M5s Pomezia: Prosegue il lavoro per arrivare all’abbattimento dell’ecomostro di Torvaianica

Riceviamo e pubblichiamo dal capogruppo del Movimento 5 stelle del Comune di Pomezia Massimiliano Villani

 

Procediamo spediti verso l’obiettivo di abbattere l’ecomostro di piazza Ungheria a Torvaianica. Abbiamo approvato in Consiglio comunale, lo scorso 16 novembre, la rimodulazione di un vecchio mutuo per finanziare l’acquisto della struttura all’asta che abbiamo vinto il 20 ottobre.

Ripristinare la vista del mare dalla strada e godere di una piazza più ampia al centro di Torvaianica non è più un sogno, ma diventa ogni giorno una realtà concreta.
In Consiglio comunale, la Lega ha provato ad affossare gli atti con ostruzionismo e bugie, tentando di innescare una guerra tra poveri che non esiste, senza tuttavia riuscire nell’intento, perché buttare giù l’ecomostro di Torvaianica non vuol dire lasciare indietro le periferie ma riqualificare l’intera Città.
La Lega, infatti, finge di non sapere che attraverso i bandi pubblici, negli ultimi 3 anni e mezzo, il comune di Pomezia si è aggiudicato la bellezza di 100 milioni di euro: fondi che saranno destinati a Pomezia, a Torvaianica e alle periferie come quella di Santa Palomba o di Borgo Santa Rita.
La Lega, evidentemente distratta, non si è accorta che per il quartiere Castagnetta sono pronti 2 milioni di euro per terminare il progetto di estensione della rete idrica del quartiere, che con 1 milione e 600 mila euro stiamo già lavorando all’estensione della rete di acque chiare e contrasto al dissesto idrogeologico, che è previsto un progetto da 3 milioni per un impianto sportivo, un parcheggio e un giardino pubblico per il quale abbiamo richiesto un finanziamento al credito sportivo.
La Lega, tanto attenta alle periferie quando si tratta di lanciare slogan, ha proposto di prendere un mutuo per investire 60 mila euro a quartiere, ma non sa che quasi 40 milioni di euro verranno spesi in tutti i quartieri nei prossimi anni: dal famoso “bando periferie”, sbloccato durante questa legislatura e incredibilmente inchiodato al palo negli anni precedenti, ai progetti di contrasto al dissesto idrogeologico per 5 milioni su campo ascolano, martin pescatore, campo jemini e parco della crocetta, fino ad arrivare ai 30 milioni per il progetto “Pomezia Cresce” e “Torvaianica Cresce”.
Al M5s Pomezia non interessano le “mancette elettorali”, quelle per cui i cittadini vengono considerati come individui non pensanti: quello che abbiamo fatto e che continueremo a fare per la Città e per le periferie è sotto gli occhi tutti e presto partiranno nuovi lavori.
È vergognoso, inoltre, che ci si ricordi delle periferie esclusivamente quando si è all’opposizione, quando annunci e slogan rimangono tragicamente tali, e che si abbia la pretesa di far passare una mancetta del genere per il piano Marshall.
Il centro-destra pometino è ormai allo sbando: tra assenze in consiglio comunale che sanno di “prese di posizione” e voti diversi all’interno della coalizione, non riescono nemmeno a coordinarsi tra i banchi dell’opposizione.
Noi crediamo che si debba sempre qualificare le persone che lanciano slogan politici, perché la credibilità è una cosa seria, e non tutti possiamo dire di averla.
foto in evidenza dal sito del Comune di Pomezia



Facciamo EcoScuola, inaugurato a Pomezia “ORTOlando” l’orto scolastico della scuola primaria Margherita Hack

