Iniziative solidali di Marzo per Cuore d’Africa Onlus

Cuore d’Africa, la casa dei bambini diventa orfanotrofio
scout_Cuore.dAfrica

Il mese di Marzo è ricco di eventi per le raccolte fondi dell’Associazione Cuore d’Africa Onlus, perché abbiamo in cantiere diversi nuovi progetti. Pochi giorni fa dal Kenya ci hanno scritto le nostre collaboratrici, informandoci della visita degli ispettori governativi presso il Villaggio della Speranza.

La nostra casa dei bambini ha ricevuto da tempo il riconoscimento dello status di orfanotrofio, ma abbiamo deciso di inoltrare la richiesta per delle sovvenzioni governative destinate agli istituti caritatevoli di pubblica utilità.

A questo scopo dobbiamo rispettare degli standard più rigidi e gli ispettori hanno evidenziato alcune carenze. Sarà necessario assumere altri due dipendenti oltre alla matrona Lynda e al custode Willy (poiché deve essere garantito un servizio 24 ore su 24 a disposizione e a custodia dei bambini ospiti della struttura), dovranno essere apportate delle piccole modifiche alla struttura dei servizi igienici, e dovremo acquistare materassi, coperte e zanzariere nuove per ogni letto.

L’impegno finanziario per i lavori non è di grande entità (anche se stiamo aspettando il costo definitivo), ma gli stipendi per due nuovi dipendenti sono davvero una sfida! Per questo motivo nei prossimi mesi saremo molto presenti sul territorio e sul web per promuovere le nostre attività finalizzate alla raccolta dei fondi necessari.

La prima iniziativa ci vedrà in piazza per la vendita delle piantine in collaborazione con gli scout del gruppo Assoraider. I nostri amici, come lo scorso anno, si sono resi nuovamente disponibili per aiutarci in questa raccolta fondi. Quest’anno abbiamo scelto le pansè, le viole del pensiero, quello che rivolgiamo ai nostri bambini in adozione a distanza: lontani geograficamente, ma sempre nei nostri cuori! Ancora una volta saranno proposte in un vasetto di ceramica smaltata a fronte di un contributo di soli 5 euro. L’appuntamento è per Sabato 15 Marzo al mercato di Pomezia davanti al “Bar del Pino” (angolo tra Via Orazio e Via Catullo) dalle 9 alle 13 e per Domenica 16 Marzo in Piazza Indipendenza davanti alla Chiesa di San Benedetto alla stessa ora. A fine mese torna l’appuntamento con il teatro solidale. Gli amici della compagnia Il Cassetto Nel Sogno si sono resi disponibili ancora una volta per mettere in scena uno spettacolo per raccogliere fondi a nostro favore.

E’ stato scelto NOVECENTO, il monologo di Alessandro Baricco dal quale è stato tratto il celebre e commovente film “La leggenda del pianista sull’oceano”. Protagonista dello spettacolo è Luca Dante Ortolani, che con la sua accorata interpretazione ci farà rivivere le scene del film, accompagnato dalle indimenticabili musiche di Ennio Morricone. L’appuntamento è per Sabato 23 Marzo alle ore 21 presso la sala teatro dell’Hotel Principe in Via dei Castelli Romani 14/A. Il contributo richiesto è di 10 euro e tutto il ricavato sarà destinato alla costruzione del secondo edificio dell’orfanotrofio. Queste due iniziative daranno il via a una importante raccolta fondi, che ci accompagnerà per i prossimi mesi e alla quale ci auguriamo partecipino molti amici, vecchi e nuovi, che nel tempo hanno dimostrato di apprezzare l’impegno e la dedizione dell’Associazione Cuore d’Africa Onlus. 

Per maggiori informazioni su questi appuntamenti potete consultare il sito www.cuoredafrica.org oppure scrivere a [email protected]

 




Associazione Spirit Romanesc ONLUS

Spirit RomanescIl sostegno all’integrazione dell’Associazione Spirit Romanesc ONLUS.

Oggi sono piu’ di 4.000 i cittadini romeni che vivono nel territorio di Pomezia, un dato in crescita, che rispecchia quello nazionale, dove l’Italia detiene il primato europeo per la presenza di cittadini romeni sul proprio territorio: ben 1.071.342 sul totale di 2,5 milioni presenti in tutta l’Ue. I dati emersi dal Centro Studi e Ricerche Idos e Dossier statistico Immigrazione Caritas parlano di un processo di integrazione graduale che ha avuto la sua accelerazione grazie al ruolo della famiglia e del lavoro, ogni anno sono infatti circa 1.300 le acquisizioni di cittadinanza (il 71% per matrimonio misto) e i romeni rappresentano il 22,8% della forza lavoro straniera in Italia .

