Il brand di Caravaggio

IL BRAND DI CARAVAGGIO

 

Cos’è il brand?

E che c’entra Caravaggio, il grande pittore vissuto tra il 1571 e il 1610, col concetto di brand?

 

Conversione di San Paolo, Caravaggio.
Foto cosafarearoma.it

 

Brand

Brand è una parola del tedesco antico e vuol dire “fuoco”, evoca l’immagine del “marchiare a fuoco”.

È evidente il collegamento con il termine “marca”. E con il termine “marchio”.

Nel mondo commerciale e imprenditoriale, “brand” è la combinazione di elementi come nome, logo, slogan, storia, valori, comunicazione, reputazione di un’azienda.

Una combinazione costruita in modo consapevole, su cui si gioca la maggiore o minore fidelizzazione del “consumatore”, del cliente.

Brand risponde al concetto di “marca”, che è qualcosa di diverso dal “marchio”.

 

Il marchio si deposita

Il marchio, come sappiamo, è un oggetto molto concreto, che si formula come risultato finale e simbolico di un percorso creativo relativo alla commercializzazione di un prodotto o di un servizio e infine si deposita,

allo scopo di tutelare l’originalità e la proprietà dell’idea, del prodotto, del servizio.

 

Brand e marca sono intangibili

Invece, “brand” e “marca” sono elementi intangibili.

Hanno a che fare con l’immagine che si costruisce di sé, della propria attività, della propria affidabilità, della propria storia, dei propri valori.

Hanno bisogno di molto tempo di sedimentazione e sono in continua evoluzione.

 

Anche tu esprimi un brand

Ora, proviamo a uscire dal piano esclusivamente commerciale e consumistico.

Se mettiamo la questione sul piano squisitamente umano, ti do una notizia: anche tu, sì, proprio tu che leggi, esprimi un brand, che tu lo sappia o no.

E già, perché, umanamente parlando, potremmo dire che in ogni tuo modo di essere, in ogni tuo comportamento, esprimi la tua “sostanza”, i valori in cui credi, come vuoi che ti percepiscano gli altri.

In altre parole, esprimi il tuo “brand”, forse inconsapevole, cioè l’immagine che trasmetti agli altri, la tua credibilità, la tua reputazione.

 

Brand è anima

In ultima analisi, brand è anima.

Infatti, nel mondo aziendale, i brand che funzionano meglio sono quelli più “sinceri”, quelli che riescono a “parlare” al consumatore dei valori, dei più alti obiettivi di un’impresa.

I brand che funzionano meglio sono quelli che esprimono brillantemente l’anima dell’uomo, della donna, delle donne e degli uomini che guidano l’azienda, che ne portano avanti le idee.

 

Michelangelo Merisi da Caravaggio

Se brand è anima, allora possiamo accorgerci del brand di Caravaggio.

Pictor praestantissimus, ovvero, il pittore più prestante della sua epoca, è un artista estremamente riconoscibile e non solo per i suoi cultori.

La vita di Caravaggio fu un succedersi di vicende maledette,

ma anche di fortunati incontri con veri e propri mecenati, affascinati dalla sua arte.

Eppure né l’adulazione, né le avversità, né gli eccessi, né la fuga cui fu costretto negli ultimi anni della sua vita, inseguito dalla pena di morte, riuscirono mai a distrarlo dal suo rigore pittorico, geniale e rivoluzionario.

Avrebbe potuto, per interesse o per disperazione, seguire strade espressive molto più comuni e tirate via.

Ma il suo brand si è imperiosamente imposto su ogni necessità.

Gli era impossibile venir meno all’istanza profonda di dare sempre voce all’autenticità, cercando l’equilibrio tra l’esplosione creativa e la disciplina pittorica.

Se ti fai un minimo di occhio, riconoscerai un quadro di Caravaggio tra mille.

 

Come nel set di un film

 

La vocazione di Matteo, Caravaggio.
Foto cosafarearoma.it

 

Il tempo di Caravaggio era il tempo della Controriforma, di una Chiesa che commissionava quadri di storia sacra capaci di elevare gli animi e suscitare sentimenti commoventi.

L’artista rispose a tale richiesta senza mai adagiarsi su moduli espressivi già noti.

Si oppose così all’accademismo corrente, generando una pittura diretta, rivoluzionaria, espressa dal vero, con un naturalismo che ti coinvolge, come il set di un film drammatico, qualsiasi età tu abbia.

Non è solo stile, ma rigorosa scelta pittorica, felice immediatezza “fotografica”, immersione fulminea, brutale, senza concessioni o abbellimenti dentro scene nutrite dell’anima di Caravaggio, della sua esperienza, fatta di contrasti e di travagli, di intensa ricerca di sapore, odore, colore, piacere e dannazione.

 

Come uno scatto rubato

L’effetto di ogni suo quadro somiglia allo scatto di una foto ante litteram, lo scatto rubato nel momento più significativo del dramma in atto, con una inedita trattazione della luce, ottenendo effetti drammatici per mezzo del chiaroscuro, con un violento contrasto di ombre e luci quale si trova solo nelle cantine o alla luce artificiale.

L’effetto, inoltre, era spesso dissacrante: i contenuti sacri dovevano riflettersi in azioni vere e rispecchiare la vita popolare, fatta di piedi sporchi, espressioni di dolore, luci oblique.

Caravaggio dipingeva “alla prima”, senza analitici disegni preparatori, con la visione completa maturata nell’intimo e fissata di getto sulla tela.

Riuscì così a rigenerare l’arte del suo tempo.

Tale intenso realismo, così diverso dal metodo pittorico allora in voga, ebbe una portata enorme in tutta l’Europa.