riceviamo e pubblichiamo
Questa mattina è stato inaugurato alla scuola primaria Margherita Hack dell’Istituto comprensivo Orazio “ORTOlando”, il progetto di rigenerazione degli spazi scolastici attraverso la realizzazione di un orto didattico. L’iniziativa è una delle 25 realizzate in altrettanti istituti scolastici del Lazio, finanziati da “Facciamo EcoScuola”, che ha destinato 3 milioni di euro di restituzioni volontarie dei propri stipendi da parte di parlamentari e consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle al finanziamento di progetti scolastici finalizzati al raggiungimento di diversi obiettivi, tutti orientati all’eco-sostenibilità.
“Un progetto importante – ha commentato il Sindaco Adriano Zuccalà – reso possibile grazie alla sensibilità e all’attenzione al territorio dei nostri Portavoce in Regione e in Parlamento. A Pomezia sono 3 i progetti risultati vincitori: ORTOlando dell’IC Orazio, Con la pioggia e con il sole del Liceo Pascal e Aula a 5 Stelle dell’IIS Copernico. ORTOlando promuove la sostenibilità e l’educazione ambientale attraverso il contatto diretto dei più piccoli con la natura. Un nuovo spazio di aggregazione e di cultura dove i giovani studenti potranno cogliere il concetto di biodiversità e imparare a tutelare l’ambiente in cui viviamo”.
“L’orto è un progetto didattico-esperienziale di educazione ambientale ed alimentare – ha spiegato l’Assessora del Comune di Pomezia Miriam Delvecchio – che consente ai ragazzi di imparare facendo. Un nuovo modo di fare didattica sviluppando la manualità, il concetto del prendersi cura di e dell’imparare ad aspettare. Il tutto lavorando in gruppo, nella piena inclusione sociale”.
All’inaugurazione hanno partecipato l’Assessora al Turismo ed Enti locali Valentina Corrado, l’Assessora alla Transizione ecologica Roberta Lombardi, il Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio Valerio Novelli e la Presidente della Commissione Scuola e Servizi alla Persona del Comune di Pomezia Luisa Navisse.
“È stato un vero piacere per me partecipare all’inaugurazione del progetto Ortolando della Scuola Primaria Margherita Hack dell’IC Orazio di Pomezia. Si tratta di un progetto dalla doppia valenza, da un lato, infatti, è stato finanziato con i fondi di “Eco Scuola”, frutto delle restituzioni dei Consiglieri Regionali del Movimento 5 Stelle, e dall’altro punta alla transizione ecologica – ha dichiarato Valerio Novelli, Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio – Guardiamo, infatti, con rinnovato ottimismo a questi bambini ed alla lungimiranza della scuola che ha deciso di impiegare questi fondi in un progetto improntato sul mangiare sano e sul Km zero. Una buona pratica che formerà questi bambini verso una visione futura della Città maggiormente improntata sull’ecosostenibilità. Ringrazio, infine, il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà e la Dirigente Scolastica Prof.ssa Caterina Di Tella per il gentile invito”.
“L’orto didattico realizzato dall’Istituto Orazio di Pomezia – ha dichiarato l’Assessore al Turismo ed Enti locali Valentina Corrado – mi rende orgogliosa dell’impegno, preso in campagna elettorale e mantenuto negli anni, di destinare parte delle mie indennità di consigliere regionale per la realizzazione di progetti utili alla collettività. “Facciamo EcoScuola” è l’iniziativa messa in campo dal Movimento 5 Stelle per finanziare progetti con finalità ecosostenibili presentate da tutte le scuole pubbliche italiane. Nel Lazio, con 460 mila euro, derivanti dalla somma degli accantonamenti del gruppo regionale del M5S pari a 200 mila euro e da quelli dei colleghi parlamentari pari a 260 mila euro, abbiamo consentito a 25 scuole della regione di realizzare progetti concreti legati alle esigenze dei singoli istituti. Il progetto dell’Istituto Orazio mira a far germogliare nei ragazzi più giovani una coscienza e un’educazione ambientale improntata alla sostenibilità e alla comprensione del valore dell’agricoltura per il nostro territorio. A Pomezia sono tre le scuole che hanno partecipato e condiviso lo spirito dell’iniziativa, oltre all’Istituto Orazio, hanno aderito e ricevuto un finanziamento anche il Liceo Pascal e l’Istituto Copernico. La realizzazione di progetti come questo è significativa anche dal punto di vista della didattica per far rivivere gli spazi della scuola trovando soluzioni didattiche alternative, valorizzando gli spazi esterni e ritrovando nella dimensione delle “aule sotto il cielo” un percorso di educazione ambientale, di promozione del senso civico e di crescita parallelo alla formazione scolastica. Per questi motivi sono grata alla dirigenza e ai docenti che hanno ideato e realizzato il progetto”.
“Dopo la battuta di arresto imposta dalla pandemia che ha bloccato, tra le altre cose, la presentazione dei progetti di Facciamo Ecoscuola, essere qui oggi a inaugurare quest’orto didattico è un doppio segnale di speranza – ha affermato Roberta Lombardi, Assessora alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale della Regione Lazio –: di ripartenza, in sicurezza e con responsabilità, dopo i mesi più duri dell’emergenza sanitaria, e di un nuovo futuro sostenibile proprio attraverso i suoi attori principali, le nuove generazioni. E come assessora  regionale alla Transizione Ecologica del M5S, sono due volte orgogliosa di questo risultato, in quanto nasce da Facciamo Ecoscuola, l’iniziativa del MoVimento 5 Stelle dedicata a progetti su ambiente e sostenibilità e finanziata in tutta Italia con 3 milioni di euro complessivi con le restituzioni degli stipendi dei parlamentari 5stelle. Solo nel Lazio sono 460mila in tutto i fondi raccolti, di cui 200mi



