BASSIANO, ANDREA DEL MONTE PRESENTA “REBUS BANKSY”

Organizzato dalla Compagnia dei Lepini nell’ambito de Maggio dei Libri, l’incontro si terrà  sabato prossimo alle 18 nella Biblioteca comunale     

Si terrà a Bassiano, nella Biblioteca comunale, sabato prossimo alle 18, la presentazione di “Rebus Banksy”, il libro-disco di Andrea Del Monte, giovane cantautore di Latina. L’incontro è organizzato dalla Compagnia dei Lepini nell’ambito  della rassegna “Il Maggio dei Libri”.

Oltre all’autore, interverranno Giovambattista Onori, sindaco di Bassiano,  Paolo Calandrini, delegato alla cultura del comune dii Bassiano, il poeta e saggista Antonio Veneziani e il poeta e scrittore Ugo Magnati. Brani del libro saranno letti dall’attrice Giselda Palombi.

Il libro

Il libro è composto da dieci poesie/canzoni, dieci racconti e quattro interviste. Da ricordare che Banksy è il writer inglese, la cui identità è sconosciuta. Ebbene, per scrivere le poesie i poeti si sono ispirati al messaggio di alcune sue opere. Poesie che il giovane cantautore  ha poi musicato   e cantato con la collaborazione di John Jackson (storico chitarrista di Bob Dylan), Fernando Saunders (produttore e bassista di Lou Reed), Gino Canini (trombettista di Jovanotti, che ha contribuito musicalmente al film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino) e di Ezio Bonicelli (violinista e chitarrista di Giovanni Lindo Ferretti e dei CCCP). Le canzoni/poesie si possono ascoltare dal Qr code di Spotify posto nella bandella della quarta di copertina dello stesso libro, pubblicato da Ensemble. Questi i poeti: Vivian Lamarque, Antonio Veneziani, Renzo Paris, Elisabetta Bucciarelli, Geraldina Colotti, Susanna Schimperna, Giorgio Ghiotti, Gino Scartaghiande e Fernando Acitelli. Una poesia l’ha scritta lo stesso Delo Monte. In pratica, in questo disco-libro il cantautore pontino incrocia musica, poesia e narrativa.

Il disco

Nelle canzoni la sua voce profonda si mescola con un genere musicale elettronico ma di matrice folk, dove strumenti musicali acustici e non acustici si fondono con l’ausilio dell’elettronica e dove addirittura nella canzone di chiusura “Un filo che sfugge alla vita”, come in un divertissement, Del Monte si cimenta nell’utilizzo dell’autotune per il suo ritornello. Il disco in particolare scivola tra momenti più energici come nella canzone ‘Goal planetario’ con tanto di tromba suonata da Gino Canini, fino ad arrivare alla “Filastrocca in disarmo”, brano tristemente attuale scritta dalla poetessa vincitrice del “Premio Strega poesia” Vivian Lamarque, in cui il violino di Bonicelli rende il tutto struggente. Durante la presentazione del libro-disco, Del Monte eseguirà alcune canzoni. Anche gli scrittori si soni ispirati al messaggio delle opere di Banksy per scrivere i loro racconti.  Eccoli: Antonio Pennacchi (Premio Strega 2010), Antonio Rezza e Flavia Mastrella (entrambi “Leone d’oro” alla carriera), Angelo Mastrandrea, Alessandro Moscè, Marcello Loprencipe, Diego Zandel, Helena Velena e Ugo Magnanti. Mentre Jacopo Colabattista ha rivisitato e reinterpretato dieci opere del writer inglese. Infine, i quattro intervistati sono esponenti del mondo artistico in tutte le sue declinazioni: Vittorio Sgarbi, Vauro Senesi, Sabina De Gregori e Giuseppe Pollicelli.




