A tu per tu con il Sindaco Fucci: tra passato, presente e futuro

Dopo l’intervista con Adriano Zuccalà, Pomezianews incontra il Sindaco Fucci, che parla apertamente del bilancio di questi ultimi 5 anni di governo e del suo futuro.

 

Sindaco, prima di affrontare il tema caldo del suo futuro, parliamo di bilanci: si sta esaurendo il mandato del 2013. Di cosa va fiero di questo quinquennio e cosa invece rimane ancora da terminare o da realizzare per la Città?

“Ciò che mi rende veramente orgoglioso è aver cambiato l’immagine e la percezione della Città. Un tempo Pomezia era ricordata per il degrado, sia materiale che ‘politico’. Oggi è una Città presa ad esempio da molti, che offre un’immagine positiva e che vince premi dedicati ai Comuni virtuosi e alla buona amministrazione. Nello specifico vado fiero della gestione virtuosa dei rifiuti, della pulizia della Città, della cura del verde e del decoro urbano. Poi la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, che ci ha consentito in questi anni di recuperare molto del lavoro arretrato rimettendo in sesto moltissime strade della Città, insieme ai numerosi lavori di messa in sicurezza: marciapiedi, abbattimento delle barriere architettoniche, Zone 30. Particolare attenzione l’ho voluta rivolgere al mondo della scuola, con i numerosi interventi infrastrutturali e sugli impianti che rendono oggi i nostri edifici scolastici più accoglienti, più sicuri e più confortevoli per i nostri ragazzi. Infine sono particolarmente orgoglioso di avere stretto un proficuo rapporto di collaborazione con il mondo produttivo ed industriale di cui Pomezia è ricca e di avere tracciato una condivisione che ci vede al fianco degli imprenditori nella creazione di nuove opportunità di sviluppo e di occupazione, con lo sguardo sempre puntato alla sostenibilità. Rimane ancora molto da realizzare: nel 2013 Pomezia era una Città sull’orlo del dissesto, oggi i bilanci si approvano nei tempi stabiliti e si chiudono in positivo. Questo ci ha consentito di investire molto in termini di opere e servizi ai cittadini, ma chiaramente 5 anni non possono essere sufficienti. Questo è il momento in cui si possono mettere a frutto maggiori investimenti infrastrutturali in tutte le zone di Pomezia, consolidare la qualità dei servizi offerti, proseguire nello sviluppo del litorale e del turismo e, grazie alla credibilità guadagnata dalla nostra Giunta in questi anni, catalizzare gli investimenti dei privati per offrire opportunità di lavoro ai nostri cittadini”

Sulla regola dei due mandati la sua posizione è ormai chiara: alcuni però  la criticano per aver tirato fuori l’argomento solamente a pochi mesi dalla fine della sua esperienza. Ci spieghi meglio, come è andata?

“Questa idea non è nata a ridosso delle elezioni. C’è un percorso iniziato mesi fa, sotterraneo, maturato con l’esperienza di governo, ed è cominciato comprendendo le dinamiche dell’amministrazione, che ha bisogno di continuità. Il M5S di Pomezia ne era a conoscenza e lo appoggiava. Avevamo condiviso una serie di proposte: parlare con Casaleggio, avviare una petizione pubblica, creare una lista civica appoggiata da tutto il gruppo, ma quel percorso si è fermato al primo NO di Casaleggio. Io invece ho tentato per mesi di aprire un dibattito all’interno del Movimento per confrontarci sulla realtà dei Comuni, sulle innegabili differenze tra i Consiglieri comunali e i Sindaci e i Parlamentari e i Senatori, sulla necessità di fare una scelta di responsabilità nei confronti di chi amministra bene, valutando caso per caso, applicando la regola con il buon senso. Spesso è stato fatto nello stesso M5S: quando una regola, nei fatti, si dimostra dannosa si può modificare. Eppure ho ricevuto solo silenzi o secchi NO. Io sono lo stesso Sindaco di Rimini, quello portato a modello dal M5S, ma pare che per qualcuno oggi tutto ciò possa essere sacrificato in nome di una rotazione che in questo momento a Pomezia sarebbe poco opportuna”

Il movimento 5 stelle di Pomezia ha annunciato il prossimo candidato Sindaco: Adriano Zuccalà, attuale Presidente del Consiglio comunale. Immagino sia stata una scelta fatta alcuni mesi fa e condivisa anche da lei: corretto?