17 Maggio, giornata mondiale contro l’omotransfobia: depositato ordine del giorno per il Consiglio Comunale di Pomezia a sostegno del DdL Zan

riceviamo e volentieri pubblichiamo dal capogruppo Movimento % Stelle al Comune di Pomezia, Massimiliano Villani
Si celebra oggi la Giornata mondiale contro l’omotransfobia, riconosciuta dall’Unione Europea, con Risoluzione Parlamentare del 26 aprile 2007, una data legata al 17 maggio 1990 quando l’Organizzazione mondiale della Sanità ha depennato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali.
Abbiamo scelto proprio questa giornata per presentare un ordine del giorno dall’oggetto: SOSTEGNO ALL’APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE: “MISURE DI PREVENZIONE E CONTRASTO DELLA DISCRIMINAZIONE E DELLA VIOLENZA PER MOTIVI LEGATI AL SESSO, AL GENERE, ALL’ORIENTAMENTO SESSUALE E ALL’IDENTITÀ DI GENERE”
per dare maggior forza ad un’azione che riteniamo doverosa visto lo stallo, dovuto all’ostruzionismo di una certa parte politica, a cui è sottoposto il Ddl Zan, provvedimento che ha già visto l’approvazione alla Camera dei Deputati lo scorso 4 Novembre.
Non c’è più tempo e non si può più aspettare: è giunto il momento che anche il Consiglio Comunale si esprima con una posizione chiara.
Ne parleremo, inoltre, in diretta Facebook sulla pagina Movimento 5 stelle Pomezia martedì 18 maggio alle ore 21 con Marco Bella, portavoce alla Camera, e con Alessandra Maiorino, portavoce al Senato, che ha contribuito attivamente alla scrittura della legge.
Sarà l’occasione per approfondire il tema e smentire le più diffuse fake news sul Ddl Zan.
Saranno presenti anche il Sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà e Miriam Delvecchio, Assessore alle politiche sociali del Comune di Pomezia.



Con un piccolo gesto fai la differenza

 

“Un contributo concreto perché sia veramente un Natale di Speranza per tutti. Per questo abbiamo pensato a una raccolta di beni da donare all’Emporio Solidale di Pomezia, che si occuperà poi di distribuirli sul territorio secondo le esigenze dei cittadini più in difficoltà”. il Movimento 5 Stelle di Pomezia ha organizzato l’iniziativa per sabato 19 Dicembre
in piazza Indipendenza (appuntamento sotto la torre):
mattina dalle 10 alle 13, pomeriggio dalle 16 alle 18.30.

Beni per la raccolta: Alimenti a lunga conservazione (pasta, omogenizzati, conserve, biscotti, tonno etc…); dispositivi di protezione
(Mascherine chirurgiche, guanti, gel igienizzante); prodotti per l’igiene (bagnoschiuma, shampoo, pannolini, assorbenti, dentifricio etc…); indumenti nuovi confezionati, soprattutto sciarpe e cappelli.




Pomezia approva il bilancio consuntivo 2014 in positivo di 4 milioni

Fabio Fucci pubblica il video del “riassunto” di quanto fatto a Pomezia dal movimento 5 stelle.


Fabio Fucci

Fabio Fucci

Ciao a tutti,

a Pomezia dopo quasi due anni di amministrazione a 5 stelle stiamo raggiungendo traguardi importanti. Per comprendere meglio il “miracolo” che abbiamo compiuto è necessario capire che situazione abbiamo trovato nel 2013.
Abbiamo trovato una città praticamente fallita, ad un passo dal dissesto finanziario, con 200 MILIONI di euro di debiti.
Debiti lasciati dai precedenti governi dei distruttori del PD, di Forza Italia e dei partitini di destra e sinistra che nonostante la spesa nemmeno sono stati in grado di realizzare opere importanti per la collettività.