MAENZA. PRESENTAZIONE DE “LE STORIE NON VOLANO”, ROMANZO DI ROBERTO CAMPAGNA

Organizzato dall’Associazione “La Macchia” di Sezze e dalla Compagnia dei Lepini , l’incontro si terrà sabato 24 settembre alle 18, presso il Castello Baronale      

 

È un romanzo esistenzialista. Nelle pagine de “Le storie non volano” di Roberto Campagna, oltre alla sfortuna, ci sono la depressione, la follia, il tradimento, la prostituzione, l’emarginazione, l’aborto e la morte. Ma anche l’amore, la solidarietà e la comprensione. In tali pagine, così riconoscibili nello stile, l’autore va oltre ciò a cui ha abituato i suoi lettori e lentamente, quasi senza rendersene conto, li spinge dentro i colori più cupi dell’animo umano, in un continuo oscillare tra basso e alto, aridità dello spirito e poetica della vita.

Verrà presentato nell’ambito della rassegna “Incontri letterari a castello”, sabato 24 settembre alle 18.00, a Maenza, nel Castello Baronale. L’incontro è organizzato dall’Associazione “La Macchia” di Sezze e dalla Compagnia dei Lepini.

Dopo i saluti di Claudio Sperduti e Dorina Risi rispettivamente sindaco e assessore alla cultura di Maenza, introdurrà l’incontro lo storico Alessandro Pucci. Interveranno Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini, e il poeta Antonio Veneziani. Dialogherà con l’autore lo storico Nino Cardone, mentre Maria Borgese, attrice e danzatrice, leggerà alcune pagine del romanzo.  Romanzo che ha vinto il Premio speciale “Antica Pyrgos” per la poeticità della prosa.

Così come in altri suoi libri, Campagna, in questo romanzo  (edizionicroce, pagg. 160, euro 15.00) ricorre alla metanarrazione. In pratica, racconta fatti realmente accaduti mischiandoli con altri creati artatamente da lui stesso. Ciò per rendere gli stessi fatti accaduti più credibili e quelli inventati più veritieri.

Quattro i principali protagonisti del racconto, che inizia nel 1985 e finisce nel 2010: tre maschi e una femmina. Più che amici, sono compagni di gioco a carte. Le loro vite sono segnate dalla sfiga e le partite interminabili a briscola e tressette, che spesso non vedono né vinti né vincitori, sono la metafora delle loro stesse vite. Nel quadro narrativo, a fare in qualche modo da cornice, ci sono altre partite: gli scontri elettorali di Borgomanuzio. È qui, in questo borgo medievale, che è incentrato il romanzo.

“L’idea iniziale – afferma l’autore – era quella di raccontare questi scontri elettorali, in particolare quello del rinnovo del Consiglio comunale dell’85, quando avvenne un incomprensibile ‘compromesso storico casereccio’. Ma rendendomi conto che, al di là delle lotte di partito, delle fazioni facinorose e dei tentativi di alleanze, il racconto sarebbe stato, oltre che striminzito, troppo asettico, pieno di numeri, liste e nomi, ho inventato le storie di questi quattro sfortunati personaggi. Quella degli scontri politici, dei canditati, dei rapporti fra i partiti, dei risultati elettorali e degli amministratori locali è diventata così la parte secondaria e storica del libro, a tratti romanzata”.

Ne “Le storie non volano” non è prevista redenzione per coloro che ne popolano il racconto. Le vite dei personaggi principali sembrano marchiate da un fato ineluttabile, pronto a stroncare sul nascere ogni velleità di riscatto o di fuga. I quattro amici seguiranno il destino che per loro è stato tracciato, vittime di una tragica catena di cause ed effetti, iniziata prima della loro nascita. Ognuno di loro ha lo stigma del perdente e tali li si considererebbe, se l’autore, attraverso emozionanti flashback, non ce li mostrasse in tutta la loro purezza di angeli caduti. In questo romanzo, per la prima volta, le parole, le frasi, le volute ripetizioni, che Campagna solitamente utilizza nei suoi scritti per costringere il lettore sul sentiero da lui mirabilmente tracciato, si trasformano in messaggio metalinguistico che travalica la razionalità.