“Come detto, il movimento 5 stelle di Pomezia fino a pochi mesi fa condivideva l’idea che io potessi essere ancora il candidato sindaco per le prossime amministrative di primavera 2018. Si poteva raggiungere con una modifica al regolamento. Poi questo percorso si è interrotto e il M5S di Pomezia ha indicato un nuovo candidato. Non voglio entrare nel merito di come è maturata la scelta di Zuccalà né mi esprimerò sulla sua persona ma mi limito ad osservare che oggi Pomezia può vantare il conseguimento di tanti risultati importanti che sono frutto di un modello di lavoro nella Giunta di cui sono stato artefice. Io mi domando: perché iniziare di nuovo tutto daccapo con una persona che dovrà dimostrare tutto, quando invece si può dare una vera continuità di risultati optando per il sindaco uscente? Questo lo trovo poco logico, poco razionale e, per alcuni aspetti, non corrispondente alle esigenze di continuità nella guida della Città”

Il suo futuro politico: sembra ormai chiaro che si presenterà con una lista civica. Non crede che il gruppo pentastellato di Pomezia meriti invece una chance di ulteriore crescita, dopo l’ottimo lavoro fatto in questi anni, magari con il suo apporto di esperienza?

“Crescere significa anche perseguire quella meritocrazia a cui il M5S tiene tanto. Vedo una grande ipocrisia in questa rigidità della ‘regola dei due mandati’, perché questa non mi permette di ricandidarmi in una carica elettiva come quella da Sindaco ma mi permette invece di rivestire un incarico di nomina come quello di assessore, di sottosegretario, di dirigente di una società pubblica oppure di capo di gabinetto. In sostanza si affermerebbe il principio secondo cui, se sei stato bravo, non puoi sottoporti al giudizio dei cittadini tramite il loro voto, ma puoi ricevere un incarico, sempre rimanendo nel M5S, deciso da pochi amministratori pubblici. Ho rifiutato l’incarico di capo di gabinetto in un importante ente pubblico fuori da Pomezia, a più del doppio del mio stipendio attuale, proprio perché non sono interessato alla ‘professione’ politica. La crescita che io sogno è anche una crescita che porti gli esponenti M5S a prendere consapevolezza della realtà e ad applicare tanto buon senso”

Infine, le chiedo una risposta sintetica: come si immagina questi ultimi mesi di governo nei quali ci saranno altri importanti provvedimenti da adottare per la Città? 

“Io sono fermamente determinato a portare avanti il programma con cui i cittadini di Pomezia mi hanno eletto nel 2013. Pertanto continuerò a lavorare per il bene di Pomezia e dei suoi cittadini fino al termine della consiliatura che avverrà nella primavera del 2018”




Il Sindaco di Pomezia si racconta, intervista a Fabio Fucci (prima parte)

Il Sindaco Fucci e la sua prima metà di mandato,

tra i ricordi degli esordi in politica e le prospettive future della Città

 

La redazione di Pomezianews ha incontrato il Sindaco Fucci, che parla dei suoi esordi in politica, analizzando quello che è stato fatto e quelli che sono i progetti per la Città di Pomezia da qui alla fine della consiliatura.

Un brevetto da pilota, un diploma da perito aeronautico e un passato recente da programmatore informatico: Sindaco, chi gliel’ha fatto fare di impegnarsi in politica a Pomezia?

“E’ stato un percorso bizzarro: ho iniziato ad occuparmi di politica per necessità, nel 2007, quando sono arrivato in questa Città e ho da subito notato i problemi e le anomalie che c’erano. Potevo scegliere la via più semplice, quella di iniziare a lamentarmi in maniera sterile; invece ho iniziato a pensare di cambiare Pomezia in modo costruttivo, insieme a degli amici, cominciando a fare proposte. E’ così che nel 2007 nasce il Meetup di Beppe Grillo, a seguire le prime proposte sulle piste ciclabili e sulla raccolta dei rifiuti. Siamo poi arrivati alla candidatura nel 2011, ripetuta con la vittoria nel 2013”.

