Al via il progetto ‘Ricominciamo da un murales’

E’ partito ieri 26 ottobre 2015 il progetto “Ricominciamo da un murales” nelle scuole del territorio, ideato dall’Associazione “Il Fiore sulla Pietra” in collaborazione con il Comune di Pomezia.

Un progetto che mira a fornire ai ragazzi uno strumento legale, quale è il concorso Murales, che mette a disposizione uno spazio pubblico per la realizzazione di opere che entreranno a far parte del cuore della Città e trasformeranno un semplice graffito in vera e propria Street Art.
Con questo progetto – spiega la vice Sindaco Elisabetta Serra – puntiamo a far crescere il senso civico, critico ed estetico dei più giovani, dandogli la possibilità di partecipare attivamente alla vita della Città. Crediamo fortemente nel ruolo sociale, oltre che educativo, della scuola e siamo certi che questo progetto sarà un’attività importante nella prevenzione al vandalismo e nel coinvolgimento di bambini e ragazzi nella Street Art”.
Il progetto è diviso in tre fasi: laboratori di prevenzione al vandalismo, laboratori murales e, a conclusione, il concorso murales. Partecipano le scuole elementari San Giovanni Bosco e Cincinnato, le scuole medie Orazio e via della Tecnica, le scuole superiori Copernico e Albaform, per un totale di circa 450 studenti tra i 10 e i 17 anni.
Al termine dei lavori, a maggio, un evento finale concluderà il progetto e coinvolgerà tutte le classi, le famiglie dei partecipanti, la cittadinanza e il Comune. Una giuria composta dagli alunni delle scuole, da un gruppo di tecnici e dalla cittadinanza intera, raggiunta da una piattaforma web, voteranno i primi tre classificati del concorso. I murales, realizzati in fogli di PVC, saranno montati a mosaico su una struttura di alluminio che coprirà la facciata della scuola elementare San Giovanni Bosco.
“Non vediamo l’ora di vedere realizzati i murales dei ragazzi – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – La creatività dei più giovani ha bisogno di spazi e tempi dedicati, che possano veicolare in un contesto di legalità il desiderio di partecipare attivamente a rendere più bella Pomezia. Il progetto, insieme al nuovo regolamento di Polizia urbana che inasprisce le sanzioni per chi imbratta la Città, punta a creare un sentimento di rispetto per il decoro cittadino che va costruito proprio a partire dalla collaborazione dei giovani pometini”.

Murales Locandina




Il “grande peso” della raccolta differenziata

La storia dietro gli inquietanti sacchi neri

Da diverso tempo a questa parte a Pomezia si è diffuso un fenomeno che facilmente è evidente agli occhi di tutti: i bidoni della spazzatura traboccano sempre più di grandi sacchi neri. Una cosa del tutto lecita, voi direte. La stranezza della loro presenza non sta tanto nella busta di sporcizia di per se, ma da chi viene gettata.

Come in molti sapranno, sia a Martin Pescatore che a Torvajanica da tempo è iniziata la raccolta differenziata. Quest’ultima ormai non costituisce più una novità e rappresenta la soluzione migliore da adottare per i comuni, in termini di riciclo. Molti cittadini, però, si rifiutano di collaborare e di aderire a questa iniziativa. Eh si, perché per molti rappresenta uno sforzo enorme dover buttare la plastica con la plastica, il vetro con il vetro, la carta con la carta e così via discorrendo. Che grande impegno che ci vuole! Per cui, onde evitare di doversi affaticare troppo, diverse persone hanno preferito andare alla ricerca di nuove alternative. Infatti, questi bravissimi “cittadini modello” hanno deciso di raccogliere tutta la loro immondizia, confondendo così i vari materiali -umido e non- all’interno di questi enormi sacchi neri “anti-sgamo”, (se vogliamo così definirli), perché a loro pesa troppo fare la raccolta differenziata.

A chi importa dopotutto del futuro del pianeta e delle risorse rinnovabili e non rinnovabili? Fosse mai che si facesse qualcosa per aiutare l’ambiente e renderlo migliore, cercando di rimediare ai danni che l’uomo stesso ha creato. Tanto vale farsi il viaggio fino a Pomezia, dove ancora non è iniziata la raccolta differenziata, per poter buttare la propria immondizia , così come se nulla fosse.

C’è chi non si abituerà mai e continuerà a lamentarsi della raccolta differenziata, non riuscendo a comprendere completamente la sua importanza. Quest’ultima, però, non rappresenta più una possibilità o una scelta a cui noi possiamo decidere di aderire o meno, ma una vera e propria necessità. Presto anche nella città di Pomezia sarà obbligatorio fare la raccolta differenziata e a breve si terranno delle riunioni con i cittadini per dare informazioni al riguardo.