 

Ritratto di Caravaggio, Ottavio Leoni.
Foto aboutartonline.com

 

Se sei a Roma…

 

La Madonna dei Pellegrini, Caravaggio.
Foto cosafarearoma.it

 

Se sei a Roma, non ti sarà difficile seguire le orme di Michelangelo Merisi da Caravaggio, specchiandoti in molti suoi capolavori, esposti in chiese e musei.

Per citare solo le chiese, ecco il tuo facile itinerario.

Nella chiesa di San Luigi dei Francesi, vicino a Piazza Navona, c’è la Cappella Contarelli, con tre dipinti: la “Vocazione di San Matteo”, il “Martirio di San Matteo” e “S. Matteo e l’Angelo”.
Alla fine di Corso Rinascimento, dalla parte di Piazza delle Cinque Lune, trovi la Chiesa di Sant’Agostino, dove è la “Madonna dei Pellegrini”, conservata nella prima cappella a sinistra, proprio vicino all’ingresso.
Presso la Basilica di Santa Maria del Popolo, a Piazza del Popolo, ti aspetta la Cappella Cerasi, dove sono la “Conversione di S. Paolo” e la “Crocifissione di S. Pietro”.



Il culto di Mitra e il Mitreo di Marino

Il culto di Mitra e il Mitreo di Marino

 

Perché la guerra?
La visita di uno straordinario mitreo ci richiama alla terribile domanda

Mitreo di Marino, Tauroctonia (Mitra uccide il toro). Foto di Marion Weber

La domanda – Perché la guerra? – è un elemento di continuità che lega l’essere umano a se stesso attraverso generazioni, secoli, millenni.
È una domanda antica e moderna.
Sorge continuamente in questi giorni ed è sorta in occasione della recente visita guidata che ho svolto al Mitreo di Marino.

Il Mitreo di Marino, un ritrovamento stupefacente sepolto da 18 secoli
A Marino, comune dei Castelli Romani, è rimasto sepolto per 18 secoli un mitreo, luogo di culto del dio Mitra databile al II sec. d.C.
Venuto alla luce per caso nel 1962, venne usato come cantina per la vendita del vino, fino al suo definitivo riconoscimento, che lo ha poi reso oggetto di una complessa e contorta vicenda lunga quasi 60 anni, prima di venir valorizzato come merita.
Il mitreo ha la caratteristica struttura di un corridoio, la cui parete di fondo è dipinta con il dio Mitra che uccide il toro.
Questa rappresentazione è ricorrente nei mitrei, spesso come scultura, rilievo, mosaico, ma abbiamo solo tre casi al mondo di mitrei dipinti.
E il mitreo dipinto di Marino ha il migliore stato di conservazione: per la brillantezza dei colori e la completezza della composizione costituisce un unicum a livello mondiale.

 

Mitreo di Marino, Dadoforo. Foto di Marion Weber

 

Chi è Mitra?
Mitra è una divinità di origine indo-iranica e persiana legata al Sole. 
Secondo il mito, nasce il 25 dicembre in una grotta, emergendo dalla roccia, simile alla luce che indora le creste dei monti al mattino. E’ perciò detto “petrogenito”.
E’ protagonista di un patto sacro di collaborazione tra l’uomo e il cosmo che richiede la costruzione del bene e l’uccisione delle forze avverse.

E’ un dio antichissimo che cavalca i secoli e, attraverso la conquista di Alessandro Magno, raggiunge la Grecia ellenistica e infine Roma, rigenerandosi con nuove caratteristiche. 

Il culto di Mitra, tra il primo e il quarto sec. d.C. si espande gradualmente su tutto il territorio dell’Impero romano, fino ai più lontani confini. 
Proprio in quegli anni nasce e si espande il Cristianesimo, che assorbe moltissimi caratteri del Mitraismo e alla fine lo soppianterà. Ma di questo argomento complesso e di tanti altri temi connessi parleremo un’altra volta.

Il culto di Mitra è seguito da ogni classe sociale dell’Impero e anche i soldati, lontani dalle loro terre, vi trovano conforto e senso, vi trovano un’identità. Vediamo perché.

 

Mitra si diffonde moltissimo tra le legioni antiche romane
La domanda – Perché la guerra?- serpeggia persino tra le legioni dell’antico Impero romano, soprattutto quelle poste a presidio degli immensi confini dell’Impero stesso. 
Infatti, l’esercito di Roma non è più quello delle origini, il luogo compatto dell’orgoglio romano “d.o.c.”, il cui nucleo era in grado di creare un forte senso di appartenenza e di invincibilità. 
I soldati in grandissima parte non sono più romani, nè italici, ma vengono ormai dalle lontane province, sono di nascita iberica, africana, numidica, gallica, macedone, trace… 
Roma raggiunge con l’imperatore Traiano, nel 117 d.C., la sua massima estensione e per secoli è impegnata principalmente a difendere i suoi sterminati confini.  
Le sue legioni sono dislocate in luoghi davvero lontani e i soldati si sentono sempre più soli e sempre meno motivati, hanno bisogno di qualcosa che li tenga uniti e coesi.

Queste esigenze, particolarmente tra I e IV sec. d.C., si coagulano intorno all’antichissimo culto di Mitra.

