La Mobilità Intelligente

Ovvero Come Non Morire di Traffico Nell’Anno 2014 e Vivere Felici. Anche a Pomezia.

 La mobilità è uno dei temi caldi che ad ondate si ripresentano sulle “tavole” degli italiani, come il cenone di Natale, o le fave e il pecorino della gita fuori porta. Oppure il meteo impazzito, il conflitto di interessi ecc. ecc.

Poi c’è il traffico.

Inteso non come quello residuo sul nostro cellulare, ops smartphone, pardon!, di ultima generazione, ma quello che malediciamo ogni giorno quando ci rendiamo conto che il tempo passa mentre la strada da fare per raggiungere il lavoro, o l’appuntamento importante è sempre quella, facendoci arrivare inesorabilmente in ritardo.

Per non parlare delle soste sempre più frequenti dal benzinaio, momento di gioia di pochi: erario e petrolieri, e di dolore per tutti gli altri. Inutile anche acquistare, chi può ovviamente, l’auto ultima generazione “con sistema start-stop a basso potere inquinante, 10 airbag, magari ibrida e chi-ne-ha-più-ne-metta!”. Tanto consuma lo stesso, quel poco di risparmio viene “compensato” dall’aumento del prezzo del carburante, dei pedaggi, dell’assicurazione e delle altre spese per mantenerla, e lo “spazio” che occupa sulle strade resta tra l’altro lo stesso.

Quando poi finalmente raggiungiamo la meta agognata pensiamo di aver concluso lo strazio, invece no, perché inizia la ricerca del “buen repos” per la nostra amata guerriera della strada, ovvero il parcheggio.

Significativo è da sottolineare che l’Italia è il paese, in Europa, con il maggior numero di auto: ben 62 ogni 100 abitanti, in un contesto dove circa il 22% delle famiglie italiane dichiara di non potersi permettere di riscaldare la propria abitazione, i consumi sono crollati, la metà degli italiani non può andare in vacanza nemmeno una settimana e abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile spaventoso.

ride_share_ws-carshare-fullQualche luce però in questo mare tenebroso si sta intravedendo. Parole come car sharing (condivisione dell’auto), ride sharing (condivisione del viaggio), mobility management (gestione della mobilità), hanno iniziato a fare capolino nel nostro linguaggio comune. Tradotto in parole povere, si tratta di modificare le nostre abitudini, usando la parola magica “condividere”. Condividere l’auto con persone che fanno in tutto o in parte la nostra stessa strada, negli stessi orari, condividendo le spese. Una volta qualcosa del genere si chiamava “Autostop”. Ora è molto di più, è un modo intelligente ed evoluto, rispetto all’autostop, per risparmiare ed ottimizzare le risorse.

Qualche numero? Secondo uno studio di “BlaBlaCar”, operatore attivo in Italia e Francia nel “ride-sharing”, un passaggio in auto tra Roma e Milano costa circa 30 euro, e si traduce, per chi “offre” il passaggio, in un risparmio tra carburante e pedaggi che arriva fino a quasi il 250%. Sempre secondo BlaBlaCar l’utente ride sharing è abbastanza giovane (tra i 26 e 35 anni) ed in maggioranza donna.

Offri-o-trova-un-passaggio-in-auto-_-BlaBlaCarIl risparmio si riflette ovviamente anche sulle tonnellate (40 miliardi l’anno) di Co2 che non immettiamo nell’ambiente e nella fortissima riduzione dei costi legati al viaggio: benzina e pedaggi su tutti.

L’innovazione passa anche nel modo diverso, da parte delle aziende, di erogare i bonus ai propri dipendenti. Accanto al tradizionale buono pasto sono sempre più i lavoratori che usufruiscono di cosiddetti “pass mobility”, che consentono di viaggiare – gratis – sui mezzi pubblici negli orari prestabiliti legati al tragitto casa-lavoro-casa. Tale iniziativa, per ora concentrata a Milano, sta interessando anche altre realtà come Roma e Torino. Molte aziende offrono sconti e facilitazioni nell’acquisto di tessere annuali di trasporto pubblico.

Spostandoci nella realtà locale, non dobbiamo dimenticare che Pomezia sorge, e vive, una gran parte della sua esistenza come “hinterland” di Roma, sia come “dormitorio”, sia come sede di molte attività lavorative, per cui ogni giorno, almeno due volte al giorno, centinaia di migliaia di cittadini e quindi di auto, si spostano per lavoro da e verso la Capitale.

