Se-dici inciviltà

imagePigrizia, mancanza di senso civico o menefreghismo? Queste le tre parole che mi vengono in mente ogni qual volta giungo in un parcheggio di un centro commerciale mentre osservo puntualmente decine e decine di automobili in “sosta selvaggia” nonostante centinaia di parcheggi liberi.

Emblematico è il caso del Centro Commerciale Sedici Pini di Pomezia, situato lungo la via del mare e molto frequentato in particolar modo durante il fine settimana; nonostante i circa tre ettari di parcheggio (tra livello strada e sotterraneo) le difficoltà iniziano già nell’ingresso dove, delle tre corsie per accedere al parcheggio, resta libera solo quella centrale (foto 1).

Entrando e dirigendomi verso l’ingresso est del complesso si nota che l’accesso al piazzale dove sono posizionate le giostre per i bambini è perennemente ostruito da una fila di veicoli parcheggiati a “spina di pesce” che rendono spesso difficoltoso (se non impossibile) il passaggio di carrelli e carrozzine per disabili (foto 2). Camminando verso la rampa per il sotterraneo si costeggiano auto in sosta (fuori posto) su ambo i lati e sugli attraversamenti pedonali (foto 3). Giunti nel sottosuolo, sebbene il numero di parcheggi sia più del doppio di quelli esterni, è impossibile non incontrare veicoli parcheggiati senza autorizzazione sugli spazi riservati ai diversamente abili, situati logicamente nelle vicinanze degli ingressi.
Ad oltre dieci anni dall’apertura, la situazione è sempre la stessa; mi chiedo allora: chi tutela la sicurezza dell’utenza (in particolare quella debole)? Per quale motivo un cittadino è costretto a dribblare le automobili degli incivili (anche rischiando l’incolumità personale e magari dei propri figli) per poter raggiungere i negozi nella struttura? Possibile che un disabile fatichi a trovare un parcheggio riservato vicino alle entrate perché occupati da veicoli senza autorizzazione e si trovi costretto a fare lunghi giri lungo la strada per poter trovare un pertugio tra le auto posteggiate irregolarmente?
La Polizia Locale può intervenire? Il comune può itervenire istallando le apposite segnaletiche di divieto?
Per citare un esempio, ad Aprilia (riporta ilMessaggero in data 9 settembre 2014) i vigili urbani hanno svolto un controllo multando i trasgressori presso due noti centri commerciali della città.

Approfondendo la questione sul web e consultando il sito www.legaleconsulenza.it si legge:
“Ai fini dell’applicazione delle norme del presente codice, si definisce “strada”, l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.
Una strada, un’area privata può essere ad uso pubblico, se destinata all’indistinta circolazione delle vetture. In tal caso, le norme del codice della strada sono applicabili anche alle auto parcheggiate sull’area privata e possono intervenire, per sanzionare i comportamenti dei conducenti, sia i vigili che i carabinieri.
Ecco alcune massime relative a sentenze, reperibili facilmente su internet.
Le norme sulla disciplina della circolazione stradale devono trovare piena applicazione anche su strada o spiazzo privato frequentati da un numero indistinto e più o meno rilevante di persone, concretandosi in tal caso una situazione di fatto del tutto corrispondente all’uso pubblico che diventa preminente rispetto alla natura privata dello spiazzo (Cassazione Penale, IV Sezione, Sentenza n°. 7671 del 29.9.1983).
L’applicabilità delle norme sulla circolazione stradale sussiste sia che questa si svolga su area pubblica sia che si svolga su area privata (Cassazione Penale, IV Sezione, Sentenza n°. 646 del 16.1.1979); si può ritenere quindi che se la strada privata ha comunque un utilizzo pubblico i veicoli ivi circolanti – e nella “circolazione” va ricompresa in questo caso anche la sosta – devono rispettare le norme del codice della strada.
Riguardo l’applicazione delle norme del codice della strada ed il conseguente intervento delle forze dell’ordine, non si deve fare riferimento al concetto di proprietà della strada o dell’area, ma a quello di destinazione pubblica della stessa.
Pur essendo privata, l’area è aperta alla circolazione dei veicoli ??? E’ questa la domanda a cui rispondere.
Mentre il parcheggio privato di un centro commerciale è aperto all’indistinta circolazione dei veicoli, il cortile privato condominiale è delimitato da un cancello (anche se aperto), quindi non è destinato alla generale fruizione degli automobilisti. Anzi colui che entra nel parcheggio senza averne diritto, viola la proprietà condominiale.
Di conseguenza, mentre i carabinieri possono intervenire nel parcheggio privato di un centro commerciale, non potrebbero farlo nel parcheggio di un condominio”.
Cosa aspettiamo dunque?




Carnevale sbandierato

E’ dura parlare di carnevale pometino, quello che abbiamo visto è poco o niente.

Tre carri riciclati e un paio di gruppi mascherati, certo non dimentichiamo i comitati di quartiere che non hanno fatto mancare momenti divertenti per i nostri bambini; complimenti a chi ha comunque speso tempo e denaro per organizzare quel poco che abbiamo visto. Per noi adutli poco o niente e i bambini si sa, si accontentano di poco, a loro bastano dei coriandoli e uno spazio dove possano tirarli ad altri ed è carnevale.