Quindi, alla fin fine, non scapperete da nessuna parte e questa storia, in ogni caso, non potrà durare a lungo. Non sarà mai che vi decidiate di adeguarvi e semplicemente rispettare le regole facendo il piccolo sforzo di suddividere i vostri rifiuti? Non solo il pianeta, ma anche le future generazioni ve ne saranno riconoscenti… E soprattutto ci farete anche più bella figura, perché sporca non è la spazzatura ma la vostra coscienza.




Lavori di riqualificazione in piazza Indipendenza, taglio del nastro sabato 24 ottobre alle ore 16.00

 

Terminati i lavori in piazza Indipendenza è il momento di presentare alla cittadinanza le novità della piazza storica cittadina. Sabato 24 ottobre prossimo, alle ore 16.00, il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci, insieme all’Associazione Città Giardino che ha donato i nuovi sette lecci che circondano la fontana circolare, taglierà il nastro di una piazza rinnovata.

 

“I lavori di questi mesi – spiega l’Assessore Giovanni Mattias –  ci restituiscono una piazza più verde e più sicura. Grazie alla donazione dell’Associazione Città Giardino, ora la fontana storica è di nuovo circondata da lecci, alimentati da un impianto di irrigazione automatica. Inoltre è stato predisposto un sistema di ricircolo dell’acqua per l’alimentazione della fontana. A questo si aggiunge la messa a dimora di una nuova giovane quercia posizionata nell’aiuola della piazza, di fronte all’edificio della Polizia Locale. Una nuova pianta che sostituisce la quercia storica, che abbiamo dovuto, a malincuore, rimuovere perché morta da anni e a rischio crollo. La vecchia quercia è stata posizionata all’interno dei giardini Petrucci a memoria della fondazione della Città e i resti dei pezzi di legno tagliati verranno donati ai cittadini sabato durante l’inaugurazione”.

 

Ad accompagnare l’evento una visita guidata del centro storico cittadino a cura degli ex studenti della 4° C e 4° D della scuola elementare Don Bosco, alla presenza della signora Petrucci, figlia dell’architetto progettista di Pomezia.

 

“La riqualificazione di piazza Indipendenza – aggiunge il Sindaco Fucci – segna l’impegno che l’Amministrazione comunale sta investendo, con la collaborazione delle associazioni del territorio, nel rendere Pomezia una Città più bella e vivibile. Oggi finalmente i cittadini di Pomezia possono vedere con i loro occhi come vengono investiti i soldi del bilancio comunale”.

 

La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.




Occhi di quercia

Oggi, 8 ottobre 2015, è stata rimossa la quercia “Pomona”, da sempre simbolo di Pomezia, da Piazza indipendenza. Al suo posto una nuova quercia verrà piantata, in segno di rinascita.

Questo si tratta di un articolo diverso. Specifichiamolo subito: non è un articolo di giornale. Ho utilizzato, a mio parere, il modo più diretto per fare arrivare il messaggio che sto cercando di trasmettere, provando a immedesimarmi nello storico albero. Non è un modo di dirle addio: non è morta. Pomona nascerà nuovamente dalla terra della sconfitta e degli sbagli. Questa terra non è ancora completamente sterile: l’animo dei cittadini è ancora fertile, lo è proprio tra queste righe. Ecco il mio umile omaggio.

“E’ da molto tempo che sono qui. Esisto da molto prima che questa città fosse fondata; da molto prima che vennero costruiti i palazzi qui intorno e più intorno ancora. Nella mia memoria ho impressa l’immagine di quando tutto era diverso. C’era una piccola piazza dove la gente si radunava per parlare, per chiedersi se andasse tutto bene o se ci fosse qualche problema da risolvere. Vedevo spesso i bambini giocare, cadere, piangere e ridere e io facevo lo stesso con loro. Tante coppiette di giovani ragazzi si sono scambiati il primo bacio di fronte a me, mentre l’autunno faceva ballare nel vento le mie foglie. Io ero un punto di riferimento, all’epoca, tanto da darmi persino un nome.

Con il tempo, la piazza è diventata più grande, le persone sono aumentate e i palazzi moltiplicati. Nelle mie radici scorreva la ninfa di questa città. Quando tutto è cambiato, sono stata dimenticata. Nessuno mi ha più aiutato. Ho visto tutto con i miei occhi. Ho osservato come la gente non si ricordasse più di me e delle sue origini. Ormai, prendersi cura di un albero non era più considerato importante. Io vedevo tutto, credetemi. Ero proprio lì davanti a voi, in silenzio.

