Le feste sui social

Il 2015 giunge al termine, un po’ come il 2014 e l’anno prima ancora. Un po’ come finirà il 2016, con molta probabilità. Negli ultimi anni, le nostre vite vengono sempre più influenzate, positivamente e negativamente, dai social network. Diciamo che ormai possiamo parlare di una vera e propria dipendenza. Immaginare una vita senza smartphone o Facebook sembra impossibile. Ed è così. Il mondo cambia, la tecnologia avanza e noi siamo nell’occhio del ciclone di quella famosa “terza rivoluzione industriale” che ci trascina in questo vortice virtuale. Dai grandi ai piccoli, dai ragazzi alle ragazze, dai politici, i comici, le star, gli emarginati, chi più ne ha più ne metta: tutti cercano di adeguarsi a tali cambiamenti.

le informazioni circolano libere, dove possiamo esprimerci e dove possiamo evolverci, per l’appunto. Ma è anche vero che l’uomo necessita di sentirsi notato e apprezzato… E non ha importanza da dove questo provenga: quando il mondo è povero di anime ci si accontenta. Si spera che quest’anno ci si riesca a staccare un po’ da tale dimensione, facendo cose del tipo giocare a carte con i parenti, mangiare tanta cioccolata, guardare foto dei vecchi album impolverati dei nonni, invece di visualizzare quello di selfie proposto su Facebook. Bisogna semplicemente vivere un po’ di più.




Pomezia su Facebook

Facebook è un mare di persone che si ritrovano, si incontrano e si scontrano, è un mare di notizie e informazioni ed è utile saper nuotare all’interno del social per non fare “brutti” incontri, o non incappare in “cattive” notizie. Questa è solo una breve premessa che meriterebbe una tesi di laurea in scienze della comunicazione per essere sviluppata, quindi oggi, mi soffermerò sull’effetto Social nella nostra città.

Facebook raggiunge una popolazione estremamente eterogenea in termini di età, e le informazioni possono arrivare a tutti, ognuno secondo le sue esigenze o preferenze.

Prima fra tutte la pagina ufficiale del nostro comune

https://www.facebook.com/pomezia

dove vengono riportate tutte le news che vengono inserite nel sito ufficiale de Comune.

Ma troviamo anche tante altre pagine di informazione cittadina (tra cui ovviamente anche la nostra), legate ai nostri giornali locali, alle nostre associazioni territoriali, o comitati di quartiere, tante pagine o profili di esercenti che attraverso facebook ci fanno conoscere prodotti e offerte, o anche gruppi di confronto tra mamme, gruppi di scambio e compravendita di usato. Un piccolo comune virtuale dove ci si confronta commentando una notizia o un evento, o chiedendo consigli su dove andare a comprare qualcosa, dove andare a cena e tanto altro, tutto all’interno del nostro territorio, privilegiando le risorse che ci sono nel nostro comune senza dover per forza varcarne i confini.

Insomma , basta condividere un link per passare le informazioni che più riteniamo interessanti ai nostri amici e tutto diventa un tam tam che rimbalza da un profilo all’altro. Così scopri che è stata emessa quella determinata delibera, o che è in preparazione un evento organizzato da qualche associazione, o che c’è un offerta speciale in quel negozio, il tutto solo accedendo alla tua homepage di FB.

Pomezia anni 50

Pomezia anni 50

Ultimamente è nata anche una divertente pagina “Il cameriere della città che riporta la descrizione “Notizie autenticamente false”,  pagina dedicata alla satira locale e non, dal commento sarcastico e pungente, che ci trasmette con occhio irriverente i fatti quotidiani.  L’ironia dei toni è come sempre in questi casi dolce amara, ed ha come intento quello di provocare una risata nel lettore commentando le notizie “vere” da un punto di vista più ironico e leggero.

