I VINCITORI DEL CONCORSO “l’OLIO DELLE COLLINE A SERMONETA”

La competizione si è svolta nell’ambito della secolare Fiera di San Michele

Così come l’anno passato, nell’ambito della Secolare Fiera di San Michele di Sermoneta, che si è svolta dal 28 settembre al 1 ottobre nell’Area mercato di Monticchio, si è tenuto il Concorso comunale “L’Olio delle Colline a Sermoneta”, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole di Latina).

I vincitori

Questi i vincitori: al primo posto si è piazzato l’Agriturismo La Valle dell’Usignolo, al secondo la Società agricola Palmerini 1931 e al terzo l’Abbazia di Valvisciolo. Mentre le “Menzioni di merito” sono state assegnate alla Tenuta Paola Boffi, a Sergio Gobbi, a Diversamente Agricola di Carmela Parisi, a Loretta Proia, a Franco Santucci e a Impresa agricola Diamante Verde di Antonio Tombolillo. Il concorso era rivolto ai produttori e agli olivicoltori del territorio di Sermoneta. Gli oli in gara sono stati giudicati da un panel di assaggiatori dello stesso Capol, guidato da Luigi Centauri, capo panel.

Alla premiazione dei vincitori, avvenuta sabato scorso, erano presenti Nicola Minniti, Bruno Bianconi e Antonio Di Lenola rispettivamente vicesindaco, assessore all’Agricoltura e presidente del Consiglio comunale di Sermoneta, Alberto Bono, agronomo, e lo stesso Luigi Centauri, presidente del Capol. Alla fine della stessa premiazione sono state consegnati gli attesti ai trentadue olivicoltori di Sermoneta partecipanti al corso di gestione dell’oliveto.

“Il successo di questo concorso hanno affermato il sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli e l’assessore Bianconi – dimostra la grande varietà di eccellenze presenti sul nostro territorio. Come Amministrazione comunale continueremo a promuovere e sostenere queste iniziative che mettono in risalto le produzioni locali, esaltandone il valore e la tipicità . Congratulazioni a tutti i partecipanti, siete una risorsa preziosa per Sermoneta”.

Durante i quattro giorni della Fiera, lo stesso Capol ha organizzato l’evento “Assaggiatore per un giorno”, la degustazione degli oli in gara abbinati alla zuppa di fagioli e l’assaggio professione delle olive Gaeta Dop e Itrana bianca. Circa l’evento “Assaggiatore per un giorno”, sono stati protagonisti i consumatori, che guidati dagli esperti del Capol, hanno cercato di imparare a riconoscere un olio di qualità. Anche riguardo alle olive, gli esperti hanno fornito il modo per riconoscerne la qualità, oltre a illustrarne le caratteristiche. Da ricordare che la Fiera, come sempre, è stato organizzata dall’Amministrazione comunale di Sermoneta con il contributo dell’Arsial (Azienda regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio). Sono stati quattro giorni intensi tra mostra mercato, enogastronomia, prodotti tipici, ristorazione, convegni, presentazioni di libri, spettacoli equestri e concerti.




Latina Jazz Club Luciano Marinelli: al via la 24esima stagione

Il Latina Jazz Club Luciano Marinelli ha messo a punto la sua 24esima stagione: dal 30 settembre 2023 al 4 maggio 2024 si avvicenderanno, in dieci appuntamenti, artisti di livello nazionale e internazionale, tra cui Nicky Nicolai con il progetto dedicato a Mina “Mille bolle blu” e la cantante americana Joy Garrison.

Già fissate le prime 5 serate, che si terranno tutte di sabato alle 21 al Circolo Cittadino:

30 settembre – Nicky Nicolai 4TET – MILLE BOLLE BLU

14 ottobre – Alessio Magliari “Op Trio”

4 novembre – Fasano, Biseo, tatti, Ascolese “My dear Nicola”

25 novembre – Javier Girotto & “Aires tango”

16 dicembre – Joy Garrison Quartet “Waiting for Christmas”

Si inizia sabato 30 settembre alle 21, al Circolo Cittadino di Latina, con il Nicky Nicolai 4TET – MILLE BOLLE BLU.

Con Nicky Nicolai, voce, Andrea Rea al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.

ABBONAMENTI PER LA 24ESIMA STAGIONE DEL LATINA JAZZ CLUB

 Abbonamento ai primi 5 concerti

– 65 euro intero

– 50 euro i ridotti (per i soci Latina Jazz Club, under 25, studenti del Conservatorio e del Liceo Musicale)

 Abbonamento per l’intera stagione (10 concerti)

– 120 euro intero

– 90 euro ridotto (per i soci Latina Jazz Club, under 25, studenti del Conservatorio e del Liceo Musicale)

Per info e prenotazioni:

. / 338.7961980

[email protected]

Sarà possibile inoltre l’acquisto dei biglietti presso il botteghino del Circolo Cittadino che sarà aperto la sera dello spettacolo, dalle 19.00 in poi.




