27 NOVEMBRE 2021 – NON UNA DI MENO! CORTEO NAZIONALE A ROMA

ORE 14 PIAZZA DELLA REPUBBLICA – PIAZZA SAN GIOVANNI

– SAREMO MAREA CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE E DI GENERE –

CI VOGLIAMO VIVE!

 

Il 27 novembre la marea femminista e transfemminista ritorna in piazza per il corteo nazionale a Roma al grido di “Non una di meno”.

Dopo un anno di stop imposto dalla pandemia, è quanto mai urgente riprendere la parola e lo spazio pubblico contro la violenza maschile sulle donne e di genere approfondita dalla crisi pandemica e da una politica istituzionale preoccupante e ostile alle donne, alle persone lgbtqia+ e alle persone più esposte alla crisi economica, sociale e sanitaria.

 

 

 

 

“Da una parte, il governo dell’uomo solo al comando riprogramma in peggio le condizioni delle nostre esistenze, con riforme non contrattate né contrattabili che ipotecano il nostro futuro.

Dall’altra, la deriva xenofoba, patriarcale e individualista che attraversa il dibattito pubblico e che attacca la solidarietà, la cura collettiva, l’accesso alla salute per tutt* come priorità dell’agenda politica post pandemica” dicono le attiviste.

 

Mentre una donna ogni 72 ore muore per femminicidio e si registra un aumento della violenza domestica, il piano triennale antiviolenza istituzionale è scaduto e non viene ancora rinnovato.

Pubblicheremo e porteremo in piazza e in rete i dati dell’osservatorio sui femminicidi, lesbicidi e transcidi avviato da Non Una DI Meno per ribadire che la violenza è strutturale e si alimenta in condizioni di dipendenza economica, ricatto, giustizia patriarcale e politiche istituzionali inadeguate e sessiste.

 

Saremo in corteo e lo faremo insieme con tutte le cautele necessarie per garantire la sicurezza e la tutela della salute di chi vorrà partecipare. La manifestazione sarà segnata da azioni performative e collettive, tra queste il grido muto, ossia un minuto di silenzio che coinvolgerà l’intero corteo per ricordare le vittime di femminicidi e transcidi; la performance sensibili-invisibili per il riconoscimento delle malattie cosiddette “femminili” ignorate dalla medicina, quali, ad esempio, vulvodinia, neuropatia del pudendo, fibromialgia, endometriosi e tutte le varie forme di dolore pelvico. Ci saranno performance per segnalare l’intreccio tra le migrazioni e le frontiere dello sfruttamento lavorativo, oltre alle numerose vertenze in piazza, tra cui quelle delle lavoratrici della Rgis e GKN.

 

Lo spazio della lotta politica pubblica è una priorità irrinunciabile, lo è a maggior ragione nel quadro di una emergenza sociale e di grandi trasformazioni come quelle innescate dal covid 19.

 

 

Ufficio stampa «Non Una di Meno»




Pomezia in prima linea contro la violenza sulle donne: una giornata di eventi

Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Tra le tante iniziative anche quelle che Sportello Donne Pomezia organizza per il prossimo sabato insieme ad altre associazioni, per far capire alle vittime che non sono più sole

Per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Sportello Donne Pomezia organizza per sabato 28 novembre 2015, in collaborazione con l’amministrazione comunale ed altre associazioni del territorio, ‘Mai più sole’ una giornata di iniziative in diversi luoghi della città.
Si inizia alle ore 10 in Aula consiliare con un dibattito su ‘La spirale della violenza. Come riconoscerla’ al quale interverranno Elisabetta Serra, vice sindaco di Pomezia e Oria Gargano, presidente di BeFree, cooperativa sociale contro tratta, violenza e discriminazioni. Si prosegue nel pomeriggio con un incontro di yoga, letture e performance teatrali (vedi locandina per programma completo) a cui sono invitate a partecipare tutte le donne.
L’evento vuole essere un input per tutta la cittadinanza a sviluppare una maggiore consapevolezza sul fenomeno della violenza contro le donne, spesso relegata nelle mura domestiche. Una violenza fisica, psicologica, sessuale, economica e persecutoria che rimane per lo più sommersa in famiglia, bloccata da meccanismi di omertà familiari e sociali, chiusa dietro quelle porte di casa dove si lavano ‘i panni sporchi’, e dove chi compie le violenze sono per lo più mariti, conviventi e fidanzati di ogni ceto sociale e di ogni età, spesso insospettabili.
I dati che emergono sul femminicidio sono soltanto la punta di un iceberg di un fenomeno molto più complesso, che a livello nazionale registra l’uccisione di una donna per mano di un uomo ogni due giorni,con sette delitti su dieci che avvengono in famiglia. Nel 2013 la legge 119/2013, conosciuta come la legge sul femminicidio, ha introdotto e modificato alcune disposizioni penali e procedurali, in una prospettiva di prevenzione e di contrasto alla violenza contro le donne. Per la cosiddetta Convenzione di Istambul, ratificata dall’ Italia nel giugno 2013, si tratta addirittura di una violazione dei diritti umani, anche se spesso viene considerata solo come una questione ‘privata’. Secondo i dati dell’ultima indagine Istat 2015, il 31,5% delle italiane ha subìto violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita, per un totale di 6 milioni e 788mila. Per l’Organizzazione mondiale della sanità, il 35% delle donne del mondo ha subito una violenza domestica o sessuale nel corso della propria vita, ponendo la violenza contro le donne come una delle prime cause di morte o invalidità permanente per la popolazione femminile. Il 38% degli omicidi di donne nel mondo vengono commessi da un partner intimo, come marito, fidanzato o convivente.

