Le proposte del CdQ Nuova Lavinium all’Amministrazione Comunale

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del CdQ Nuova Lavinium  in relazione all’Assemblea Pubblica tenutasi il 24 novembre 2014 , convocata ai fini di predisporre, con la collaborazione dei cittadini del quartiere, tre proposte  da sottoporre all’Amministrazione Comunale con oggetto di interesse la zona 167 ed una proposta con oggetto d’interesse l’intera città di Pomezia.

“​Alla c.a. Signor Sindaco
​ Città di Pomezia
Pomezia 27 Novembre 2014

Il sottoscritto Francesco Di Ruocco presidente pro tempore dell’Associazione Comitato di quartiere Nuova Lavinium, con la presente comunica alla SV le tre priorità su cui il quartiere intende confrontarsi con l’Amministrazione comunale.
Da un lungo e costruttivo dibattito avuto con i cittadini durante l’assemblea pubblica del 24 novembre u.s., sono scaturite le seguenti priorità:

1. AREE PEEP: trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e rimozione dei vincoli di​ convenzione per le aree cedute in proprietà.
Premesso che allo stato attuale ci sono dubbi ed incertezze da parte della quasi totalità dei residenti, dovuto principalmente alla scarsità d’informazioni sull’argomento, riteniamo opportuno suggerire all’Amministrazione comunale di mettere fine alle controversie e definire in modo chiaro ed equo il metodo di calcolo del corrispettivo da pagare.
Valutare attentamente la possibilità di ridurre in maniera significativa il valore venale delle aree Peep, e considerato il momento critico in cui versano tantissime famiglie si chiede di prolungare l’agevolazione del 50% prevista dalla legge di stabilità ed eventualmente dilazionarne l’importo, ritenendo tali modifiche, come ovvio che siano, “interventi di riforma economico-sociale”.

2. VIABILITA’: caotica situazione di mobilità (Richiesta presentata già dal 2007).

Realizzazione di un raccordo stradale che collega il nostro quartiere alla parte est della Città (S.S. 148 Pontina nelle due direzioni, il cimitero e l’università) da Via Pietro Nenni all’altezza del Palalavinium a Via Cincinnato, nei pressi della strada che va al depuratore; tale arteria servirebbe anche a decongestionare il notevole traffico su Via F.lli Bandiera, penalizzato ulteriormente dall’apertura del nuovo tratto che la collega alla Via del Mare. Con la realizzazione di tale bretella-strada si può fornire alla collettività degli ulteriori vantaggi:

• poter creare passaggi per accedere con percorsi sicuri e controllati al sughereto – futura riserva naturale;
• poter creare un percorso ciclo pedonale per raggiungere comodamente Selva dei Pini ed il cimitero;
• poter creare lungo il percorso degli orti urbani a salvaguardia dell’area perimetrale del bosco.


3. SICUREZZA PEDONALE:
grave pericolo per i pedoni su Via Alcide De Gasperi.

Realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati alla quota del marciapiede in prossimità degli attraversamenti pedonali. L’attraversamento pedonale rialzato obbliga i veicoli a transitare a velocità moderata dando più tranquillità al pedone; consentono la continuità del percorso ciclo-pedonale, eliminando le barriere architettoniche. Dal punto di vista normativo, l’attraversamento pedonale non è altro che l’unione di un rallentatore con un passaggio pedonale.

4. SICUREZZA PUBBLICA : tema di interesse per l’intera Città.

Richiesta costante di pattuglie atta a scoraggiare l’eccessiva velocità di motociclisti ed automobilisti ed un’assidua sorveglianza da parte delle Forze dell’Ordine per salvaguardare la sicurezza e l’ordine pubblico, soprattutto nelle ore notturne. Pertanto chiediamo con più insistenza, in considerazione anche di un disagio sociale che la cittadinanza sta vivendo, di incrementare i controlli delle forze dell’ordine nel territorio, poiché il fenomeno della microcriminalità è in continuo crescendo. Il cittadino chiede alle istituzioni, ordine, sicurezza ed un segnale forte di vicinanza ai cittadini preoccupati, e nel contempo studiare altre forme di repressione del fenomeno in forte crescita, e non aspettare che si verifichino fatti tragici. Anche i parchi giochi posti in prossimità di strade ad alto scorrimento, oltre all’igiene necessitano di appropriate recinzioni per dare una maggiore sicurezza ai bambini ed ai genitori che li frequentano.


