Occhi di quercia

Oggi, 8 ottobre 2015, è stata rimossa la quercia “Pomona”, da sempre simbolo di Pomezia, da Piazza indipendenza. Al suo posto una nuova quercia verrà piantata, in segno di rinascita.

Questo si tratta di un articolo diverso. Specifichiamolo subito: non è un articolo di giornale. Ho utilizzato, a mio parere, il modo più diretto per fare arrivare il messaggio che sto cercando di trasmettere, provando a immedesimarmi nello storico albero. Non è un modo di dirle addio: non è morta. Pomona nascerà nuovamente dalla terra della sconfitta e degli sbagli. Questa terra non è ancora completamente sterile: l’animo dei cittadini è ancora fertile, lo è proprio tra queste righe. Ecco il mio umile omaggio.

“E’ da molto tempo che sono qui. Esisto da molto prima che questa città fosse fondata; da molto prima che vennero costruiti i palazzi qui intorno e più intorno ancora. Nella mia memoria ho impressa l’immagine di quando tutto era diverso. C’era una piccola piazza dove la gente si radunava per parlare, per chiedersi se andasse tutto bene o se ci fosse qualche problema da risolvere. Vedevo spesso i bambini giocare, cadere, piangere e ridere e io facevo lo stesso con loro. Tante coppiette di giovani ragazzi si sono scambiati il primo bacio di fronte a me, mentre l’autunno faceva ballare nel vento le mie foglie. Io ero un punto di riferimento, all’epoca, tanto da darmi persino un nome.

Con il tempo, la piazza è diventata più grande, le persone sono aumentate e i palazzi moltiplicati. Nelle mie radici scorreva la ninfa di questa città. Quando tutto è cambiato, sono stata dimenticata. Nessuno mi ha più aiutato. Ho visto tutto con i miei occhi. Ho osservato come la gente non si ricordasse più di me e delle sue origini. Ormai, prendersi cura di un albero non era più considerato importante. Io vedevo tutto, credetemi. Ero proprio lì davanti a voi, in silenzio.

Mi sono spenta lentamente e mi avete lasciato morire, da sola. Anche altri miei compagni, simili a me, se ne sono andati. Mi chiedo, allora, dov’erano le istituzioni quando accadeva tutto questo? Dov’erano i cittadini quando hanno smesso di indicarmi e di stupirsi del mio cambiare colore ad ogni stagione? E’ stato così a lungo e per tanto tempo sono stata arrabbiata… Ma, alla fine di tutto, non me vado invano. In tanti anni, una cosa sono riuscita a farla: ho piantato il seme in alcuni cuori e si chiama speranza. Ora io sono stanca e voglio riposare in pace. Il mio compito è finito… Ma me ne vado con la consapevolezza che quel seme sboccerà di nuovo e, grazie ad esso, rinascerò. Una nuova quercia prenderà il mio posto e, forse, crescerà più forte di me… Se qualcuno se ne prenderà cura. Io sono Pomona e vivrò ancora.




La Dea Pomona di Claudio Mazza vince la campagna #amopomezia

 

Claudio Mazza con una fotografia dedicata alla sua opera scultorea su legno la “Dea Pomona” ha vinto la campagna lanciata dal Comune di Pomezia “#amopomezia”.

Lo scorso 14 febbraio, in occasione della festa degli innamorati, l’Amministrazione comunale ha lanciato la campagna #amopomezia, invitando tutti cittadini a documentare l’amore verso la propria città con una fotografia simbolo dei propri atti d’amore verso Pomezia da postare tramite il social network twitter o da inviare tramite mail all’Ufficio Stampa del comune.

Ad inaugurare la campagna #amopomezia è stata proprio la Giunta, con una delibera, firmata nella Giornata del Risparmio Energetico “M’illumino di meno 2014”, che azzera i diritti di segreteria previsti per l’installazione dei pannelli fotovoltaici. Un atto d’amore del Sindaco e degli Assessori che permetterà a chi sceglie di avvalersi di questa tipologia di energia alternativa di non dover più pagare i 200 euro per i diritti di segreteria.

“La delibera”, spiega il Sindaco Fabio Fucci, “nasce dalla volontà di incentivare sul territorio l’installazione di pannelli fotovoltaici. Il Comune di Pomezia ha sottoscritto il Patto dei Sindaci promosso dalla Commissione Europea e redatto il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), che prevede una serie di iniziative da mettere in campo per raggiungere l’obiettivo 2020 della riduzione delle emissioni di CO2. L’obiettivo che noi ci siamo fissati per quella data è la copertura con energie rinnovabili del 25% del fabbisogno di energia elettrica del Comune di Pomezia”.

