My Fault: London, il remake è meglio dell’originale

Ormai è risaputo: l’originale è sempre meglio della copia, ma per “My Fault: London” (“È Colpa Mia: Londra”) non è esattamente così. Il film è infatti il remake inglese dell’omonimo film spagnolo, tratto dal romanzo di Mercedes Ron, che ha fatto appassionare i giovani. Disponibile su Prime Video, la trama è pressoché la stessa, con giusto piccole variazioni, mentre i due attori che interpretano Nick e Noah sono diversi, e forse è soprattutto questo che rende il film migliore.

La giovane Noah si trasferisce a Londra dalla Florida dopo il matrimonio della madre con un ricco uomo inglese e proprio lì è costretta a vivere con il fratellastro Nick, con cui, a seguito di iniziali conflitti, nascerà un’attrazione particolare.  

Come già detto, i protagonisti spagnoli ormai a noi familiari hanno questa volta volti nuovi: quello di Matthew Broome (The Buccaneers) e di Asha Banks (Come uccidono le brave ragazze) e, come sicuramente si può percepire nella versione originale, i due sono entrambi attori inglesi, ma Asha ha dovuto mascherare il suo accento e imparare quello americano. L’attrice, in particolare, interpreta una Noah diversa dal solito: meno ribelle e più determinata, lasciando sempre però intravedere la sofferenza e la paura per un passato traumatico. Matthew, invece, ci sorprende, trasformando il Nick freddo e vendicativo del film spagnolo in un giovane più dolce e umano, approfondendo, tra l’altro, il rapporto con la madre, elemento del tutto assente nel film originale.

Tra i due, inoltre, c’è senza dubbio una chimica disarmante, che porta i giovani a preferire questa coppia a quella di “Culpa Mia”. 

C’è da dire, tuttavia, che “My Fault: London” rimane comunque il classico film romantico adolescenziale: banale e a tratti demenziale per la sceneggiatura, che però fa impazzire i giovani. Anche questa volta, inoltre, vi è la componente azione, il tentativo di imitare Fast and Furious con gare di corsa e combattimenti, ma è proprio questo elemento a compromettere la trama, in quanto spezza un po’ quel coinvolgimento emotivo che il regista tenta di costruire.

Nonostante ciò, nel remake è sicuramente più marcato il tema familiare, che conferisce una sfumatura di profondità apparente alla classica storia d’amore.

Dunque, ormai lo sappiamo, i teen drama spagnoli tendono solitamente ad essere leggeri e “trash”, se così si può dire, mentre quelli inglesi mantengono sempre un carattere più serio. È per questo che “My Fault: London” ha conquistato il pubblico adolescenziale: il cast, i luoghi, la trama, sono tutti elementi approfonditi in un’ottica internazionale, adattabile per ogni paese, e quindi con una formula vincente.

È quindi un film piacevole per chi ha voglia di una serata tranquilla all’insegna del romanticismo o per chi, semplicemente, vuole godere della magia della capitale inglese di notte. 


Virginia Porcelli




È colpa tua? Un film disastroso sotto ogni aspetto

È colpa tua?, nuovo capitolo tratto dalla saga di romanzi Culpables, è stato reso disponibile il 27 dicembre su Prime Video, riscuotendo subito il successo che ci immaginavamo avrebbe avuto. 

Noah e Nick sono ormai una coppia affiatata e presa dalla passione, anche se ancora costretti a nascondere la loro relazione ai genitori, che tentano in ogni modo di separarli. Tuttavia, l’inizio di uno stage per lui e degli studi per lei, li apriranno a nuove conoscenze, causa di gelosie e primi problemi di coppia.

I protagonisti rimangono naturalmente Nicole Wallace e Gabriel Guevara, i quali, tuttavia, non sembrano più affiatati come prima. Durante le riprese del primo film, infatti, gli attori avevano stretto un legame particolare anche fuori dal set, per cui si ipotizzava un’eventuale relazione tra i due. È evidente, però, come ora il rapporto tra i co-protagonisti sia decisamente cambiato da allora, dato il fatto che, durante interviste o apparizioni in pubblico, i due ormai si guardano e parlano a stento. È possibile quindi che la loro ipotetica relazione fuori dagli schermi non sia finita nel migliore dei modi, rovinando anche la chimica all’interno di essi.

In questo caso, tuttavia, il loro rapporto non è l’unica cosa ad essersi rovinata, anche questo secondo capitolo non scherza di certo. 

Il primo film, infatti, nonostante la trama piuttosto banale, aveva conquistato i giovani di tutto il mondo, essendo una piacevole commedia romantica dalla trope Enemies to Lovers. Il seguito, invece, ha senza dubbio deluso ogni aspettativa. Si tratta di un film privo di alcun senso logico e non si parla solo di tematiche superficiali, ma, soprattutto, di una sceneggiatura a dir poco disastrosa e inverosimile. Le battute che si scambiano i personaggi non fanno altro che imbarazzare il pubblico, portandolo unicamente a ridere per la loro assurdità, come anche per il livello di recitazione. Le due ore del film sembrano inoltre così lunghe che ci si chiede cos’altro possa succedere. Il colmo si raggiunge poi con lo spietato ritratto adolescenziale, mostrando figli di famiglie ricche che tengono solo all’apparenza e a beni materiali come macchine di lusso e vestiti alla moda. 

Insomma, È colpa tua? è sicuramente un film da perdere più che da recuperare. 

Virginia Porcelli