In giunta abbiamo approvato da poco il rendiconto di gestione 2014.
Cosa è il rendiconto di gestione?
E’ la certificazione del lavoro svolto da un’amministrazione locale in un anno. In pratica come sono stati effettivamente spesi i soldi in ragione delle entrate certificate.
Il bilancio è positivo e ci ha consentito di chiudere il 2014 con un attivo di più di 4 MILIONI di euro.

Pensate che nel 2012, quando governava il PD, l’anno si chiuse con una perdita di oltre 7 MILIONI di euro. Già nel 2013, con soli sei mesi della nostra amministrazione, siamo riusciti a contenere le perdite a 4 MILIONI di euro.
Il 2014 è stato un anno a totale gestione M5S, ed i risultati hanno gratificato il grande lavoro che abbiamo svolto: +4 MILIONI di euro di avanzo di amministrazione.

Come ci siamo riusciti?
In linea di principio è bastato portare COMPETENZA ed ONESTA’ alla guida della città. Oggi a Pomezia governano persone dedite al bene comune che lavorano per la città e, soprattutto, senza RUBARE i soldi dei cittadini.
Abbiamo subito arginato le uscite folli che zavorravano la città di Pomezia:
– chiudendo un ente inutile che ci costava 4 milioni di euro l’anno per fare NIENTE.
– ristrutturando la società partecipata del comune
– mandando a gara pubblica i servizi che viaggiavano in proroga (una proroga salata) da anni
– tenendo alla larga quella corruzione che fa salire i prezzi e diminuisce i servizi
– smettendo di spendere soldi dei cittadini senza copertura finanziaria, evitando così di creare debiti fuori bilancio

NONOSTANTE QUESTO GRANDE LAVORO DI RAZIONALIZZAZIONE:
– abbiamo erogato oltre 5 MILIONI di servizi per il sociale aiutando chi vive in condizioni di disagio economico (tramite contributi per pagare l’affitto, contributi per chi ha perso il posto di lavoro e per le ragazze madri)
– abbiamo esteso la raccolta differenziata porta a porta a tutta la città ad un prezzo più basso del precedente appalto
– abbiamo finanziato la redazione di un piano urbano del traffico per migliorare la viabilità in città, anche incentivando la mobilità elettrica con contributi ed infrastrutture
– abbiamo avviato decine di cantieri in città per realizzare strade, scuole, piste ciclabili, marciapiedi, isole ecologiche
– abbiamo portato acqua potabile nelle periferie della città. I cittadini l’aspettavano da 20 anni!
– abbiamo avviato il piano del decoro per Pomezia che migliora la cura del verde dei giardini e dell’arredo urbano
– abbiamo iniziato il lavoro di tutela di un territorio massacrato dalla speculazione edilizia tramite gli indirizzi che faranno nascere il nuovo Piano Urbanistico della città di Pomezia

A COSA SERVIRA’ QUESTO AVANZO DI AMMINISTRAZIONE?
Purtroppo in parte a coprire il debito lasciato dalle precedenti amministrazioni, in parte ad accantonare somme per coprire le eventuali mancate entrate che derivano dall’evasione tributaria o di altra natura.

Prudenza e buon senso che in ogni caso ci permettono di investire i soldi dei cittadini per realizzare servizi ed opere pubbliche.

Questo è quello che fa il Movimento 5 Stelle a Pomezia!


Fabio Fucci
Sindaco della Città di Pomezia (RM)




Approvato il bilancio preventivo 2014 del Comune di Pomezia (e ora che si fa ?)

Lo scorso venerdì 26 settembre è stato approvato in Consiglio Comunale il primo bilancio targato 100% 5 stelle.

Anche questa volta il documento preparato dalla Giunta i primi di agosto e’ stato approvato della compatta maggioranza monocolore.

Dopo una nottata passata a riascoltare lo streaming mi viene spontaneo fare qualche considerazione.

I contenuti del bilancio erano stati in realtà già anticipati dopo l’approvazione in Giunta attraverso numerosi comunicati stampa pubblicati sul sito del Comune, passati quasi inosservati, nei quali venivano enunciati futuri interventi in materia di ambiente e tutela del territorio, sociale e attività culturali e turistiche, nuovi capitolati dei servizi a domanda individuale quali mensa ed il trasporto scolastico, altri grandi capitolati di appalto quali l’igiene urbana e servizio di pulizia dell’arenile, i primi passi per ridurre i costi di gestione degli uffici e per ottimizzazione delle società partecipate.

Manovre volte al risparmio e al risanamento finanziario che nell’opinione pubblica sembra che venga “pagato” dai cittadini con più ridotto livello dei servizi (che la maggioranza definisce come “migliore organizzazione degli stessi”).