In quest’ottica volta alla tutela e al rispetto dell’ambiente la “Dea Pomona” sarà il simbolo dell’amore per Pomezia.

Abbiamo chiesto a Claudio Mazza di raccontarci della sua passione per la scultura e della nascita di Pomona che verrà poi donata alla città di Pomezia:

“Dopo anni di esperienza in cui ho effettuato intagli artistici e sculture su materiali diversi e inusuali (zucche, cocomeri, ecc), ho voluto tornare alle origini, ossia il legno.
L’ispirazione è nata durante una passeggiata al porto di Ostia, dove sono esposte opere ed espressioni artistiche fatte con materiali riciclati, come tronchi, mattoni, e altri materiali “di fortuna”, per cui quando un giorno mia moglie mi ha fatto notare un tronco giacente da mesi accanto alle barche dei pescatori sulla spiaggia di Torvaianica, è stato per me immediato il pensare di realizzare una scultura prendendo come base un’opera “morta” come un tronco riportato a riva dal mare.

All’inizio la scultura doveva raffigurare una figura maschile, ma come spesso avviene, è stata “l’anima” contenuta all’interno della materia grezza, a suggerirmi di modificarne la natura. Durante la definizione del viso, quelli che dovevano essere i capelli, si sono rivelati essere in realtà la raffigurazione del “cesto” della Dea Pomona, ricolmo di frutti, ricco, che continuava alle spalle della futura scultura. Una figura che risultava nel suo corpo invece ferita, mutilata, come è Pomezia attualmente, una Pomezia che sorge però su una terra ricca, una ricchezza fatta sia di risorse naturali e fisiche, che di risorse umane. Questa “Pomona” rappresenta per me l’allegoria della Pomezia di oggi, che ha in se le potenzialità per rinascere e risorgere con l’aiuto disinteressato di tutti.

imageimageimageUn ringraziamento particolare, oltre alla mia famiglia, va a Romano Zecchi, che non appena ha colto lo spirito del progetto, ha aderito con entusiasmo donando la sua fattiva collaborazione, totalmente gratuita, fatta non solo di consigli pratici, ma anche di tante piccole e grandi cose, come il trasporto del tronco lungo ben 5 metri e mettendo a disposizione un luogo dove custodirlo e dove poterci lavorare, dando nel frattempo supporto nella realizzazione.

L’opera è stata iniziata a fine settembre e prevedo di completarla per l’inizio dell’estate dove verrà donata alla città. L’intenzione è che la statua rappresenti il passaggio di consegne tra la quercia “Pomona” che è morta strangolata nel cemento, e la nuova “Pomona” che da tronco morto diventi una statua “viva”,che rappresenti la condivisione di intenti, di partecipazone attiva, volontaria e gratuita, dei cittadini per il bene della città”

 




Carnevale 2014: la Dea Pomona vi invita a sfilare!

 Dal 22 febbraio al 9 marzo 2014 il Comune di Pomezia organizzerà, in collaborazione con le diverse realtà del territorio (associazioni, enti, pro loco, comitati, istituzioni scolastiche), la 38° edizione del “Carnevale Pometino” .
La scelta del tema sul quale comporre carri e gruppi mascherati è lasciata alla libera iniziativa dei partecipanti, in modo da valorizzare le capacità creative e realizzative delle diverse realtà del territorio.

Per la sfilata del 2 marzo a Torvajanica, il gruppo del “Pomona” sta realizzando un carro allegorico a tema e vuole rivolgere un invito a tutti i cittadini interessati al progetto a prendere parte alla preparazione del carro e alla realizzazione dei costumi oppure semplicemente a sfilare in occasione della parata dei carri.

La protagonista sarà appunto Pomona, la dea romana dei frutti, ed intorno a lei ruoterà il tema della natura con  allegorie e maschere che meglio la rappresentano, dalla flora (alberi, rami, foglie, fiori ecc..) alla fauna, per interpretare con creatività il risveglio della nostra terra: l’Agro Romano.

L’obiettivo del “Pomona” è quello di coinvolgere i cittadini mettendo a frutto la loro creatività e la loro voglia di partecipazione, coniugando idee e voglia di fare ad un tema importante come la natura.

Chiunque volesse partecipare a questo progetto e raccogliere l’invito della dea Pomona a proporre, nel clima ludico del Carnevale Pometino, un messaggio di risveglio della natura del nostro territorio, può contattare direttamente Claudio Mazza, organizzatore, al 347 1985332.

Partecipate! Pomona con la sua florida bellezza vi aspetta!

statua pomona