PRONTO SOCCORSO DEL MARE: GIOVEDI’ SARA’ LIBERATA LA TARTARUGA SALVATA DA ZOOMARINE

RITROVATA 1 MESE FA A PALMAROLA,  E’ STATA IN CURA AL PARCO MARINO CHE PROMUOVE DA ANNI UN PROGETTO DI TUTELA DELLE TARTARUGHE SPIAGGIATE
BEN 20 ESEMPLARI SALVATI SOLO DAL 2020 AD OGGI

 

 

Venti tartarughe salvate in un anno e mezzo. Ed è già tempo di una nuova liberazione. Tornerà in mare giovedì la tartaruga soccorsa sulle coste del Lazio e tenuta in cura dal “Pronto soccorso del mare” di Zoomarine.

La tartaruga, un esemplare di Caretta caretta di 20 anni di età e 14 kg di peso, sarà liberata in mare a largo dell’isola di Palmarola, dove era stata soccorsa il 27 giugno in evidente stato di difficoltà.

La liberazione della giovane tartaruga sarà l’occasione per celebrare una piccola festa del mare, alla presenza di pescatori, biologi, personale della Guardia di Finanza e della rete regionale TartaLazio che si adopera per soccorrere e salvare le tartarughe spiaggiate lungo le coste della regione.

Un progetto che vede protagonista il Centro di recupero Tartarughe Marine di Zoomarine Trust Onlus, la prima ed unica struttura di primo soccorso operativa dal 2015 nella regione Lazio.

La tartaruga sarà rimessa in mare a bordo di una imbarcazione della Guardia di Finanza che ancora una volta collabora con le Istituzioni del territorio per la salvaguardia e tutela dell’ambiente.

 

 

La tartaruga, appartenente alla specie Caretta caretta, è stata ospitata presso il Centro di Primo Soccorso di Zoomarine per circa un mese.

Sotto la supervisione del dott. Flavio Maggi, direttore sanitario di Zoomarine e coordinatore del Centro di Primo Soccorso, la tartaruga è stata curata con il supporto di biologi e veterinari del Parco. Presentava difficoltà ad immergersi e ad alimentarsi, anche a causa di residui plastici presenti in acqua che aveva ingerito. Una problematica purtroppo frequente nelle tartarughe spiaggiate o soccorse in mare.

Zoomarine è da sempre molto attento nella ricerca medico/scientifica e nella salvaguardia degli animali marini. Il Parco ha inaugurato nel 2015 il primo ed unico Centro di Recupero Tartarughe Marine del Lazio, un vero e proprio “pronto soccorso” per questi animali.

Zoomarine ha, inoltre, collaborato con la Direzione dell’Assessorato Ambiente della Regione Lazio all’istituzione di una rete regionale denominata TartaLazio per il recupero, soccorso e affidamento delle tartarughe marine.

TartaLazio è una rete formata da tutti gli Enti competenti in materia di tutela dell’ambiente marino-costiero, pronto intervento in mare e tutela igienico-sanitaria: Capitanerie di Porto, Stazioni Navali della Guardia di Finanza, Ministero dell’Ambiente, ISPRA, Corpo Forestale dello Stato (Comando CITES, Az. Sanitarie Locali, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, Ag. Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, Ag. Regionale per i Parchi, le Aree Naturali Protette regionali e nazionali).

Il Centro di Primo Soccorso di Zoomarine è stato realizzato secondo le Linee Guida ISPRA 89/2013 e, grazie alla sua posizione centrale, consente di accogliere esemplari provenienti da tutto il tratto di costa laziale (327 km). Tutti i materiali utilizzati, i locali e le attrezzature garantiscono elevati standard qualitativi.

 

 

Il personale Zoomarine altamente specializzato, dal 2006 ad oggi, è intervenuto su oltre 100 spiaggiamenti di tartarughe.