Mi sono spenta lentamente e mi avete lasciato morire, da sola. Anche altri miei compagni, simili a me, se ne sono andati. Mi chiedo, allora, dov’erano le istituzioni quando accadeva tutto questo? Dov’erano i cittadini quando hanno smesso di indicarmi e di stupirsi del mio cambiare colore ad ogni stagione? E’ stato così a lungo e per tanto tempo sono stata arrabbiata… Ma, alla fine di tutto, non me vado invano. In tanti anni, una cosa sono riuscita a farla: ho piantato il seme in alcuni cuori e si chiama speranza. Ora io sono stanca e voglio riposare in pace. Il mio compito è finito… Ma me ne vado con la consapevolezza che quel seme sboccerà di nuovo e, grazie ad esso, rinascerò. Una nuova quercia prenderà il mio posto e, forse, crescerà più forte di me… Se qualcuno se ne prenderà cura. Io sono Pomona e vivrò ancora.




Io e lei

Il nuovo film di Maria Sole Tognazzi “Io e lei” è una commedia sentimentale che racconta di una normale coppia, quella di Marina e Federica, due donne adulte dal carattere molto contrastante. Marina è solare, libera e fresca, da sempre consapevole della propria omosessualità. Federica è fredda e seriosa, ma ricca di fascino. Marina è stata la prima donna di cui Federica si è innamorata. I tempi cambiano, così come accade alla protagonista di questa storia. Il suo rapporto, stabile ormai da cinque anni, sta subendo una svolta: la storia d’amore entra in crisi, come capita spesso a molte coppie. Federica è insicura e la sua vita si riempie di domande. Non sa più chi ama, non capisce più chi è. Ha paura, ma paura di cosa? Non si tratta del timore del giudizio altrui, ma della paura di lasciarsi andare completamente e di amare, una paura comune e che in molti capita di avere.

La quotidianità delle scene, i problemi che affliggono prima o poi qualsiasi rapporto, le battute, la libertà di amarsi: tutto parla chiaro. Una coppia come quella di Marina e Federica non è altro che come una qualsiasi altra coppia. Non esistono differenze.

Come dichiara la regista, il film si concentra più sull’ordinarietà della storia d’amore che sulla straordinarietà delle due fidanzate. Infatti, la normalità è la vera essenza di questa commedia che ha come protagoniste donne forti e autonome, capaci e consapevoli di compiere scelte importanti. Si tratta di donne libere e indipendenti.

L’omosessuale -o come meglio preferisce dire la Ferilli “omosentimentale”- non è più solo un personaggio comico o una novità, ma una semplice persona che vive la propria vita quotidiana come qualsiasi altra, tra gioie e difficoltà.

Il film si pone in un periodo in cui il tema dell’omosessualità viene spesso affrontato, cercando di dare non solo il proprio contributo in questa battaglia per il riconoscimento di uguali diritti ma di rappresentare anche un valore aggiunto. Quest’ultimo viene racchiuso nella credibilità di tale divertente commedia, la quale ci spinge a non accorgersi più che la coppia in questione è composta da due donne.

“Io e lei” è uno tra i primi film italiani a parlare dell’omosessualità femminile e di per sé rappresenta una grande novità. Il ruolo delle due protagoniste calza a pennello alle attrici Sabrina Ferilli e Margherita Buy, tra le quali non solo vi è molta complicità ma anche la capacità di compensarsi l’una con l’altra.

Il film, che uscirà il 1 ottobre nelle sale italiane, mette in risalto non tanto il valore politico a cui si ispira quanto l’amore vero e proprio di una semplice coppia che cerca di rincorrere la felicità.




Parco della Crocetta : Pista ciclabile ? no cinofila!

Quando qualche anno fa la pista fu inaugurata, anche questa tra mille polemiche come del resto accade ad ogni taglio di nastro a Pomezia, i cittadini non credevano ai loro occhi.

In effetti, ad un polmone verde così bello sotto ogni punto di vista chi era abituato? Questa città negli ultimi anni aveva visto soltanto “altre” inaugurazioni, che hanno negli anni mangiato gli spazi verdi a poco a poco, basta ricordare quello che si stagliava davanti Largo Brodolini solo 5 anni fa e quello che si può “ammirare” ora.