Ma veniamo al fenomeno del momento, che è quello che mi ha dato l’ispirazione per scrivere queste due righe che è il gruppo “Sei di Pomezia se…”, ideato da due nostri concittadini, che in pochissimi giorni ha superato i 2000 iscritti…

Esempio perfetto di cosa è un social… in questo gruppo si sono ritrovate diverse generazioni di Pometini ed ognuno sta portando un pezzettino della sua storia, un ricordo, una foto, ognuno secondo la sua età e la sua esperienza personale. Post dopo post ci si rende conto che alla fine è vero che a Pomezia ci conosciamo un po’ tutti. Quello che ne sta venendo fuori è un puzzle di ricordi, tanti piccoli pezzi , che messi insieme fanno la storia della nostra città… ed è bello vedere che nonostante tutto, forse ci sentiamo Pometini veramente.




Pubbliche Amministrazioni e Trasparenza

 In appendice al recente post di Massimiliano Villani sul principio della trasparenza delle pubbliche amministrazioni e sulla perfetta accessibilità della cittadinanza alle informazioni, vorrei brevemente fare un cenno all’analisi e quindi alla misura del grado di raggiungimento di questi obiettivi. Ricercando in rete, uno degli apporti più importanti è forse il progetto Bussola della Trasparenza dei Siti Web, che si può trovare all’indirizzo http://www.magellanopa.It/bussola.

Una volta raggiunta la pagina possiamo leggere le finalità, cito testualmente : La bussola della trasparenza consente alle pubbliche amministrazioni e ai cittadini di utilizzare strumenti per l’analisi ed il monitoraggio dei siti web. Il principale obiettivo è di accompagnare le amministrazioni anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, nel miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali.

egovContinuando nella lettura si può constatare che il progetto è in linea con i principi dell’OPEN GOVERNMENT che tendono a ribadire e rafforzare gli aspetti della Trasparenza, della Partecipazione e dell’Accountability. Questo significa che le pubbliche amministrazioni possono usare il Progetto Bussola per varie finalità tra la quali spiccano: la misura del grado di trasparenza dei propri atti e delle proprie procedure, la misura delle proprie capacità di coinvolgimento dei cittadini (questo aspetto, a mio avviso, è uno dei più importanti, perché è essenziale che i cittadini possano partecipare al processo formativo dei provvedimenti da prendere) ed infine la misura della propria accountability, ovvero la capacità di un’amministrazione di utilizzare in modo corretto le risorse attraverso, essenzialmente, la responsabilizzazione del management. Dunque il Progetto Bussola è un’iniziativa utile a svariati soggetti, non solo amministrazioni pubbliche e cittadini ma anche studiosi e analisti della materia, perché  possono avere a disposizione dati e ricerche non sempre di facile reperimento.

Il progetto nasce dopo l’emanazione delle linee guida sui siti web delle Pubbliche Amministrazioni e si concretizza in un sistema di software ed algoritmi matematici che monitorizzano i siti web ad intervalli temporali e confrontano i dati registrati con degli standard stabili. E’ inoltre utile osservare che sfogliando le pagine del sito web della Bussola si può accedere ad una classificazione delle PA in base  al grado di osservanza degli standard qualitativi. Ricercando nella classifica il Comune di Pomezia si può constatare che questo, stando alle ultime osservazioni che risalgono ai primi del mese di Dicembre, è al primo posto insieme a tutte quelle amministrazioni comunali che rispecchiano al 100% i criteri posti, ovvero 64 parametri soddisfatti su 64. Questo lo si può riscontrare nella pagina web del comune pometino, perché in fondo sulla sinistra riporta il logo certificativo della verifica effettuata. Per completezza di informazione, i criteri di giudizio non sono presi a caso, ma come riporta la classifica sono correlati alla realizzazione della struttura così come definito dall’Allegato A al D.lgs. n.33/2013.




Le monete virtuali

Litecoin, Namecoin, Peercoin, Primecoin, Ripple; quella comunque, che più spesso viene citata sui giornali nonché quella più usata è il Bitcoin.

Silk Road, famoso bazar virtuale basato sulle transazioni anonime,dove si usava il Bitcoin come mezzo di regolazione degli scambi.La situazione è in pieno divenire vedremo se in futuro le monete virtuali saranno in grado di affermarsi definitivamente o sarà l’ennesimo fuoco di paglia, d’altronde non tutto quello che viene pensato per internet,col passare del tempo è destinato a modificare gli stili di vita dei cittadini internauti e non.