Oliva itrana da tavola, il Panel per l’assaggio

Gli interventi

L’esperienza

PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE OLIVE DA MENSA “ITRANA BIANCA” E “GAETA DOP”

 

L’evento si svolgerà, da domenica prossima a domenica 17 settembre, a Latina, presso il Museo della Terra pontina

Otto giorni dedicati all’oliva itrana, tipica dell’Agro Pontino. Eccolo il titolo dell’evento: “Olive da tavola: aperitivo con l’itrana. Le qualità organolettiche delle olive da tavola Itrana bianca e Gaeta Dop”. Organizzato dal Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicolo di Latina) con il patrocinio
con il patrocinio dell’Arsial (Azienda regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio), Comune di Latina, Consorzio di Tutela Gaeta Dop e dell’Acap (Associazione Capi Panel riconosciuti). si svolgerà, da domenica prossima e domenica 17 settembre, a Latina, presso il Museo della Terra pontina.

“Il suo obiettivo – spiega Luigi Centauri, presidente del Capol e Capo Panel – è promuovere e valorizzare un prodotto tipico del patrimonio enogastronomico del Lazio, come variante di eccellenza da proporre per gli aperitivi in sostituzione delle generiche olive verdi di dubbia qualità dal punto di vista salutistico che attualmente vengono somministrate. In particolare, il progetto nasce dalla consapevolezza le olive da mensa “Itrana bianca” hanno un potenziale economico importante e ancora latente che, tuttavia, va sviluppato soprattutto a livello promozionale”.

A aprire l’evento, domenica 10, alle ore 10.30, sarà l’inaugurazione della mostra fotografica “Paesaggi dell’extravergine e buona pratica agricola dei Monti Lepini, Monti Ausoni e Monti Aurunci”, che si potrà visitare martedì (10.00-13.30), mercoledì (15.30-18.30), giovedì (15.30-18.30), venerdì (10.00-13.30), sabato (10.00-10.30) e domenica (16.30-19.30). Inoltre. mercoledì. giovedì, venerdì e sabato, sempre durante gli orari di apertura della stessa mostra, si terrà la degustazione di oli extravergini d’oliva pontini. La giornata clou dell’evento sarà domenica 17 con un seminario (16.30-17.30) in cui interverranno Giulio Scatolini dell'Università Sapori di Perugia, Alberto Bono, agronomo, Maurizio Simeone, presidente del Consorzio di Tutela Gaeta Dop, Emanuela Francesco, direttrice del Museo della Terra pontina, e lo stesso Luigi Centauri. Seguirà, dalle 18.00 alle 19.30, “L’Aperitivo con l’Itrana e con alcuni vini del territorio”.

In provincia di Latina, la coltivazione delle olive della varietà itrana si estende su una superficie complessiva di 9.500 ettari, pari al 76% della superficie olivicola del territorio (da Castelforte a Rocca Massima), interessando la zona collinare dei Monti Ausoni, Monti Lepini e Monti Aurunci. La produzione media annuale delle olive da tavola Itrana bianca e di quelle Gaeta Dop è pari a cinquemila tonnellate, di cui l’80% viene venduta subito dopo la raccolta, mentre il 20% viene lavorato direttamente al naturale. Produzione che è concentrata nei comuni di Sonnino, Itri, Cori e Rocca Massima.

“Negli ultimi anni – precisa Centauri – si è rilevato un costante aumento delle aziende agricole che, oltre a produrre, trasformano, confezionano e vendono le olive, con un forte aumento di richieste di assistenza tecnica per l’applicazione di controlli di qualità sui processi di produzione. Sul territorio inoltre sono presenti imprese di trasformazione e diversi intermediari di mercato. Per tutte queste motivazioni, tale progetto riveste un ruolo importante per il territorio in termini di valorizzazione e promozione della coltivazione olivicola e cercherà di diffondere tra le aziende, i produttori e gli appassionati la cultura della qualità”.




FUORI PORTA – IL ROMANZO  “LE STORIE NON VOLANO” DI ROBERTO CAMPAGNA APPRODA A ROCCAGORGA

 

 Il libro verrà presentato, nell’ambito del “Maggio dei Libri” organizzato dalla Compagnia dei Lepini, martedì 30 maggio, alle 18, nella Biblioteca comunale       

 

È il terzultimo appuntamento del “Maggio dei libri” organizzato dalla Compagnia dei Lepini.

Martedì 30 maggio, alle 18, presso la Biblioteca comunale di Roccagorga, sarà presentato il romanzo “Le storie non volano” di Roberto Campagna. Dopo i saluti di Carla Amici, sindaco di Roccagorga, e di Quirino Briganti, presidente della Compagnmia dei Lepini, interverranno Claudio Marrucci, poeta e scrittore, Chiara Mancini, scrittrice e blogger, e Antonio Veneziani poeta e saggista. Modererà l’incontro lo storico Alessandro Pucci; letture di Maria Borgese, attrice e danzatrice.

A detta di Briganti, questo romanzo “ci coinvolge dentro un’introspezione intimistica che tocca gli aspetti più reconditi dell’animo umano. La storia – continua –  si sviluppa in un continuo oscillare tra basso e alto, dove coesistono l’aridità dello spirito e la poetica della vita”.