Il culto di Mitra
Si tratta di un culto iniziatico (vi si entra per gradi), misterico (si trasmette da bocca a orecchio, in modo segreto e senza testi scritti di riferimento), riservato ai soli uomini.
Mitra porta la luce nel mondo e stringe un patto sacro di amicizia con il Sole e con gli uomini per la vittoria del bene sul male, attraverso un combattimento che porta alla pace finale.
Mitra uccide il Toro cosmico, simbolo della natura animale e della forza incoercibile di Madre Natura, per irrorare la terra col suo sangue e renderla feconda.
Il Toro cosmico abbattuto rappresenta la vittoria delle forze del Bene contro le forze ostili che ostacolano l’ascesa dell’uomo alla dimensione divina.
Mitra è il dio del patto sacro tra l’ordine cosmico degli astri e l’ordine interiore dell’uomo, cui è richiesto di essere retto e di operare per il bene.
Il seguace, attraverso sette gradi d’iniziazione, trova la strada per imitare Mitra e per partecipare all’ordine cosmico nel rispetto del patto sacro.
Miles, cioè soldato, è il terzo grado iniziatico nel percorso dell’adepto. Ecco un elemento di forte identità per i legionari romani…
Il culto si svolge nel mitreo, luogo di culto sotterraneo in forma di grotta, illuminato da fiaccole.

I mitrei
I mitrei sono ambienti sotterranei dove si pratica il culto, riproducendo la grotta dove sarebbe nato Mitra. Sono numerosissimi in tutto il territorio imperiale: se ne trovano in Italia, Francia, Austria, Germania, Inghilterra, Asia, Africa e moltissimi altri luoghi.
Solo a Ostia ne sono stati rinvenuti ben 18. A Roma se ne ipotizzano fino a 2000, anche se ne sono stati ritrovati 7.
Ogni mitreo è frequentato da un piccolo gruppo di adepti con a capo un pater, che è colui che ha raggiunto il settimo grado del percorso iniziatico.
Molti imperatori in questo periodo sono fedeli a Mitra e incoraggiano moltissimo l’espandersi del culto tra i legionari, poiché colgono l’importanza di tale forza spirituale per la coesione dei loro soldati.

 

La recente visita al Mitreo di Marino. Foto di Marion Weber

Ma, ieri come oggi, alla domanda – Come stai, soldato? Come ti senti dentro? –, si continua a rispondere con
un’altra domanda: -Perché la guerra?-

E no, non c’è risposta, non ci può essere.

(N.B.: Prossima visita sabato 23 aprile ore 16,30, prenotazione obbligatoria al 3488464099)




A tu per tu con l’autore: Raffaella Cecchini

A Cura Dell’Associazione Culturale Tema-Hesperia

 

Sabato 19 marzo alle 17:30 presso la Galleria Hesperia, in Via Silvio Spaventa 24/B a Pomezia il quarto incontro della rassegna letteraria A tu per tu con l’autore  organizzato dall’Associazione Culturale Tema-Hesperia (ne abbiamo parlato qui).

 

Verrà presentato il romanzo della giovanissima scrittrice pometina Raffaella Cecchini “Abbiamo un tempo in sospeso” pubblicato edito dalla Morphema Editrice è uscito a novembre del 2020. Potete leggere una nostra intervista qui

 

 

La partecipazione all’evento è gratuita e l’ingresso è consentito nel rispetto delle norme Covid attualmente in vigore.
Per informazioni 3335095699/3385692095 email: [email protected]




La libertà il tema centrale di Più Libri Più Liberi

Prosegue fino all’8 dicembre la XX edizione della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria

Nel polo congressuale de La Nuvola a Roma si è inaugurata sabato 4 dicembre Più Libri Più Liberi, l’evento editoriale più importante della Capitale, dedicato agli editori indipendenti italiani e organizzato dall’Associazione Italiana Editori AIE.

Il tema per questa edizione è la libertà, un concetto insito nel nome stesso della manifestazione che sottolinea la grande forza liberatoria dei libri.

Grande affluenza di pubblico durante il fine settimana monitorati da un meticoloso servizio di sicurezza interno per evitare assembramenti sia nell’area ristoro che nell’area espositiva, ma che non è riuscito a dissuadere i tantissimi estimatori di Zerocalcare che non solo hanno acquistato i suoi libri ma hanno preso un numero per ordinarsi in fila e attendere il proprio turno pur di avere una dedica personalizzata.

Di sicuro la serie televisiva Strappare lungo i bordi appena uscita su NetFlix ha portato alla ribalta il talentuoso fumettista romano Zerocalcare. E come dichiara la fascetta sul primo volume pubblicato 10 anni fa e ora ristampato dalla casa editrice Bao

“Diteglielo, a tutti quelli che credevano che sarei durato sei mesi!”

Il successo dei fumetti (o grafic novel usando una anglicismo più di tendenza) e dei manga giapponesi, rivela come il linguaggio sia in continua evoluzione e come diventi fondamentale, per il mondo della cultura e dell’editoria, riuscire a intercettare ciascun segnale arrivi dalla società capace di creare un canale di comunicazione per veicolare il proprio messaggio.

 

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I libri raccontano. Sempre. Sia che parlino attraverso la prosa, i versi o arricchiti da disegni. Ciascun libro mira a identificare, raccontare e veicolare un messaggio, che sia introspettivo, di formazione o di approfondimento.

L’obiettivo primario di eventi culturali come Più Libri Più Liberi è proprio quello di creare un canale connettivo tra prodotto e fruitore, cioè tra casa editrice e lettore.

Quale libro sia il migliore in assoluto, per fortuna, non è dato di sapere.
La presenza nella letteratura di capolavori indiscutibili non è in discussione sebbene solo l’audacia del giornalista Corrado Augias poteva pensare di parlare del libro dei libri, la Bibbia definendolo

per noi laici un manuale di psicologia. Dice più dell’essere umano che non di Dio

invitando a una lettura, anzi rilettura e conoscenza del passato per meglio comprendere e affrontare il presente.

 

 

Davanti all’affollatissima platea dell’Arena Robinson, dialogando con Dario Olivero, responsabile culturale Robinson, Augias non ha perso l’occasione di dichiarare, riguardo la questione dei vaccini, come “Noi siamo un’élite perché siamo qua a seguire due signori che parlano cercando di capirli invece di andare a fare shopping. Noi sappiamo che la Terra è tonda” sottolineando così la necessità di andare oltre la superficie dell’informazione arrivando fino alla conoscenza.