Certo,  lamentarsi dopo è troppo facile, magari facciamo tesoro dell’esperienza di quest’anno per organizzare qualcosa di meglio per il prossimo, ma dobbiamo farlo tutti insieme, partecipando alla vita associativa delle tante realtà che ci sono sul territorio, più cittadini si mettono in movimento più idee ci sono, più spazi e più tempo da dedicare.

Mi voglio soffermare però sullo spettacolo conclusivo di questo carnevale, quello degli sbandieratori di Borgo Spante.

Le mie figlie hanno voluto fermarsi a vederlo. Beate loro nella loro ingenuità sedute a terra, io in piedi al freddo, con i tacchi e la gente che spingeva.

Un tratto di piazza di fronte al comune recintato, un telo nero e alcuni recipienti pronti per essere accesi con il fuoco.

Parte la musica e aspettiamo…

finisce la musica… e aspettiamo…

Compaiono due persone che aggiustano delle cose…

e aspettiamo…

non so dirvi esattamente lo scorrere del tempo.

Ad un certo punto l’annuncio “siete invitati a tenere vicino i bambini in quanto per rendere più suggestiva l’esibizione l’intera piazza sarà al buio” e pian piano si spengono tutte le luci.

Finalmente si comincia, una ragazza che fa da voce narrante ci spiega cosa andremo a vedere. La lettura non è molto sicura, fatico a seguirla ma entrano gli sbandieratori e lo spettacolo inizia.

Sarà durato circa mezz’ora o poco più, io non ce la facevo più a stare in piedi e pregavo le mie figlie di andare via ma evidentemente loro, con gli occhi dell’innocenza vedevano qualcosa che a me sfuggiva.

Io ho visto un paio di sbandieratori bravi, niente di più. Se ci si definisce compagnia teatrale si deve essere in grado di dare quel valore aggiunto alla performance che secondo me non c’era.

In questo spettacolo si voleva narrare una storia, lo sbandieratore sarebbe dovuto diventare anche attore, mentre io ho visto dei bravi atleti, professionali nell’arte di sbandierare ma di attoriale o teatrale ho visto poco, se non delle maschere.

La voce narrante era insicura, incerta, senza espressione, sembrava una bambina delle elementari che leggeva un testo per la prima volta. Era molto difficile seguirla, ho sentito molti errori nelle parole tanto da renderne alcune davvero incomprensibili. La voce narrante dovrebbe attirare l’attenzione del pubblico e coinvolgerlo, renderlo curioso per ciò che sta per succedere, non mi è arrivato nulla di tutto questo.

Le parti con il fuoco sono state suggestive, il combattimento tra bene e male con in una mano la bandiera e nell’altra la spada infuocata, molto bravi in questo, il tutto però accompagnato da esplosioni di piccoli fuochi d’artificio o fumogeni colorati che sembrano sparati li per caso, i candelotti che non si accendono, la scenografia che cade (forse colpa del vento), loro due che si danno i comandi a vista, e poi, la storia della lotta del bene sul male, la luce che vince sulle tenebre, si, ok, alla fine l’ho capita, ma non di certo grazie alle parole della narratrice.

Ho fatto un giro in rete ed ho visto che questo spettacolo era già stato messo in scena, con risultati decisamente migliori, forse ieri sera non erano troppo in forma, o hanno dovuto far fronte a qualche imprevisto. Certo questa è solo una mia opinione ma non ho sentito grossi applausi e ho visto tanta gente andare via prima della fine, magari solo per il freddo però.

Insomma non metto in dubbio la professionalità come sbandieratori ma da qui a definirsi compagnia teatrale ce ne vuole di strada. Più che ad una performance teatrale è sembrato di assistere alle prove generali. Lo spettacolo va aggiustato e rifinito, i dettagli sono importanti, non bisogna mai dimenticarsi che dietro ogni bambino che rimane incantato da certi effetti c’è dietro un genitore che i dettagli li osserva e pertanto vanno curati a dovere.

Un piccolo appunto all’organizzazione, non so se ce ne fossero i termini, ma visto che il principale attore di questo spettacolo “sembrerebbe” essere il fuoco, avrei gradito la presenza dei vigili del fuoco, soprattutto in una piazza piena di bambini al buio.




Furgone pedofilo – ALLARMISMO

ALLARMISMO VIRALE

Molte di noi mamme pometine ieri sera abbiamo ricevuto una foto di un furgone bianco con una striscia colorata arancione, con tanto di targa ben visibile con questo messaggio abbinato

“Pare si aggiri attorno alle scuole, negli orari di transito dei bambini, un furgone con un tipo sospetto che scatta foto e si traveste in modo strano. Sembra che qualche segnalazione ai CC sia già stata fatta. Vi inoltro la foto del furgone, mi hanno detto che la striscia adesiva viene cambiata con diversi colori”

Ricevere certi messaggi alle 23.00 non fa certo piacere, normalmente penseresti alla solita bufala ma i palazzi che si vedono nella foto sembrano proprio quelli vicini alla scuola, e il messaggio arriva da una rappresentate di classe quindi un po’ in effetti mi sono preoccupata.

Subito su facebook è rimbalzata la notizia, riportata da alcune mamme che hanno ricevuto lo stesso messaggio dalle rispettive rappresentanti. Immediatamente sono iniziati i dubbi di tante…

Nella foto si vede chiaramente la targa perché non denunciare e far intervenire i carabinieri a controllare? Invece di innescare un allarmismo virale? Nel giro di pochi commenti viene fuori che si tratta della solita bufala, in quanto da controlli effettuati sembrerebbe essere un giardiniere intento nel suo lavoro.