IL ROMANZO

Il romanzo ha vinto il Premio speciale “Antica Pyrgos” per la poeticità della prosa.  Così come in altri suoi libri, Campagna, in “Le storie non volano” ricorre alla metanarrazione. In pratica, racconta fatti realmente accaduti mischiandoli con altri creati artatamente da lui stesso. Ciò per rendere gli stessi fatti accaduti più credibili e quelli inventati più veritieri.  Quattro i principali protagonisti del romanzo, che inizia nel 1985 e finisce nel 2010: tre maschi e una femmina. Nella narrazione si incrociano le vite di questi quattro personaggi, che sembrano determinati verso un destino già definito prima della loro nascita, che marchia indelebilmente la loro esistenza senza possibilità di riscatto. L’autore, attraverso efficaci flashback narrativi, ci mostra le loro personalità insieme alle debolezze e ai peculiari tratti caratteristici. Ne viene fuori un ritratto davvero originale nel contesto sociale e politico di un’antica comunità lepina, quella di Borgomanunzio. Fanno da sfondo le lotte politiche degli anni Ottanta, con strategie come quella del ‘compromesso storico’, che ebbe una forte ricaduta in una competizione elettorale di quegli anni. Le vite dei quattro protagonisti principali sono segnate dalla sfortuna atavica e le partite improbabili a briscola e tressette, che spesso non vedono né vinti né vincitori, sembrano sospese e sono la metafora delle loro stesse vite. Quello di Campagna  è un romanzo esistenzialista. Nelle sue pagine, oltre alla sfortuna, ci sono la depressione, la follia, il tradimento, la prostituzione, l’emarginazione, l’aborto e la morte. Ma anche l’amore, la solidarietà e la comprensione.

LA RASSEGNA

Tornando alla rassegna organizzata dalla Compagnia dei Lepini, il suo tema è “Il territorio si racconta”. “Gli scrittori, i libri e le letture – ha spiegato il presidente della Compagnia dei Lepini – sono i protagonisti assoluti delle presentazioni che spero possano contribuire a far conoscere la vivacità culturale ed editoriale presente sui Lepini. Il contributo di scrittori, amanti della letteratura e associazioni ha permesso di dare vita a un progetto che mette in rete la cultura in tutto il territorio. L’evento è stato possibile grazie alla sinergia con i Comuni e le biblioteche del territorio”. Direttore artistico della rassegna è lo scrittore Antonio Scarsella.




I RACCONTI DI ROBERTO CAMPAGNA AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO

Tra le novità che la casa editrice Ensemble presenterà al Salone del Libro di Torino, in programma dal 18 al 22 maggio, ci sarà anche “Amen – Miracoli, misteri e sacre vendette” di Roberto Campagna.

Il libro dello scrittore pontino è una raccolta di racconti sul mondo religioso. Racconti che lo stesso autore ha dedicato “ai credenti, ai miscredenti e agli indifferenti”. Così come in altri suoi libri, Campagna ricorre alla metanarrazione: narra fatti realmente accaduti mischiandoli con altri inventati da lui stesso. Ciò per rendere gli stessi fatti accaduti più credibili e quelli inventati più veritieri. Ma, rispetto per l’appunto ad altri suoi precedenti libri, questa tecnica qui è più marcata perché  il  racconto, a differenza del romanzo che  ha perlopiù una narrazione orizzontale, è auto conclusivo. Quindi, per dare più forza alle sue storie, lo scrittore pontino ha cercato di privilegiare i fatti realmente successi, anche se in alcuni casi la stessa  narrazione è di tipo orizzontale, permettendogli così di  liberare di più la fantasia.

“Ogni libro di finzione di Roberto Campagna – ha affermato il poeta Antonio Veneziani – è, in qualche modo, una sorpresa; infatti, pur continuando il suo personale discorso politico-narrativo, ogni volta aggiunge un tassello diverso, in questo caso è quello di una spiritualità agricolo-contadina, una spiritualità profonda e agra, autentica fino al cinismo e talmente vera da agguantare il miracolo. I personaggi di Campagna sembrano dire: ‘Non c’è felicità e realizzazione se non attraverso la perdizione, non si può assaporare la libertà se non si è passati per la prigione’ ”.

Oltre ad “Amen”, la casa editrice Ensemble presenterà altre novità, tra cui “La geografa dell’esilio” di Nicolás Bernales, “Figlia di frontiera” di Virginia Farina e “Ai piedi del monte” AA.VV.. “La geografia dell’esilio” è un viaggio vertiginoso attraverso gli ultimi cinquant’anni di storia cilena, dalla Presidenza Allende ai giorni nostri. Invece “Figlia di frontiera” è una storia di montagna in cui l’autrice mescola all’antico profumo del fieno e del letame, il suono cupo di passi in fuga sulla neve. Mentre  “Ai piedi del monte”  gli autori raccontano Torino e il Piemonte.

Tornando ai racconti di Campagna, non tutti i fatti narrati sono realmente accaduti, alcuni sono leggende. Ma le leggende, a forza di raccontarle, diventano reali.   Tutti i racconti sono ambientati in altrettanti borghi del centro sud Italia. I loro nomi sono di fantasia per un motivo molto semplice: perché ogni borgo italiano conta fatti simili a quelli da cui è partito l’autore per inventarne la  narrazione. Anche i nomi dei personaggi sono di fantasia.  Quella dello scrittore pontino  è  una scrittura fluida, il giornalismo e la sociologia, sue “specializzazioni” sono in sottofondo ma mai preponderanti. Nessun cedimento al folkloristico, nessun gioco a nascondino, i personaggi del libro hanno caratteristiche chiare, pochi “svisamenti” se non per incidere più a fondo nell’intimità della narrazione. Insomma un libro che si legge con piacere, che fa venire qualche groppo alla gola e strappa qualche risata, e soprattutto che si ha voglia di rileggere e di condividere.

ato nel 2004, il Salone del Libro di Torino è giunto alla XIX edizione. Si svolgerà come sempre al Lingotto Fiere.