Perché le notizie ci informano ma è solo con un’approfondimento distaccato e pacato che possiamo giungere ad una conoscenza ed è la conoscenza a renderci liberi.

 

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Le occasioni di approfondimento sono molteplici a Più Libri Più Liberi che prosegue il suo ricco calendario fino a mercoledì 8 dicembre.

Prima di avventurarsi calamitati dai tantissimi singoli stand e dagli spazi regionali che raggruppano al loro interno ulteriori case editrici, è consigliabile visionare il meticoloso calendario, (lo trovate qui) che riporta presentazioni di libri, dibattiti, incontri culturali e firma copie e segnarsi gli eventi da non perdere.




Sulle orme del Gran Tour ai Castelli Romani

Domenica 28 novembre per il calendario Autunno nei Parchi della Regione Lazio

 

Tra il ‘600 e l’800 l’Italia divenne meta ambita per artisti e aristocratici di tutta Europa, che viaggiavano per conoscere la storia, l’arte, la politica, la cultura. Il viaggio in Italia fu una tappa obbligata nella formazione dei giovani nobili, delle dame alla moda e di tutti gli artisti più in voga.

Venezia, Roma, Firenze e Napoli erano le tappe imprescindibili di questi viaggi; ovviamente i Castelli Romani, considerata la vicinanza con Roma, la presenza di testimonianze archeologiche, storiche, artistiche e culturali, la bellezza dei paesaggi, il fascino del Vulcano Laziale, la preponderanza della presenza naturale, furono destinazione ambite per moltissimi grand tourists.

Frascati e le Ville Tuscolane, i resti dell’antica Tusculum, Grottaferrata e la sua antica Abbazia, Castel Gandolfo, il Lago Albano, i borghi medievali di Rocca di Papa, Monte Porzio e Marino, Monte Cavo: in tutti questi luoghi si potevano incontrare viaggiatori stranieri a passeggio o artisti intenti a riprodurre uno scorcio caratteristico.

 

 

🔹 Domenica 28 novembre il Parco dei Castelli Romani vi accompagnerà alla scoperta di alcune tappe del Grand Tour e delle sue testimonianze giunte fino a noi.

🔹 Partiremo da Ariccia, con visite guidate al Palazzo Chigi e alla Locanda Martorelli, per poi dirigerci verso Nemi, con il suo borgo mozzafiato e il suo lago denso di storia e leggende, e Genzano di Roma fin dentro Palazzo Sforza Cesarini.

📌 Appuntamento ore 9.15 di fronte a Palazzo Chigi, Ariccia
📌 Rientro alle ore 18 circa al luogo di partenza
📌 Evento gratuito
📌 Prenotazione necessaria
📌 Richiesto green pass
📌 Spostamenti in pullman privato
📌 Pranzo al sacco a cura dei partecipanti che verrà consumato sulla riva del Lago di Nemi, dove sarà offerto un assaggio di coregone, pregiato e noto pesce del lago, dall’Azienda Catarci che ci ospiterà

Durante la giornata saremo accompagnati dalle guide turistiche dell’Associazione Diakronica

Le visite guidate all’interno di Palazzo Chigi saranno a cura degli Amici di Palazzo Chigi e alla Locanda Martorelli a cura dell’Archeoclub Aricino-Nemorense Locanda Martorelli Via Appia Antica

Questo appuntamento fa parte del calendario della Regione Lazio “Autunno nei Parchi”. Per conoscere tutti gli eventi qui




inQuiete Festival di scrittrici a Roma

Dal 29 ottobre al 1° novembre presso il Cinema Avorio e la biblioteca Goffredo Mameli nel quartiere del Pigneto

 

La quinta edizione di inQuiete festival di scrittrici a Roma, dal 29 ottobre al 1° novembre nel quartiere romano del Pigneto, vede anche quest’anno un ricco programma di incontri per descrivere il mondo con le parole delle donne.

Tra gli appuntamenti in programma racconti e letture di Loredana Lipperini, Nadia Fusini, Chiara Valerio, Francesca D’Aloja, Annalena Benini, Claudia Durastanti che rendono omaggio a grandi scrittrici del passato, da Virigina Woolf alla prima donna a vincere il premio Pulitzer nel 1921, Edith Warton, passando per Camille Claudel, Dorothy Parker fino ad arrivare a Fleur Jaeggy.

 

 

Si racconteranno Nadeesha Uyangoda e Marina Lalovic, giornaliste rispettivamente di origine singalese e serba, confrontandosi sul tema delle dinamiche razziste ancora presenti in Italia, mentre intorno alla maternità e al suo rapporto con i desideri, i limiti e le scelte delle donne saranno coinvolte Donatella Di Pietrantonio, Francesca Marciano, Michela Marzano e Maddalena Vianello; rimanendo in tema maternità Gaia Manzini e Carmen Totaro dialogheranno intorno a Raccontare l’indicibile. Tra madri e figlie, quindi di violenza sulle donne parleranno Viola Ardone, Antonella Lattanzi, Valentina Mira e Carlotta Vagnoli.

Dopo cinque edizioni, inQuiete continua a dare voce alle donne nel mondo, tessendo relazioni con autrici internazionali: genere e identità sarà il focus dell’incontro con la giovane scrittrice francese di origine algerina Fatima Daas, mentre di testimonianze e narrazioni africane postcoloniali parleranno le scrittrici Maaza Mengiste, vincitrice del Premio von Rezzori 2021, Mackda Ghebremariam Tesfau, Ayesha Arruna Attah e Igiaba Scego, quest’ultima protagonista anche del dialogo con la giornalista e scrittrice Andrea Abreu, autrice di Pancia d’asino, storia di un’amicizia tutta al femminile.