SUGGERIAMO L’INCONTRO CON L’AMMINISTRAZIONE PER SABATO 21 FEBBRAIO DALLE 16.00 PRESSO LA NOSTRA SEDE, CON L’IMPEGNO DI RISENTIRCI PER UN EVENTUALE VARIAZIONE.

Signor Sindaco auspichiamo per Pomezia nei prossimi anni che la politica rivolga più attenzioni ad arredare la città, renderla vivibile ed accogliente per i residenti, recuperando la funzione urbana della strada, dove pedoni, ciclisti, automobilisti, anziani, disabili e bambini possano convivere in armonia.

Certo dell’accoglimento di tali richieste e disponibile a qualunque altro chiarimento, porgo distinti saluti a nome e per conto del Direttivo dell’Ass. Comitato di quartiere Nuova Lavinium.

​ Il presidente
Francesco Di Ruocco”




“Tu non puoi passare”

barriere architettonicheQuante persone al giorno d’oggi sono libere di uscire dalla propria abitazione per raggiungere il centro città, in piena sicurezza, senza l’utilizzo di un’automobile?

Certamente tante, ma non tutte. Molti addirittura si chiederanno che senso abbia questa domanda, semplicemente perché inconsapevoli di quei limiti che i loro occhi non riescono a percepire.

Questi limiti sono chiamati barriere architettoniche.

Generalmente siamo abituati ad associare la barriera architettonica ad uno o più gradini che non consentono alle carrozzelle di salire o scendere da piani posti a quote differenti; in realtà questo non è che uno tra i molteplici impedimenti in grado di sbarrare la via all’utenza debole che mette, inoltre, in risalto la scarsa informazione della cittadinanza su questa tematica.

Cos’è quindi una barriera architettonica? Generalmente con questo termine si indicano tutti gli ostacoli che non permettono una completa e sicura mobilità alle persone in condizioni limitate di movimento; di conseguenza esse costituiscono un problema anche per coloro che per vari motivi, non sono in grado di muoversi liberamente (ad esempio bambini, anziani, cardiopatici, gestanti).
Sorvolando l’articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”) e senza soffermarsi sulle diverse norme che dagli anni ’60 agli anni ’90 si sono succedute con il fine di regolamentare la materia, uno sguardo alla più recente legge D.P.R. 503/96 è sufficiente a riassumere brevemente il tutto.

Essa integra alla legge 236/89 il concetto di barriera negli spazi pubblici e all’articolo 1 descrive in maniera precisa il significato di barriera architettonica:
Art.1 Definizione ed oggetto​
1. Le norme del presente regolamento sono volte ad eliminare gli impedimenti comunemente definiti “barriere architettoniche”.
2. Per barriere architettoniche si intendono:

  • gli ostacoli fisici che sono fonte di disagi o per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea;
  • gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di spazi, attrezzature o componenti;
  • la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque ed in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.

Focalizzando l’attenzione solamente su questa prima parte dell’ articolo 1, possono esser presi in considerazione due casi di disabilità: quella motoria e quella della vista. Nel primo caso, un suolo pubblico che non mostra una continuità altimetrica regolare (quali gradini, rampe o superfici con pendenze eccessive, buche, interruzioni, dissesti) è considerato una barriera fisica, in quanto non permette ad una carrozzella il passaggio.

Nel secondo caso, la mancanza di idonei ausili informativi (ad esempio una pavimentazione provvista di codice LOGES), ausili acustici (in prossimità dei semafori) o la presenza di ostacoli (segnaletica stradale, pali dell’illuminazione, alberi) è considerata una barriera percettiva, la quale rende difficile e pericolosa la mobilità dei non vedenti.

Un intero regolamento circa i parametri standard da adottare nell’edilizia e nei lavori pubblici è quindi disponibile oramai da diversi anni e di conseguenza una domanda nasce spontanea: per quale motivo, dopo diciotto anni da queste (ulteriori e precise) indicazioni legislative, gran parte delle città mostrano ancora evidenti lacune nell’abbattimento delle barriere architettoniche?