 

👉🏻 LEGGI QUI LA RECENSIONE DEL LIBRO




Andrea Del Monte racconta Pasolini nel centenario della sua nascita

I cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini sono stati ricordati con diverse iniziative realizzate in tutto il Paese e la Compagnia dei Lepini ha deciso di organizzare un tour dello spettacolo di Andrea Del Monte proprio per celebrare il poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo italiano morto ad Ostia nel 1975. Il giovane cantautore pontino ha dedicato al poeta friulano un libro che contiene ventuno interviste, tre racconti e undici canzoni.

Quelli di Del Monte sono contributi inediti e interessanti di personaggi straordinari della cultura contemporanea che, come tessere di un puzzle, provano a ricostruire insieme l’immagine di uno degli intellettuali più controversi del secolo scorso. Il suo, chiamato “Puzzle Pasolini” come il tour che sta per iniziare, è un libro “musicale”, con le undici canzoni che si possono ascoltare dal Qr code di Spotify posto nella bandella della quarta di copertina. Canzoni che sono poesie scritte da altrettanti poeti che Del Monte ha poi musicato e cantato. Il tour, con gli spettacoli che avranno inizio alle 21, prenderà il via il 31 luglio nel complesso monumentale di Sant’Oliva a Cori, per proseguire il 10 agosto a Sezze nell’arena del Centro Sociale “U. Calabresi”, l’11 agosto a Norma in via Mura Castellane, il 13 agosto a Sermoneta alla Loggia dei Mercanti, il 19 agosto a Segni alla Cisterna romana, per concludersi il 26 agosto a Priverno in Piazza Trieste.

LEGGI IL PROGRAMMA

Il programma degli spettacoli prevede la partecipazione di alcuni personaggi intervistati o di autori delle canzoni, “Caro poeta, caro amico”: due monologhi del performer Pier Luigi Polisena e il concerto del cantautore Andrea Del Monte e del chitarrista Roberto Cardinali, che ha partecipato anche alla realizzazione dello stesso disco:

“Pier Paolo Pasolini – ha spiegato il presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti – ci ha lasciato in eredità tanta cultura che a distanza di quasi 50 anni dalla sua scomparsa resta attualissima e ancora da analizzare con attenzione. E’ per questo motivo che abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa, che si spera possa avvicinare anche i più giovani al genio di questo personaggio che ci ha lasciato troppo presto”.




Alla scoperta dei cibi di strada lepini e pontini

S’intitola “A morsi e bocconi” l’ultimo libro di Roberto Campagna. È il frutto di una ricerca realizzata nell’ambito del progetto “Convivium” della Compagnia dei Lepini.  

 

A detta di Roberto Campagna, scrittore e giornalista, quelli di strada sono tutti quei cibi che si possono mangiare senza posate… a morsi e bocconi. Così s’intitola il suo ultimo libro (Nuove Edizioni Aldine di Bevagna).

È un viaggio sui Lepini e in Agro Pontino alla scoperta di tali cibi. Il libro, illustrato con foto di Alessandro di Norma, è frutto di una ricerca che lo stesso Campagna ha realizzato per conto della Cooperativa Utopia 2000 onlus nell’ambito del progetto “Convivium Monti Lepini – Simposi, mense, tavole, produzioni, protagonisti e saperi. Storia, arte e culture enogastronomiche nel territorio lepino” della Compagnia dei Lepini.