Un percorso, quello dell’ integrazione, che pur potendo contare oggi su consolidati punti di forza come l’ inserimento nel mondo del lavoro, i matrimoni misti, una buona presenza dei romeni nelle istituzioni scolastiche e un apporto alla crescita demografica in Italia (tra il 2000 e il 2011 sono stati 89.093 i bambini nati in Italia da madre romena e padre straniero) non mancano però difficoltà inerenti la lingua, la burocrazia, l’accesso all’informazione, i pregiudizi della società, lo sfruttamento, o gli abusi sul lavoro e gli effetti negativi dovuti alla scelta di emigrare: dagli anziani abbandonati nei villaggi rurali, ai circa 350 mila ”orfani sociali”, ai problemi di ricongiungimento per minori e familiari.

A sostegno del processo di integrazione dei cittadini romeni nel nostro territorio, opera l’ Associazione Spirit Romanesc ONLUS con sede centrale a Roma e 5 sedi operative: Lanuvio, Aprilia, Riano, Guidonia e Pomezia.

Abbiamo chiesto a Daniela Hondrea, responsabile della sede operativa di Pomezia e mediatrice interculturale laureata in psicologia, di descriverci le attività e i progetti portati avanti dalla sua associazione:

L’ Associazione Spirit Romanesc ONLUS è un’ associazione di promozione sociale e culturale, senza scopo di lucro, le cui principali attività sono la mediazione, la traduzione e l’interpretariato, la consulenza sui temi dell’immigrazione, i corsi di lingua, le conferenze e i seminari sulla migrazione romena e le altre comunità, la sensibilizzazione, i servizi sociali e i progetti di carattere socio-culturale. Gli obiettivi principali perseguiti sono la tutela dei diritti civili per i romeni che vivono in Italia e la difesa dei diritti dei bambini, in particolare l’integrazione dei minori vulnerabili (progetti per l’integrazione, mediazione nelle scuole) così come la diffusione della cultura e della lingua rumena e scambi culturali con la Romania.

L’Associazione collabora con l’Amministrazione locale, i Consigli locali, gli enti governativi e non governativi a livello locale, nazionale ed internazionale. Effettua scambi culturali tra cittadini italiani e stranieri; promuove con ogni mezzo legale l’uguaglianza dei diritti tra uomo e donna affinché vengono sconfitte le discriminazioni sessuali; svolge attività che richiamino l’attenzione e lotta per sconfiggere lo sfruttamento sessuale dei minori, il traffico di persone, il traffico d’armi e della droga, porge particolare attenzione agli effetti della violenza nella società ed all’interno della famiglia.

L’associazione infine mette a disposizione un team di mediatori interculturali ed altri collaboratori. I mediatori sono specializzati in problematiche del fenomeno dell’immigrazione della comunità rumena, ma anche delle altre comunità. Il nostro scopo e’ quello di facilitare il dialogo tra le persone straniere e la comunità autoctona ed offrire strumenti idonei per facilitare l’integrazione.

Daniela Hondrea attualmente lavora come mediatrice sociale abitativa nel progetto “AMAR”, il cui obiettivo è di sostenere i migranti nel loro percorso di ricerca della casa e tentare di affrontare le discriminazioni etnico-razziali nell’accesso all’alloggio ed e’ responsabile del Progetto “Nessuno può crescere solo” sul territorio di Pomezia e Torvaianica, che si concentra sul fenomeno degli “abbandoni bianchi” e sulle difficoltà legate alla separazione madre-figlio dal punto di vista delle donne che sono costrette, per motivi economici, a lasciare i propri figli nel paese d’origine e vivere da lontano la loro crescita ed educazione .

Un ruolo fondamentale, quello dell’ Associazione Spirit Romanesc ONLUS, che richiama le indicazioni dal MAE (Ministero degli Affari Esteri) che ribadisce come ” […] i rappresentanti della comunità romena possono costituire un elemento di coesione tra i due stati“, ed esprime la sua convizione che: “[…] l’ambiente associativo romeno in Italia può contribuire in modo fondamentale nell’integrazione all’interno dello stato in cui è ospite, mantenendo e affermando la propria identità etnica, culturale, linguistica e religiosa.