I DUECENTO AFORISMI DI ROBERTO CAMPAGNA

Il libro, dal titolo “Di bugie campano tutti”, verrà presentato domenica 2 aprile alle 18, a Sezze, nella sede dell’Associazione culturale La Macchia

Ad aprire la rassegna “La Macchia Letteraria” sarà, domenica 2 aprile alle 18, la raccolta di aforismi  “Di bugie campano tutti” di Roberto Campagna. Obiettivo di questa rassegna, organizzata dall’Associazione culturale  “La Macchia” di Sezze, è  portare in primo piano, come recita il sottotitolo della stessa, alcuni libri che meritano di essere posti all’attenzione del pubblico.

L’incontro, a cui, oltre all’autore, interverranno il presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti,  il poeta Antonio Veneziani, lo scrittore Claudio Marrucci e Rino Caputo, storico e critico della letteratura, si terrà a Sezze, presso la sede della stessa Associazione,  in via Melogrosso, 2 (ex Industria Dolciaria Di Giorgi Italo&C.).

L’attrice Maria Borgese e l’attore Pierluigi Polisena  leggeranno alcuni aforismi. “Di bugie campano tutti” è la seconda raccolta di aforismi di Roberto Campagna. La prima ne contava 185, questa 200.

“Si comincia pertanto a profilare – scrive nella nota introduttiva Gino Ruozzi – una confermata predilezione stilistica e un metodo riflessivo che prende corpo. Ragionare per aforismi richiede profondità e rapidità, uno sguardo acuto e insolito sulle cose della vita. Le parole, che sono poche, devono però racchiudere tanto, sia in termini di continuità e verifica dell’esperienza sia in fulmineità eloquente e riassuntiva”.

Come avevano compreso gli antichi, e come ha riportato Freud nel tempo moderno, il proverbio, la sentenza, il motto di spirito e lo stesso aforisma, rinunciano alla perfezione del periodo ampio, spesso ridondante, per esprimere, attraverso la via breve, il significato lungo e largo, nel tempo e nello spazio, delle cose del mondo. L’ operazione verbale che congegna il discorso corto si trasforma nell’azione vitale che congegna la sequenza della vita. Così come nella prima, in questa seconda raccolta  c’è tutto e il contrario di tutto: la saggezza popolare, spesso rischiosamente collimante col “senso comune”, e la distillazione faticosa della sintesi intellettuale, “filosofica”. Scrivere aforismi è impresa ardua perché occorre trovare e inventare ogni volta, nel giro di poche parole, un’affermazione illuminante e rivelatoria.

“Roberto Campagna  – sostiene Ruozzi – si è assunto  questo incarico morale  e terapeutico, in primo luogo  rivolto a sé stesso e poi alla società in cui vive e viviamo.  Senza inutili fronzoli e logoranti attese egli va subito al cuore dei problemi, cercando di denudarci delle maschere che così spesso amiamo indossare. I suoi aforismi sono minuscole lapidarie lezioni di vita, tanto più preziose perché contengono esperienze meditate e riscontrate di persona.  Il tutto condito di sagaci sali epigrammatici, divertenti giochi di parole, sorprendenti facezie linguistiche. Una lettura – conclude Ruozzi – piacevole, formativa e persino salutare”.

Infine, circa il disegno della copertina, è di Kiro, pittore di origine macedone. In particolare, le sue opere raccontano l’uomo, l’artista, l’esistenza colta nella pienezza della libertà e la saggezza di chi ha sempre seguito la necessità di esprimersi. Sono tele segnate dalla bellezza delle linee e delle forme, ampie pennellate che raccontano dell’essenza primordiale che dal nulla arriva al tutto e viceversa.

La “Macchia” è un’ associazione senza scopo di lucro,  che punta a promuovere il territorio mediante l’organizzazione di eventi culturali. In particolare, la cui “mission” è la riqualificazione del territorio a livello ambientale e culturale “facendo rete”. Obiettivo, questo, che punta a raggiungere “facendo rete” con  realtà locali e nazionali. Ecco perché ha lanciato il progetto “Evado” in cui, oltre a interventi nel campo del Terzo Settore, sono previsti scambi e collaborazioni con altre associazioni.

Roberto Campagna, sociologo, giornalista e scrittore, di mestiere fa il comunicatore. Direttore della rivista “Noi/Altri”, scrive per il quotidiano “Latina Oggi” e “Le Monde Diplomatique – Il Manifesto”. Tra i suoi libri: “Alle fontane – Storie di panni di paese” (racconto breve), “E così fu” (racconti), “101 filastrocche in fila per 1”, “A Via Fontana dell’Oro” (fiabe), “Il Palato della Memoria” (romanzo), “Meglio povero che poveraccio” (aforismi) e “Le storie non volano” (romanzo). L’ultimo suo libro è la raccolta di racconti “Amen – Miracoli, misteri e sacre vendette”.