l cibi di strada hanno origini antichissime: si consumavano già all’epoca dei Greci e dei Romani. E fu proprio nell’antica Roma che si diffuse l’usanza di imbottire due fette di pane. E da allora il panino è diventato l’emblema di tale abitudine alimentare. Il nome di Panisperna, la via romana diventata famosa per il gruppo di giovani fisici italiani, che presso il Regio Istituto di Fisica dell’Università, assieme a Enrico Fermi, contribuirono alla scoperta dei neutroni lenti che permise di realizzare il primo reattore nucleare, pare che derivi da “panis et perna”, ossia pane e prosciutto, che i frati della Chiesa di San Lorenzo in Panisperna usavano offrire ai poveri il giorno della festa dello stesso santo. E proprio pane e prosciutto è uno dei cibi di strada segnalati in questo libro. Due i prosciutti descritti: quello di Bassiano e il cotto di Cori. I cibi di strada sono diffusi in ogni zona d’Italia e i Monti Lepini e l’Agro Pontino ne sono molto ricchi.

“Il territorio lepino e della Provincia di Latina – ha scritto nella presentazione del libro Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini – oltre a possedere un ingente patrimonio artistico e naturalistico, ha dei cibi che suscitano suggestioni, profumi e sapori, espressione di un retaggio culturale millenario”.

Questo territorio, oltre ai prodotti di montagna, come per l’appunto i prosciutti di Bassiano e Cori, i salumi di bufala, i formaggi, le castagne e le olive, conta anche prodotti ittici e ortaggi. Circa questi ultimi, i fiori di zucca fritti, i cocomeri a fette e i carciofi fritti dorati sono altre tre delle ventotto “tappe” di questo gustoso viaggio gastronomico. Viaggio che all’arte bianca, in particolare ai dolci, riserva uno spazio di tutto rispetto. A proposito di dolci, sono stati riportati soltanto i più significativi, con una storia dietro, quelli che identificano il luogo dove nascono. Sono state invece tralasciate le pizze, i gelati e certi fritti come i supplì, le crocchette, i filetti di baccalà e la mozzarella in carrozza, perché non rappresentano il territorio: si trovano dappertutto.

“Il cibo – ha scritto Alessandro Di Norma nella nota fotografica – è storia, è rito, è tradizione, è insieme di gesti caratterizzati dalle abitudini che si perdono nei gangli della quotidianità più remote, ma trapelano, senza troppo fatica, anche in quella attuale, veloce ed effimera, legata alle contemporanee tecnologie di comunicazione. Fotografando il cibo si è dato vita a un racconto di sensazioni che ritornano, e restano, nella mente come radici secolari”.

Secondo la Fao, quelli di strada sono cibi che vengono preparati e venduti in strada per l’appunto, nei mercati e nelle fiere da commercianti ambulanti. Ma si trovano ormai anche in alcuni locali come le paninoteche, le piadinerie o i pub, nei chioschi o, per esempio, nelle fraschette dei Castelli Romani.




V° Centenario anno di Siciolante sui Lepini

al via la prima iniziativa: Trekking urbano;  “Passeggiate d’autore” con  Siciolante.

 

Si è realizzata ieri a Sermoneta, con successo di partecipazione e gradimento la prima iniziativa turistica culturale con un itinerario guidato nel centro storico di Sermoneta dal titolo: “Passeggiate d’autore” con Siciolante sui Lepini in occasione dell’anno di celebrazione per i 500 anni dalla nascita di Girolamo Siciolante, promossa dalla Compagnia dei Lepini e i Comuni di Sermoneta, Cori e Bassiano e il coordinamento scientifico di Vincenzo Scozzarella e Ferruccio Pantalfino.

 

Un “trekking urbano”, alla scoperta delle opere dell’artista e della città nel tempo, tra saperi e sapori, con una visita guidata, curata da Roberto Perticaroli Guida Turistica e coordinatore del progetto “Slow Food Travel Monti Lepini”.