A me la smentita è arrivata solo stamattina alle 11.00

Ma… mettiamo che io non fossi una mamma super informata, una mamma tutta casa e web, e non abbia avuto modo di confrontarmi con chi dei dubbi se li è fatti venire,  mi addormento con l’angoscia del furgone davanti alla scuola, esco, porto mia figlia e vedo un furgone bianco a 100m dalla scuola, magari riconosco pure la targa…

avverto immediatamente gli altri genitori, mi porto qualche papà ben robusto e presa dal panico, per proteggere mia figlia, tiro giù dal furgone il tizio incrimato e lo lascio pestare a sangue!!!

Insomma riflettiamo bene prima di diffondere certe notizie pubblicamente, è stato esposto un numero di targa ben visibile, facendo illazioni pesanti, con l’intento di salvare i bambini, si è messa in pericolo una vita.

Il web è uno strumento molto potente, può aiutarci o distruggerci, dipende solo da che parte sei…

Puoi essere la mamma preoccupata…

o la moglie di un giardiniere che guida un furgone bianco…

I nostri bambini sono comunque esposti a pericoli di ogni genere ogni momento, occhi aperti antenne alzate e guardiamoci intorno sempre, ma evitiamo di gridare al lupo al lupo senza prima verificare.




Fucci fa tappa a Torvajanica Alta

Continua il tour dell’amministrazione pentastellata nei quartieri di Pomezia. Dopo l’incontro avuto con i cittadini di Campo Iemini è arrivato il turno degli abitanti di Torvajanica Alta. Si è svolto il 25 Gennaio alle 12 presso una sala messa gentilmente a disposizione dal bar “Clan Caffè” il confronto sulle tematiche del quartiere con le istituzioni locali ben rappresentate dal Sindaco Fucci, dalla Vice Sindaco Serra, dall’Assessore Sbizzera e da una nutrita schiera di presidenti di commissioni consiliari.

L’assemblea si è svolta, in perfetto orario, la puntualità e l’ordine mentale sono sicuramente caratteristiche che contraddistinguono gli attuali amministratori, seguendo un canovaccio ben definito: introduzione del sindaco, spazio alle proposte dei richiedenti l’incontro, risposta delle istituzioni locali e infine momento dedicato alle domande dei presenti in sala.

Vista l’assenza di un comitato di quartiere che potesse prendere l’iniziativa, le richieste all’amministrazione sono state formulate da un gruppo informale di residenti, che prestando spontaneamente alla comunità il loro tempo libero, hanno nei giorni precedenti l’incontro aperto una fase di confronto sulle gravi e annose problematiche che affliggono il territorio. Il frutto di questo intenso lavoro di coordinamento è stato presentato a Fucci dal Signor Antonio Cirillo che ha schematizzato le richieste accorpandole in tre categorie: urbanistica, sicurezza stradale e aree verdi. Se c’è un quartiere che mostra chiaramente i segni di una progettazione urbanistica squilibrata, dove all’aumento della popolazione residente non è seguito un aumento dei servizi pubblici e degli spazi di socializzazione, questo è proprio Torvajanica Alta.

Tante sono le mancanze che i cittadini vorrebbero che le istituzioni locali correggessero, ad esempio la presenza di una farmacia comunale o la realizzazione di un centro sociale dove poter aggregare cittadini giovani e anziani, comunque sono state determinate delle questioni improrogabili pensando soprattutto alle esigenze dei più deboli ovvero i bambini del quartiere. Tra le proposte che sono state fatte all’amministrazione spiccano per importanza e quindi per urgenza: il miglioramento della viabilità, la realizzazione di marciapiedi soprattutto in Via Mar Tirreno e nei pressi della scuola elementare. Sempre nei pressi del plesso scolastico è stata chiesta la realizzazione di parcheggi e un area adibita a verde pubblico attrezzato.

Il sindaco e l’Assessore Sbizzera , rispettando il proposito di non fare promesse che non sono in grado di mantenere, dopo aver ricordato gli errori di progettazione urbanistica fatti nel passato hanno manifestato l’intenzione di prendersi carico delle legittime aspettative dei presenti all’incontro, nei limiti della gestione delle scarse risorse economiche a disposizione del comune. I due amministratori hanno ricordato quanto siano importanti  una buona programmazione degli interventi ma soprattutto la capacità di reperimento dei finanziamenti regionali.

Le reazioni dei partecipanti come è normale che sia, sono state le più variegate. C’è chi ha manifestato fiducia nei confronti di questa amministrazione e chi a monte delle imposte pagate si è trovato insoddisfatto delle risposte date, oppure c’è chi è per forma mentale è sempre diffidente e chi invece si mostra  sempre fiducioso davanti alle parole di un sindaco.

Personalmente credo che a prescindere dalla soddisfazione o insoddisfazione dei cittadini, sia stato utile al quartiere aver organizzato l’incontro soprattutto credo sia stato positivo il fatto che alcuni abitanti del quartiere si siano spontaneamente coordinati per esercitare un ruolo attivo e non passivo nei confronti delle istituzioni locali. Credo inoltre che per il futuro l’importante sia  perseverare nell’impegno, facendo sempre il punto sulle problematiche del territorio ma soprattutto controllando che alle parole corrispondano atti concreti di chi ci governa.