In una recente intervista radiofonica, l’hanno più volte definita, ironizzando, “una brutta persona” perché ha portato il bilancio in attivo, invertendo la tendenza dopo anni di rosso e perché finalmente Pomezia sta ripartendo. Si sente davvero una voce fuori dal coro?

“Beh, qualcosa è sicuramente cambiato.  A livello di sentire politico, con l’avvento del Movimento 5 stelle, le persone comuni si sono riavvicinate alla politica. Ma la forza di questo Movimento si è subito dimostrata grande: in pochissimi anni siamo passati a governare in 16 Città italiane, contiamo parecchi esponenti in Parlamento, nei Consigli regionali e in quelli comunali e siamo accreditati ad essere una delle forze politiche che può diventare la guida del Paese. Il vero punto di svolta, a mio parere, è stato quello di aver saputo rompere i vecchi schemi della politica riportando, soprattutto, legalità, utilizzo coerente e di buon senso delle risorse pubbliche e trasparenza”.

Quasi due anni e mezzo di mandato sono andati: mi dice qual è la cosa che avete fatto per Pomezia di cui va più fiero e la cosa invece che avreste voluto fare subito, ma non siete ancora riusciti a realizzare?

“Vado fiero sicuramente del modo in cui utilizziamo le risorse pubbliche, seguendo i canoni del buon senso e delle reali necessità del territorio. Personalmente mi ha fatto molto riflettere la questione acqua a Santa Palomba, perché, nonostante fosse un problema aperto da decenni, è bastato poi davvero poco per risolverlo: mi chiedo allora come mai le amministrazioni che ci hanno preceduto non siano riuscite a fare quel piccolo passo che serviva a dirimere la matassa e a dare un servizio primario a tanti cittadini.Giunta Fucci

Voglio ricordare inoltre la cancellazione delle spese di affitto improduttive, che abbiamo realizzato trasferendo gli uffici comunali al Selva dei Pini. Sono, infine, orgoglioso dei risparmi fatti bandendo nuove gare pubbliche, un risparmio che – ipotizziamo – possa essere di circa due milioni di euro l’anno. In questo modo, invece di tagliare i servizi ne abbiamo incrementato il livello: un esempio su tutti è quello della raccolta differenziata che oggi, rispetto al passato, ci costa un milione di euro in meno, ma con una qualità di servizio maggiore.

Ma è solo l’inizio… Entro il 2018 abbiamo programmato lo sviluppo della rete idrica in quasi tutto il territorio comunale e intanto oggi siamo riusciti a quadruplicare gli stanziamenti per la manutenzione stradale: risparmiamo tanto e con questo risparmio riusciamo ad investire anche in opere pubbliche. Cosa avremmo voluto fare subito e ancora non siamo riusciti? Sicuramente altre opere per cui i finanziamenti, per lo più regionali, sono stati concessi ma non ancora erogati: interventi soprattutto mirati per Torvaianica. In generale, sono i tempi della burocrazia che stanno frenando tante nostre iniziative: faccio sempre l’esempio del rifacimento di una strada…per asfaltare una strada ci vogliono 6 mesi, perché questi sono i tempi di espletamento di una gara e dell’arrivo di tutti i documenti. Comunque noi la macchina l’abbiamo messa in moto e pian piano si andrà a regime”.

 Sempre in questi 30 mesi: alcune polemiche strumentali, qualche gossip, il rischio di cadere nel personale o peggio ancora nel banale. C’è qualcosa, Sindaco, che l’ha ferita in modo particolare, come uomo e come Amministratore?

“Come uomo, ci sono stati alcuni commenti, che ho letto su un giornale locale, che avevano da ridire sul mio ruolo di padre…e francamente un giornale che ha la pretesa di valutare Fabio Fucci nel suo ruolo genitoriale non mi pare di grande qualità. Politicamente, nulla di particolare: è il nostro ruolo di amministratori che ci espone quotidianamente a critiche e ad apprezzamenti. Gli apprezzamenti ci fanno sicuramente piacere, ma anche le critiche sono importanti per capire se occorre pianificare meglio investimenti ed interventi. In generale siamo molto soddisfatti del lavoro fatto finora e anche i cittadini mi sembra che abbiano compreso che tutto a tutti e subito non è una politica sostenibile: una delle novità introdotte dalla nostra Amministrazione è proprio quella di programmare con trasparenza gli interventi”.