La storica dell’arte Laura Panetti ha illustrato le tre importanti opere del “Sermonetano”, cosi come veniva chiamato il pittore lodato, ancora in vita, dal Vasari, a partire dalla cd. “Pala di Valvisciolo presso il Castello Caetani, passando per “L’incoronazione della Vergine” presso il Museo Diocesano e l’affresco nella Cappella Caetani presso la Chiesa di San Giuseppe. Uno dei principali protagonisti del Manierismo romano e autore di importanti opere conservate oltre che nel territorio lepino anche in importanti musei, palazzi e chiese di tutto il mondo. Ma è stata anche l’occasione di conoscere e raccontare le tante altre opere, monumenti e storie della città con una passeggiata “slow” nel centro storico per rivivere racconti, saperi e sapori che Sermoneta conserva dal passato ad oggi.

 

E se Siciolante è stato il principale protagonista di questo “Trekking urbano”, l’altro tema e filo conduttore dell’itinerario è stato il Cibo; un viaggio originale tra “bellezza e gusto” curato dalla locale “Comunità di Slow Food”.  Laddove il tema del gusto, della storia del cibo, che ieri come oggi tappe fondamentali della trasformazione del territorio lepino e della piana pontina, è stato svolto attraverso la narrazione ma anche con momenti materialmente vissuto attraverso una degustazione lungo il percorso, con il coinvolgimento di alcuni produttori locali, tra quelli, oltre cinquanta in tutti i Monti Lepini, compresi gli operatori turistici e altre associazioni, che compongono la nuova “comunità ospitale” di “Slow Food Travel Monti Lepini”.

Il tutto esaurito e le tante richieste di partecipazione pervenute inducono gli organizzatori ad alcune repliche del Trekking di Sermoneta, seppure con alcune differenti modalità, nei giorni di venerdi 13 e 20 agosto prossimi.

 

Ricordiamo infine che altre “Passeggiata d’autore con Siciolante sui Lepini”
si svolgeranno anche a Bassiano e Cori,
rispettivamente il 28 agosto e 25 settembre.

 

Per informazioni e per le prenotazioni obbligatorie, fino al raggiungimento del numero massimo consentito, telefonare o inviare un messaggio WhatsApp al numero: 351 672 9094. Ulteriori informazioni sulle pagine web, social e l’App della Compagnia dei Lepini.

 