Riscatto aree P.E.E.P : il CdQ Nuova Lavinium incontra l’associazione Mens Libera

Il Comitato di quartiere Nuova Lavinium invita tutti i cittadini interessati a partecipare all’Assemblea Pubblica riguardante la ” Trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà “ degli alloggi compresi nei Piani di Edilizia Economica e Popolare (P.E.E.P.).

L’incontro si terrà il giorno sabato 7  febbraio 2015 dalle ore 11:00 alle 13.00 presso la palestra della scuola elementare Margherita Hack in P.zza Aldo Moro.
Nel corso dell’assemblea saranno spiegate in modo dettagliato le proposte che l’Ass. Mens Libera, tramite il suo presidente l’Avv. Antonio Aquino, ha elaborato e presentato all’Amministrazione Comunale.

Inoltre è programmata un’ ulteriore assemblea pubblica per sabato 21/02/2015 dalle 10.30 alle 13.00 sempre nella palestra Margherita Hack di Piazza Aldo Moro con la partecipazione dell’Amministrazione Comunale per un confronto sulle tre priorità, più una di interesse cittadino, presentate dai residenti:

1.AREE PEEP: trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e rimozione dei vincoli di convenzione per le aree cedute in proprietà.
2.VIABILITA’: caotica situazione di mobilità.
3.SICUREZZA PEDONALE.
4.SICUREZZA PUBBLICA.

NON MANCATE!

Per ulteriori informazioni CdQ Nuova Lavinium Tel. 3405332403




Uno Sportello da due anni a fianco delle donne

Sportello Donne Pomezia festeggia domani, 22 gennaio, il suo secondo compleanno. Un cammino iniziato presso la Camera del lavoro della Cgil di P.zza Bellini e proseguito, dal 19 marzo 2013, presso i locali dei Servizi sociali dell’amministrazione comunale dove, due giorni a settimana, si svolgono attività di informazione, ascolto e consulenza per le donne del territorio.

Allo Sportello, promosso dall’associazione culturale Iaph Italia, vi si alternano 8 operatrici – Anna, Serena, Claudia, Serena, Marina, Serena, Teresa e Valeria – che mettono a disposizione le loro competenze (gratuite) in psicologia, sociologia, mediazione culturale, filosofia e comunicazione, per le cittadine italiane e straniere del territorio, con la possibilità di consulenze in ambito legale, psicologico, sindacale e socio-sanitario da parte di professioniste.‘Stiamo vicino alle donne, le sosteniamo per la soluzione di varie problematiche: dalle varie forme di violenza (fisica, psicologica, economica, sessuale) che si trovano ad affrontare all’interno della sfera familiare, lavorativa, sessuale, alle informazioni utili su luoghi, centri, associazioni e istituzioni locali e non, attive per le donne” affermano le volontarie.

”Il nostro obiettivo, oltre ad essere quello di offrire un servizio al territorio, è anche quello di tracciare una mappatura misurata alle esigenze e alle problematiche delle donne e dei loro vissuti”. Tra le varie iniziative organizzate sul territorio da Sportello Donne, ci sono le partecipazioni a eventi a favore dei diritti delle donne e contro la violenza sulle donne, ma anche interventi sull’educazione alla differenza di genere, tra cui recentemente, attività a favore degli studenti delle scuole di Pomezia.

Importante è incidere a livello legislativo e sociale, ma il contrasto agli stereotipi di genere e alla violenza, va giocato sul piano culturale, rivolgendosi soprattutto ai più giovani.“La strada è lunga e non facile, ma siamo convinte che ‘prevenire è meglio che curare‘ e allora noi, che come volontarie interveniamo nelle scuole, (ma non solo), vorremmo essere più incisive con i nostri progetti e attività. Ma, per fare ciò, abbiamo bisogno di finanziamenti concreti: per le risorse,la formazione e le consulenze” concludono le volontarie. In attesa che le attività a favore della cultura di genere trovino i giusti e importanti spazi e finanziamenti, per educare, prevenire e promuovere comportamenti responsabili, specialmente tra i più giovani, auguriamo buon compleanno a Sportello Donne Pomezia e alle sue operatrici che con passione, competenza e impegno si dedicano alle donne del territorio.

Dove e quando: Ufficio Politiche Sociali, P.zza San Benedetto da Norcia 1, Pomezia. Merc. ore 9.00-11.00/Giov. ore 15.30-17.30
Contatti:tel:06.91146270-3881586901 (attivi solo in orario di ricevimento);
email:sportellodonnepomezia@gmail.com/blog: www.sportellodonnepomezia.wordpress.com/fb:www.facebook.com/SportelloDonnePomezia




Giada, a Pomezia è nata una stella

La riconoscono e la conoscono tutti, cammina per Pomezia circondata dai sorrisi compiaciuti dei suoi concittadini che la considerano ( e la chiamano) la stella della città. Giada Agasucci il canto lo aveva nel sangue, fin da piccola. In un certo senso era una predestinata.