Il trasporto pubblico fa quello che può, ed è legato alla natura del territorio e delle scelte fatte o non fatte negli anni. L’unica linea ferrata passa lontano da tutto, tranne che per chi abita o lavora a Santa Palomba, e vive la crisi della rete ferroviaria regionale che si trascina da anni, mentre le autolinee Cotral pur relativamente frequenti, non possono prescindere dall’unica strada di collegamento da e verso la Capitale o Latina, la SR Pontina, non volendo considerare la Laurentina che è degna più di una tappa della “Parigi-Dakar” che di una via importante di collegamento.

Peccato perché l’abbonamento annuale “Metrebus Card 3 zone” costa 404 euro l’anno, che corrisponde a circa 1,50 euro AL GIORNO LAVORATIVO, contro almeno i 10 euro giornalieri di benzina o gasolio che dobbiamo considerare per il tragitto, con un risparmio dell’85% al giorno sui costi.

ride smartProgetti ed iniziative di “ride-sharing” e “car sharing” possono rappresentare pertanto una soluzione a basso costo, e bassissimo impatto ambientale, portando direttamente significativi abbattimenti sia di traffico sulle strade, sia di minori costi per le famiglie (trasferimento e gestione dell’auto). Come conseguenze derivate si avrebbero inoltre minori costi di manutenzione stradale, minori costi sociali (meno incidenti), minore inquinamento, minore stress per i pendolari e così via, e le risorse risparmiate dalle famiglie (e dalla collettività) possono essere investite in altre attività, facendo muovere anche l’economia in maniera diversa.

In più si può incentivare l’uso di tale servizio dedicando corsie preferenziali sulle strade per le auto con più di due persone a bordo, prevedendo sconti sui pedaggi nelle autostrade, oppure offrendo parcheggi riservati per esempio nelle stazioni di scambio (tipo Roma Laurentina).

ride share apps

Tale progetto potrebbe facilmente rientrare tra le cosiddette “Civic Apps”, ovvero le applicazioni socialmente utili (vedi l’articolo relativo su Pomezianews del 30 gennaio) da inserire nell’offerta dei servizi di pubblica utilità da parte del Comune, a costo zero, per aiutare ed educare il cittadino ad essere moderno, attento e responsabile.




“Civic App” le applicazioni socialmente utili.

Quando lo smartphone può diventare un alleato per donne, disabili e cittadini

Molti comuni le hanno già inserite nei loro siti istituzionali con una pagina dedicata, si chiamano “Civic App”, ovvero applicazioni socialmente utili per smartphone.

Il comune di Pomezia ha recentemente inaugurato l’uso di DECORO URBANO, un’applicazione semplice ed ingegnosa che consente a tutti i cittadini possessori di smartphone, e non, di segnalare ciò che di indecoroso e trascurato vi possa essere nelle città. Pomezianews ha dedicato un articolo ad hoc a questo servizio dal titolo “Il perfetto segnalatore”.

Un’altra app da segnalare é “SIAMO SICURE!”, ideata per aumentare la sicurezza delle donne. L’applicazione ha ottenuto il patrocinio dell’associazione Telefono Rosa, che ne ha testato qualità e facilità d’uso mentre il Comune di Firenze, insieme ad altri comuni italiani, ha inserito SIAMO SICURE! tra le  applicazioni socialmente utili dei loro siti istituzionali.

 L’App ha l’obiettivo di rendere gli Smartphone, grazie ad un software intuitivo, un valido alleato delle donne per aumentare la loro sicurezza in situazioni di potenziale pericolo, aiutandole a tenere un atteggiamento vigile, offrendo soluzioni semplici e veloci di self help ed indicando un decalogo di comportamenti e atteggiamenti utili a far acquisire consapevolezza alle donne, perché mantengano alta la propria soglia di attenzione ed evitino di finire in situazioni spiacevoli.

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L’applicazione ha una grafica facile ed intuitiva. Si presenta con un quadrante formato da quattro macro tasti colorati e ad ogni tasto corrisponde una funzione specifica, di facile ed immediato uso:

1) ALLARME & SUONI

Cliccando sul tasto rosso è possibile attivare un effetto sonoro in grado di spiazzare l’eventuale disturbatore/aggressore, cogliendolo di sorpresa e attirando l’attenzione degli astanti. A questa funzione può essere associata una funzione di Torcia.