Comunicato Stampa




QUANDO… LE STORIE NON VOLANO

Presentazione del romanzo di Roberto Campagna venerdì 30 luglio alle 18,30, a Segni, nella Piazza della Pretura
‘Le storie non volano’ di Roberto Campagna è un romanzo esistenzialista. Nelle sue pagine, oltre alla sfortuna, ci sono la depressione, la follia, il tradimento, la prostituzione, l’emarginazione, l’aborto e la morte. Ma anche l’amore, la solidarietà e la comprensione.
Chi scrive ha avuto il privilegio di leggere il romanzo in anteprima: dopo averlo letto non si è più le persone che si era prima. Perché c’è la vita, ma vista dall’osservatorio di Roberto Campagna, che sublima il pensiero laterale nella vita quotidiana. Un punto di vista mai scontato, profondo ma leggero, calviniano.
Il mondo raccontato da Campagna in questo libro, ne negli altri suoi siano romanzi siano libri di cultura enogastronomica, siano le favole per bambini siano aforismi, è un mondo mai scontato, sfrontato, pericoloso e crudele; ma sempre delicato, raffinato, a tratti volgare, ma mai scurrile. Un mondo ironico, divertente, assurdo e così vivo e vitale che ci entri dentro senza mai più volerne uscire.
LA STORIA
Borgomanuzio è Bassiano, borgo medievale in provincia di Latina, croce e delizia del mondo antico di Campagna. Un posto che ama tanto, ma che gli dà anche pena. E per questo non se ne distacca mai, né nella vita né nello scritto. I protagonisti sono veri, o inventati, gente senza redenzione che si farà male e si farà bene. Ci sono i vestiti, i cibi, gli odori, il vino, ci sono le carte e il bar. E le storie di ognuno.
Quattro i principali protagonisti del racconto, che inizia nel 1985 e finisce nel 2010: tre maschi e una femmina. Più che amici, sono compagni di gioco a carte. Le loro vite sono segnate dalla sfiga e le partite interminabili a briscola e tressette, che spesso non vedono né vinti né vincitori, sono la metafora delle loro stesse vite. Nel quadro narrativo, a fare in qualche modo da cornice, ci sono altre partite: gli scontri elettorali di Borgomanuzio.
“Sembrerà strano, ma l’idea iniziale – afferma l’autore – era quella di raccontare questi scontri elettorali, in particolare quello del rinnovo del Consiglio comunale dell’85, quando avvenne un incomprensibile ‘compromesso storico casereccio’. Ma rendendomi conto che, al di là delle lotte di partito, delle fazioni facinorose e dei tentativi di alleanze, il racconto sarebbe stato, oltre che striminzito, troppo asettico, pieno di numeri, liste e nomi, ho inventato le storie di questi quattro sfortunati personaggi. Quella degli scontri politici, dei canditati, dei rapporti fra i partiti, dei risultati elettorali e degli amministratori locali è diventata così la parte secondaria e storica del libro, a tratti romanzata”.
La scrittura di Roberto Campagna è tra le più eleganti che esistano. Sempre equilibrata, spontaneamente raffinata, un istinto naturale alla delicatezza.
L’EVENTO
 Le storie non volano (edizionicroce, pagg. 160, euro 15.00), che ha vinto il Premio speciale “Antica Pyrgos” per la poeticità della prosa, verrà presentato, venerdì 30 luglio alle 18,30, a Segni, nella Piazza della Pretura, Oltre all’autore, interverranno: Piero Cascioli, sindaco di Segni, Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini, Antonella Rizzo, poetessa e scrittrice, e Claudio Marrucci, scrittore e poeta. Letture di Maria Borgese, attrice e danzatrice.



A Fossanova la presentazione della guida “Lepini, Circeo e Isola Zannone”

15 Luglio la COMPAGNIA DEI LEPINI presenta una nuova guida turistica

 

 

Importante appuntamento quello previsto per giovedì 15 luglio all’interno della ex Infermeria del borgo di Fossanova. Dalle 18:30, infatti, prende il via l’evento che avrà al centro la presentazione del volume “Lepini, Circeo e Isola Zannone”, una guida turistica che va ad ampliare il range delle possibilità che la Compagnia dei Lepini offre da tempo ai turisti che visitano questi luoghi e in questo caso, oltre alla collina e a quello che riesce a mettere a disposizione per i visitatori, strizza l’occhio anche al mare e a tutte le sue possibilità. Il volume, edito dalla “Versante Sud” analizza ben 67 itinerari a piedi su tutte le cime del settore.

 

Al suo interno sono descritti accuratamente, grazie al lavoro certosino di Tommaso Funaro, la maggior parte dei sentieri classici e quelli meno conosciuti o dimenticati, comprendendo inoltre tutti quelli segnati CAI dell’intero settore 7 del catasto dei Sentieri del Lazio. Molti di questi sentieri si inoltrano negli angoli più segreti dove la natura selvaggia ha il sopravvento e camminare su queste lievi tracce porta da sé ad immergersi in una meditazione dinamica. Su ogni itinerario viene valutata la bellezza e indicati la difficoltà, il dislivello positivo, lo sviluppo dell’andata (o totale nel caso di anelli), il tempo di andata, la presenza di fonti d’acqua, eventuali rifugi/bivacchi nei pressi del sentiero, il tipo di segnaletica ed il periodo consigliato: “Le grandi novità di questa guida – ha spiegato il presidente della Compagnia dei Lepini, Quirino Briganti, che oggi introdurrà l’evento – sono caratterizzate, ad esempio, dal selvaggio Giro dei monaci al Perentile, dal solitario Anello del grande faggio al Pilocco, dallo sconosciuto Giro dei briganti al Semprevisa e dalla lunghissima Translepini (Alta via ad anello).