Giadaintervista

Per gentile concessione di GMS

19 anni ma già con un curriculum di esperienze di tutto rispetto. Ha il sorriso sicuro e soddisfatto, mi stringe la mano con una sicurezza che mi sorprende, si sente a suo agio in quel fisico minuto e nella fama che non l’ha assolutamente travolta; la sua città in un certo senso la protegge, le fa sentire il calore ma la rispetta. Vivere ai margini della grande metropoli non l’ha danneggiata anzi… : «Il fatto di esser di Pomezia non mi ha penalizzato molto, certo è più difficile quando si è adolescenti trovare scuole adatte rispetto ad una grande città, hai meno scelta. Ma in fondo siamo così vicini a Roma, di contro l’aspetto positivo è proprio questo affetto che senti tutto attorno, anche se non proprio da tutti».

Credo di capire che qualche coetaneo non ha digerito il suo successo, qualche piccola acredine affiora ma è solo un attimo. Le ritorna subito quel suo sorriso bellissimo.

« Ho iniziato a fare concorsi da piccolissima, a 7 anni ho partecipato al “Free music “ di Pomezia, quello l’ho fatto per diversi anni ogni estate, cantare mi piaceva davvero. A 13 anni ho iniziato la scuola di canto sempre qui a Pomezia, poi ho vinto un concorso per uno stage alla Filarmonica di Ardea, un anno molto importante. Gli ultimi tre anni ho studiato e perfezionato all’Artès, la scuola di Brignano, sempre qui in zona quindi, con un insegnante bravissimo come Delio Caporale».

Una quantità di vittorie e di premi ai concorsi canori in giro per l’Italia; la lista è lunghissima a leggerla nel sito ufficiale, questo fino alle soglie dei 18 anni .

Poi… Amici !

«Ho sempre avuto il desiderio di andare ad Amici, mi ci vedevo proprio su quel palco! Poi quando sei li, ti sembra un sogno. Ci sono arrivata superando tutte le selezioni. La prima fu un caos, tantissimi ragazzi, pochi secondi di canzone e via, nel secondo provino invece ho cantato tre canzoni, in quella sede è tutto più tranquillo, ti fanno delle domande, ti conoscono anche per come sei . Poi superato anche quello, un’altra audizione, ho cantato ancora alcune canzoni, poi uno stage di tre giorni e sono stata scelta».

Un programma che forma giovani talenti sotto tutti i punti di vista, un concentrato di esperienza.

«Esperienza bellissima, dal punto di vista artistico ed umano. Artisticamente ci sono grandi Maestri, un laboratorio dove impari tantissimo. A livello umano ti matura tanto, il rispetto delle regole, lo studio, la professionalità. E poi passando dal programma pomeridiano a quello serale, ero nella squadra di Miguel Bosè. Lui è bravissimo, è un grande! Sotto tutti i punti di vista, artistico perché mi dava consigli, mi ha insegnato tante cose su come stare sul palco, sceglieva i brani adatti a me, un uomo di spettacolo completo. Ma anche una persona dalla grande umanità, pensa dopo la prima puntata ero rimasta l’unico componente femminile della sua squadra, si è istaurato un bel rapporto. Una fortuna poter imparare da un artista come lui».

Tanti duetti durante la gara, prestigiosissimi: «i due più emozionanti per me sono stati quelli con i Modà e con Antonello Venditti. Con i Modà è stato di una intensità musicale notevole, ho suonato con la mia band i Kube e abbiamo fatto un loro pezzo che adoro: La sua bellezza. Con Antonello Venditti ho cantato Amici mai e soprattutto Notte prima degli esami. Bellissimo, pensa, qualche settimana e poi avrei dato gli esami di maturità anche io. Antonello è stato gentilissimo, beh, lui è proprio forte!».

E poi l’eliminazione dalla gara nelle battute finali. Come l’hai presa?

« Non mi sono abbattuta, ero soddisfatta di quello che avevo fatto, sai, lo dico serenamente, pensavo di vincere, lo avrei meritato, ma va bene cosi».

Subito dopo, il 3 giugno esce “Da capo” ,EP d’esordio con la Sony, il singolo (scritto da ha un grande paroliere figlio d’arte come Cheope) è un successo. Parte il tour proprio da Pomezia, la piazza gremita così non si era mai vista, l’entusiasmo di tanta gente che ha fame di cose belle.

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«Pomezia mi ha riempito di affetto, tantissima gente. Ho capito che cantare dal vivo mi da grandissime emozioni, un tour di tante date, esperienza che non vedo l’ora di riproporre».

(Il video del concerto di Giada a Pomezia il 5 luglio 2014)

http://www.dailymotion.com/video/x20y09e_giada-agasucci-concerto-a-pomezia-5-luglio-2014-siamo-amore_music

Giada ha partecipato poche settimane fa alla trasmissione “l’anno che verrà” su Rai Uno, trasmissione cult del 31 dicembre sulla prima rete nazionale. Un turbine di musica e spettacolo visto da 9 milioni di spettatori. «Mi sono trovata benissimo, ho incontrato i ragazzi di Amici e c’erano grandissimi artisti. Flavio Insinna poi con la sua grande umanità ha creato un bel clima, mi sono divertita tanto. Ho avuto anche la possibilità di conoscere Pino Daniele, che colpo aver appreso pochi giorni dopo della triste notizia».

L’abbiamo vista spavalda e sicura in TV, anche in questa ribalta di Capodanno, dopo che i critici di Amici la definirono una della più telegeniche. Giada mi anticipa la domanda, me la legge nello sguardo: «Io sono una cantante, assolutamente. Farei TV solo se ci fosse comunque la possibilità di cantare».

