Lega Navale Italiana di Pomezia 10 anni
La Lega Navale Italiana di Pomezia festeggia i 10 anni di presidenza di Mauro Zecca in occasione del terzo incontro “Storie e racconti del mare” dedicato alla vela solidale.
Sabato 11 gennaio presso la sala Gatti di Torvaianica Mauro Zecca ha festeggiato i suoi 10 anni di presidenza della Lega Navale Italiana della sezione di Pomezia. Nel ringraziare gli amici e le associazioni presenti Zecca ha definito questi anni da presidente come “dieci anni impegnativi, a volte difficili ma comunque splendidi.”
L’evento si e’ svolto all’interno della seconda edizione della rassegna “Storie e racconti del mare” organizzata dalla Lega Navale di Pomezia e patrocinata dal Comune, ed ha dedicato i primi tre incontri alle donne ed al loro rapporto con il mare .
Il primo appuntamento ha ospitato Macrina Marilena Maffei, antropologa, scrittrice e studiosa di cultura marinara, autrice del libro “Donne di mare” in cui racconta la storia delle pescatrici delle isole Eolie, una realtà diffusa fino al secolo scorso di cui era rimasta solo la memoria orale e che, grazie al lavoro della professoressa Maffei, ritorna ad essere patrimonio di tutti.
Del secondo incontro ė stata protagonista Susanne Beyer, la velista di Zoagli (Genova) che nel 2011 ha partecipato insieme alla sua imbarcazione “Penelope” alla Mini Transat 6.50, la traversata atlantica in solitaria, lunga oltre 4200 miglia, dalla Francia al Brasile con unica tappa Madeira, che ha visto la Beyer raggiungere il traguardo di Salvador de Bahia prima tra gli italiani.
L’impresa è narrata nel libro “La scia di Penelope” scritto dalla velista.
Sabato 11 gennaio in concomitanza con i dieci anni di Mauro Zecca, Giovanna Caratelli, professoressa e scrittrice che unisce il suo amore per il mare al volontariato, ha presentato nel terzo incontro il suo libro “Nessuno resti a terra” in cui racconta un progetto di vela solidale realizzato grazie all’associazione Amici della Darsena Romana, che da un decennio mette a disposizione l’esperienza, la passione ed il tempo libero dei propri volontari per portare in barca ragazzi con disagio sociale, psichico o con problemi legati alla disabilità e che oggi è diventata il punto di riferimento per le strutture sanitarie del Lazio e della Toscana per la “velaterapia”.
Il libro “Nessuno resti a terra” racconta le attività dell’Associazione degli Amici della Darsena Romana e del restauro della barca Eea, un’Alpa Maica abbandonata e in condizioni decrepite, rimessa a nuovo grazie all’aiuto dei volontari ed ora perfettamente in grado di navigare. Uno degli obiettivi dell’associazione è quello di far percepire la vela non come un lusso esclusivo riservato a pochi, ma come vela “inclusiva” a cui tutti si possono avvicinare e che possa essere di supporto per aiutare chi si trova a vivere situazioni di disagio a reintegrarsi nel tessuto sociale e umano.