 

Altre importanti rarità sono rappresentate dal panoramicissimo Calvello a Maenza, dal Colle Illirio ad Artena, dal Seiano a Priverno, dagli avventurosi Perrone del Corvo e Cima dell’Ouso e, non per ultimi, dal Siserno e Campo Lupino tra Ceccano e Villa S. Stefano. Imperdibili i sentieri sull’Isola di Zannone, l’Anello del Mito al Circeo, il Tour dei rifugi a Gorga, il Giro di San Marino al Malaina ed il caratteristico Otto del monte Gemma. Particolarità unica per questo angolo del Lazio – ha concluso Briganti – è il primo censimento di tutti i rifugi-bivacchi utilizzabili presenti su questi monti, riuniti in una scheda d’insieme descrittiva con allegata la foto di ognuno”.

L’iniziativa, come detto, prenderà il via alle 18:30 e dopo i saluti istituzionali del sindaco di Priverno Anna Maria Bilancia e dell’assessore regionale ad Agricoltura, Foreste, Promozione della filiera e della cultura del Cibo e Pari Opportunità, Enrica Onorati, si passerà agli interventi di Roberto Capucciati, cofondatore e amministratore della casa editrice “Versante Sud” e di Tommaso Funaro, autore del libro. A chiudere l’iniziativa, che verrà trasmessa in streaming sui canali della Compagnia dei Lepini, sarà l’assessore regionale alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi.

Ai presenti, infine, verrà donata una copia della nuova guida turistica.

 

 

COMUNICATO STAMPA Compagnia dei Lepini




Compagnia dei Lepini: nuove frontiere per il turismo

Riceviamo e pubblichiamo , comunicato stampa 3 giugno 2020 de COMPAGNIA DEI LEPINI

 

Nuove frontiere per il turismo: la Compagnia dei Lepini è pronta a sperimentare soluzioni

 

Tra i vari cambiamenti che il tanto atteso ritorno alla normalità porterà con sé, trova sicuramente un posto anche il comparto turistico, un settore che si appresta ad affrontare una fase nella quale anche il modo di presentarsi e di “offrirsi” saranno condizionati da nuove regole. Pronta ad affrontarle si è detta la Compagnia dei Lepini, che ha analizzato con attenzione le previsioni dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Managment del Politecnico di Milano, presentate nel corso di un seminario promosso da Lazio Innova e tenuto a Latina da Spazio Attivo, dal quale è emerso che la maggior parte (83%) degli italiani intende fare vacanza restando sul suolo nazionale, mentre oltre il 40% ha dichiarato che sceglierà la propria destinazione di viaggio in funzione delle rassicurazioni offerte sulla sicurezza dei luoghi in relazione all’emergenza sanitaria. L’esigenza di staccare la spina dal lavoro ed andare in vacanza, quindi, sembrerebbe orientare verso un turismo domestico e di prossimità: “In questa difficile situazione – ha sostenuto Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini – paradossalmente un territorio come il nostro, situato in prossimità con la grande area metropolitana di Roma, con una popolazione di più di 4 milioni e, comunque, insistente in un bacino regionale con una popolazione di poco meno di 6 milioni di abitanti, si ritrova in uno spazio di mercato di prim’ordine che, forse per la prima volta, ha un fortissimo interesse diretto e immediato a scegliere al suo interno la località per la vacanza 2020”. Con questi interessanti presupposti la stessa Compagnia dei Lepini, nelle prossime settimane, lancerà una campagna di comunicazione web e social finalizzata a far conoscere al più ampio pubblico, regionale e nazionale, le straordinarie bellezze naturalistiche, storiche, artistiche e produttive. La campagna sarà caratterizzata dal pay-off  “Monti Lepini, naturalmente storici” e si avvarrà di una ricca distribuzione di contenuti multimediali attraverso gli strumenti social e web: “L’enorme lavoro realizzato dalla Compagnia dei Lepini fino ad oggi mette il territorio dei Monti Lepini in una condizione di straordinario vantaggio competitivo rispetto a tutti gli altri territori della Regione Lazio che concorreranno per acquisire mercato turistico. Noi disponiamo, da subito, di efficienti strumenti di informazione sia cartacei come la Guida Turistica dei Monti Lepini, L’Arte dei Lepini, L’Atlante della Flora dei Lepini, sia digitali come il portale web della Compagnia dei Lepini e l’App I Lepini che contiene tutte le informazioni sulla ricettività, la ristorazione e tutti i servizi turistici dei Comuni. C’è solo bisogno di diffondere questi strumenti e di offrirli all’uso dei visitatori”, ha concluso il presidente della Compagnia dei Lepini.