Probabilmente le amministrazioni locali, considerando ciò un problema di “serie C” o forse un optional più che una necessità, hanno avuto un ruolo determinante nella pessima gestione della mobilità garantita; spesso impreparati nel reperire i numerosi fondi messi a disposizione (fondi regionali o europei), o addirittura incapaci di controllare che i lavori di ammodernamento o manutenzione rispettino le normative vigenti, i comuni italiani non si distinguono certamente per il rispetto di questi diritti e di queste leggi.
Pomezia non è esente da queste problematiche, le quali si sono moltiplicate nel tempo con l’espandersi della città e nessuno in questi anni è stato in grado di rimediare agli errori di progettazione commessi: ad esempio percorrendo il perimetro di un paio di isolati del quartiere Nuova Lavinium (tra i più recenti della città) per una lunghezza totale di circa 1500 metri, ci si imbatte in più di una cinquantina di macroscopiche barriere architettoniche, alcune delle quali ostacolano addirittura il passaggio di soggetti senza alcuna difficoltà motoria.

Marciapiedi stretti e cosparsi di ostacoli, assenza di rampe lungo gli attraversamenti pedonali, rampe con pendenza irregolare, dissesti nella pavimentazione e dislivelli di vario genere sono solo alcune delle barriere che non permetterebbero a gran parte dell’utenza debole di uscire di casa e muoversi nel proprio quartiere in sicurezza. Di conseguenza, raggiungere il centro storico autonomamente è quasi un’utopia.

A queste barriere fisiche e percettive descritte, si aggiunge infine l’inciviltà di molti altri cittadini che occupando irregolarmente i parcheggi riservati ai disabili e sostando davanti alle rampe degli attraversamenti, rendono ulteriormente complicata la situazione, mettendo in pericolo l’incolumità di coloro che sono costretti ad aggirare l’ostacolo.
Per quanto ancora nel nostro Paese saremo costretti ad assistere a situazioni del genere? Com’è possibile che nel 2014 delle città moderne non sono in grado di garantire un diritto fondamentale a tutta la sua cittadinanza?
Senza il rispetto delle leggi da parte delle amministrazioni (le quali dovrebbero garantire una regolarità dei lavori pubblici) per nuove opere e per l’abbattimento, dove possibile, delle barriere architettoniche, e senza un’adeguata sensibilizzazione ed educazione civica, tali problemi sono destinati ad aumentare, demolendo di fatto il diritto di uguaglianza tra tutti i cittadini.




“Civic App” le applicazioni socialmente utili.

Quando lo smartphone può diventare un alleato per donne, disabili e cittadini

Molti comuni le hanno già inserite nei loro siti istituzionali con una pagina dedicata, si chiamano “Civic App”, ovvero applicazioni socialmente utili per smartphone.

Il comune di Pomezia ha recentemente inaugurato l’uso di DECORO URBANO, un’applicazione semplice ed ingegnosa che consente a tutti i cittadini possessori di smartphone, e non, di segnalare ciò che di indecoroso e trascurato vi possa essere nelle città. Pomezianews ha dedicato un articolo ad hoc a questo servizio dal titolo “Il perfetto segnalatore”.

Un’altra app da segnalare é “SIAMO SICURE!”, ideata per aumentare la sicurezza delle donne. L’applicazione ha ottenuto il patrocinio dell’associazione Telefono Rosa, che ne ha testato qualità e facilità d’uso mentre il Comune di Firenze, insieme ad altri comuni italiani, ha inserito SIAMO SICURE! tra le  applicazioni socialmente utili dei loro siti istituzionali.

 L’App ha l’obiettivo di rendere gli Smartphone, grazie ad un software intuitivo, un valido alleato delle donne per aumentare la loro sicurezza in situazioni di potenziale pericolo, aiutandole a tenere un atteggiamento vigile, offrendo soluzioni semplici e veloci di self help ed indicando un decalogo di comportamenti e atteggiamenti utili a far acquisire consapevolezza alle donne, perché mantengano alta la propria soglia di attenzione ed evitino di finire in situazioni spiacevoli.

civicapp3

L’applicazione ha una grafica facile ed intuitiva. Si presenta con un quadrante formato da quattro macro tasti colorati e ad ogni tasto corrisponde una funzione specifica, di facile ed immediato uso:

1) ALLARME & SUONI

Cliccando sul tasto rosso è possibile attivare un effetto sonoro in grado di spiazzare l’eventuale disturbatore/aggressore, cogliendolo di sorpresa e attirando l’attenzione degli astanti. A questa funzione può essere associata una funzione di Torcia.

