Dal DISSESTO FINANZIARIO all’amministrazione FUCCI (e viceversa ?)

Ovvero, che ne sarà di noi e dell’amministrazione 5 stelle?

Nei primi mesi del 2013, il Comune di Pomezia era ad un passo dal dissesto finanziario, con duecento milioni di debito e la coperta notevolmente accorciata dal buco generato (e ancora in buona parte aperto) dalla vicenda Aser, che aveva lasciato scoperti non solo i piedi ma anche le zone basse (metaforicamente parlando).

Un comune in dissesto però non sparisce nel nulla, ne si può dire che con un colpo di spugna si cancellano tutti gli errori del passato.

Tutte le tassazioni locali vanno al massimo (imu , tari, tasi, canoni , tosap,  etc) così come i servizi a domanda individuale (mensa e trasporto scolastico, assistenza disabili, etc).

Inoltre il patrimonio del comune viene svenduto al miglior offerente e tutto il personale precario perde anche l’ultima possibilità per essere riconfermato.

Tutto questo per ripagare solo in parte i debiti accumulati, con buona pace di tutte le aziende, professionisti, associazioni, etc che hanno negli anni fornito beni e servizi al comune e quindi alla collettività.

Il dissesto verrebbe gestito  “a casa nostra” da “esperti” del ministero che poco si preoccupano delle realtà locali.

E’ successo in tanti comuni forse il più famoso quello di Alessandria, oppure a Velletri, per rimanere in zona, dove il Sindaco avendo ereditato milioni di debiti dalle precedenti amministrazioni ha dichiarato il dissesto ed e’ stato anche rieletto, perché evidentemente i suoi cittadini hanno capito che il dissesto era inevitabile.

Ci rimettono in breve sicuramente cittadini, fornitori, dipendenti pubblici, le aziende partecipate che con buona probabilità fallirebbero, e un po tutta l’economia locale che usufruisce in modo diretto o indiretto degli investimenti pubblici.

Però il dissesto un grande vantaggio ce l’ha: la possibilità di tracciare un confine chiaro tra la vecchia e la nuova amministrazione al governo della città, senza concedere alibi a nessuno dei due contendenti.

Iniziò a concretizzarsi l’ipotesi del dissesto finanziario quando a febbraio 2013 il subcommissario dott. Tedeschi, alle prese con l’ipotesi di chiedere il prestito da 18 milioni di euro previsto dal fondo salva-comuni (chiamato pre-dissesto), dichiarò che forse per il Comune di Pomezia sarebbe stato meglio dichiarare direttamente il dissesto anziché impegnare i cittadini per 10 anni con l’ennesimo debito da rimborsare.

In questo ultimo anno, tutti presi a valutare l’amministrazione 5 stelle, ci siamo dimenticati che la gestione commissariale non fece alcuna scelta tra dissesto e pre-dissesto, fu un atto di irresponsabilità ?

La risposta e’ NO, infatti arrivò il “tappabuchi” e cioè il decreto 35 del 8 aprile 2013 che consentì alla gestione commissariale di ricevere ben 56 milioni euro per pagare parte dei debiti pregressi e certificati.

A questo punto Fucci eredita non solo, il debito milionario, ma anche l’impossibilità di dichiarare subito il dissesto per merito/colpa del decreto salva comuni e anzi dovette (correttamente) annullare in fretta e furia le ultime delibere con le quali il commissario aveva destinato buona parte del prestito a favore di solo due società tra le tante creditrici: Pontina Ambiente e Innova.

E il rischio dissesto svanisce ? Niente affatto, i 56 milioni di prestito (a cui si aggiungono gli altri 25 milioni chiesti quest’anno sempre per il pagamento dei debiti precedenti al 31.12.2012) probabilmente allungano l’agonia se non funziona la rigida politica attuata di rigore finanziario e soprattutto la ricerca del massimo risparmio sulle spese e la gestione.

Ma a questo punto perché non farlo con un piano certificato dalla Corte dei conti e reso pubblico come succede per il pre-dissesto?

E se tutte le azioni di rigore e di cambio di gestione non fossero sufficienti e si dovesse comunque dichiarare il dissesto?

Rimarrebbe nei cittadini sicuramente solo la ‘convinzione’ di aver pagato un conto molto salato e che il ‘nuovo che avanza’ non è stato in grado per inesperienza e incapacità a gestire.

Un rischio veramente enorme che continua ad esserci e a pesare sull’amministrazione a cinque stelle, che non può e non deve mai allentare l’attenzione sui conti di bilancio.

 

 

 




“Civic App” le applicazioni socialmente utili.

Quando lo smartphone può diventare un alleato per donne, disabili e cittadini

Molti comuni le hanno già inserite nei loro siti istituzionali con una pagina dedicata, si chiamano “Civic App”, ovvero applicazioni socialmente utili per smartphone.

Il comune di Pomezia ha recentemente inaugurato l’uso di DECORO URBANO, un’applicazione semplice ed ingegnosa che consente a tutti i cittadini possessori di smartphone, e non, di segnalare ciò che di indecoroso e trascurato vi possa essere nelle città. Pomezianews ha dedicato un articolo ad hoc a questo servizio dal titolo “Il perfetto segnalatore”.