“Gli spiaggiamenti sono dovuti principalmente al comportamento umano: attività di pesca poco selettive, incidenti con imbarcazioni e inquinamento – spiega il dott. Renato Lenzi, uno dei massimi esperti mondiali in animali marini, Direttore operativo di The Dolphin Company, la multinazionale proprietaria di Zoomarine -. Il fenomeno degli spiaggiamenti di tartarughe e la tutela della fauna marina sono tematiche d’interesse globale e rientrano nella mission di Zoomarine che, attraverso la scoperta degli animali del Parco e secondo una filosofia di edutainment, insegna ad amare e a rispettare la natura. Il nostro Pronto Soccorso marino ricopre, quindi, un ruolo importante nella conservazione delle tartarughe e contribuisce alla ricerca e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza di tutelare la fauna marina anche mediante attività didattico-educative, mostre tematiche e iniziative di interesse pubblico”.

COMUNICATO STAMPA




17 febbraio, Festa del gatto

Oggi si celebra anche in Italia la giornata mondiale del gatto, introdotta 26 anni fa da un referendum proposto ai lettori dalla rivista ‘Tuttogatto’

La giornata mondiale del gatto, il nostro fiero, permaloso, orgoglioso amico a 4 zampe si festeggia dal 1990, da quando una rivista specializzata introdusse questo giorno, dopo un referendum tra i lettori. La data venne scelta per vari motivi: perché cade sotto il segno dell’acquario, caratteristico degli spiriti liberi e anticonformisti come loro, perché è il 17, anzi XVII, che anagrammato dà VIXI, che significa ’ho vissuto’ e si lega alle famose sette vite dei gatti, in un mese poi, quello di febbraio, considerato nelle tradizioni popolari il mese delle streghe e dei gatti, appunto, in quanto animali legati alla magia.
In Italia, secondo i dati dell’osservatorio europeo Euromonitor (2014) i gatti sono circa 7,5 milioni, il 12% di tutti i pet, gli animali da compagnia, con alcune città più ‘gattare’ di altre come Roma, Torino, Napoli e Milano (studio Legambiente del 2015).
Nell’antico Egitto, era considerato una divinità. Infatti gli egiziani adoravano Bastet, dea della vita, sessualità e fertilità, con il corpo umano e la testa di gatto. Li rispettavano talmente tanto che se morivano di morte naturale, gli abitanti della casa si radevano le sopraciglia in segno di lutto, e organizzavano un rito funebre. Nel tempo, però, intorno al nostro amato felino si sono create molte chiacchiere negative, perché ritenuti opportunisti, attaccati alla casa e alle comodità, e se di colore nero considerati anche jettatori, senza dimenticare che subisce maltrattamenti ed ingiustizie da parte dell’uomo stesso (ogni anno nel periodo di Halloween ne spariscono tanti, vittime probabilmente di macabri riti). Ma ci sono anche iniziative a favore dei nostri amici con i baffi. Come gli Uda, uffici per i diritti degli animali, istituiti nelle amministrazioni locali che si occupano, insieme alle aziende sanitarie, di tutti gli animali da compagnia con il compito di dare informazioni e fare monitoraggi sul territorio. In alcune città come Roma, per esempio, viene fornito una specie di patentino, la ‘Cat Card’ che autorizza le gattare, le donne volontarie che amano, curano e rifocillano i felini, a svolgere la loro attività, in base alle norme in vigore sulla tutela dei diritti degli animali.
Molte le manifestazioni organizzate in varie città italiane per questa ricorrenza, mentre tra le curiosità legate al mondo dei mici si ricorda che in Giappone, c’è Aoshima, l’isola dei gatti, in cui ne sono ospitati 6 per ogni abitante ed occupano ogni spazio pubblico e privato in piena libertà, attirando anche un discreto turismo.
Sostanzioso il giro d’affari mosso dai gatti: in Italia il mercato dei prodotti per la loro alimentazione (secco, umido e snacks) riguarda 992,2 milioni di euro, secondo i dati diffusi dalla società di ricerche di mercato Iri che ha anche registrato quanta serenità, gioia, allegria e divertimento portino nella vita delle persone gli animali da compagni, tra cui i gatti (rapporto Assalco-Zoomark 2015).A tutti i gatti e ai loro padroni, tanti cari miao!