Fuori porta – Domani a Maranola di Formia arriva ‘Nomadi del volo’ di Carmine Cerbone

In Piazza San Luca la mostra installazione dell’artista pontino fino al 20 dicembre
Da domani 9 dicembre e fino al 20 dicembre 2024 sarà possibile visitare a Maranola di Formia (LT) in Piazza San Luca ‘Nomadi del volo’ mostra installazione del maestro Carmine Cerbone a cura di Claudio Futmani.
L’installazione gode del patrocinio del Parco naturale dei Monti Aurunci.

La mostra

La mostra illustra, attraverso l’esposizione di quadri e sculture tridimensionali rappresentanti “i gabbiani”, un tema quanto mai attuale che è quello della migrazione.
“Oggi, oltre agli uccelli, sono gli uomini a migrare – dichiara Cerbone -, e per questo li ho paragonati ai gabbiani che ho ritenuti e scelti quali simboli di libertà, viaggio, fantasia, incognita e avventura. Gli stessi gabbiani vengono osservati in questo loro lungo e lento ‘viaggio di migrazione’ che appare così simile a quello dell’essere umano, alla ricerca infinita di una terra dove stabilirsi o ,al contrario, riprendere il viaggio con tanti sogni nella mente e grandi speranze nel cuore. Un ‘viaggio-disagio’ vissuto tra la quotidiana indifferenza della gente.
Cristina De Caldas Brito – scrittrice brasiliana – così citava: Siamo tutti migranti…. Ogni migrazione esteriore a poco a poco diventa anche interiore…”



FUORI PORTA – Il cibo visto da vicino, a Sezze la mostra fotografica di Alessandro Di Norma

Sarà inaugurata domani 17 dicembre 2021, alle ore 18.00 presso il Museo Archeologico di Sezze – Sala del Mosaico – la mostra fotografica di Alessandro Di Norma: “Il cibo visto da vicino”.

Si tratta di una selezione di 20 fotografie inerenti il cibo della “Terra del mito”, cioè quel comprensorio che ricade nei territori delle città arcaiche dell’Agro Pontino: Anxur, Circeii, Cora, Norba, Setia, Privernum. Si tratta di una ricerca fotografica cominciata nel 2016 ed in parte pubblicata nel libro di Roberto Campagna che ha proprio come titolo: A tavola nella terra del mito (Ponte Sisto, 2018). Questa ricerca ha l’obiettivo di catturare i cibi meno conosciuti e  più caratteristici di tale territorio e lo fa utilizzando una luce tutta particolare: le foto, infatti, possiedono tagli di luce “caravaggeschi” volutamente ricercati dall’autore. Tecnica utilizzata per mettere in risalto l’essenza e la storia del cibo stesso.

“Il cibo – dice Alessandro Di Norma – è storia, cultura, tradizione, fatica, ricchezza, miseria, orgoglio, benessere. È tutto ciò che produce legami sociali; è ricordo, speranza, amore, dolore e fotografarlo vuol dire assumersi la responsabilità di raccontare tutto questo. Vuol dire sporcarsi con la stessa terra arata dal contadino; impolverarsi con la stessa farina del fornaio; avere le mani appiccicose che conosce solo chi ha appena raccolto un grappolo d’uva; soffrire lo stesso sonno dei pastori; la stessa sete dei raccoglitori di pomodori. Avere la capacità di centellinare l’alcol per ricavarne profumati liquori o la pazienza per staccare gli stimmi dei crochi per farne il prezioso zafferano. Sentire addosso le incertezze dei pescatori; provare il senso di impotenza dopo una grandinata che ha distrutto un raccolto… Dietro l’obbiettivo della macchina fotografica tutto questo si ferma. La luce trasforma l’attimo in soggetto e il momento in storia raccontata”.

La mostra rientra nelle attività previste per il Natale Setino 2021/2022 ed ha il patrocinio del Comune di Sezze e della Compagnia dei Lepini, resterà aperta fino al 25 febbraio 2022, orario mercoledì, giovedì, domenica ore 9.00/13.00- venerdì e sabato: 9.00/13.00 – 15.00/19.00