2) CHIAMATA DI EMERGENZA

Grazie a questa funzione è possibile associare al tasto azzurro la chiamata immediata ad un numero predefinito nelle ‘Impostazioni’.

Cercare un numero di telefono o peggio doverselo ricordare, può essere molto difficile in un momento di emergenza, in cui si è agitate o spaventate.

Basterà quindi cliccare con un solo ‘tap’ e far partire velocemente la chiamata.

3) SMS “DOVE SONO”

Il tasto arancio, con due soli ‘tap’, consente di inviare un SMS contenente una richiesta di aiuto in cui è segnalata la posizione geografica dell’utente al momento dell’invio, calcolata con l’approssimazione consentita in quel momento dalla connessione disponibile.

L’SMS può essere inviato a uno o a più destinatari, i cui numeri telefonici possono essere preimpostati in modo semplice e rapido.

4) IL DECALOGO: I COMPORTAMENTI

Questa funzione dell’App è focalizzata sulla prevenzione: l’assunzione di un atteggiamento consapevole e difensivo, quando necessario, risultano infatti indispensabili per evitare le aggressioni.

 Tra i dieci consigli c’è quello, ad esempio, prevedibile ma spesso disatteso, di non ascoltare musica in cuffia in una strada buia.

Altra applicazione socialmente utile è “LIBERI DI MUOVERSI”, nata per fornire un valido strumento ai portatori di handicap, sia per identificare i luoghi realmente accessibili, sia per segnalare, tramite l’invio di fotografie, le barriere architettoniche o i luoghi che risultano di difficile accessibilità, specie per chi si trova in sedia a rotelle.

“ARIADNE GPS” è una speciale e innovativa app che può essere usata per facilitare la vita di persone ipovedenti o non vedenti. Grazie alla rilevazione automatica della posizione, l’applicazione offre la possibilità di conoscere in qualunque momento la propria posizione e di monitorarla mentre si cammina, potendo decidere di essere informati su quello che cambia durante il percorso, come la via, la numerazione civica, etc. Esiste la possibilità di memorizzare dei punti preferiti e di poter essere avvisati, ad esempio in treno, o in autobus, quando ci si avvicina ad uno di essi, con suono, vibrazione e, se si usa VoiceOver, anche a voce.

Per i cittadini virtuosi e onesti, su “EVASORI.INFO” è possibile segnalare un episodio di evasione fiscale in cui ci si è imbattuti, dal mancato scontrino al bar al lavoro in nero. Le segnalazioni però sono anonime, come anonimi rimangono anche gli evasori, ed offre per lo più la possibilità di effettuare una mappatura degli evasori e tramite una statistica monitorare quanto il fenomeno sia diffuso nella propria città. Per i più “fiscali” è disponibile la funzionalità di chiamata diretta alla Guardia di Finanza.

Molti comuni hanno aderito a “Open Bilanci”, una piattaforma web open source che aggrega i dati e fornisce informazioni e servizi differenziati per i cittadini, le imprese, gli operatori finanziari e i media interessati a conoscere in modo semplice, completo e trasparente la situazione dei bilanci dei comuni italiani. La componente portante dei dati sono i certificati dei bilanci preventivi e consuntivi che i comuni d’Italia mandano annualmente al Ministero dell’Interno.

civicapp2

L’obiettivo è quello di raccogliere e rendere immediatamente disponibili i bilanci delle oltre ottomila municipalità del territorio italiano, corredati di grafici e statistiche. Il primo ad aderire è stato il Comune di Firenze.

I cittadini possono in questo modo sapere quanto e come spende il loro comune.

Ci sono poi applicazioni studiate e realizzate direttamente dai comuni con cui, ad esempio, si può fare la fila all’anagrafe senza essere fisicamente allo sportello, o accedere e gestire i servizi offerti dalle scuole comunali, oltre alle applicazioni specifiche dedicate al territorio.

Il Comune di Pomezia potrebbe promuovere alcune di queste applicazioni, o svilupparne delle proprie, creando così una sezione dedicata alle “Civic App” all’interno della sua pagina istituzionale, proseguendo il percorso iniziato con DECORO URBANO.

E voi che app proponete?