2) CHIAMATA DI EMERGENZA

Grazie a questa funzione è possibile associare al tasto azzurro la chiamata immediata ad un numero predefinito nelle ‘Impostazioni’.

Cercare un numero di telefono o peggio doverselo ricordare, può essere molto difficile in un momento di emergenza, in cui si è agitate o spaventate.

Basterà quindi cliccare con un solo ‘tap’ e far partire velocemente la chiamata.

3) SMS “DOVE SONO”

Il tasto arancio, con due soli ‘tap’, consente di inviare un SMS contenente una richiesta di aiuto in cui è segnalata la posizione geografica dell’utente al momento dell’invio, calcolata con l’approssimazione consentita in quel momento dalla connessione disponibile.

L’SMS può essere inviato a uno o a più destinatari, i cui numeri telefonici possono essere preimpostati in modo semplice e rapido.

4) IL DECALOGO: I COMPORTAMENTI

Questa funzione dell’App è focalizzata sulla prevenzione: l’assunzione di un atteggiamento consapevole e difensivo, quando necessario, risultano infatti indispensabili per evitare le aggressioni.

 Tra i dieci consigli c’è quello, ad esempio, prevedibile ma spesso disatteso, di non ascoltare musica in cuffia in una strada buia.

Altra applicazione socialmente utile è “LIBERI DI MUOVERSI”, nata per fornire un valido strumento ai portatori di handicap, sia per identificare i luoghi realmente accessibili, sia per segnalare, tramite l’invio di fotografie, le barriere architettoniche o i luoghi che risultano di difficile accessibilità, specie per chi si trova in sedia a rotelle.

“ARIADNE GPS” è una speciale e innovativa app che può essere usata per facilitare la vita di persone ipovedenti o non vedenti. Grazie alla rilevazione automatica della posizione, l’applicazione offre la possibilità di conoscere in qualunque momento la propria posizione e di monitorarla mentre si cammina, potendo decidere di essere informati su quello che cambia durante il percorso, come la via, la numerazione civica, etc. Esiste la possibilità di memorizzare dei punti preferiti e di poter essere avvisati, ad esempio in treno, o in autobus, quando ci si avvicina ad uno di essi, con suono, vibrazione e, se si usa VoiceOver, anche a voce.

Per i cittadini virtuosi e onesti, su “EVASORI.INFO” è possibile segnalare un episodio di evasione fiscale in cui ci si è imbattuti, dal mancato scontrino al bar al lavoro in nero. Le segnalazioni però sono anonime, come anonimi rimangono anche gli evasori, ed offre per lo più la possibilità di effettuare una mappatura degli evasori e tramite una statistica monitorare quanto il fenomeno sia diffuso nella propria città. Per i più “fiscali” è disponibile la funzionalità di chiamata diretta alla Guardia di Finanza.

Molti comuni hanno aderito a “Open Bilanci”, una piattaforma web open source che aggrega i dati e fornisce informazioni e servizi differenziati per i cittadini, le imprese, gli operatori finanziari e i media interessati a conoscere in modo semplice, completo e trasparente la situazione dei bilanci dei comuni italiani. La componente portante dei dati sono i certificati dei bilanci preventivi e consuntivi che i comuni d’Italia mandano annualmente al Ministero dell’Interno.

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L’obiettivo è quello di raccogliere e rendere immediatamente disponibili i bilanci delle oltre ottomila municipalità del territorio italiano, corredati di grafici e statistiche. Il primo ad aderire è stato il Comune di Firenze.

I cittadini possono in questo modo sapere quanto e come spende il loro comune.

Ci sono poi applicazioni studiate e realizzate direttamente dai comuni con cui, ad esempio, si può fare la fila all’anagrafe senza essere fisicamente allo sportello, o accedere e gestire i servizi offerti dalle scuole comunali, oltre alle applicazioni specifiche dedicate al territorio.

Il Comune di Pomezia potrebbe promuovere alcune di queste applicazioni, o svilupparne delle proprie, creando così una sezione dedicata alle “Civic App” all’interno della sua pagina istituzionale, proseguendo il percorso iniziato con DECORO URBANO.

E voi che app proponete?