Ci sarà anche Annalisa Camilli che proporrà il reading Limoni, il racconto di Genova vent’anni dopo. Le poete traducono poete con Silvia Bre, Rosaria Lo Russo e Laura Pugno, e ancora Giulia Caminito, vincitrice del Premio Campiello 2021, dialoga con Chiara Gamberale. Saranno presenti anche Bianca Pitzorno, Lidia Ravera, Simona Vinci, impegnata in un reading in anteprima tratto dal suo nuovo romanzo.

Spazio anche alla premiazione di Lettera Futura, fellowship letteraria nazionale riservata alle scrittrici esordienti e volta a facilitare l’accesso delle donne nel panorama editoriale italiano, ideata dall’associazione Mia, in partenariato con la casa editrice Solferino e realizzato in collaborazione con BPER Banca. 104 le proposte arrivate da donne di tutte le età che vivono sul territorio nazionale e in Europa, 5 le finaliste (Giulia Gadaleta, Valeria La Rocca, Elisabetta Maurutto, Rita Pugliese Rossella Scialla), la vincitrice verrà premiata dalla presidente di giuria Loredana Lipperini e vedrà la propria opera pubblicata dalla casa editrice Solferino entro marzo 2022 a cui seguirà un tour promozionale.

 

Come ogni anno, una parte della programmazione è dedicata a bambine e bambini, con laboratori, presentazioni e letture presso la Biblioteca Goffredo Mameli, tra questi anche un incontro di formazione sul tema delle relazioni e del consenso con Monica Martinelli, Sara Marini e Cristina Obber, un laboratorio di acquerello e autorappresentazione con l’illustratrice MariaChiara Di Giorgio, una presentazione di racconti dedicati all’antichità greca e romana con Anna Chiaiese e Elisabetta Serafini.

 

Ad animare gli spazi del Festival anche le affissioni pubbliche di Inaudite percorso condiviso e collettivo di indagine sul tema dei non detti.

 

Gli incontri saranno accompagnati dalle fotografie di Lara Abreu, Indu Antony, Elle de Bernardini, Claudia Borgia, Flaminia Celata, Juliana Dos Santos, Chiara Ernandes, Flavia Fasano, Tania Franco Klein, Rasha Kahil, Maila Iacovelli, Sara Palmieri, Aminta Pierri, Eleonora Scoti Pecora, Francesca Tilio.

 

Inoltre, Chiara Pasqualini, da sempre fotografa del Festival, realizzerà durante questa edizione di inQuiete un progetto fotografico dal titolo ManuTenere.

 

Gli eventi presso il Cinema Avorio sono prenotabili su Eventbrite e disponibili in streaming sui canali social di inQuiete, tutti gli altri sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. Il programma è disponibile sul sito www.inquietefestival.it.

Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 –2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.




I Cocktail d’Avanguardia dei Castelli Romani

Cocktail d’Avanguardia: un nuovo modo di fare cultura ai Castelli Romani si inaugura il 26 ottobre con Francesco Giubilei

La testata giornalistica web Meta Magazine (www.metamagazine.it), e Meta Promotion, presentano i Cocktail d’Avanguardia: un nuovo modo di fare cultura ai Castelli Romani. Appuntamento periodico con storie e personaggi della contemporaneità, raccontati secondo un punto di vista generazionale, attraverso il quale vivere ed interpretare la società in movimento.

Il primo appuntamento con questo spazio di sperimentazione culturale, è fissato per martedì 26 Ottobre alle ore 18:00, nell’inconfondibile location della Quintessa, noto locale di tendenza sulle rive del lago Albano, che ospiterà tutti gli incontri nelle sue sale di via Spiaggia del Lago 20 a Castel Gandolfo.

 

 

Protagonista del primo incontro sarà Francesco Giubilei: editore e scrittore, già inserito dalla prestigiosa rivista Forbes tra i 100 giovani più influenti d’Italia, che presenterà e discuterà il suo ultimo libro: “Conservare la Natura – Perché l’ambiente è un tema caro alla destra ed ai conservatori”.

 

 

COMUNICATO STAMPA




“Veni, sponsa, de Libano. Le figure femminili nella Divina Commedia”  29-30-31 ottobre 2021 a Pomezia

Pomezia celebra 82 anni dall’inaugurazione della Città e il secondo compleanno del Museo città di Pomezia
29-30-31 ottobre 2021 al Museo Città di Pomezia – Laboratorio del Novecento

 