Il 27 novembre del 2010 l’allora Sindaco De Fusco tagliava il nastro a via Don Luigi Sturzo, denominato “Parco della Crocetta”, dicendosi felice per uno dei parchi più all’avanguardia nel panorama dei parchi ciclo-ecologici che erano stati aperti in tutta Italia. «Questa non è solo una pista ciclabile, ma un vero e proprio parco, tutto da vivere: c’è l’area attrezzata per i bambini, i percorsi sportivi, tanto verde.» Insieme al Sindaco anche l’allora Assessore Martinelli spiegava le potenzialità del polmone verde della 167: «Si tratta di un luogo tutto da vivere. L’opera è costata 1 milione e 460mila euro, stanziati dalla Regione Lazio; la pista è lunga in tutto 1.650 metri e lungo il percorso, oltre all’area giochi dove è situata anche una tettoia aperta in legno e panchine in legno e ferro, sono dislocate numerose panchine in marmo. Ai cestini per i rifiuti, già presenti, verranno affiancati presto anche i distributori per i sacchetti igienici da utilizzare per i bisognini degli animali.»

Questo diceva Martinelli, questo diceva De Fusco, solo 5 anni fa.

Poi, come spesso accade, problemi burocratici, qualche contenzioso con la ditta che aveva fatto i lavori, il parco sembra subire subito un abbandono che indigna la cittadinanza illusa per qualche mese di aver avuto in dote un gioiello. Il Comitato di quartiere di Nuova Lavinium organizza soltanto due anni dopo una “giornata di mobilitazione per la pulizia del Parco”. Gli abitanti del quartiere si armano di falcetti sacchi della spazzatura e scope per ripulire tutto, restituire i giochi per i bambini. Una bellissima manifestazione che è anche una protesta contro l’amministrazione che ha abbandonato il parco, a cui partecipa Mario Borgo Caratti, consigliere in quota SEL e anche Fabio Fucci, allora “solo” consigliere per il Movimento 5 Stelle, anche lui con scopa e sacchetto.

Chi frequenta questo parco, però, non può non notare una contraddizione clamorosa, aldilà della fatica con cui si cerca di proteggerlo non sempre con successo dai vandali e dai “poeti di strada” che imbrattano il rosso della pista con scritte indelebili e anche sgrammaticate che inneggiano al nuovo amore o alla squadra del cuore.

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Se il parco è dedicato alle biciclette e ha i giochi per i bambini, come può consentire il libero accesso ai cani al suo interno? Una contraddizione che potrebbe anche (forse) esser mitigata se i proprietari dei quadrupedi utilizzassero guinzaglio e museruola, necessari per evitare corse degli animali dietro a chi fa footing, a chi va in bici, siano essi adulti o peggio bambini. Cosa che puntualmente accade, perché quasi nessuno si attiene a a queste regole di civiltà. Eppure il Comune ha appena aperto un secondo “Bau-Garden” su via Fratelli Bandiera, dopo quello di Via Catullo, quasi sempre vuoto però.

Chiunque provi a fare una passeggiata nel parco della Crocetta potrà assistere allo scorrazzare  libero di cani di grande taglia, pericolosi per biciclette, palloni e scivoli e per (esperienza personale ndr) chi corre nei saliscendi delle piste rosse. Una contraddizione grave che finora per un puro caso non ha creato incidenti seri. La normativa riguardo ai parchi pubblici recita chiaramente che dove ci sono giochi per bambini non sia consentito l’ingresso agli amici a quattro zampe, eppure qui sembra, nei pomeriggi ancora assolati di questo inizio autunno che sia un parco cinofilo a cielo aperto.

Con la beffa di veder segnato con vernice bianca sulle corsie rosse i segnali che spiegano che, quelle corsie sono riservate ai ciclisti, a ciclisti molto prestanti, velocissimi nel battere i cani di grande taglia che li inseguono al loro passaggio.




Desideri Terreni

Alla scoperta dell’arte contemporanea

Il 25 settembre all’interno del parco Selva dei Pini si terrà la premiazione e l’evento artistico “Desideri Terreni”, promosso dall’associazione culturale “alModo” in collaborazione con il comune di Pomezia. Ventisei artisti partecipano al progetto realizzando un’opera grafica che si ispira all’idea del desiderio terreno, ricercando e esplorando nella propria interiorità. L’opera di ciascun artista è stata riprodotta su una t-shirt per un totale di 130 magliette, le quali saranno disponibili durante l’evento del 25 settembre insieme al tesseramento dell’associazione. Grazie alla pagina facebook dell’associazione medesima sarà possibile esprimere direttamente la propria preferenza per l’opera di uno dei partecipanti, designando così un vincitore il cui nome verrà svelato il giorno della premiazione presso il complesso Selva dei Pini.