“Detto a denti denti stretti” risparmiare tagliando lo sanno fare tutti, i cittadini si aspettavano molto di più da questa giunta e maggioranza che da programma elettorale doveva dare voce alle loro esigenze.

Ma non generalizziamo troppo.

Snocciolando alcuni dei numeri illustrati nel lungo consiglio, quello che appare evidente è la sterzata che da un punto di vista strettamente finanziario è stato dato in questi 15 mesi: l’ente non è più strutturalmente deficitario e si sono quasi annullati i debiti verso fornitori precedenti al 31.12.2012 grazie al prestito ricevuto dalla cassa depositi e prestiti.

Durante la seduta sono state approvate due delibere per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. cosa sono? costi afferenti agli anni passati e spese sostenute sempre nel passato che non erano mai state previste nei bilanci precedenti.

Funziona così: ogni spesa del comune deve essere prevista e autorizzata attraverso l’approvazione del bilancio preventivo, in modo che un dirigente o chi per lui non possa “di testa sua” autorizzare spese che prima non siano state vagliate dal Consiglio comunale.

Si parla per lo più di mancati pagamenti di affitti, servizi di manutenzione o opere e appalti fatti, servizi resi da professionisti, tutti documentati da contratti o da lunghe cause in tribunale, molto vecchie negli anni. Sull’attenzione e sulla cura con la quale gli ex amministratori e esperti politici votavano favorevolmente in consiglio l’approvazione dei bilanci senza tenerne conto, purtroppo stendo un velo pietoso.

Un merito (o forse onere) della giunta Fucci e’ sicuramente quello di aver aperto gli occhi agli ex amministratori e ai cittadini sulla gestione finanziaria del nostro comune.

Poi ci sono circa 17 milioni di euro tra opere e servizi non spesate correttamente negli anni precedenti, rateizzazioni, accantonamento del fondo svalutazione crediti a copertura della vicenda ASER. Un peso che di fatto ha molto ridotto la capacità di spesa per l’anno in corso, come più volte sottolineato dall’intervento del Sindaco e dei Consiglieri di maggioranza. Per essere ancora più chiari, quei 17 milioni di euro si sarebbero potuti spendere quest’anno per dare servizi ai cittadini o per fare nuove opere importanti per la città.

Ora che il bilancio è stato approvato non ci sono scuse per realizzare la “rivoluzione” nei servizi sociali, nella tutela dell’ambiente e nella gestione dei servizi fondamentali che il comune svolge per la propria collettività.

I soldi ci sono in bilancio, non fondi faraonici, che nessuno si aspetta in tempo di crisi, ma abbastanza per dare una chiara impronta della propria volontà politica.

Fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, edifici comunali e spazi adibiti al verde pubblico e per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Particolare enfasi è stata data alla tutela dell’ambiente con stanziamenti per realizzazione degli orti urbani, per il miglioramento della raccolta differenziata, per la realizzazione di impianti di energia alternativi, per la realizzazione delle casette dell’acqua e il monitoraggio dei campi elettromagnetici. La tutela del territorio passa anche attraverso l’esproprio della villa Romana di Via Siviglia.

Tanto c’è anche per il sociale con la previsione di progetti ed interventi per la disabilità, per nuove povertà, per genitorialità complesse , marginalità sociale e devianza giovanile. 

Un lungo elenco di desideri tutti da realizzare.

Il vero banco di prova per il movimento 5 stelle di Pomezia arriva adesso.

I gruppi di lavoro, la democrazia partecipata, la mancanza di deleghe agli assessori consentirà un’azione efficace?

Consentirà veramente di portare i risultati che oramai i cittadini auspicano a più di un anno dal voto?

La maggioranza con tutte le sue “inesperienze” saprà reggere questo banco di prova?

L’approvazione del Bilancio 2014 rappresenta per il Comune di Pomezia un momento di svolta, alle numerose azioni volte a ripristinare una corretta amministrazione contabile e finanziaria ora si devono affiancare azioni concrete verso il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Sulla lavagnetta iniziamo a scrivere gli interventi promessi e spuntare quelli che saranno realizzati e poi tiriamo le somme …….




“Transazione Pettirosso” un primo passo importante per difendere il diritto alla casa

Sara’ sicuramente un banco di prova per l’amministrazione riuscire a risolvere le questioni rimaste aperte dopo la transazione Pettirosso.