Il prossimo il Museo Città di Pomezia – Laboratorio del Novecento vedrà la ricorrenza del suo 2° Anniversario e la ricorrenza dell’82° Anniversario della inaugurazione della Città, che festeggeremo con l’Evento culturale dedicato al VII Centenario della morte di Dante Alighieri.
Il progetto “, , . ”, i cui contenuti scientifici nascono dall’incontro e dalla costruttiva collaborazione tra la Direttrice del MCPLab900, Claudia Montano, e la Presidente del CSFI, Roberta Fidanzia, è stato realizzato con il contributo della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Archivi – Piano Annuale 2021, L.R. 24/2019.
è articolata in tre sessioni su tre giorni:
– – dalle ore 17.00 alle ore 20.00 sessione dedicata alle figure femminili nell’Inferno;
– – dalle ore 17.00 alle ore 20.00 sessione dedicata alle figure femminili del Purgatorio;
– – dalle ore 10.00 alle ore 13.00 sessione dedicata alle figure femminili del Paradiso.
Saranno ospiti illustri Relatori appartenenti al mondo accademico e culturale italiano. La kermesse sarà accompagnata da interventi musicali e dalla declamazione di poesie inedite e di versi danteschi.
– – ́ – ..
Domenica 31 Ottobre alle ore 16.00 verrà inaugurata la Mostra Figure femminili della Divina Commedia nelle tavole di Gustave Dorè, selezionate e presentate sotto forma di riproduzioni delle tavole dell’artista e incisore francese Gustave Dorè (1832-1883), che come noto ha illustrato meravigliose edizioni della Divina Commedia, e di cui nel 2022 ricorre il 190° Anniversario della nascita. Le sue incisioni rispecchiano un gusto romantico, accostato a una visione epica e drammatica, attraverso la quale ha fornito una sua personale interpretazione del Medioevo. La Mostra, composta da nove pannelli, tre per ciascuna Cantica, è corredata da testi esplicativi, attraverso cenni biografici e/o simbolici, dei personaggi rappresentati e da versi estratti dai Canti che Dante vi ha dedicato. Un decimo pannello è dedicato alla illustrazione dell’intero progetto dedicato al femminile nella Divina Commedia, i cui contenuti scientifici nascono anche al fine di valorizzare il Museo Città di Pomezia e la sua missione, accogliendo nella propria sede espositiva un artista la cui opera grafica è stata un riferimento iconografico imprescindibile per i molti registi del cinema del XX secolo.
‘ ̀ a mezzo email: [email protected]
oppure telefonando al numero 0691146500 negli orari di apertura del Museo (martedì-venerdì 9,30-12,30/16,30-19,00; sabato e domenica 10,30-12,30/16,30-19,00).

COMUNICATO STAMPA




V° Centenario anno di Siciolante sui Lepini

al via la prima iniziativa: Trekking urbano;  “Passeggiate d’autore” con  Siciolante.

 

Si è realizzata ieri a Sermoneta, con successo di partecipazione e gradimento la prima iniziativa turistica culturale con un itinerario guidato nel centro storico di Sermoneta dal titolo: “Passeggiate d’autore” con Siciolante sui Lepini in occasione dell’anno di celebrazione per i 500 anni dalla nascita di Girolamo Siciolante, promossa dalla Compagnia dei Lepini e i Comuni di Sermoneta, Cori e Bassiano e il coordinamento scientifico di Vincenzo Scozzarella e Ferruccio Pantalfino.

 

Un “trekking urbano”, alla scoperta delle opere dell’artista e della città nel tempo, tra saperi e sapori, con una visita guidata, curata da Roberto Perticaroli Guida Turistica e coordinatore del progetto “Slow Food Travel Monti Lepini”.

La storica dell’arte Laura Panetti ha illustrato le tre importanti opere del “Sermonetano”, cosi come veniva chiamato il pittore lodato, ancora in vita, dal Vasari, a partire dalla cd. “Pala di Valvisciolo presso il Castello Caetani, passando per “L’incoronazione della Vergine” presso il Museo Diocesano e l’affresco nella Cappella Caetani presso la Chiesa di San Giuseppe. Uno dei principali protagonisti del Manierismo romano e autore di importanti opere conservate oltre che nel territorio lepino anche in importanti musei, palazzi e chiese di tutto il mondo. Ma è stata anche l’occasione di conoscere e raccontare le tante altre opere, monumenti e storie della città con una passeggiata “slow” nel centro storico per rivivere racconti, saperi e sapori che Sermoneta conserva dal passato ad oggi.

 

E se Siciolante è stato il principale protagonista di questo “Trekking urbano”, l’altro tema e filo conduttore dell’itinerario è stato il Cibo; un viaggio originale tra “bellezza e gusto” curato dalla locale “Comunità di Slow Food”.  Laddove il tema del gusto, della storia del cibo, che ieri come oggi tappe fondamentali della trasformazione del territorio lepino e della piana pontina, è stato svolto attraverso la narrazione ma anche con momenti materialmente vissuto attraverso una degustazione lungo il percorso, con il coinvolgimento di alcuni produttori locali, tra quelli, oltre cinquanta in tutti i Monti Lepini, compresi gli operatori turistici e altre associazioni, che compongono la nuova “comunità ospitale” di “Slow Food Travel Monti Lepini”.

Il tutto esaurito e le tante richieste di partecipazione pervenute inducono gli organizzatori ad alcune repliche del Trekking di Sermoneta, seppure con alcune differenti modalità, nei giorni di venerdi 13 e 20 agosto prossimi.

 

Ricordiamo infine che altre “Passeggiata d’autore con Siciolante sui Lepini”
si svolgeranno anche a Bassiano e Cori,
rispettivamente il 28 agosto e 25 settembre.

 

Per informazioni e per le prenotazioni obbligatorie, fino al raggiungimento del numero massimo consentito, telefonare o inviare un messaggio WhatsApp al numero: 351 672 9094. Ulteriori informazioni sulle pagine web, social e l’App della Compagnia dei Lepini.

 

Comunicato Stampa




Appuntamenti di Luglio al Museo Civico Archeologico Lavinium

Visite guidate. Teatro. Laboratori per i più piccini. Ricco calendario Estate 2021

 

Sabato 3 luglio, intera giornata dedicata al territorio dell’Antica Lavinium.
Nella mattinata, a partire dalle 10.30, sarà possibile visitare il Museo e all’Area Archeologica con una visita guidata sul tema della topografia, mentre nel pomeriggio vi aspettiamo per una passeggiata nei boschi di Pomezia con l’associazione Aetas Aurea in cui verrà approfondita la morfologia del nostro territorio. Prenotazione obbligatoria;

 

Giovedì 8 luglio, alle ore 21.30, nel giardino del Museo, la Compagnia Internazionale Circo a Vapore sarà in scena con “Piccole stelle del tuo ricordo”,
Le eterne pulsioni della natura umana raccontate attraverso la sintesi di tre celebri opere shakespeariane: La commedia degli errori, Tito Andronico e Romeo e Giulietta.​

Ingresso libero fino ad esaurimento posti;

13, 20, 25 e 27 Luglio

UN’ESTATE per giocare e imparare.
Si continua anche a luglio con i laboratori didattici al Museo e all’Area archeologica per bambini dai 6 anni in su.
Prenotazione obbligatoria.

