America non torna più di Giulio Perrone

Romanzo autobiografico sul doloroso rapporto tra padre e figlio pubblicato da HarperCollins

 

America non torna più è il nuovo romanzo di Giulio Perrone, editore dell’omonima casa editrice romana fondata nel 2005, pubblicato da HarperCollins e in tutte le librerie dal 16 settembre.

È un romanzo intimo e doloroso dove l’amore mai dichiarato in modo esplicito e le diverse aspettative e prospettive sulla vita tra Giulio e Giampiero, il padre,  creano un profondo e lacerante strappo al figlio che si acuisce nel momento in cui è costretto ad affrontare la lunga malattia e  infine morte.

Detto così può apparire una trama scontata invece America non torna più ha una forza dirompente nuova sia per lo stile intimistico che per le frasi secche e prive di fronzoli che non tentano di addolcire e intenerire il lettore ma, al contrario, lo prendono per mano per condurlo nel dialogo personale e profondo di un uomo.

 

Giulio Perrone riesce a denudarsi offrendo un romanzo inteso. Perché non si sceglie un padre. È quello. E non puoi fare altro che accettarlo anche se condiziona le tue scelte, ti indica la strada, ti costringe giorno dopo giorno a seguire i propri sogni e non quelli che senti preponderanti dentro di te. Una convivenza obbligata che crea uno scontro che si prolunga nel tempo, come un’abitudine, un modo di essere, uno stile di vita,  fino a quando ciò che non vorresti mai arriva improvvisa: una malattia con un finale inevitabile e allora ecco che torni con i ricordi a rubare piccoli momenti che avresti potuto vivere diversamente, silenzi che avresti potuto colmare, assenze che avresti potuto distillare.

«Ma per l’ennesima volta sento che sto dando ragione a mio padre e alle scelte fatte per accontentarlo.
Nella vita mi sono fermato sempre un passo prima del conflitto.»

America non torna più mette a nudo, con uno stile coraggioso, i pensieri intimi di un uomo.  È una delicata storia d’amore, un amore mai dichiarato apertamente che evidenzia una difficoltà, molto maschile, di esternare e di esprimere i sentimenti. Nei momenti di massimo dolore e rabbia Giulio reagisce con azioni di forte impatto come scaraventare la bottiglia di vino per terra o sfogarsi con un atto sessuale proprio nella stanza accanto al padre morente. Azioni che contrastano con la delicatezza del ritmo intimistico di Giulio Perrone ma che sono espliciti elementi del rovente dramma interiore.

«Siamo soli, ai due lati della stanza.
E stavolta non c’è soluzione.
Resta il silenzio che non hai la forza, la voglia, il desiderio di interpretare neanche tu.»

America non torna più, un padre e un figlio e il loro amore silenzioso, fatto di piccoli gesti, di sguardi rubati, a volte più di scontri che di incontri, che sbatte improvviso con la ineluttabilità della vita, nel suo scorrere lento verso la fine, una fine che arriva davvero perché «Siamo destinati a disperderci anche nella testa di chi ci ha amati»

E allora ecco che il ricordo che custodiamo delle persone care diventa il vero protagonista di questo romanzo aprendo una visione molto più ampia del semplice rapporto padre/figlio.

«Ricordi come possibili raccolte di ricordi.»

Un tema che mi ha piacevolmente ricordato Javier Marìas ne Gli innamoramenti e Due vite del premio Strega 2021 Emanuele Trevi quando dichiara: «Perché noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire: la prima è la vita fisica, fatta di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene

America non torna più è un’autobiografia audace e coraggiosa che merita di essere letta e riletta.




Quale mondo si nasconde dietro un libro?

I libri sono sempre figli ribelli editore da Giulio Perrone Editore

 

Quale mondo si cela dietro i libri che leggiamo? È una domanda che, almeno una volta, ogni lettore si è posto e I libri sono sempre figli ribelli è un manuale sui generis che si propone di esplorare il mondo del libro nelle sue molteplici sfaccettature.

I libri sono sempre figli ribelli è stato scritto nel 2018 a cura di Giulio Perrone e Paolo Di Paolo e pubblicato dalla casa editrice romana Giulio Perrone Editore.

Nell’immaginario collettivo l’editore è una figura carismatica, totalmente dedicata alla cultura, circondato da scrittori prolifici e super dotati capace con una sola breve e concisa lettura di capire quale sarà il prossimo best seller del secolo.

 

Questa visione, quasi sicuramente, ci viene proprio dai libri che abbiamo letto e dai film che abbiamo visto e in effetti è un’idea piuttosto pittoresca mentre la realtà è un pochino diversa. L’editore è, a tutti gli effetti, un imprenditore e nella scelta su quali libri investire è costretto necessariamente a fare i conti con l’aspetto finanziario dell’azienda mantenendosi continuamente in equilibrio con lo spirito culturale della casa editrice che dirige.

 

I libri sono sempre figli ribelli prende per mano il lettore e lo porta attraverso tutte le fasi che un libro deve superare prima di arrivare sugli scaffali delle librerie, dove sarà scelto, acquistato e infine letto.

Il manuale inizia introducendo l’arte di pubblicare un libro nelle case editrici fino a spiegare le parti tecniche di un libro, il lavoro di editing, il lavoro di realizzazione vera e propria con impaginazione e stampa, la sua distribuzione, la promozione, i concorsi letterari ed infine il futuro con il mondo dell’e-book e degli enhanced book (in pratica degli e-book arricchiti con contenuti mutimediali)

Diverse interviste o stralci di articoli di prestigiosi quotidiani arricchiscono il libro avvicinandoci alle diverse personalità del mondo dell’editoria, dalle grandi case editrici italiane fino a quelle più piccole e indipendenti senza dimenticare uno spazio al self publishing

Curioso e avvincente leggere come siano diverse le reazioni degli autori riguardo al lavoro di editing del loro testo, con esempi di successo come gli interventi dell’editor Gordon Lish sui racconti di Raymond Carver spiegato da Alessandro Baricco oppure i burrascosi rapporti autore/editore intercorsi tra Gabriele D’Annunzio e Treves per la pubblicazione del romanzo Il Piacere.

 

I libri sono sempre figli ribelli non è un libro per addetti ai lavori ma un bellissimo manuale che permette a tutti di comprendere realmente quale impegno e duro lavoro ci sia nello scrivere e pubblicare un libro.

È potrebbe diventare una più che indovinata idea regalo per quell’amico o parente appassionato di lettura al quale non avete proprio idea di quale libro donare per sorprenderlo!

 

 

Per acquistarlo Giulio Perrone Editore