KAFKA E LA BAMBOLA VIAGGIATRICE di Jordi Sierra i Fabra

KAFKA E LA BAMBOLA VIAGGIATRICE

Di Jordi Sierra i Fabra

Ed. Salani Gl’Istrici

 

Novella o romanzo breve? Difficile classificare Kafka e la bambola viaggiatrice nell’uno o nell’altro genere. Se lo cerchiamo su Google lo troviamo inserito tra la narrativa per ragazzi, ma quando poi lo si prende in mano e lo si inizia a leggere, ci rendiamo conto che si tratta di una lettura molto piacevole e, a tratti quasi poetica, per qualunque tipo di lettore, indipendentemente dalla sua età anagrafica.

La sensazione, quando scorrono le prime frasi, è quasi quella di ritrovarsi all’interno di un quadro di Monet: c’è un grande giardino, con piante, fiori, persone che passeggiano…

 

Le passeggiate al parco Steglitz erano balsamiche.

E le mattine così dolci…

[…]

il parco Steglitz pullulava di vita in quell’inizio d’estate.

Un regalo.

E Franz Kafka lo assorbiva come una spugna, lasciando vagare lo sguardo, attingendo energia per l’anima, inseguendo sorrisi tra gli alberi.

 

Jordi Sierra i Fabra costruisce questa storia poetica, partendo da un fatto realmente accaduto a Kafka e raccontato dalla sua ultima compagna di vita,  Dora Diamant.

In maniera molto originale l’autore inventa il postino della bambole e ne fa vestire le vesti ad uno degli autori più importanti della letteratura del Novecento, per lenire il grande dolore di una bambina che ha perduto la sua bambola nel parco.

Jordi Sierra i Fabra con delicate pennellate degne del prima citato Monet, racconta dell’incontro tra l’universo degli adulti e quello dei bambini, e ci fa girare il mondo con gli occhi di una bambola di porcellana.

Franz Kafka è agli sgoccioli della sua vita, la malattia lo sta logorando; la bambina invece ha davanti a sé una vita intera. Il contrasto che viene alla luce dà toni malinconici alla storia, ma l’impegno che il postino delle bambole mette scrivendo lettere fantasiose sul viaggio della bambola Brigida, allo scopo di evitare sofferenze alla sua piccola mamma, ci insegna che al mondo ci sarà sempre qualcuno  che inventerà favole per veder tornare il sorriso negli occhi di un bambino che sta per diventare grande.

Furono fatte numerosi indagini per cercare di trovare quella bambina che ispirò le lettere a Kafka, senza però nessun risultato; Jordi Sierra i Fabra con la sua bella penna, ha dato quindi un volto e un nome alla protagonista di questa commovente novella.

 

I poeti erigono castelli in aria,

i pazzi li abitano,

e qualcuno, nella vita reale, riscuote l’affitto.

 

SINOSSI

 

Durante la sua quotidiana passeggiata al parco, Franz Kafka incontra una bambina, Elsi, in lacrime perché ha perso Brigida, la sua bambola. Colpito dall’intensità di quel dolore, l’autore della Metamorfosi, si inventa una spiegazione per consolare la piccola: Brigida è partita per un viaggio e lui, che è il postino delle bambole, il pomeriggio seguente le recapiterà una sua lettera…