 

 

Per info e prenotazioni
0691984744
[email protected]

COMUNICATO STAMPA




Velletri Libris edizione 2021

Riparte la rassegna letteraria alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri

 

Si inaugura domenica 4 Luglio l’edizione 2021 della rassegna internazionale Velletri Libris ideata e realizzata da Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati e Fondazione De Cultura.

L’evento di terrà presso la Casa delle Culture e della Musica nello splendido chiostro del Convento del Carmine, edificio seicentesco situato nella piazza di Trento e Trieste a Velletri e sarà presentato da Guido Ciarla, presidente della Fondazione De Cultura e titolare delle librerie, e da Aurora De Marzi.

L’edizione 2021 inizierà alle 18,30 con la premiazione dei vincitori del concorso letterario nazionale Velletri Libris con la scrittrice Dacia Maraini in qualità di presidente della giuria. Gli altri giurati sono Cinzia Leone, Nadia Terranova, Daniele Mencarelli, Paolo Di Paolo, Diego De Silva, Eugenio Murrali e Giulio Perrone.

A seguire, dopo una pausa con degustazione enogastronomiche, alle 21,00 ci sarà come ospite Sabina Guzzanti.

 

Un calendario davvero ricco di nomi prestigiosi del panorama letterario italiano e internazionale,  si sviluppa dal mese di luglio fino a settembre.

 

 

 

LUGLIO

6  luglio Donatella Di Pietrantonio finalista Premio Strega 2021 con Borgo Sud

11 luglio Luca Barbarossa

14 luglio Alessandro Sallusti e Luca Palamara, autori del saggio Il sistema. Potere, politica affari: storia segreta della magistratura italiana.

21 luglio Stefania Auci, autrice della famosissima saga dei Florio

22 luglio Emanuele Trevi, finalista Premio Strega con Due Vite

24 luglio Mario Tozzi, geologo e scrittore Mario Tozzi parlerà del suo ultimo lavoro

26 luglio Patrick McGrath autore di Follia

AGOSTO

1 agosto Enrico Ianniello, attore e scrittore che racconterà la storia di Alfredino Rampi

9 agosto Simone Cristicchi autore del libro Viaggio nelle sfumature della felicità

26 agosto Fabio Genovesi

28 agosto Michele Santoro

SETTEMBRE

5 settembre Bruno Vespa

Tutte le serate inizieranno alle ore 20,00 con degustazioni enogastronomiche per proseguire alle 21,00 con l’ospite della serata e per terminare con il firma-copie.

Saranno rispettate tutte le normative in vigore anti-Covid.

Ingresso gratuito.
Sul sito è possibile prenotare i posti per la serata seguendo il seguente link




Festival delle Eccezioni 3 e 4 Luglio a Casperia (Rieti)

“Abbiamo sbagliato edizione”

Torna il Festival delle Eccezioni a Casperia, dopo il fermo obbligato nel 2020 per la pandemia. Il tema prescelto è l’Errore. Come sempre, il festival si snoda tra mostre, incontri, installazioni, spettacoli ed escursioni, il tutto declinato quanto più possibile all’aperto.

Pochi gli appuntamenti con un orario definito, mentre saranno molti gli eventi aperti per tutti e due i giorni del festival: il pubblico potrà quindi costruirsi il proprio programma-fai-da-te, nei vicoli storici del borgo di Casperia, decidendo tempi e modi della visita.

Dopo il focus sulle Regole e sul Piccolo, l’edizione 2021 si concentra sul tema dell’Errore.
La possibilità dell’errore è indispensabile per la produzione di qualcosa di nuovo:

senza sbagliare, possiamo fare soltanto quello che già sappiamo fare


Molte scoperte sono frutto di errori più o meno consapevoli, a iniziare dalla struttura profonda che regola la nostra evoluzione.

 

Quali saranno gli errori che troverete quest’anno a Casperia?

Il primo errore del Festival delle Eccezioni 2021 sarà quello di festeggiare il centenario di Gianni Rodari con un anno di ritardo. A lui sarà dedicata una mostra collettiva ispirata al suo “Libro degli Errori”, accompagnata da una serie di pannelli dedicati agli illustratori de “L’Enciclopedia della Favola”, con la collaborazione della Biblioteca Centrale Ragazzi/Biblioteche di Roma.

Altri errori saranno presentati dagli artigiani e artisti che, con le loro opere e le loro installazioni, riempiranno le piazze e le strade di Casperia offrendo il loro punto di vista sul tema. Il visitatore avrà l’occasione di perdersi e confrontarsi con diversi approcci artistici, dalle scenografie e sculture di Luciano Minestrella alle illustrazioni di Manuel De Carli, dalle colorate creazioni di Sabrina Ventrella alle eleganti ceramiche di Ludovica Silvestri e alle altre opere presenti che riempiranno le strade e le cantine del borgo.

Dell’errore nel cinema e nell’editoria ci parleranno, nei due incontri conferenze di quest’anno, Leonardo Luccone (Oblique Studio) con “la vita insidiosa dei refusi” e Filippo Mazzarella (Corriere della Sera, Dizionario Mereghetti) con “l’errore nella fruizione (lo streaming, il covid e le nuove frontiere della visione in presenza)”, mentre Marco Colonna, con la musica jazz e il suono dell’ebano dei suoi clarinetti, sarà presente con il concerto in solo “l’importanza dell’err(a)re”, in acustico, nella serata di sabato 3 luglio.

