Sosta selvaggia ai 16 Pini: la risposta del Comandante del Corpo della Polizia Locale

Il nostro approfondimento sul problema della sosta selvaggia nel parcheggio del centro commerciale 16 Pini continua con la risposta del dott. Angelo Pizzoli, Comandante del Corpo della Polizia Locale di Pomezia .

“In riferimento alle richieste da voi formulate, a mio avviso l’elemento principale della vicenda non è tanto la destinazione d’uso dell’area interessata, allorquando la dottrina ha sancito in più circostanze che ciò che rileva non è la natura della strada ( pubblica o privata) bensì l’uso a cui essa è destinata.

In particolare, la valenza dell’uso pubblico diviene assorbente e principale rispetto alla titolarità della strada, detto ciò comunque, rimane discussa la piena valenza pubblica delle aree di sosta all’interno dei centri commerciali, in quanto, queste possono essere disciplinate unilateralmente dal proprietario del centro, sia in relazione alla piena libertà di accesso ( provvedendo con chiusure in diverse ore del giorno o dell’anno), sia circa la destinazione di aree ad uso diverso rispetto alla sosta dei veicoli.

Detto ciò, l’elemento principale della vicenda risulta essere a mio avviso, la titolarità relativa all’istallazione della segnaletica stradale secondo i dettami del Codice della strada; difatti per essere vigente ed efficace la segnaletica deve essere apposta con provvedimento autorizzatorio dell’Ente pubblico proprietario della strada o che abbia la potestà territoriale sulla stessa. In caso contrario, alcuna valenza avrebbero i verbali di contestazione emessi dalla Polizia Locale o dagli altri organi di vigilanza, poichè, l’emissione di un atto pubblico sarebbe determinata da un provvedimento di un privato che avrebbe autonomamente istallato la segnaletica, se pur conforme ai dettami del C.d.S., ma non sarebbe legittimata da alcun provvedimento/autorizzazione amministrativa.

Nel caso di specie da verifica effettuata presso l’ufficio LLPP, non risulta alcun provvedimento ( Ordinanza Dirigenziale) di autorizzazione all’istallazione della segnaletica stradale di posti riservati a disabili all’interno del centro commerciale.
In conclusione, alcun verbale di contestazione può essere elevato in forza della segnaletica ad oggi vigente nel centro commerciale.”




Sosta selvaggia nel parcheggio 16 Pini: parla il direttore

A seguito dell’articolo riguardante il problema della sosta selvaggia nel parcheggio del centro commerciale 16 Pini di Pomezia, ho ritenuto utile ascoltare il parere del direttore della struttura.

Il giorno 9 marzo, sono stato ricevuto dal dott. Meoli, responsabile del centro commerciale dal 2011.
Consapevole del problema legato all’inciviltà di molti clienti, il direttore ha dato piena disponibilità per la risoluzione della questione.

Per quanto riguarda le soste non autorizzate sui parcheggi riservati ai disabili, data l’impossibiltà di assumere ulteriori vigilantes, attualmente si potrà intervenire con richiami in filodiffusione e con la distribuzione di volantini di sensibilizzazione.

L’intervento della Polizia Locale al momento non è consentito perché il centro commerciale risulta edificato su un terreno privato; il direttore dovrà quindi rivolgersi all’amministrazione di Pomezia al fine di ottenere un atto utile per il superamento di questo ostacolo burocratico.

Nel frattempo il dott. Meoli ha tentato di riposizionare, avanzandoli di qualche metro, i dissuasori di cemento situati davanti le giostre dell’entrata est con il fine di scoraggiare gli automobilisti a sostarvi di fronte. Nonostante la carreggiata ristretta, il tentativo è risultato inutile tanto da render necessario il ricollocamento dei dissuasori nella posizione originaria.

Ciò testimonia che la maleducazione e la mancanza di senso civico di molti clienti sono la causa principale del problema; la buona volontà e lo spirito di iniziativa della direzione sono segnali incoraggianti in attesa che le leggi a tutela dei diritti dell’utenza debole (e non solo) possano esser rispettate esattamente come in altri luoghi pubblici.




Se-dici inciviltà

imagePigrizia, mancanza di senso civico o menefreghismo? Queste le tre parole che mi vengono in mente ogni qual volta giungo in un parcheggio di un centro commerciale mentre osservo puntualmente decine e decine di automobili in “sosta selvaggia” nonostante centinaia di parcheggi liberi.