Lo scopo dell’evento è quello di rivoluzionare il concetto comune di “desiderio terreno”, ormai visto come una distrazione negativa per l’uomo, promuovendo la ricerca dello spazio interiore e del territorio. In questo modo si cerca di far riemergere la giusta visione di esso, favorendo così non solo la riflessione individuale e la riscoperta di se stessi ma anche quella collettiva, grazie alla trasmissione delle emozioni che le opere suscitano nel pubblico.

Al termine della manifestazione l’associazione culturale alModo realizzerà un’installazione con parte delle magliette stampate e, contemporaneamente, si occuperà di realizzare un ulteriore progetto artistico riferita sempre ai “Desideri Terreni” Benny Recchioni, Bianca Maria Centaroli, Claudia Sabellico, Domenico Pizzimenti, Eugenio Monti, Federico Cozzucoli, Giorgio Messina, Gloria Manzini, Marcello Fraietta, Marco Casolino, marco Pettinari, Marco Santini, Marco Sgammotta, Matteo Giovannone, Matteo Seghezza, Nazzareno Flenghi, Paolo Garau, Renato Flenghi, Riccardo Rossi, Rinaldo Capaldi, Rita De Giorgio, Rosa Maria, Sara Rotondi, Silvia Faieta, Stefania Carrano e Stefano Trappolini.

Respirando arte in un giorno d’estate

Una chiacchierata con Pietro Mancini

Durante la prima settimana di Agosto ho avuto modo di poter scambiare due parole con l’artista pometino Pietro Mancini. Egli è da molto tempo che vive a Pomezia, anche se rimane comunque attaccato alle terre calabresi nelle quali è nato. Pietro è la dimostrazione del fatto che, anche in una piccola città come quella di Pomezia, si può ospitare l’arte, può nascere arte e si può diffondere arte. Tra un caffè e qualche canzone suonata in piazza, abbiamo affrontato e discusso del tema dell’arte ai giorni nostri, che io cercherò -goffamente e con forse molta poco professionalità- di riportare qui.

“E’ difficile” , spiega Pietro, “poter dire cosa ci spinge ad avvicinarci al mondo dell’arte”. Non esiste un solo motivo, una sola causa o una sola attrazione: la moltitudine di elementi, le sfaccettature, le piccole e grandi variazioni, sono quelle che ci spingono e che ci attraggono verso esso. Tanti elementi -delle volte casuali e delle volte non- compongono questo meraviglioso ma sempre più dimenticato mondo.

Se ci fermiamo un attimo a riflettere e proviamo a chiudere gli occhi, la parola “arte” vi farà scorrere una serie di immagini, suoni, dipinti. Ecco, la vedete? Le opere nella loro integrità e morbidezza, il marmo scolpito, i grandi tomi scritti a mano, le ombre dei quadri e i dettagli enigmatici… L’arte, quella dei grandi nomi. Michelangelo, Dante, Caravaggio, Leonardo. La lista potrebbe continuare a lungo. Nella parola “arte” pulsa il sangue italiano. Italia, nido di tanta magnificenza e ora covo di tanta ignoranza.

Pietro continua dicendo: “viviamo in un paradosso”. Ed è vero. Quante difficoltà incontrano ora gli artisti per poter emergere? E’ rimasto ancora spazio per loro? Il patrimonio italiano, così ricco e vasto e di una potenzialità che i Paesi di tutto il mondo ci invidiano, viene attualmente gestito con troppa poca sufficienza, senza neanche investire per il contemporaneo. Viviamo in una situazione statica, ferma, immobile. Manca il dinamismo, il movimento che faccia avvicinare la gente e ridare una “seconda vita” all’arte.

Come possono i giovani ragazzi poter avere ancora qualche speranza di poter emergere e poter riuscire in questo campo, in un’epoca che non lascia scampo ai sogni? Non è una domanda semplice e, purtroppo, forse un po’ amara. Pietro ha provato a dare qualche consiglio, spiegando che non c’è un unico modo per entrare in questo campo. “Bisogna avere coscienza” dice. Molti dei giovani, ormai, si basano solo su notizie prese da internet, ma questo non basta. In quello che si fa, nelle proprie opere, bisogna essere personali e usare solo “la propria creatività”. Se non si è se stessi nell’arte, si è bugiardi, perché l’unico momento in cui si può mettere a nudo la propria anima è in uno scatto, tra le righe di un foglio o le pennellate di un quadro. Non basta essere sognatori, ma bisogna avere la forza di rendere i propri sogni concreti. Per questo è importante tenersi stretti i consigli di persone che già da tempo hanno avuto modo di capire e di affrontare il mondo travagliato, ma incantevole, che è quello dell’arte e per questo ringrazio Pietro per avermi concesso un po’ del suo tempo e aver condiviso le sue riflessioni al riguardo.

