La musica non si deve fermare

E’ stata una lunga settimana, molto difficile, una settimana in cui le mie compagne sono state ansia e paura.

Guardavo le immagini di Parigi immobile, sentivo i racconti, e pensavo…

Sabato c’è il concerto di Tiziano Ferro

ecco, vi sembrerà banale o egoista ma la mia commozione è durata circa un minuto, poi è arrivata la paura, la paura per la mia vita e quella delle mie figlie. Eh si, al concerto dovevo portare anche le bambine. In questa settimana ho dormito poco, ho immaginato tutti gli scenari possibili, in caso di attacco dove avrei potuto nascordermi, come avrei porotetto entrambe le mie figlie? studiato le vie di fuga, dove parcheggiare, cosa fare…

La paura non mi ha abbandonato mai, in questa settimana tutti italk show non hanno parlato che di Parigi, la maggior parte purtroppo non era informazione ma terrore. Anche i social hanno contributo non poco, falsi allarmi rimbalzati sulle bachehce, gente che condivideva cose di due giorni prima e tu pensavi “oddio è successo ancora” e invece è solo il solito cretino che legge il titolo e condivide senza sapere cosa c’è scritto nel link che sta postando

Però ecco… sono arrivata a 36 anni (quasi 37) e sono stata molto fortunata nella vita ma ho vissuto quei dolori che ti cambiano, quegli episodi che in fondo accadono a tutti noi e che ci fanno capire che la vita è un soffio e quindi cercavo di pensare che in fondo le statische ritenevano più probabile un incidente sulla pontina che un esplosione al palalottomatica. Insomma, che cos’è il terrorismo? un esaltato che spara su una folla inerme o chi ne parla per giorni con dovizia di dettagli crudi e strazianti? La paura è una cosa umana, ma io chiamo terrorista anche l’ubriaco che guida contromano perchè anche quello compie una strage. E questa è una cosa che succede tutti i giorni.

Quindi nei momenti di lucidità, statistiche alla mano e TV spenta… so che andare al concerto non è più pericoloso che attraversare la strada in piena notte. E poi… la cosa più importante… Come spiegare alle mie figlie che aspettano questo momento da 4 mesi che non avrebbero visto Tiziano? che mamma ha troppa paura per andare? avrei dovuto spiegare loro che ci sono “i cattivi” che sparano sulle persone che si divertono ascoltando musica o passeggiando? avrei dovuto passare loro la mia ansia e farle vivere in un clima di terrore? NO! Non è questo il messaggio che deve passare, non voglio che vivano con l’ansia.

Ho messo insieme i pezzi, valutato con lucidità e ho deciso che la vita deve vincere sulla paura e siamo andate… anche perchè eravamo un gruppo di 18 persone, tutte mamme e figlie, e nessun pazzo poteva privarci di vivere un momento di gioia insieme in questa vita che è un soffio…

e quindi devo dire anche grazie a Tiziano Ferro per aver deciso di andare avanti, per non aver annullato le date.

Grazie a Tiziano per le sue parole in apertura del concerto:

“le regole del terrore non sono casuali

quei ragazzi celebravano qualcosa di meraviglioso: la grandezza immacolata di una rivoluzione di passione e libertà che ci ha cambiato la vita e che chiamano musica.

Per questo è necessario tenere accesi i palchi e non abbassare il volume perchè morire vuol dire anche smettere di sognare e di sperare

E’ importante difendere il bello e il buono che ci tiene in piedi”

E ancora grazie a Tiziano per la sua musica che parla di amore e di amicizia specchio di quella bellissima persona che è, quello che con la voce può fare ciò che vuole generando emozioni pure, grazie a Tiziano per avermi dato l’occasione di affrontare con mia figlia di 10 anni l’argomento omosessualità, grazie a Tiziano per la bella serata passata insieme alla mie figlie, grazie per l’abbraccio delle mie amiche, per avermi dato modo di convidere con loro la gioia della musica, e grazie perchè solo la musica può certi miracoli come un selfie di 3 cugine di secondo grado, i cui nonni erano fratelli, unite dalla passione per Tiziano.

Nessun terrorista potrà mai cancellare il ricordo di questa serata…

 




Continua l’avventura di Giada Agasucci

imageIl percorso di Giada all’interno del programma la vede tra i primi allievi ad accedere alla scuola, direttamente dai provini, diventa titolare di un banco già nella prima puntata. Il suo rendimento è stato sempre degno di nota, lo conferma il fatto di non aver mai avuto la maglia nera o di non essere mai stata messa in sfida e si è conquistata senza intoppi il semaforo verde di passaggio al serale. Questa è la sua descrizione ripresa dal sito ufficiale di Amici 13:

– 18 anni di Pomezia, canta da quando ha 7 anni.

– Vive con i suoi genitori e sua sorella.

– Frequenta il quinto anno di ragioneria.

Oltre al canto le piace ballare la salsa cubana. Fa la catechista ad un gruppo di bambini. Non sopporta la maleducazione, l’arroganza, l’incoerenza e l’indecisione. Le piacciono infatti le persone determinate e che “sanno tener testa”. Vorrebbe essere meno impulsiva. Pensa di non piacere a nessuno al primo impatto risultando antipatica e risoluta, anche se si definisce molto estroversa, disponibile e generosa. Si sente inadeguata in compagnia di persone più grandi di lei.
Pensa che sia stata la musica a scegliere lei.

Per me la musica è libertà, perché riesco ad esprimere ciò che non riesco a d esprimere in altro modo”.
Noi pometini la conosciamo bene, abbiamo avuto la gioia di sentirla cantare sul palco del nostro Pomezia free Music già 10 anni fa, quando il suo talento iniziava a farsi sentire, così come nelle edizioni successive, mentre le sue doti vocali diventavano sempre più una certezza negli anni.

Prima di arrivare ad Amici, nonostante sia così giovane, Giada ha avuto già diverse soddisfazioni, partecipando a molti festival e concorsi, vincendo l’Anzio’s Got Talent e il Festival Canoro Sognando le stelle 2013.
Il passaggio al serale di Amici la vede nella squadra blu capitanata dal direttore artistico Miguel Bosè, L’abbiamo vista duettare con i “grandi della musica” tra cui Kylie Minogue. Personalmente la sua esibizione che ho preferito è stata XO di Beyoncè, un pezzo che non conoscevo e che la voce di Giada mi ha fatto apprezzare più dell’originale.
E oggi finalmente, decisamente in ritardo rispetto agli altri concorrenti, arriva il suo primo inedito “Da capo”. Un pezzo melodico, molto delicato, perfetto per la sua voce limpida.
Le premesse ci sono tutte, il talento non manca…

In bocca al Lupo