Quali sono gli errori che potrà fare il pubblico?

Anche il pubblico sarà chiamato nelle passeggiate e nella caccia al tesoro (che in questo caso sarà un caccia all’errore!). Un percorso a tappe, per famiglie e non solo, che guiderà alla scoperta di tutti i luoghi del festival. I visitatori saranno anche chiamati a mettersi in gioco in due passeggiate (una storico-fotografica e una naturalistico-canora) in cui, il sabato e la domenica mattina, oltre a camminare, dovranno guardare, ascoltare, scattare foto e cantare, accompagnati da Lorenzo Capanna (storico), Paola Bordi (fotografa), Stefania Patanè (cantante) ed Elisa Pellirossi (guida escursionista). Ancora, per chi volesse partecipare sin da subito alle attività del Festival, è già attiva la campagna per la realizzazione dell’opera collettiva di quest’anno, in collaborazione con Cittadinanza Attiva Pomezia e Sheep Italia, con l’obiettivo finale di realizzare un grande stendardo che a fine manifestazione verrà smontato e riassemblato in coperte da donare ai senza fissa dimora.

 

 

 

IL PROGRAMMA

SABATO 3 LUGLIO

CACCIA AL TESORO
Punto di iscrizione e partenza presso la Segreteria Festival (URP) durante gli orari di apertura
CACCIA ALL’ERRORE, lenta, libera, ispirata a Gianni Rodari un percorso giocoso di esplorazione del borgo e del Festival, per famiglie e non solo – CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE – costo 5 euro a persona (fino ad esaurimento kit)

PASSEGGIATA
ore 11.00 – POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE partenza da Segreteria del Festival (presso locali URP) Paola Bordi (fotografa) e Lorenzo Capanna (storico) L’occhio e la Storia passeggiata fotografica a caccia di errori e aneddoti storici tra i vicoli di Casperia

CONFERENZA
ore 17.00 Palazzo della Cultura
– POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE –
Filippo Mazzarella (Corriere della Sera, Il Mereghetti: Dizionario dei Film) L’errore della fruizione lo streaming, il covid e le nuove frontiere della visione in presenza

CONCERTI E SPETTACOLI
ore 19.30 P.zza S. Giovanni Battista

– POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE –
Marco Colonna in concertoSull’importanza dell’err(a)re
Il suono dell’ ebano per raccontare storie di errori e di errabondi pensieri, per lo più errati, per erranti ascolti di errori erranti.

a seguire
dischi che (si) incantano  Dj Ciccio Dee Mario – il Tempio del Vinile DjSet

 

 

DOMENICA 4 LUGLIO

CACCIA AL TESORO
Punto di iscrizione e partenza presso la Segreteria Festival (URP) durante gli orari di apertura
CACCIA ALL’ERRORE, lenta, libera, ispirata a Gianni Rodari un percorso giocoso di esplorazione del borgo e del Festival, per famiglie e non solo – CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE – costo 5 euro a persona (fino ad esaurimento kit)

LABORATORIO
ore 10.00 Giulia Bornacin Il corpo e i suoi errori risveglio e stretching all’aria aperta

PASSEGGIATA
ore 11.00 – passeggiata a Monte Fiolo
– POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE – a cura di Ass. ALA, Stefania Patané. La natura e la voce tra natura e improvvisazioni canore

CONFERENZA
ore 17.00 Palazzo della Cultura – POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE – Leonardo Luccone (Oblique Studio) La vita insidiosa dei refusi

a seguire:
– POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE – Emiliano Valente e STACCE Piccola guida agli errori da evitare in politica MOSTRE E INSTALLAZIONI aperte il sabato e la domenica, 10-13.00/ 15-19.00

 

 

LABORATORI D’ARTE E ARTIGIANATO
Spazi di esposizione, esplorazione e incontro. Saranno presenti: Manuel De Carli – ERRORE DEL VERO Elisa Rossi Ludovica Silvestri Sabrina Ventrella

La mostra degli errori  Una collettiva ispirata al Libro degli Errori di Gianni Rodari.
Con opere di Bradamante, Fabrizio Cicero, Maria Laura de Bardi, Simona De Rossi, Alessandra Forte, Paola Franco, Serena Marcon, Perla Moriggi, ProDGD, Francesca Rossetti, Daniele Scalella, Giacomo Sorrentino, Eugenio Spagnol, Mariella Sto.

E.M.M.E. – Esseri Mitologici Mai Esistiti  Da un’idea di Emanuele Di Giacomo e Vittorio Continelli Disegni di Simona De Rossi

T-FRAMES Immagini in parole, le trame sottili di una storia (attivabili tramite qrcode, consigliato avere degli auricolari)

EROS e THANATOS  Dall’errore che è limite al sogno, che è libertà  installazione a cura di Luciano Minestrella

WRONG  A cura di Gianni Lopez

LA MUSICA DELL’IMPREVEDIBILE

Incontri e scontri tra musica, video ed errori. audio a cura di Glitch – La musica dell’imprevedibile installazione video a cura di Emanuele Di Giacomo

SQUADRETTI un’opera d’arte collettiva con il supporto di Cittadinanza Attiva Pomezia in collaborazione con Sheep Italia

L’ENCICLOPEDIA DELLA FAVOLA e le sue illustrazioni in collaborazione con Biblioteca Centrale Ragazzi/ Biblioteche di Roma

 

 

FESTIVAL DELLE ECCEZIONI

www.festivaleccezioni.it
www.facebook.it/festivaleccezioni
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