mai che vi decidiate di adeguarvi e semplicemente rispettare le regole facendo il piccolo sforzo di suddividere i vostri rifiuti? Non solo il pianeta, ma anche le future generazioni ve ne saranno riconoscenti… E soprattutto ci farete anche più bella figura, perché sporca non è la spazzatura ma la vostra coscienza.




Raccolta differenziata: l’Amministrazione incontra gli amministratori di condominio

Il 4 giugno scorso l’amministrazione comunale, rappresentata dall’Assessore Lorenzo Sbizzera, ha incontrato gli amministratori di condominio di Pomezia per informarli sulla estensione a tutto il territorio comunale, entro l’autunno, del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta.Il coinvolgimento degli amministratori condominiali in questa fase di avvio del nuovo servizio, è sicuramente un fatto positivo oltreché il viatico per la buona riuscita dello stesso. Infatti, laddove tale coinvolgimento non vi è stato, come a Torvajanica, dove il porta a porta è stato introdotto dalla precedente amministrazione nel 2010, il servizio richiede una profonda rivisitazione, non avendo centrato gli obiettivi che si prefiggeva di raggiungere: modifica delle abitudini dei cittadini, aumento della raccolta differenziata rispetto al precedente sistema della raccolta su strada, maggiore decoro urbano.

La collaborazione degli amministratori è, a mio avviso, fondamentale. Essa può rendere meno traumatico l’impatto sui cittadini-condòmini di un servizio che è distante anni luce da quello che ancora viene svolto, basato sul conferimento e sulla raccolta dei rifiuti su strada.

Inizialmente i cittadini-condòmini mal digeriranno questo cambiamento soprattutto perché modifica alcune abitudini ormai consolidate, portandoli ad un maggior impegno nel differenziare i rifiuti già dalla propria casa. Tuttavia l’amministratore di condominio, se saprà svolgere appieno il ruolo, riconosciutogli dalla legge, di “buon padre di famiglia”, potrà rappresentare un punto di riferimento importante per costoro, assicurando, ad esempio, una costante informazione sulle principali caratteristiche e sulla necessità della raccolta differenziata domiciliare.

L’amministratore di condominio inoltre potrà svolgere un ruolo positivo anche nei confronti dell’amministrazione comunale, evidenziando le criticità riscontrate nel servizio o le difficoltà incontrate dai cittadini. Potrà svolgere cioè un ruolo di “sentinella” dell’amministrazione comunale, che può fare solo bene alla riuscita del servizio.

La raccolta differenziata porta a porta potrà avere successo solo se vi sarà una collaborazione stretta tra amministrazione comunale, amministratori di condominio e cittadini-condòmini. Questa collaborazione richiede però un po’ di duttilità da parte di tutti gli attori in campo, compresa l’amministrazione comunale. In primis nell’organizzazione del servizio.

Nel corso dell’incontro avuto con l’Assessore Sbizzera, sono state spiegate le modalità attraverso cui verrà svolto il servizio, che si possono così semplificare: ad ogni condominio verranno assegnati in comodato d’uso gratuito gli appositi bidoni carrellati per la raccolta differenziata della frazione organica, del secco indifferenziato, di plastica e metalli, della carta, del vetro; i bidoni assegnati dovranno essere custoditi all’interno della pertinenza condominiale – il bidone condominiale infatti, per condivisibili ragioni di decoro, non potrà stare sul suolo pubblico – e saranno vuotati con cadenze stabilite in base a un calendario prefissato; il ritiro dei rifiuti, da parte della ditta incaricata, potrà avvenire solo tramite il prelevamento del rifiuto dalla zona prospiciente l’utenza, il che vuol dire che il bidone che dovrà essere vuotato dovrà essere portato su strada pubblica; se un cittadino-condòmino sbaglierà nel conferire i rifiuti, la multa la pagherà il condominio (il trasgressore è ignoto, ma il condominio, nella persona dell’amministratore, viene individuato quale responsabile in solido ex art. 6 legge 689/1981); il sistema sanzionatorio verrà applicato solo quando il servizio sarà entrato completamente a regime.

Le modalità del servizio, descritte per sommi capi, presentano delle criticità che nel corso del già ricordato incontro, sono state sollevate da diversi amministratori e che possono essere così esemplificate: negli stabili che non hanno spazi idonei a custodire i bidoni carrellati o che hanno come unico spazio comune l’androne, i condòmini dove conferiranno i rifiuti? Chi si occuperà di portare ogni sera su strada il bidone che sarà vuotato l’indomani? Di chi sarà la responsabilità della custodia del bidone quando questo si troverà su suolo pubblico? Quando il bidone si troverà su strada pubblica come si farà ad evitare che estranei al condominio vi gettino rifiuti, magari in maniera non corretta? In quest’ultimo caso chi pagherà la multa? Chi si occuperà del lavaggio dei bidoni?

Come risolvere queste criticità? Provo a suggerire delle possibili soluzioni: nei condomini dove non vi sono spazi, penso ad esempio ad alcuni stabili di via Roma, si potrebbero prevedere delle piccole isole su strada per il solo conferimento della frazione organica; poiché sarà difficile, per diverse ragioni, trovare uno o più volontari all’interno dello stesso stabile che si assumano l’onere di portare ogni sera il bidone carrellato su strada, e considerato il rifiuto espresso più volte dall’amministrazione comunale sulla possibilità di far entrare l’operatore della ditta incaricata della raccolta dei rifiuti nella pertinenza condominiale per il vuotamento del bidone, si potrebbe pensare di affidare tale compito alla ditta che si occupa della pulizia delle scale, integrando il relativo contratto, includendo nello stesso anche il lavaggio dei bidoni; quando il bidone si trova su suolo pubblico, la responsabilità della custodia dello stesso non deve più essere del condominio; infine, si potrebbe introdurre il “sacco personalizzato” nominale, per incentivare i singoli a riciclare bene, in modo che chi sbaglia a effettuare la raccolta, paghi la multa di tasca propria, senza dover costringere anche gli altri a sobbarcarsi la spesa.

La raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta è sicuramente un notevole passo avanti nella gestione dei rifiuti, si pensi solo alla conseguente eliminazione del problema ambientale delle discariche, ma porta con sé una serie di difficoltà, organizzative e pratiche, come ho cercato di spiegare. Tuttavia ritengo che si tratti di una sfida importante per Pomezia, che va raccolta con dedizione da tutti gli attori in campo. Sono certo che noi amministratori di condominio saremo in grado di svolgere al meglio il ruolo che ci viene chiesto di svolgere. Daremo in questo modo il nostro contributo all’evoluzione già in atto nella nostra città.

Mario Borgo Caratti