Un’altra app da segnalare é “SIAMO SICURE!”, ideata per aumentare la sicurezza delle donne. L’applicazione ha ottenuto il patrocinio dell’associazione Telefono Rosa, che ne ha testato qualità e facilità d’uso mentre il Comune di Firenze, insieme ad altri comuni italiani, ha inserito SIAMO SICURE! tra le  applicazioni socialmente utili dei loro siti istituzionali.

 L’App ha l’obiettivo di rendere gli Smartphone, grazie ad un software intuitivo, un valido alleato delle donne per aumentare la loro sicurezza in situazioni di potenziale pericolo, aiutandole a tenere un atteggiamento vigile, offrendo soluzioni semplici e veloci di self help ed indicando un decalogo di comportamenti e atteggiamenti utili a far acquisire consapevolezza alle donne, perché mantengano alta la propria soglia di attenzione ed evitino di finire in situazioni spiacevoli.

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L’applicazione ha una grafica facile ed intuitiva. Si presenta con un quadrante formato da quattro macro tasti colorati e ad ogni tasto corrisponde una funzione specifica, di facile ed immediato uso:

1) ALLARME & SUONI

Cliccando sul tasto rosso è possibile attivare un effetto sonoro in grado di spiazzare l’eventuale disturbatore/aggressore, cogliendolo di sorpresa e attirando l’attenzione degli astanti. A questa funzione può essere associata una funzione di Torcia.

2) CHIAMATA DI EMERGENZA

Grazie a questa funzione è possibile associare al tasto azzurro la chiamata immediata ad un numero predefinito nelle ‘Impostazioni’.

Cercare un numero di telefono o peggio doverselo ricordare, può essere molto difficile in un momento di emergenza, in cui si è agitate o spaventate.

Basterà quindi cliccare con un solo ‘tap’ e far partire velocemente la chiamata.

3) SMS “DOVE SONO”

Il tasto arancio, con due soli ‘tap’, consente di inviare un SMS contenente una richiesta di aiuto in cui è segnalata la posizione geografica dell’utente al momento dell’invio, calcolata con l’approssimazione consentita in quel momento dalla connessione disponibile.

L’SMS può essere inviato a uno o a più destinatari, i cui numeri telefonici possono essere preimpostati in modo semplice e rapido.

4) IL DECALOGO: I COMPORTAMENTI

Questa funzione dell’App è focalizzata sulla prevenzione: l’assunzione di un atteggiamento consapevole e difensivo, quando necessario, risultano infatti indispensabili per evitare le aggressioni.

 Tra i dieci consigli c’è quello, ad esempio, prevedibile ma spesso disatteso, di non ascoltare musica in cuffia in una strada buia.

Altra applicazione socialmente utile è “LIBERI DI MUOVERSI”, nata per fornire un valido strumento ai portatori di handicap, sia per identificare i luoghi realmente accessibili, sia per segnalare, tramite l’invio di fotografie, le barriere architettoniche o i luoghi che risultano di difficile accessibilità, specie per chi si trova in sedia a rotelle.

“ARIADNE GPS” è una speciale e innovativa app che può essere usata per facilitare la vita di persone ipovedenti o non vedenti. Grazie alla rilevazione automatica della posizione, l’applicazione offre la possibilità di conoscere in qualunque momento la propria posizione e di monitorarla mentre si cammina, potendo decidere di essere informati su quello che cambia durante il percorso, come la via, la numerazione civica, etc. Esiste la possibilità di memorizzare dei punti preferiti e di poter essere avvisati, ad esempio in treno, o in autobus, quando ci si avvicina ad uno di essi, con suono, vibrazione e, se si usa VoiceOver, anche a voce.

Per i cittadini virtuosi e onesti, su “EVASORI.INFO” è possibile segnalare un episodio di evasione fiscale in cui ci si è imbattuti, dal mancato scontrino al bar al lavoro in nero. Le segnalazioni però sono anonime, come anonimi rimangono anche gli evasori, ed offre per lo più la possibilità di effettuare una mappatura degli evasori e tramite una statistica monitorare quanto il fenomeno sia diffuso nella propria città. Per i più “fiscali” è disponibile la funzionalità di chiamata diretta alla Guardia di Finanza.

Molti comuni hanno aderito a “Open Bilanci”, una piattaforma web open source che aggrega i dati e fornisce informazioni e servizi differenziati per i cittadini, le imprese, gli operatori finanziari e i media interessati a conoscere in modo semplice, completo e trasparente la situazione dei bilanci dei comuni italiani. La componente portante dei dati sono i certificati dei bilanci preventivi e consuntivi che i comuni d’Italia mandano annualmente al Ministero dell’Interno.

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L’obiettivo è quello di raccogliere e rendere immediatamente disponibili i bilanci delle oltre ottomila municipalità del territorio italiano, corredati di grafici e statistiche. Il primo ad aderire è stato il Comune di Firenze.

I cittadini possono in questo modo sapere quanto e come spende il loro comune.

Ci sono poi applicazioni studiate e realizzate direttamente dai comuni con cui, ad esempio, si può fare la fila all’anagrafe senza essere fisicamente allo sportello, o accedere e gestire i servizi offerti dalle scuole comunali, oltre alle applicazioni specifiche dedicate al territorio.

Il Comune di Pomezia potrebbe promuovere alcune di queste applicazioni, o svilupparne delle proprie, creando così una sezione dedicata alle “Civic App” all’interno della sua pagina istituzionale, proseguendo il percorso iniziato con DECORO URBANO.

E voi che app proponete?