IL VELO DIPINTO

IL VELO DIPINTO

di W. Somerset Maugham

Ed. Adelphi

 

Kitty diede un grido sgomento.

“Cosa c’è?” chiese lui.

La stanza era al buio ma potè vederle la faccia stravolta dal terrore.

“Qualcuno ha tentato di aprire la porta”.

“Sarà stata la amah, o uno dei boy”.

“Non vengono mai a quest’ora. Sanno che dormo dopo pranzo”.

“Chi altro poteva essere?”.

“Walter” bisbigliò lei con le labbra tremanti.

 

Un incipit questo de Il velo dipinto, che ci fa immergere immediatamente in una di quelle situazione più raccontate nei romanzi: l’adulterio. Sono rimasta colpita dalla scrittura fluida e raffinata di questo autore che non conoscevo; e l’ambientazione esotica della storia, mi ha affascinato molto.

La protagonista, Kitty, apparentemente frivola e sciocca, si rivela pian piano una persona sensibile e capace di un totale riscatto agli occhi del lettore. Facile giudicarla, in prima istanza, priva di morale ed egoista, ma così non è. La situazione delle figlie femmine nell’epoca descritta, era tutt’altro che invidiabile, soprattutto se si proveniva da una famiglia non molto abbiente o blasonata.

La maggior parte di queste ragazze non si sposava per amore, ma per non pesare più sulle finanze paterne.

Kitty ha una notevole crescita interiore causata dal disincanto provato per la vigliaccheria dimostrata dal suo amante; ma lei è una donna sola e da sola troverà il coraggio di rinascere dai propri errori.

Intorni a lei personaggi diversi, uomini e donne da cui prendere e apprendere; verso cui dirigersi e dai quali fuggire.

Lo scopo di tutti noi è di raggiungere la felicità su questa terra, e lo stesso vale per Kitty per cui, leggendo queste pagine, i nostri sentimenti verso di lei cambiano capitolo dopo capitolo; alla fine però, ci ritroviamo soddisfatti e appagati da uno stile unico e da un finale inaspettato.

Il velo dipinto non è solo il classico racconto sull’amore non corrisposto, ma è soprattutto una riflessione profonda sul senso della vita.

 

 

Il Tao.

Alcuni di noi cercano la Via nell’oppio e altri in Dio, alcuni nel whisky e altri nell’amore.

È sempre la stessa Via e non porta da nessuna parte.

 

 

SINOSSI

 

Kitty si trova a dover sposare il gelido dottor Fane per un unico motivo: la paura di rimanere zitella e di deludere la madre. Poco dopo l’arrivo della coppia a Honk Kong, Kitty si ritrova sedotta in modo irreparabile dall’ ammaliatore più popolare della città, che non esita a lasciarla non appena i due vengono scoperti dal marito di lei. Pur di salvare il matrimonio e di non ritrovarsi da sola, la donna accetta di seguire il marito nell’inferno di Mei-tan-fu, cittadina devastata dal colera.




Cambiamenti climatici: storico accordo Usa-Cina

cambiamento-climaticoIl 12 dicembre si è conclusa a Lima (Perù) la Conferenza Onu sui cambiamenti climatici per la riduzione di emissioni di gas serra che ha visto la partecipazione di tutti gli Stati del mondo, dopo la pubblicazione, nello scorso novembre a Copenhagen, del documento di sintesi del nuovo rapporto Ipcc (Intergovernmental panel on climate change) del Gruppo di esperti sul clima dell’Onu, che chiama in causa la responsabilità dell’ uomo sulla reversibilità e pericolosità delle emissioni mondiali di gas serra, da ridursi dal 40 al 70% entro il 2050, e sparire dal 2100.

Con il trattato d Kyoto (1997) i paesi industrializzati, tra i responsabili delle grandi emissioni di gas serra, dovevano dare il ‘buon esempio’. Ora che il riscaldamento globale è avanzato, ciò non basta più e non c’è più tempo, come sostiene il segretario generale delle Nazioni Unite BanKi-moon: “Se si continua come adesso, l’opportunità di contenere l’aumento delle temperature al di sotto di due gradi centigradi svanirà entro il prossimo decennio. La buona notizia è che se agiamo adesso, avremo i mezzi per costruire un mondo migliore e più sostenibile”.

Ma qualcosa, nelle ultime settimane, sta cambiando: a partire dai Paesi europei che hanno formalizzato un impegno sugli obiettivi climatici per il 2030, per la diminuzione delle emissioni del 40% e un incremento della produzione di energia alternativa, e un accordo sulla riduzione di gas serra che è stato stipulato tra il Presidente degli Stati Uniti Obama e il Presidente della Cina Xi Jinping a Pechino.
Con questo storico accordo gli Stati Uniti si impegnano a ridurre una quantità di gas serra tra il 26 e il 28% rispetto al livello del 2005, mentre la Cina si impegna a farlo entro il 2030 e a produrre il 20% dell’energia da fonti alternative. Da tempo, all’Onu si discuteva su come mettere in pratica il principio di responsabilità comune, ma differenziata, secondo il quale tutti devono essere responsabili per le emissioni di gas serra, ma in maniera diversa: chi inquina di più, deve mettere in pratica azioni più incisive di riduzione.

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Se negli Usa, Obama ha già registrato l’opposizione repubblicana e farà fatica a far passare questo accordo alle Camere, la Cina sembra aver fatto una grande concessione rispetto alla posizione precedente, con i vertici cinesi che si sono sensibilizzati al tema ambientale. Ma gli accordi non bastano a limitare il riscaldamento globale. Per raggiungere questo obiettivo e, in vista della conferenza di Parigi del dicembre 2015, che ha l’obbligo di trovare un’ intesa che sostituisca dal 2020 il protocollo di Kyoto, è necessario che soprattutto i Paesi a forte sviluppo come India, Brasile e Corea, inizino anche loro a diminuire le emissioni.