AD ANDREA DEL MONTE ASSEGNATO IL PREMIO “SETTE COLLI”

Il giovane cantautore di Latina lo ha ricevuto martedì scorso a Roma, nella Sala Protomoteca del Campidoglio  

Il “Sette Colli” è un premio che da quindici anni viene assegnato, alla vigilia del derby Roma-Lazio, a personaggi dello sport, dello spettacolo e dell’imprenditoria per la loro “romanità”. Ebbene, quest’anno a riceverlo è stato anche Andrea Del Monte  perché  nel suo libro-disco “Puzzle-Pasolini” si parla anche di Roma.

E’ stato premiato, martedì scorso,  nella Sala della Promoteca del Campidoglio da Ninetto Davoli. Anche quest’ultimo però ha ricevuto lo stesso riconoscimento.

Gli organizzatori lo hanno incaricato di consegnare il riconoscimento a Del Monte perché nello stesso libro-disco c’è anche una sua intervista con cui, oltre a ricordare  il suo rapporto con Pasolini, fa riferimento, anche se di sfuggita, ad alcuni aspetti della Roma di una volta. Ma è nei tre racconti che lo arricchiscono, il disco-libro, che alcuni fatti,  vecchi usi e costumi della Capitale trovano spazio.

Per esempio,  nel suo racconto, Franco Tovo, uno degli attori del film “Mamma Roma”, scrive: “Capitava spesso che tra una ripresa e l’altra, andavamo con Pier Paolo a Porta Portese a comprare dei vestiti, tra cui quello chiaro che indossai nel film”.

Invece, Silvio Parello,  “Er pecetto” del romanzo “Ragazzi di vita”, racconta: “Ho incontrato Pier Paolo qui a Monteverde nel ’54, al campetto di Donna Olimpia, mentre giocava a calcio. Io avevo dodici anni e qui era tutta campagna romana non come adesso.(…) Ricordo  infine quando andavamo giù al Tevere, ai piloni, a fare il bagno a Ponte Marconi, e veniva anche lui. Io facevo parte del gruppo dei ragazzi più piccoli, quelli più grandi non ci volevano, ci tiravano i sassi per mandarci via, era pericoloso. Infatti, ogni tanto qualcuno affogava”.

I PREMIATI

Infine,  Renzo Paris, scrittore e poeta, ricorda quando, prima di una trasmissione  televisiva sui giovani e il Sessantotto, incontrò la prima volta Pasolini, anche lui invitato a quella trasmissione,  ai  cancelli della Rai. Oltre a Del Monte e a Davoli, sono stati premiati  gli attori Enzo Salvi e Massimo Wertmuller, la cantante Silvia Salemi, lo youtuber  Stefano Pollari, lo speaker dello Stadio Olimpico dell’As Roma Matteo Vespasioni, Paolo Alberto Faccini, autore del primo goal del campionato del secondo scudetto giallorosso, il giornalista ed editore  Michel Emi Maritato, lo chef Bruno Brunori e gli ex calciatori Ubaldo Righetti e Angelo Gregucci.

A quest’ultimo è andato il riconoscimento  “Roma&Lazio”,  istituito in nome della sportività, amicizia  e fair play, che ogni viene assegnato a un tifoso laziale eccellente.

IL PREMIO

Promotore del Premio è  Fabrizio Santori, consigliere  segretario dell’Assemblea capitolina, e Fabrizio Pacifici che ha, tra l’altro, condotto la premiazione. Premiazione che si è aperta con l’esibizione di un quintetto di fiati della banda dell’Esercito Italiano, durante la quale poi è stato presentato il libro “L’anno magico” di Susanna Marcellini e Massimo Paravanti.

PUZZLE PASOLINI

Da ricordare che il libro-disco “Puzzle Pasolini” è un omaggio al poeta friulano. Pubblicato l’anno passato, in occasione  del  centenario della nascita dello stesso Pasolini, contiene ventuno interviste, tre racconti e undici canzoni. Andrea Del Monte è chitarrista, cantautore e compositore di Latina. Nel 2007, con il singolo“Il giro del mondo”, brano ispirato dal film“Il Grande Dittatore”di Charlie Chaplin, vince il Premio della critica al Festival“Il Cantagiro”. Al suo primo omonimo EP collabora John Jackson,storico chitarrista di Bob Dylan e l’etnomusicologo Ambrogio Sparagna. Con questo disco, raggiunge la Top 20 di iTunes.   Nel 2016, musica e canta la  poesia “Supplica a mia madre” di Pier Paolo Pasolini. Nel 2015, sempre al poeta friulano, dedica  il libro-disco “Caro Poeta, caro amico” e  nel 2019 pubblica  il disco-libro “Brigantesse – Storie d’amore e di fucile”, il cui l’album si apre con la lettura di una brano da parte di Sabrina Ferilli. L’anno  passato ha vinto il Premio “Microfono d’Oro”, il Premio “Autore dell’Anno” e il Premio Speciale “Antica Pyrgos”, e quest’anno il Premio “Antenna d’Oro per la Tivvù”.

 




IL TRIONFO DEGLI OLI PONTINI AL CONCORSO “ORII DEL LAZIO”

Gli oli pontini conquistano ben nove premi al concorso regionale “Orii del Lazio – Capolavori del Gusto”, che si è svolto, sabato scorso.  a Roma, nella Sala del Tempio di Adriano.