“Si può esistere senza arte, ma senza di essa non si può vivere.”

(Oscar Wilde) 

 




In marcia per gli immigrati

I flussi migratori esistono da millenni sui libri di storia: sarebbe sufficiente aprirli, leggerne i contenuti e porsi delle domande sul presente storico che stiamo vivendo. Mai come in questi ultimi tempi, si assiste infatti ad un orrendo teatro, nel quale molti individui danno sfogo con la pancia e le sue interiora ad espressioni brutali di razzismo. Ci sono davvero molti modi di dire le cose, di apostrofare le persone, di declinare concetti e sembra che, soprattutto nel mondo di Internet, si scelgano spesso i toni più violenti, le parole più aggressive e prepotenti, le volgarità e le ingiurie verso le persone.

Fate gli immigrati a casa vostra, devono restare a casa loro, affondiamo i barconi, ma come mai non ci sono iniziative anche per gli italiani poveri e bisognosi? gli italiani emigrati non rubavano, devono morire tutti, dobbiamo pensare agli italiani, ci rubano il lavoro, puzzano e portano degrado nei nostri quartieri, un giorno non saremo più noi gli italiani, basta con questo finto buonismo, ci costano ics euro al giorno” sono solo alcune delle frasi del sentire comune, non comune a tutti tuttavia.

Da decenni ormai la sociologia e la psicologia sociale cercano di dare una spiegazione scientifica ai fenomeni di stigmatizzazione e di razzismo e spiegano quanto queste reazioni individuali o collettive di intolleranza e non accoglienza siano fisiologiche e siano il frutto della paura del diverso e della minaccia che esso possa costituire. Ma la paura, le infamie, le minacce e lo sdegno non sono l’unica reazione possibile: ce n’è una più umana, dignitosa e civile, che guarda ai disastri e alle morti in mare con profondo dolore, che comprende che chi scappa lo fa da un posto in cui una casa già non ce l’ha più, che sa che le responsabilità primarie dei flussi migratori verso “l’Occidente del mondo” sono dell’Occidente stesso, che vi riconosce dei fenomeni storici di portata epocale, che non possono essere ignorati o soltanto bloccati, poiché è evidente che ciò non sia assolutamente attuabile. Ci si può dunque aprire e si può coglierne non solo le possibilità culturali che da ciò derivano, ma anche l’occasione per riscattarsi dalla propria animalità.

0La Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi parte da queste ed altre ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà, materiale ed immateriale. Venerdì 11 settembre moltissime località d’Italia aderiranno ad una marcia, che vuole rappresentare l’inizio di un percorso di cambiamento al livello degli atteggiamenti e dei comportamenti, un invito a tutti gli uomini e le donne del mondo globale “di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti”.

Grazie alla comunità di Rete Antirazzista Pomezia, anche Pomezia, come Roma, aderisce alla marcia, che partirà venerdì 11 settembre alle ore 21.00 da Piazza Indipendenza. Ognuno ogni giorno con le proprie azioni sceglie da che parte stare: è bello poter dare notizia di un evento che si distingua a livello umano, che voglia che si superi la violenza verbale, che ci inviti a riflettere e restare umani anche di fronte ad eventi di questa portata e pieni di intrinseche contraddizioni, che ci esorti a provare a riconoscerci negli occhi pieni di terrore e dolore di chi sbarca con una busta di plastica in mano e ha appena vinto la sua prima battaglia contro la morte.

“Abituarsi alla diversità dei normali è più difficile che abituarsi alla diversità dei diversi.”

(Giuseppe Pontiggia)

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/133448817001036/




Al via la Notte Bianca

Sabato 5 settembre, dalle ore 19,00 fino a notte inoltrata,nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Pomezia per l’estate pometina, si svolgerà la Notte Bianca 2015, con la cittadina che si trasformerà in una grande area pedonale in collaborazione con gli esercizi commerciali e le associazioni di Pomezia, con iniziative di intrattenimento, cultura, musica, balli, sport, degustazione, e shopping con la consueta apertura prolungata dei negozi.