Una vicenda nata alla fine degli anni novanta, concretizzata con un atto del Consiglio Comunale che nel 1999 revocava all’immobiliare Pettirosso la concessione ( rilasciata nel 1992) per la costruzione di palazzine e uffici e relativi servizi.

La motivazione del ritiro della concessione era legata alla inadempienza da parte della società di costruzione circa gli obblighi di completare opere pubbliche quali strade e servizi per la collettività.

Ci vorrà qualche anno per avere la pronuncia definitiva della corte di appello che darà ragione al Comune nonostante l’impugnativa in giudizio da parte dell’immobiliare Pettirosso.

Durante questi anni la società immobiliare avrà però venduto buona parte degli appartamenti delle due palazzine che, come prevedeva la concessione, dovevano essere destinati a residence e non civili abitazioni.

Nel 2005 iniziano i contenziosi tra il Comune e i supposti “proprietari” degli appartamenti. Il Comune contesta proprio la validità degli atti di compravendita degli “appartamenti”, in quest’ultimi infatti viene richiamata la concessione dove è indicato chiaramente che le palazzine dovevano essere destinate a residence.

Una contraddizione, in gran parte causata da una “scarsa attenzione” da parte dei notai che hanno redatto gli atti.

D’altra parte i proprietari reclamano una mancata “buona gestione” da parte dell’amministrazione comunale negli anni della concessione.

Va anche detto che oramai è di fatto impossibile procedere con azioni di responsabilità per scadenza dei termini di prescrizione.

Arriviamo ai giorni nostri con l’udienza del 16 giugno 2014 e la proposta del giudice riassunta nel precedente intervento nel blog:  Svolta nella questione Pettirosso, la proposta del giudice


Successivamente, con la delibera del 3 luglio,  il Consiglio Comunale, aderendo alla proposta del giudice, ha tracciato una linea chiara su quella che potrebbe essere una soluzione  alla  complessa situazione della Pettirosso.

L’amministrazione con i propri legali ha tenuto alcune riunioni informative svolte presso la sede del Selva dei Pini, con l’intento di chiarire confini e applicazioni della transazione proposta dai giudici di Velletri, il cui esito si formalizzerà con l’udienza prevista per il prossimo 30 settembre 2014.

La transazione proposta dal giudice metterebbe la parola fine sui giudizi in corso, che riguardano però solo la questione legata al diritto di proprietà degli immobili.

Grazie all’ammissione  di responsabilità da parte dei notai, la transazione sarà a costo zero per gli attuali detentori degli immobili (che dovranno però farsi carico delle spese legate alla registrazioni degli atti e quelle del proprio studio legale che li ha rappresentati in giudizio).

Le assicurazioni dei notai coinvolti verseranno la somma di oltre 1,2 milioni di euro che andrà suddivisa per tutti gli appartamenti delle due palazzine e che coprirà quanto stabilito dal giudice come valore riconosciuto al Comune per la rinuncia agli atti.

Ma la transazione non dice nulla sulle altre due questioni rimaste in sospeso, quella urbanistica e quelle edilizia.  E non potrebbe essere altrimenti visto che l’oggetto del contendere in tribunale non riguardava questi due specifici punti.

La questione urbanistica è dovuta alla mancata realizzazione e al mancato rispetto degli standard di opere pubbliche da destinarsi per la collettività, quali aree verdi, parcheggi e altro, che non ci sono all’interno del comparto dove si trovano le palazzine della Pettirosso. Per questo punto, anche se non formalizzato, la maggioranza Cinque Stelle ha ribadito durante il Consiglio Comunale che parte del proprio programma elettorale è l’approvazione di un piano regolatore generale che sanerà non solo questo abuso, ma altre criticità presenti nell’area 167 e negli altri quartieri di Pomezia.

La questione edilizia, ossia la possibilità di procedere con il cambio di destinazione d’uso, risulta più complessa. Gli uffici tecnici comunali e la Regione hanno dato di fatto esito negativo sulla possibilità che tale cambio di destinazione d’uso possa essere effettuato con la normativa attualmente in vigore.

 La transazione non è quindi conclusiva dell’intera complessa questione, ma indubbiamente è un grande passo in avanti, soprattutto perché come più volte ricordato dal giudice in udienza, è volta a chiudere la parte più “delicata”  o “bene primario” ossia la proprietà della casa.

Con l’auspicio che le energie che ora sono rivolte alle cause, vengano poi destinate alla soluzione degli altri due temi. Un centimetro alla volta.