Il giorno in cui questa giornata non avrà più ragione di essere celebrata e le statistiche avranno valori vicini allo zero, la nostra società si potrà definire civile.

[box type=”shadow”]Sportello Donne Pomezia è un servizio gratuito dell’associazione IAPH Italia in collaborazione con il Comune di Pomezia rivolto alle donne del territorio. Dal gennaio 2013 le operatrici offrono ascolto, informazione e contatti utili su strutture pubbliche, e per le consulenze si avvalgono della collaborazione di professioniste nei settori medico-sanitari, legali, sindacali, psicologici, socio-assistenziali. Gli orari di ricevimento sono: mercoledì 9-11 e giovedì 15,30-17,30 c/o il Palazzo dell’anagrafe, P.zza S. Benedetto da Norcia 1, 2° piano – tel: 06-91146273/388-1586901[/box]




Prima candelina per lo Sportello Donne Pomezia

Lo Sportello Donne Pomezia ha compiuto un anno! Sono passati infatti 12 mesi da quel 22 gennaio 2013 quando le otto volontarie hanno sentito la necessità di  aprire e dedicare uno spazio di ascolto e informazione alle donne del territorio con il supporto di professioniste per consulenze legali e psicologiche.

sportello-donneLe operatrici sono tutte di Pomezia, con vissuti e formazione diversi. Hanno messo a disposizione i loro percorsi formativi  (in psicologia, sociologia, filosofia e informazione) e le loro esperienze maturate in ambito psicologico, socio-culturale, formativo e della mediazione culturale con l’obiettivo di offrire un servizio finora assente in zona e rispondente alle  esigenze delle donne e delle loro storie. 

Lo Sportello accoglie, telefonicamente e in sede, donne che subiscono violenza nelle sue molteplici forme (sessuale, psicologica, economica, ecc..), che affrontano problemi riguardanti la sfera familiare e/o lavorativa, che si scontrano con i cambiamenti legati all’età, che sentono l’esigenza di condividere una loro esperienza di vita con altre.

In un anno sono state registrate richieste di aiuto, sostegno e informazione soprattutto legate alla sfera domestica per consulenze su violenze psico-fisiche ed economiche: “Il 70% delle donne del territorio che si rivolge a noi ha subito o subisce violenza fisica o psicologica e ha bisogno di un sostegno e/o di una consulenza” – affermano le operatrici – “Per la maggioranza dei casi si tratta  di violenze domestiche, quelle più difficili da accettare, affrontare e denunciare. Sono soprattutto le violenze ‘dentro casa’ che disegnano la realtà del territorio, che rispecchia  peraltro quella del Paese, in cui la violenza sulle donne è prettamente una questione culturale, senza distinzione di classe, di religione e provenienza geografica”.

Ma qualcosa si sta muovendo anche sul territorio. Lo scorso mese di dicembre Sportello Donne e il Comune di Pomezia hanno organizzato un incontro sui diritti delle donne, servizi e violenze di genere  con la partecipazione di rappresentanti della Asl, delle scuole e delle forze dell’ordine, per affrontare il problema, e fare ‘quadrato’ tutti insieme intorno alle donne, pensando di investire in risorse, denaro e spazio ‘culturale’.

Una questione culturale che senza dubbio parte dall’educazione dei più giovani a cui Sportello Donne Pomezia crede molto, e lo fa impegnandosi  nelle scuole con seminari educativi e convegni sulle tematiche connesse all’universo femminile, quali comunicazione, genitorialità, violenza di genere, corpo e sessualità.

Sportello Donne Pomezia si trova a P.za Bellini 14 Pomezia (ospite della Camera del Lavoro Cgil), ai seguenti contatti: tel. 3881586901 martedì 9-11 e mercoledì 16-18; mail [email protected]; facebook: Sportello Donne Pomezia; blog: www.sportellodonnepomezia.wordpress.com