Emblematico è il caso del Centro Commerciale Sedici Pini di Pomezia, situato lungo la via del mare e molto frequentato in particolar modo durante il fine settimana; nonostante i circa tre ettari di parcheggio (tra livello strada e sotterraneo) le difficoltà iniziano già nell’ingresso dove, delle tre corsie per accedere al parcheggio, resta libera solo quella centrale (foto 1).

Entrando e dirigendomi verso l’ingresso est del complesso si nota che l’accesso al piazzale dove sono posizionate le giostre per i bambini è perennemente ostruito da una fila di veicoli parcheggiati a “spina di pesce” che rendono spesso difficoltoso (se non impossibile) il passaggio di carrelli e carrozzine per disabili (foto 2). Camminando verso la rampa per il sotterraneo si costeggiano auto in sosta (fuori posto) su ambo i lati e sugli attraversamenti pedonali (foto 3). Giunti nel sottosuolo, sebbene il numero di parcheggi sia più del doppio di quelli esterni, è impossibile non incontrare veicoli parcheggiati senza autorizzazione sugli spazi riservati ai diversamente abili, situati logicamente nelle vicinanze degli ingressi.
Ad oltre dieci anni dall’apertura, la situazione è sempre la stessa; mi chiedo allora: chi tutela la sicurezza dell’utenza (in particolare quella debole)? Per quale motivo un cittadino è costretto a dribblare le automobili degli incivili (anche rischiando l’incolumità personale e magari dei propri figli) per poter raggiungere i negozi nella struttura? Possibile che un disabile fatichi a trovare un parcheggio riservato vicino alle entrate perché occupati da veicoli senza autorizzazione e si trovi costretto a fare lunghi giri lungo la strada per poter trovare un pertugio tra le auto posteggiate irregolarmente?
La Polizia Locale può intervenire? Il comune può itervenire istallando le apposite segnaletiche di divieto?
Per citare un esempio, ad Aprilia (riporta ilMessaggero in data 9 settembre 2014) i vigili urbani hanno svolto un controllo multando i trasgressori presso due noti centri commerciali della città.

Approfondendo la questione sul web e consultando il sito www.legaleconsulenza.it si legge:
“Ai fini dell’applicazione delle norme del presente codice, si definisce “strada”, l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.
Una strada, un’area privata può essere ad uso pubblico, se destinata all’indistinta circolazione delle vetture. In tal caso, le norme del codice della strada sono applicabili anche alle auto parcheggiate sull’area privata e possono intervenire, per sanzionare i comportamenti dei conducenti, sia i vigili che i carabinieri.
Ecco alcune massime relative a sentenze, reperibili facilmente su internet.
Le norme sulla disciplina della circolazione stradale devono trovare piena applicazione anche su strada o spiazzo privato frequentati da un numero indistinto e più o meno rilevante di persone, concretandosi in tal caso una situazione di fatto del tutto corrispondente all’uso pubblico che diventa preminente rispetto alla natura privata dello spiazzo (Cassazione Penale, IV Sezione, Sentenza n°. 7671 del 29.9.1983).
L’applicabilità delle norme sulla circolazione stradale sussiste sia che questa si svolga su area pubblica sia che si svolga su area privata (Cassazione Penale, IV Sezione, Sentenza n°. 646 del 16.1.1979); si può ritenere quindi che se la strada privata ha comunque un utilizzo pubblico i veicoli ivi circolanti – e nella “circolazione” va ricompresa in questo caso anche la sosta – devono rispettare le norme del codice della strada.
Riguardo l’applicazione delle norme del codice della strada ed il conseguente intervento delle forze dell’ordine, non si deve fare riferimento al concetto di proprietà della strada o dell’area, ma a quello di destinazione pubblica della stessa.
Pur essendo privata, l’area è aperta alla circolazione dei veicoli ??? E’ questa la domanda a cui rispondere.
Mentre il parcheggio privato di un centro commerciale è aperto all’indistinta circolazione dei veicoli, il cortile privato condominiale è delimitato da un cancello (anche se aperto), quindi non è destinato alla generale fruizione degli automobilisti. Anzi colui che entra nel parcheggio senza averne diritto, viola la proprietà condominiale.
Di conseguenza, mentre i carabinieri possono intervenire nel parcheggio privato di un centro commerciale, non potrebbero farlo nel parcheggio di un condominio”.
Cosa aspettiamo dunque?