Tra le proposte in programma, tante sono quelle culturali, tra cui il baratto dei libri presso lo spazio dell’associazione la Casa dell’Albero, da molto tempo attiva sul territorio, come ci spiega la responsabile Carla Benfenati.“Da anni proponiamo lo scambio di abiti, giocattoli, oggettistica e libri. Negli ultimi tempi diamo la priorità al baratto di libri, romanzi, gialli, fumetti, ma anche di testi per i più piccoli. Sono soprattutto donne e bambini che portano i loro volumi, anche se gli uomini e gli adolescenti si avvicinano sempre più, curiosi e numerosi”.
Portare libri da casa per scambiarli con altri testi è anche un’occasione per socializzare, conoscere altre persone e farsi quattro chiacchiere, e perché no, in un periodo di crisi economica, leggere senza spendere denaro. “Condividere la passione per la lettura ti fa conoscere nuovi libri e autori, ma ti mette in contatto anche con tante persone con le quali scambi anche suggerimenti e consigli non solo sulle letture“, sostiene la Benfenati che ci racconta il vero spirito dell’iniziativa con un paio di aneddoti. ”All’ultimo baratto un ragazzino voleva un libro, ma non aveva con sé nulla da barattare e allora mi ha proposto di scambiare i suoi occhiali da vista!Il libro gliel’ho dato comunque e lui se n’è andato tutto contento! In un’altra occasione un signore ha trovato nel nostro stand un libro di storia dell’arte che cercava da tanto tempo, e se n’è andato tutto soddisfatto e contento. Per sabato 5, vi aspettiamo a Via Orazio con i vostri libri”.

Di seguito il programma della Notte Bianca di Pomezia

Piazza Indipendenza
Ore 19:00 – Apertura Manifestazione con presentazione programma eventi Notte Bianca 2015 a seguire esibizioni di ballo “Danze dal Mondo”
Ore 21:00 – Concerto rock melodico con gli U-KNOW
Ore 22:00 – Esibizione Centro Sportivo Valeas Club
Ore 22:30-.Spettacolo animazione CINECITTA’WORLD
Ore 23:30-Concerto “Hot Spaces” – Cover Queen
Allieteranno la serata le Associazioni Sportive del Territorio con musiche e danze di vario genere

Piazza Bellini
Ore 21:00-Intrattenimento con Canzoni Romane con Anna Bello

Via Roma (altezza incrocio Via Spaventa)
Dalle ore 20:00-Spettacoli continui sportivi e di animazione…danze – ginnastiche – lezioni di fitness e balli
Esibizioni e spettacoli con artisti di strada:breakdance – acrobatica – Burlesque e tanto altro

Largo Catone (adiacente Biblioteca)
Ore 20:00- Apertura con spettacolo The Rock’n’ Roll – “The Fried Chickens”
Ore 24:00-Evento musicale “L’Inferno di Dante”

Via Orazio (altezza incrocio Via Catullo)
Ore 21:00-Intrattenimento musicale “Pari e Dispari” Voglia di ballare
Via Orazio (altezza edicola)
Ore 21:00 -Divertiamoci insieme ……. “Karaoke”
a seguire spettacolo musicale della Banda Filarmonica di Ardea

Via Roma (altezza Unicredit)
Ore 21:00-Musica dal vivo band pop rock
Punto gastronomico “degustazione del Torvicello”
Piazza Bellini
Ore 20:00 -Punto gastronomico “Piatti tipici romani e degustazione del Tortellino”

Largo Plinio
Ore 21:45 -Esibizione itinerante della Banda Musicale Folkloristica S. Cecilia e dell’ Asd Diamond Majorettes

Altri intrattenimenti e punti gastronomici:
Via Filippo Re, Via Plinio, Via Ovidio, Via Varrone, Largo Mameli




Pomezia,un bus turistico per i week end

Partirà il 7 agosto prossimo il servizio di navetta turistica che servirà il territorio comunale tutti i fine settimana fino al 13 settembre. Due linee, attive il venerdì dalle 16.00 alle 23.30 e il sabato e la domenica dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 23.30, che collegheranno tutti i quartieri della Città al mare, al Museo Lavinium, alle piazze che ospitano gli eventi. Il servizio sarà gestito da Autolinee Troiani ed è finanziato da fondi comunali.
Un servizio che abbiamo fortemente voluto – spiega la vice Sindaco Elisabetta Serra – per offrire alla cittadinanza e ai turisti uno strumento efficace, a un costo ridottissimo, per muoversi comodamente in Città durante il weekend, per raggiungere le spiagge, i siti di interesse culturale e i numerosi eventi in programma”.
La navetta turistica, composta di due bus di 30 posti ciascuno, offre due linee (Linea 1 e Linea 2), con una frequenza rispettivamente di un’ora e mezza e un’ora, al costo di un biglietto giornaliero di 2 euro, utilizzabile senza limiti per entrambe le linee, che potrà essere acquistato direttamente sul bus.
“Con questo servizio – continua Serra – vogliamo incentivare il turismo nella nostra Città, che offre spiagge pulite e attrezzate, un Museo civico archeologico d’eccellenza e una vastissima varietà di eventi e iniziative, culturali, teatrali, musicali. Ma vogliamo anche mettere a disposizione della cittadinanza una modalità di trasporto alternativa per muoversi in lungo e in largo per la Città durante il weekend senza necessariamente spostarsi in automobile”.
“Ancora una volta l’Amministrazione comunale si dimostra attenta alle esigenze del territorio – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – Dopo la cura avuta per la sistemazione del lungomare e la fruibilità e sicurezza delle spiagge, vogliamo creare le condizioni affinché Pomezia possa intercettare i turisti che visitano la Capitale. Una delle navette turistiche, con partenza dalla stazione ferroviaria di Santa Palomba, collegherà infatti facilmente Roma con la nostra Città nei fine settimana, dando la possibilità a turisti e romani di raggiungere Pomezia senza più preoccuparsi di spostarsi in automobile verso la nostra Città”.