Da poco più di un anno ha un sodalizio affiatato con Marco Canigiula, autore, musicista e produttore che con Francesco Sporta ha scritto il nuovo singolo: “Dove ci siamo persi”. Canigiula crede molto in Giada, la ricopre di attenzioni. Li osservo, Giada, Marco e Francesco, seduti in questo meraviglioso locale che ci fa da ciarliero sottofondo.

Percepisco tra loro una sintonia rara nel mondo artistico e ho la sensazione che Marco abbia l’ambizione giusta e la chiave per aprire le porte del successo della giovane Pometina : «Voglio costruirle musicalmente parlando un vestito perfetto intorno alle sue qualità, ho creduto in lei appena l’ho ascoltata».

(Il video della versione acustica di “ Dove ci siamo persi”)

https://www.youtube.com/watch?x-yt-cl=84359240&x-yt-ts=1421782837&v=wkIn_M-br1I

Con l’etichetta Cantieri Sonori Giada ha appena lanciato il nuovo singolo: “Un uomo migliore” che anticipa l’uscita dell’album previsto per questa primavera. La canzone appare più che mai attuale nel suo messaggio di solidarietà interculturale. Un altro tassello di questo disco tanto atteso.

L’intervista è finita, Giada ha fretta, ha un incontro con il Sindaco Fabio Fucci che l’ha invitata negli uffici comunali di Piazza Indipendenza. «Chissà che cosa mi dirà…», mi guarda per cogliere la mia reazione e sorride in maniera disarmante. Il tempo di salutarci sotto il sole accecante e freddo di gennaio e in controluce piano piano sparisce, andando verso la Piazza e la Torre civica, andando incontro veloce e leggera verso un futuro di successo a cui sembra predestinata.

Mauro Valentini

( info: www.giadaagasucci.com )

(il video del singolo “Un uomo migliore”)

https://www.youtube.com/watch?v=CjyLIAnKR6w&feature=youtu.be




I soldi dei pometini tra errori di comunicazione ed orrori di stampa

Il giorno 15 gennaio sono stati divulgati dai mass media i dati relativi alle spese effettuate dai comuni italiani pubblicate dal SIOPE (sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici che rileva le spese effettuate dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche italiane) tra i quali spiccava Pomezia.
Sono immediatamente state evidenziate, dato il cospicuo importo, da televisioni, giornali e spazi web, le spese di cancelleria pari a 1.427.238,75 euro (il doppio rispetto Roma, per fare un esempio) effettuate nell’anno 2014.

Il comunicato di rettifica è arrivato il giorno seguente dal dirigente ai Servizi Finanziari, Dott. Ugoccioni, il quale ha precisato che: “Nel caso di Pomezia, il software di contabilità non ha aggiornato i codici relativi agli impegni di spesa esistenti precedentemente all’introduzione della classificazione SIOPE. Nel 2014 l’Amministrazione comunale, utilizzando i fondi relativi al DL 35, ha proceduto al pagamento di debiti pregressi il cui codice SIOPE non era stato quindi aggiornato, causando errori nella comunicazione delle singole voci di spesa. Dalla revisione effettuata sui pagamenti risulta che la spesa effettuata nel 2014 per il codice SIOPE 1201 “Carta, cancelleria e stampati” risulta pari a € 164.504,91 di cui soltanto € 54.722,91 relativi all’anno di competenza 2014. Si è trattato quindi di un errore legato al mancato aggiornamento dei suddetti codici”.
Ne deriva che i valori divulgati dal SIOPE e ripresi dalla stampa sono stati erroneamente aumentati di oltre venticinque volte il reale dato effettivo: da 54.722,91 euro a 1.427.238,75 euro.

Alquanto anomalo che un comune a rischio dissesto finanziario fino a qualche mese fa abbia potuto permettersi uscite milionarie per risme di carta, penne, timbri , toner, matite e temperini; anomalo inoltre che una cittadina di circa sessantamila abitanti spenda venti volte di più rispetto a Firenze, cinque volte di più rispetto a Napoli o quasi otto volte di più di Bologna; non certo anomalo che tali discrepanze non abbiano inculcato dei dubbi ai giornalisti che hanno pubblicato e trasmesso questi numeri.

Possibile che nessun giornalista (in particolar modo locale) si sia preoccupato di verificare la veridicità di un dato “abbastanza equivoco”, magari con una telefonata all’ufficio stampa? Ingenuità o ricerca dell’ennesimo titolo ad effetto contro l’amministrazione? Nel comune dello scandalo merendine la risposta sembra scontata, anche se stavolta il sindaco Fucci ringrazierà tutti i mezzi di informazione che hanno dato la possibilità di parlare delle spese affrontate dall’Ente e dei risparmi registrati. Il primo cittadino nel comunicato ha evidenziato che: ”… il Comune di Pomezia ha ridotto in questi mesi tutte le spese e ha provveduto al pagamento dei fornitori che attendevano soldi da parte del Comune da anni. In particolare, l’azione dell’Amministrazione è stata volta fin dal nostro insediamento alla riduzione delle spese legate alla cancelleria, alla carta, alla rappresentanza. Abbiamo centralizzato le stampanti in tutti gli edifici comunali, abbiamo ridotto l’uso della carta attraverso la progressiva digitalizzazione dei documenti, abbiamo eliminato la carta stampata con gli abbonamenti ai giornali on line (la spesa per “Pubblicazioni, giornali e riviste” è scesa da € 11.334,20 del 2013 a € 929,74 nel 2014). Riduzione che risulta evidente anche nella voce incriminata: del totale della spesa di cancelleria nel 2014, la somma realmente spesa per l’annualità appena conclusa non arriva a 55 mila euro, la somma restante è da addebitare al pagamento di debiti pregressi”.