Pomezia: approvata la mozione sul Registro Tumori

Con una mozione presentata il 31 luglio dalla consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Francesca Stefanutti, votata favorevolmente da tutti i consiglieri di maggioranza ed opposizione presenti in aula, è stato dato mandato al sindaco di promuovere presso la Regione Lazio l’avvio delle procedure necessarie per istituire il Registro Tumori; di cosa si tratta esattamente?

Il Registro Tumori è un archivio nel quale sono raccolte le informazioni riguardanti le persone affette da tumore in una determinata area geografica (città, provincia o regione), al fine di poter analizzare ed interpretare la diffusione di determinate neoplasie che si sviluppano nel tempo. Oltre all’apporto scientifico e ad una constatazione di carattere quantitativo, l’attenta osservazione di questi dati (che sono georeferenziati) è in grado di offrire indicazioni circa la prevenzione del cancro e favorire una ricerca epidemiologica e clinica.
Comprendere se una patologia tumorale è più frequente rispetto ad un’altra, se la sua diffusione risulta elevata in una specifica zona urbana e se le relative cure risultano più o meno efficaci nel tempo è di fondamentale importanza nella lotta contro un male che in Italia registra quasi 370.000 nuovi casi ogni anno (dati AIRTUM del 2013).
L’importanza di questo archivio è stato riconosciuto nella legge n. 221 del 2012, la quale specifica che le Regioni possono istituire registri di tumori e di altre patologie, di mortalità e di impianti protesici di rilevanza regionale e provinciale diversi da quelli già previsti.
Il Registro Tumori è riconosciuto quindi come valido supporto allo screening e dovrebbe essere uno strumento adottato da gli enti regionali al fine di salvaguardare e migliorare la qualità della vita della popolazione e di pianificare una valida risposta in campo medico sanitario.
Nel dicembre 2013, la proposta di legge n. 108 presentata dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle aveva come oggetto l’istituzione del registro tumori della popolazione della Regione Lazio, ma da allora questo progetto non ha avuto seguito.

L’augurio è che la Regione Lazio, grazie anche a questa iniziativa partita da Pomezia, non perda ulteriore tempo e si accinga al più presto a fornire questo fondamentale servizio ai cittadini, troppo spesso vittime di una sanità pubblica inefficiente.




Una riserva naturale a Pomezia: qualcosa si muove

imageIl giorno 31 luglio 2014 è stata approvata dal Consiglio comunale di Pomezia una mozione mirata alla salvaguardia del bosco della Sughereta di Pomezia; “Tutte le leggi dell’ambiente, a partire da quelle regionali, nazionali, la direttiva Habitat, ci inducono a porre particolare attenzione per la tutela di quest’area”: queste le parole del consigliere di maggioranza Salvatore Pignalosa il quale ha illustrato questo punto all’ordine del giorno.

Nel 2002 la proposta di legge regionale n. 359, fu il primo atto che consentì di riconoscere la Sughereta come un’area di interesse naturalistico. A questa seguirono nel 2003 altre due proposte di legge regionale, la n.161 e la n.180, nel 2006 la n.167 e nel 2007 la n.1037. Tali proposte ebbero in comune l’individuazione di un nucleo centrale di querce da sughero da proteggere considerata la loro vetustà e l’ospitalità che offrono ad un particolare ordine di lepidotteri; iniziative queste che furono portate avanti da singoli consiglieri ed erano accomunate dall’interesse alla salvaguardia del più antico polmone verde di Pomezia. Purtroppo queste iniziative, partite dalla Regione, si sono perse nel vuoto del comune.

Nel 2014, una nuova proposta di legge, la n.186, fatta dall’intero gruppo dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, viene acquisita in consiglio comunale a Pomezia e presentata al Sindaco, al quale viene quindi affidato il compito di farsene promotore presso gli organi competenti della Regione Lazio, affinchè possa finalmente costituirsi la Riserva Naturale della Sughereta di Pomezia.

La realizzazione di questo percorso, durata anni, non si deve quindi all’iniziativa di singoli politici sensibili alla bellezza del nostro territorio, bensì ad una moltitudine di cittadini che negli anni si sono fortemente impegnati per garantire la tutela di tale patrimonio offertoci dalla natura e che il consigliere Pignalosa non ha dimenticato di ringraziare: tra questi le associazioni del Comitato promotore del Parco del Sughereto, Latium Vetus, Amici di Singen, Tyrrhenum, Lipu, Comitato di Quartiere Nuova Lavinium e Fare Verde.