Parte il progetto Civiltà Lepine: oltre 100 eventi culturali per la promozione del territorio

COMPAGNIA DEI LEPINI, comunicato stampa 13 maggio 2020

 

Parte il progetto Civiltà Lepine”: oltre 100 eventi culturali per la promozione del territorio

 

Ha preso il via, con una sorta di continuità progettuale con “Genti Lepine” e “Città Lepine”, la nuova tematica che il Sistema Territoriale dei Monti Lepini ha deciso di proporre, chiamandola “Civiltà Lepine. Storie e narrazioni per un’identità del territorio”. L’obiettivo è quello di proseguire la narrazione di un territorio nella forma particolare con cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale di un’intera area nel corso della storia. Un’occasione per raccontare i Lepini nelle tre componenti temporali: ieri oggi e domani. Ad occuparsene è la Compagnia dei Lepini, tramite gli strumenti del sistema territoriale dei Musei, delle Biblioteche e degli Archivi Storici e con il patrocinio della Regione Lazio e uno degli obiettivi dichiarati è quello di rafforzare l’offerta culturale di un intero territorio, mettendo a sistema gli istituti culturali in esso presenti, generando così un nuovo patrimonio culturale territoriale che, per qualità e quantità offerta, attragga e soddisfi una vasta platea di utenti, cittadini e turisti, anche attraverso il miglioramento e potenziamento dei processi e degli strumenti organizzativi di tipo sistemico, combinando virtuosamente la ricerca scientifica, la divulgazione, l’utilizzo delle nuove tecnologie in rete e una adeguata strategia di marketing. Un programma ricco di iniziative, con la partecipazione fattiva di istituti culturali coinvolti e accreditati, che si svilupperà fino alla fine dell’anno: “Ogni istituto culturale di ciascuna città – ha spiegato il presidente della Compagnia dei Lepini, Quirino Briganti – avrà modo di raccontare e raccontarsi, creando un’offerta culturale in grado di poter promuovere un intero territorio anche sotto l’aspetto enogastronomico e dell’artigianato locale. Il progetto punterà i riflettori su un ampio ventaglio di argomenti, assai stimolanti e caratterizzanti: i racconti orali, la ricca letteratura locale, le imponenti architetture, i complessi archeologici ancora conservati e visitabili, le tradizioni e il folklore. Grande attenzione sarà rivolta alla ricerca scientifica, che ogni servizio culturale svolge secondo la sua specificità, calandola poi su un piano più prettamente divulgativo, facilitando l’avvicinamento di un pubblico eterogeneo, attraverso incontri, eventi, appuntamenti didattici e manifestazioni”. Scopo dichiarato sarà non solo quello di aumentare il numero degli utenti coinvolti, ma soprattutto a rafforzare il ruolo di musei e biblioteche locali, quali servizi essenziali di un territorio e custodi di un’identità culturale.

 

 

 

Sezze, 13 maggio 2020

Ufficio Stampa

Compagnia dei Lepini