L’ANALISI

“Questo  risultato – ha affermato Luigi Centauri, presidente del Capol (Centro   assaggiatori   produzioni olivicole Latina) – conferma quanto emerso nelle analisi organolettiche condotte nell’ambito del Concorso provinciale. Insomma, anche quest’anno, malgrado la siccità e le alte temperature che hanno provocato un calo della produzione e malgrado gli olivicoltori abbiano dovuto fronteggiare l’attacco della mosca olearia, gli oli hanno mantenuto lo standard qualitativo raggiunto negli anni precedenti. In pratica, ancora una volta gli olivicoltori e i frantoiani pontini  hanno dimostrato una certa professionalità nella scelta dell’epoca di raccolta (partita in anticipo) e dei parametri tecnologici più adeguati in funzione della varietà autoctona itrana e dello stato di maturazione delle stesse olive. Questa attenzione – ha concluso Centauri – ha permesso, come sempre, di ottenere un alto contenuto di sostanze fenoliche negli oli, con conseguente accentuazione delle note di amaro e piccante”.

I PREMIATI

Questi produttori premiati: l’Azienda agricola biologica Adria Misiti di Sabaudia e l’Azienda agricola Cosmo Di Russo di Gaeta hanno conquistato,  con  l’olio  “Le Camminate “ e il “Verdemare”,  rispettivamente il primo e il secondo posto nella “Categoria Extravergine – Sezione  Fruttato Intenso”, la più importante. In questa stessa categoria, nella “Sezione Fruttato Medio”, l’Azienda agricola biologica   Alessandro Scanavini di Sabaudia si è piazzata invece seconda, mentre  l’Azienda agricola “Molino 7Cento” di Cori e la Cantina Sant’Andrea di Borgo Vodice hanno vinto la “Menzione Speciale”. Da sottolineate inoltre la performance dell’Azienda  agricola biologica Americo Quattrociocchi di Terracina che ha portato a casa ben quattro premi: il primo posto nella “Categoria di Roma Igp – Sezione Fruttato Intenso”, Migliore olio biologico,  Migliore olio monovarietale e Migliore olio ad alto  tenore di polifenoli e tocoferoli. Infine, l’Azienda Adria Misiti ha anche conquistato il Premio “Impresa femminile”. Quasi tutte queste aziende erano già state  premiate al  concorso provinciale, che si è tenuto il 25 febbraio scorso a Sonnino. Il    concorso  premia inoltre i migliori extravergini di ogni Dop del Lazio. Ebbene, circa la denominazione “Colline Pontine”,  nella  “Sezione Fruttato Intenso” ha primeggiato Cosmo Di Russo con il “Don Pasquale”, seguito dall’Azienda agricola Alfredo Cetrone di Sonnino. Mentre  in questa stessa Categoria, ma nella “Sezione Fruttato Medio” è arrivata prima l’Azienda  agricola “Casino Re” di Coletta Filomena di Sonnino.

IL CONCORSO

Giunto alla trentesima edizione, il concorso è promosso da Unioncamere Lazio, con il supporto tecnico di Agro Camera, l’Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma per lo sviluppo del settore agroalimentare, e la collaborazione delle Camere di Commercio del Lazio. E’ nato come fase di selezione su base regionale dei partecipanti al Premio “Ercole Olivario”:  Circa tale Premio, quest’anno saranno otto   gli oli pontini che approderanno alla selezione finale.




PUBBLICATO IN ITALIA IL “CREDO” DI AQUILES NAZOA

Per la prima volta è stato pubblicato in Italia “Il Credo” di Aquiles Nazoa, giornalista, scrittore e poeta venezuelano Tradotto da Geraldina Colotti, anche lei giornalista, scrittrice e poetessa, tale “preghiera” è stato commentata da Earle Herrera, critico letterario, e da Ernesto Villegas, Ministro della Cultura del Venezuela, che è stato intervistato per l’occasione.

“La  preghiera religiosa, qualunque essa sia, dal Padre Nostro al Credo – sottolinea  Earle Herrera – non è un genere letterario, tuttavia, quasi tutte le preghiere rappresentano una grande ricchezza di forma ed espressione, in alcuni casi, si tratta di poesie perfette. Per questo la la struttura della preghiera, sia metrica che retorica, è stata imitata, parodiata o parafrasata da scrittori e poeti di tutti i tempi”.

Aquiles Nazoa, nato nel 1920,  è morto nel 1976 in un incidente stradale. In particolare, lui convertì l’essenza del popolare  in una continua ricerca verbale. I modi di dire, le barzellette  politiche, le parole teatrali  e i sonetti sono la critica a una società convinta che il ‘progresso’  consiste  nel rifiuto delle tradizioni popolari. E’ stato un giornalista combattivo, un poeta sensibile,  un biografo delle cose più semplici e un nemico  giurato della società del consumo e dell’automobile.