Giada Disco D’Oro: Miglior Interprete Femminile 2014

Giada inaugura il suo 2015 sulla scia positiva dell’anno passato: la diciannovenne di Pomezia ha ricevuto lo scorso 5 gennaio, il Disco d’oro come “Migliore Interprete Femminile 2014”.

Le 100Radio/REA Radio Televisioni Europee le hanno conferito questo riconoscimento in diretta radiofonica mondiale durante un evento che l’ha vista protagonista indiscussa del palcoscenico del CrossRoads Live Club di Roma. Per l’occasione, l’artista ha presentato in esclusiva il suo ultimo singolo “Un Uomo Migliore”, disponibile dal 6 gennaio su tutti i digital store.

Al momento della premiazione, accanto a lei sul palco, tutto lo staff dell’etichetta Cantieri Sonori, dal produttore, al manager, ai musicisti che l’hanno accompagnata dal vivo nel corso delle 60 date del suo fortunato tour estivo.

Il nuovo anno si prospetta roseo per l’artista, impegnata nella realizzazione del nuovo album che uscirà in primavera. È possibile ascoltare “Dove Ci Siamo Persi”, primo singolo del disco, in cui si nota un’importante maturazione artistica rispetto all’EP d’esordio “Da Capo”, rimarcata da “Un Uomo Migliore”, il secondo estratto scritto e composto da Marco Canigiula, che propone parole di tolleranza e rispetto per il prossimo.

www.giadaagasucci.com

www.facebook.com/giadaagasucciofficial

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Ufficio Stampa Cantieri Sonori™




A Pomezia nasce una squadra di calcio speciale

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Le è stata dedicata la squadra di calcio integrato dell’associazione ‘La cicale e la formica’ Onlus, durante la manifestazione che si è svolta in P.zza Indipendenza, a Pomezia, lo scorso 20 dicembre, a cui hanno partecipato tante persone, oltre a familiari, amici, atleti e volontari.

Lei, Enrica Dal Zotto, studentessa del liceo Pascal e volontaria dell’associazione, è venuta a mancare di recente, lasciando un grande vuoto non solo nei cuori dei suoi cari, ma anche in quelli di tutti i ragazzi e le ragazze dell’associazione che la ricorderanno sempre con affetto, insieme al suo sorriso e al suo coraggio. I genitori hanno voluto proseguire nel segno della generosità della figlia, devolvendo a ‘La cicala e la formica’ una raccolta di denaro destinata alla loro famiglia. “Enrica svolgeva tante attività e tra queste il volontariato era molto importante. Sin da piccola aveva dimostrato uno spiccato senso di solidarietà nei confronti delle persone bisognose. Al liceo aveva conosciuto l’associazione e ne era divenuta volontaria, dedicando molto tempo ad attività e progetti con i ragazzi”, dicono mamma e papà Dal Zotto.” Tutti le volevano bene, tanto che la squadra di calcio integrato, a cui lei era molto affezionata, è stata chiamata con il suo nome. Cogliamo l’occasione per ringraziare, ancora una volta, tutti i ragazzi e i collaboratori per il calore e l’affetto dimostrato”. É nata così la ‘Enrica’s team’ che, come ogni squadra di calcio integrato, prevede nella ‘rosa’ sia ragazzi abili che diversamente abili. L’obiettivo è quello di integrare e valorizzare le diversità di quest’ultimi e favorire l’inclusione sociale e la partecipazione attiva dei volontari che sono una quindicina, scendono in campo dopo un corso di formazione per adolescenti organizzato da Officine Spontanee, e dal 2012 danno vita a una squadra, oggi ‘Enrica’s team’.1fotocicala
Gli allenamenti si tengono il sabato mattina dalle 10,30 alle 12,00 al campo comunale di Pomezia, agli ordini del mister, sig. Oliviero, stimato e apprezzato allenatore dei pulcini del Real Pomezia che si dedica a questi ragazzi a titolo gratuito, con molta professionalità e passione. Le divise sono messe a disposizione dagli sponsor Publimas Allestimenti e Brando Antincendio.
La squadra partecipa a varie iniziative sportive. In primavera è prevista un’amichevole con la prima squadra del Real Pomezia, sempre in ricordo di Enrica, e un triangolare al Valeas, struttura sportiva pometina, che nel prossimo giugno ospiterà il corso di nuoto integrato ‘Stile libero’, per far acquisire ai ragazzi le abilità di base natatorie (galleggiamento, scivolamento e le basi dei due stili crawl e dorso), non senza dare spazio a momenti ludico-espressivi.