A favore della mozione, i voti del sindaco, di tutti i consiglieri del Movimento 5 Stelle presenti e dei consiglieri di opposizione Zottola, Abbondanza, Russo e Lupo.




Il Movimento 5 Stelle presenta la lista per le Elezioni Europee 2014

imageSabato 10 maggio il Movimento 5 Stelle ha presentato, in piazza Indipendenza a Pomezia, la lista per le Elezioni Europee 2014.

Il Movimento, fedele alla sua linea “Nessun manifesto sui muri, solo confronto in piazza”, ha preferito il contatto diretto con i cittadini pometini per parlare dei Sette punti per l’Europa spiegati direttamente dai candidati al Parlamento Europeo Matteo Della Negra, Fabio Massimo Castaldo, Bianca Maria Zama, Mara Ziantoni. Sono inoltre intervenuti il consigliere regionale Valentina Corrado e i consiglieri comunali di Pomezia.

Tutte le tematiche affrontate hanno avuto come punto centrale la battaglia in Europa per l’Italia, con la priorità immediata , per salvare l’economia italiana, di cancellare il Fiscal Compact. Il confronto ha dato ampio spazio anche agli altri punti del programma come l’adozione degli Eurobond , l’abolizione del pareggio di bilancio e il referendum per decidere se rimanere con l’Euro informando i cittadini sui pro e i contro della moneta unica.

Riportiamo i Sette punti per l’Europa del M5S per le Elezioni Europee del 25 maggio 2014:

1 – ABOLIZIONE DEL FISCAL COMPACT
E’ un patto di bilancio europeo che consegna paesi come l’Italia alla miseria, con tagli che vanno dalla scuola alla sanità e nuove tasse, che uccidono ogni possibilità di ripresa. Monti, Berlusconi e tutto il PD hanno impegnato l’Italia a versare 50 miliardi di Euro all’anno all’Unione Europea. Un massacro per il nostro Paese. Va abolito immediatamente.

2 – ADOZIONE DEGLI EUROBOND
Gli eurobond sono titoli di debito pubblico emessi dall’Unione Europea, la cui sovranità è garantita da tutti i Paesi. Servono a creare una “Comunità Economica”, dove ciascun paese aiuta l’altro. Oggi invece l’Europa è schiava di Germania e Francia, che hanno abbandonato gli stati in difficoltà al loro destino, come è successo per la Grecia.

3 – ALLEANZA TRA PAESI MEDITERRANEI PER UNA POLITICA COMUNE
Italia, Spagna, Grecia e Portogallo subiscono gli effetti di un’economia a rilento e una crisi dilagante. Proponiamo un’Alleanza fra Paesi Mediterranei con l’obbiettivo di una “Politica Comune” per superare insieme le difficoltà.

4 – INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE E NUOVE ATTIVITÀ PRODUTTIVE ESCLUSI DAL LIMITE DEL 3% ANNUO DI DEFICIT DI BILANCIO
I governanti italiani, quando non riescono a finanziare i giovani e le nuove imprese, danno la colpa al vincolo del 3% sul rapporto deficit/PIL. Dobbiamo togliere tale vincolo, dando slancio alla ricerca, all’innovazione e alla messa in sicurezza del nostro territorio.

5 – FINANZIAMENTI PER ATTIVITÀ AGRICOLE E DI ALLEVAMENTO FINALIZZATE AI CONSUMI NAZIONALI INTERNI
Il basso costo della manodopera di alcuni paesi fuori dall’Unione Europea sta massacrando l’agricoltura italiana, che non può competere con i prezzi dei prodotti provenienti dagli altri paesi. Servono dei vantaggi fiscali per i nostri prodotti, e incentivi che rendano merito alla loro eccellente qualità.

6 – ABOLIZIONE DEL PAREGGIO DI BILANCIO
Il pareggio di bilancio non è una necessità economica. Se lo sono inventati per ideologia. Esso obbliga l’Italia a chiudersi in nella morsa di dover far quadrare i conti, pareggiando costi e ricavi. In un periodo di crisi come il nostro significa togliere soldi a settori come le pensioni, la sanità e l’istruzione.

7 – REFERENDUM PER LA PERMANENZA NELL’EURO
Se l’Europa non applicherà le misure necessarie affinchè diventi davvero una Comunità in cui tutti si aiutano a vicenda, chiederemo agli italiani di valutare le ragioni del SI e del NO all’Euro esprimendosi con un voto. Decideremo NOI, tutti insieme, il nostro futuro in Europa.