Nel suo “Credo”  si incontrano diversi animali, come i grilli, le api, il cane di Ulisse, il gatto di Alice nel Paese delle Meraviglie, il pappagallo di Robinson Crusoe, i topolini di Cenerentola e il cavallo di Rolando Beralfiro. Ma anche  personaggi popolari o famosi. Tutto ciò perché lui alla fede preferisce l’amicizia “come l’invenzione più bella dell’uomo” e al potere creatore di Dio oppone i “poteri creativi del popolo”, riassumibili in una sola parola: poesia.  ù

“Il suo “Credo” – scrive Earle Herrera  –   è stato messo in scena, declamato, copiato, imitato e recitato fino all’impossibile.  E’ il culto della nota preghiera cattolica, frutto della visione e delle credenze dell’autore, che fu religiosamente miscredente e artisticamente credente, con la sua personale confraternita di dei, santi e angeli”

In pratica, il libro  è sì una testimonianza artistica, ma è anche “un’ars poetica” perché in esso, attraverso personaggi, reali o immaginari che siano, l’autore ci offre la propria etica ed estetica dell’arte e la dimensione spirituale degli esseri umani. E lo fa con un certo umorismo, cosa che lo ha sempre contraddistinto. Per esempio,  attribuisce le qualità del Dio cristiano, uno e trino, a  Pablo Picasso “onnipotente, creatore del cielo e della terra”, a Charlie Chaplin “figlio delle viole e dei topi, che fu crocefisso, morto e sepolto dal tempo, ma che ogni giorno resuscita nel cuore degli uomini”, all’amore e all’arte “come percorsi verso il godimento duraturo della vita”.

Picasso e Chaplin, a detta di Herrera, furono entrambi vicini alle istanze sociali, ma soprattutto furono dei rivoluzionari che innovarono l’arte e l’immaginario.  “

Nel commento  al ‘Credo’  di Aquiles Nozoa. Herrera – sostiene Geraldina Colotti – suggerisce alcune chiavi per comprendere quella lucida capacità di smascheramento, che consente al venezuelano di mediare tra il sentimento comico e quello tragico della vita, di relativizzare imposizioni autoritarie, affrontare avversità, sopravvivere a dure sfide e trovare una sorta di inventiva quadratura tra le vita e la coscienza del nulla”.




VINCITORI CONCORSO PROVINCIALE “L’OLIO DELLE COLLINE 2023”  E  PREMIO “L’OLIVA ITRANA 2023”

Giunto alla diciottesima edizione, il concorso “L’Olio delle Colline”  si è tenuto a Sonnino, sabato 25 febbraio 23, presso la Centrale Olivicola San Bernardino. Nell’ambito di questo concorso si è svolto poi la settima edizione  del Premio “L’oliva itrana”.

 

ORGANIZZATORI

 

Organizzato dal Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole Latina) con il contributo dell’Arsial, è patrocinato dalla Regione Lazio, l’Amministrazione provinciale di Latina, il Comune di Sonnino, l’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”, la Camera di Commercio di Frosinone-Latina, il Consorzio industriale del Lazio, l’ACAP (Associazione Capi Panel Riconosciuti), la XIII Comunità Montana dei Lepini-Ausoni, la Compagnia dei Lepini, l’Associazione del Biodistretto delle Colline dell’Amaseno, il Consorzio di tutela  oliva di Gaeta Dop e la Lilt (Lega italiana della Lotta contro i tumori) – Sezione di  Latina.

 

OBIETTIVI DEL CONCORSO “L’OLIO DELLE COLLINE”

 

Scopo del Concorso è promuovere e valorizzare l’olio extra vergine di oliva e diffondere la cultura dell’assaggio professionale.  Oltre a premiare i migliori oli della provincia di Latina, si propone di valorizzare tutti gli extravergini di oliva prodotti nel territorio dei monti Lepini, Ausoni e Aurunci; stimolare gli olivicoltori e frantoiani al miglioramento della qualità; contribuire alla diffusione e valorizzazione a livello provinciale della professionalità degli assaggiatori d’olio d’oliva;  favorire il consumo consapevole dell’olio extravergine di oliva ed evidenziare la funzione dell’olivicoltura nella tutela e nella conservazione dell’ambiente rurale delle colline pontine.  Per meglio selezionare gli oli in gara, sono state organizzate nei mesi scorsi preselezioni presso le aree interessate dallo stesso Concorso (Lepini, Ausoni, Aurunci).

 

IL PREMIO “L’OLIVA ITRANA”

 

Due le categorie del Concorso: “Oliva di Gaeta Dop” e “Oliva itrana bianca”. È rivolto a olivicoltori, trasformatori e confezionatori, singoli o associati,  iscritti alla Camera di Commercio di Latina – Settore agricolo. Per  poter partecipare alla categoria “Oliva di Gaeta Dop”, il produttore deve essere iscritto all’Organismo di controllo nella categoria trasformatori/condizionatori.

 

 

IL CONVEGNO

 

Anche quest’anno si è tenuto il convegno sull’olivicoltura pontina. Questo il tema: “L’Olio delle Colline – Paesaggi dell’Extravergine e Buona pratica agricola dei Lepini, Ausoni e Aurunci”.  Ad aprire i lavori è stato, come al solito, Luigi Centauri. A seguire i saluti del sindaco di Sonnino Luciano De Angelis, del Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli e Franco De Cupis, consigliere comunale di Sonnino delegato all’Olivicoltura. Sono intervenuti: Rocco Merucci, Vicecoordinatore regionale dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”; Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini; Onorato Nardacci, commissario XIII Comunità montana dei Monti Lepini-Ausoni;  Giuseppe Persi, comandante del Gruppo carabinieri forestali della Provincia di Latina.  Tre le relazioni del convegno: “Lentamente viaggiare: l’oleturismo secondo Slow Food” di Roberto Perticaroli, Slow Food Latina e Team leader Slow Food Travel; “L’analisi sensoriale dell’olio extravergine d’oliva: conoscere e riconoscere l’olio” di Lorenzo Natale, Capo Panel del Premio nazionale “Ercole Olivario”;  “Itrana, studio biochimico degli effetti di polifenoli su cellule tumorali” di Eugenio Lendaro del Dipartimento di Scienze e Biotecnologie medico-chirurgiche dell’Università “La Sapienza” di Roma – Polo Pontino.