‘La cicala e la formica’ Onlus nasce nel 2007 e ha sempre operato nel territorio di Pomezia e Ardea con tante attività, con l’ obiettivo principale di tutela dei minori e delle loro famiglie, con particolare riferimento ai minori diversamente abili e alle situazioni di disagio sociale. Una di queste iniziative è il progetto di TeatroDanza, ‘Parole in movimento’, che partirà il prossimo mese di febbraio, destinato ad adolescenti con deficit cognitivo-comportamentali.
Contatti:
info@lacicalaelaformicaonlus.it;www.lacicalaelaformicaonlus.it;
fb la cicala e la formica Onlus




Berlino e la sua magia in mostra a Pomezia

«Qui sono straniera e tuttavia è tutto così familiare. In ogni caso non ci si può perdere, s’arriva sempre al muro» ( Il cielo sopra Berlino – Wim Wenders 1987 )

C’è una sorta di magia visiva in chi visita Berlino, non solo in chi vi arriva per la prima volta. La capitale della Germania unita sorprende sempre. E per sempre.

Non è tanto la luce, quanto le forme architettoniche che attraggono we rubano l’occhio.

un particolare della mostra allestita nella libreria Odradek

un particolare della mostra allestita nella libreria Odradek

Sandro Moscogiuri, giovane artista e fotografo (diplomatosi a Pomezia nel 2001 all’Istituto d’Arte di via Cavour) è andato proprio a cercare, scovare diremo meglio questo aspetto intimo di una città che è unica al mondo.

La sua ricerca, i suoi lavori sono esposti nella libreria Odradek, in via Roma, fino al 3 gennaio 2015, in una mostra allestita in modo originale (e per alcuni aspetti interattiva, con una sorpresa “creativa” per i visitatori da non perdere) dal titolo “Mittleresgrau – Grigio medio”.

Il grigio medio in fotografia è quel tono sul quale si tarano le macchine in modo che i colori vengano più naturali possibili, senza alterazioni cromatiche” e Moscogiuri si è immerso con la sua reflex con questo approccio, per raccontare l’unicità della città del muro. Panorami bellissimi e  giochi geometrici che rapiscono lo sguardo ci accompagnano in un percorso che appare al visitatore un viaggio virtuale in bianco e nero.

Un viaggio in una città dove ( come dice lo stesso autore “non c’è una vera e propria cultura locale, ma solo delle abitudini lontane dalle nostre, questo ti permette di esser libero, di essere te stesso. Non sarai giudicato dai vestiti che porti o dalla musica che ascolti, la libertà di espressione è al primo posto, ma è anche vero che non ti permetterà di spiccare, non sarai più originale di altri perché tutti sono diversi allo stesso modo. Nessuno ti vedrà come uno straniero, perché tutti lo sono”.

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Un esempio di trasporto grafico virtuale in Berlin ad opera di Moscogiuri

Appuntamento dunque tutti i giorni di apertura della libreria, fino al 3 gennaio.

Il 3 gennaio, per il “finissage” con orario 10-13 e 16-19:30 evento speciale dal titolo “Ritratti in mostra”, in cui Sandro Moscogiuri fotograferà gli ospiti per poi con un gioco di prestigio grafico trasportarli a Berlino. Una sorpresa a cui non si può mancare.

Sandro Moscogiuri – Berlin – Mittleresgrau. Pomezia, via Roma 39 – fino al 3 gennaio 2015.

Mauro Valentini




Tutti intorno all’albero

imageAho’ hai visto l’arbero de Natale?

Quale? Dove?

Ma dai… non l’hai vista ‘a trivella ch’anno messo ‘n piazza?

Si, va beh dai magari illuminato è più carino…

Ma de che… illuminato pare no shuttle… nun se po’ guardà, ma non se poteva fa n’arbero normale co du palle colorate?

Beh però così non è stato tagliato nessun albero vero…

Embè? Non se trovava n’abbete normale ma finto??? Qua stamo a perde il senso delle tradizioni, non c’è rispetto della religione…

Ma veramente l’albero non è parte della tradizione Cristiana, non è che perché lo fanno anche a San Pietro significa che faceva parte del presepe.

Che vordì? E i ragazzini non li conti? Ma come jo spieghi che quello è n’arbero de natale eddai… il Natale è dei bambini

Oddio, non lo so, bisognerebbe chiederlo a loro, alle mie figlie piace, non si sono poste il problema del tradizionale o moderno, l’hanno visto illuminato e hanno esclamato WOW!

Va beh sentì c’avrai e fie moderne ma a me sto coso nun me piace proprio!!!

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E invece a me piace proprio, lo trovo molto adatto all’architettura della nostra piazza, semplice e lineare, e illuminato trasmette l’atmosfera natalizia. Questa tipologia di albero è stata scelta anche in altre piazze d’Italia, sarebbe curioso sapere se ha destato lo stesso interesse tra i cittadini, perché invece qui a Pomezia negli ultimi giorni non si parla di altro, sembra non ci sfoiano altri argomenti che l’albero di Natale, e a fronte delle molte critiche, ci sono molti che invece hanno dimostrato di apprezzare l’addobbo Natalizio di quest’anno. Trovo futile e sterile innalzare una polemica anche per un albero di Natale intorno al quale i cittadini dovrebbero invece unirsi e scambiarsi gli auguri. Tradizionale o meno non ha importanza e anche chiamare in causa i bambini non ha senso, per loro Natale è colore e allegria e tanto basta per farli felici.

In fondo si sa, i gusti sono molto personali e non si può certo pretendere di accontentare tutti.

Immagino e spero che alla fine prevalga lo spirito natalizio e si possa discutere di altre priorità.

Buone Feste dallo staff di PomeziaNews

Foto di Giuseppe Ostaggio