Stroncata rete internazionale di pedofili

Perquisizioni e arresti in 18 regioni e 53 province, smascherate 16 associazioni criminali e oltre 140 gruppi pedopornografici in tutto il mondo, coinvolte 432 persone di cui 81 italiani, due dei quali, un ottico di 71 anni e un disoccupato di 20 anni, che organizzavano tutte le attività, inclusi i nuovi reclutamenti. Questo il risultato dell’imponente operazione “Luna Park” dei giorni scorsi conclusa dalla Polizia postale di Milano e dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online (Cncpo) della polizia di Roma contro gruppi della criminalità che diffondevano il materiale pedopornografico attraverso i canali di messaggistica come Whatapp e Telegram, condividendo foto e video che ritraevano vere e proprie violenze sessuali su minori. Migliaia i file scambiati nelle chat. Tentativi di adescare i bambini emergono ‘direttamente’ da alcune chat. L’indagine, coordinata dai procuratori aggiunti Eugenio Fusco e Letizia Mannella e dai pm Cristian Barilli e Giovanni Tarzia, ha coinvolto circa trecento agenti che per due anni hanno lavorato sotto copertura identificando delinquenti, di cui 15 arrestati in flagranza e sequestrato tablet, smartphone, pen drive, pc e profili social. Diversa l’estrazione sociale degli indagati con un’età compresa tra i 18 e i 71 anni, tra cui studenti, professionisti, operai, pensionati e impiegati, provenienti per il 35% dalla Lombardia e dalla Campania. “La capillare attività di monitoraggio dell’intera rete internet a salvaguardia di minori e fasce più deboli ha portato già, nel 2020, all’oscuramento di 2442 siti e alla denuncia di più di 1100 persone” ha dichiarato la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. “L’operazione conferma che purtroppo il fenomeno della pedofilia on line è trasversale in quanto coinvolge fasce sociali ed anagrafiche eterogenee. Per contrastare questo odioso crimine è essenziale la collaborazione da parte di tutti gli utenti con la segnalazione dei contenuti illeciti rinvenuti sul web”. Segnalazioni su illeciti ravvisati sul web da parte di ogni cittadino si possono indirizzare alla Polizia postale attraverso il sito https://www.commissariatodips.it o tramite i vari commissariati sul territorio.

(Foto dal sito https://www.commissariatodips.it/)




Furgone pedofilo – ALLARMISMO

ALLARMISMO VIRALE

Molte di noi mamme pometine ieri sera abbiamo ricevuto una foto di un furgone bianco con una striscia colorata arancione, con tanto di targa ben visibile con questo messaggio abbinato

“Pare si aggiri attorno alle scuole, negli orari di transito dei bambini, un furgone con un tipo sospetto che scatta foto e si traveste in modo strano. Sembra che qualche segnalazione ai CC sia già stata fatta. Vi inoltro la foto del furgone, mi hanno detto che la striscia adesiva viene cambiata con diversi colori”

Ricevere certi messaggi alle 23.00 non fa certo piacere, normalmente penseresti alla solita bufala ma i palazzi che si vedono nella foto sembrano proprio quelli vicini alla scuola, e il messaggio arriva da una rappresentate di classe quindi un po’ in effetti mi sono preoccupata.

Subito su facebook è rimbalzata la notizia, riportata da alcune mamme che hanno ricevuto lo stesso messaggio dalle rispettive rappresentanti. Immediatamente sono iniziati i dubbi di tante…

Nella foto si vede chiaramente la targa perché non denunciare e far intervenire i carabinieri a controllare? Invece di innescare un allarmismo virale? Nel giro di pochi commenti viene fuori che si tratta della solita bufala, in quanto da controlli effettuati sembrerebbe essere un giardiniere intento nel suo lavoro.

A me la smentita è arrivata solo stamattina alle 11.00

Ma… mettiamo che io non fossi una mamma super informata, una mamma tutta casa e web, e non abbia avuto modo di confrontarmi con chi dei dubbi se li è fatti venire,  mi addormento con l’angoscia del furgone davanti alla scuola, esco, porto mia figlia e vedo un furgone bianco a 100m dalla scuola, magari riconosco pure la targa…

avverto immediatamente gli altri genitori, mi porto qualche papà ben robusto e presa dal panico, per proteggere mia figlia, tiro giù dal furgone il tizio incrimato e lo lascio pestare a sangue!!!

Insomma riflettiamo bene prima di diffondere certe notizie pubblicamente, è stato esposto un numero di targa ben visibile, facendo illazioni pesanti, con l’intento di salvare i bambini, si è messa in pericolo una vita.

Il web è uno strumento molto potente, può aiutarci o distruggerci, dipende solo da che parte sei…

Puoi essere la mamma preoccupata…

o la moglie di un giardiniere che guida un furgone bianco…

I nostri bambini sono comunque esposti a pericoli di ogni genere ogni momento, occhi aperti antenne alzate e guardiamoci intorno sempre, ma evitiamo di gridare al lupo al lupo senza prima verificare.