Estate Pometina,appuntamenti d’agosto

Calendario degli Eventi di agosto del Comune di Pomezia:

1 agosto 15.00 Visite Guidate alle Torri Medievali di Santa Palomba, all’Antro del Fauno
1 agosto 19.00 Torvaianica (Quartiere Campo Ascolano) Premio Culturale Campo Ascolano per pittura, scultura e poesia sul tema”Campo Ascolano: Mare Dune Storia”
1 agosto 21.00 (Quartiere S. Palomba) Cinema Sotto le Stelle XI Edizione- Dragon Trainer 2
1 agosto 21.30 Torvaianica (Piazza Ungheria) Serata Folklore Mondiale
2 agosto 19.00 Torvaianica (Quartiere Campo Ascolano) Premio Culturale Campo Ascolano per pittura, scultura e poesia sul tema”Campo Ascolano: Mare Dune Storia”
2 agosto 21.30 Torvaianica (Piazza Ungheria) Eventi Musicali Estate 2015 a Torvaianica – Nuvole Barocche
4 agosto 21.30 Pomezia (Piazza Indipendenza) Eventi Musicali Estate 2015 a Pomezia- Una Serata con Mina e la Musica Italiana
5 agosto 21.00 Piazza Indipendenza Cinema Sotto le Stelle XI Edizione – Frozen
7 agosto 21.30 Torvaianica (Piazza Ungheria) A Colpi di Rock – Concorso musicale apremi
7 agosto 21.30 Museo Sogno di una notte di mezza estate
9 agosto 21.30 Torvaianica (Piazzale Kennedy) Maurizio Battista Show
9 agosto Torvaianica (Quartiere CampoAscolano) Caccia al Tesoro
9 agosto 21.30 Torvaianica (Piazza Ungheria) Eventi Musicali Estate 2015 a Torvaianica – Latin Magic
11 agosto 21.30 Piazza Indipendenza Eventi Musicali Estate 2015 a Pomezia- Maratona di Ballo
12 agosto 21.00 Piazza Indipendenza Cinema Sotto le Stelle XI Edizione- Trasformers 4
16 agosto 18.00 Torvaianica (Quartiere CampoAscolano) Maratonina di Famiglia
18 agosto 21.30 Piazza Indipendenza Eventi Musicali Estate 2015 a Pomezia -Jam Session
19 agosto 21.30 Piazza Indipendenza Eventi Musicali Estate 2015 a Pomezia- Reggae Night musica dal vivo
21 agosto 21.30 Torvaianica (Piazza Ungheria) Festa della Birra Social Beach
21 agosto 21.30 Museo Buzzatiana Narrazione
22 agosto 21.30 Torvaianica (Piazza Ungheria) Festa della Birra Social Beach
23 agosto 21.30 Torvaianica (Piazza Ungheria) Festa della Birra Social Beach
25 agosto 21.30 Piazza Indipendenza Eventi Musicali Estate 2015 a Pomezia – Maratone di Ballo
26 agosto 21.30 Piazza Indipendenza Eventi Musicali Estate 2015 a Pomezia- Serata Reggae
28 agosto 21.30 Torvaianica (Piazza Ungheria) Eventi Musicali Estate 2015 a Torvaianica – Canzoni Romane(Merchiorre)
28 agosto 21.30 Museo Bagliori D’astra Danza Classica e Contemporanea
29 agosto 21.30 Torvaianica (Piazza Ungheria) Eventi Musicali Estate 2015 a Torvaianica – Hot Space Cover Queen
29 agosto 21.30 Piazza Indipendenza A Colpi di Rock – Concorso Musicale a premi
30 agosto 21.30 Torvaianica (Piazza Ungheria) Eventi Musicali Estate 2015 a Torvaianica – I Perditempo
31 agosto 21.00 Quartiere Nuova Lavinium Cinema sotto le stelle alla Nuova Lavinium