 

I  VINCITORI

 

 

Premio Assoluto “L’OLIO DELLE COLLINE” 2023

1° Classificato – Di Girolamo Massimiliano  Sonnino (Categoria Medio)

 

 

CATEGORIA AZIENDA

Fruttato “INTENSO”

1° Classificato: Quattrociocchi Americo Bio Terracina

2° Classificato:   Az. Agr. Alfredo Cetrone  Sonnino

Gran Menzione: Az. Agr. Gli Archi Srl – Formia

 

 ————————————————————————————————————–

 

 

Fruttato “MEDIO”

 

1° Classificato: Mater Olea Srl Agricola  Prossedi

2° Classificato:   Az. Agr. Cosmo Di Russo Gaeta

Gran Menzione:

Az. Agr. Palombelli Riccardo Cori, Az. Agr. Costantini Michele Sezze, Genesio Mancini Srl Itri, Rossetti Giuseppe Sonnino.

 

————————————————————————————————————–

 

Fruttato “LEGGERO”

 

1° Classificato: Soc. Agr. La Valle dell’Usignolo Srl Bio Sermoneta

2° Classificato:   Molino7cento Azienda Agricola Bio Cori

Gran Menzione:

Impresa Agricola Leoni Enzo  Sonnino, Agri Mare Azienda Agrituristica Sperlonga, Az. Agr. Martelli Cristopher “Amerone” Monte San Biagio, Az. Agr. Casino Re di Coletta Filomena Sonnino.

 

 

 

 

CATEGORIA PRODUTTORE

Fruttato “INTENSO”

1° Classificato: Dragonetti Andrea Itri

2° Classificato:  Pensiero Giuseppe (1965) Minturno

Gran Menzione:

Cetrone Giulio Sonnino, Papa Filippo Minturno, Mandarello Daniele Formia.

 

 ————————————————————————————————————–

 

Fruttato “MEDIO”

 

1° Classificato: Di Girolamo Massimiliano Sonnino

2° Classificato:   Coriddi Giovanna  Cori

Gran Menzione:

Gianfelice Anna Sonnino, Carbonelli Paolo Sonnino, Barone Giuseppe Sonnino, Ziniti Francesco Minturno, Rossetti Sergio Sonnino.

.

————————————————————————————————————–

Fruttato “LEGGERO”

 

1° Classificato: De Gregoris Quirino  Sonnino

2° Classificato:   Guglietta Oscar  Lenola

Gran Menzione:

Mastrobbattista Francesco  Lenola, De Angelis Franco Gaeta, Guglietta Chesia Lenola, Lana Maurizio ” Itrana” Cori, Treglia Virgilio – Minturno.

————————————————————————————————————–

 

PREMIO “DOP COLLINE PONTINE

 

1° Classificato: Agresti 1902 Soc. Agr. SS Sonnino

2° Classificato:  Az. Agr. Alfredo Cetrone – Sonnino

Gran Menzione:

Orsini Paola Bio Priverno, Casino Re di Coletta Filomena Sonnino, Oscar Soc. Coop. Agricola Rocca Massima.

 

PREMIO “BIOLOGICO

 

1° Classificato: Az. Agr. Biologica Adria Misiti Sonnino

2° Classificato:  Az. Agr. Paola Orsini Bio ” Riserva”  Priverno

Gran Menzione:

Soc. Agr. I Lori SS di Sturno Tiziana, Az. Agr. Biancheri Francesco Saverio Bio.

 

Il premio “Olio  Biologico” è assegnato alle aziende che producono un olio extravergine secondo la disciplina prevista dal  Regolamento  CE 2092/91, che mira a mantenere e valorizzare la biodiversità e l’attività biologica del suolo, con lo specifico obiet­tivo di ridurre le forme di inquinamento.

 

 

 

Menzione Speciale “GIOVANE OLIVICOLTORE”

1° Classificato: Az. Agr. Palombelli Riccardo Cori

Al primo classificato “Giovane Olivicoltore”, titolare rappresentante dell’Azienda con età fino a 40 anni ed iscritto alla Camera di Commercio, che ha ottenuto il punteggio più alto tra tutti gli oli delle aziende partecipanti.

 

Menzione Speciale “VERDE IN ROSA”

1° Classificato: Gianfelice Anna  Sonnino

Premio “Verde in Rosa” alla Azienda produttrice condotta al femminile.

 

 

Menzione Speciale “OLIVICOLTORE VETERANO”

1° Classificato: Ciccarelli Wilma Az. Agr. Gli Archi Srl Formia

Riconoscimento  all’Olivicoltore “Veterano”, produttore partecipante con l’olio extra vergine di oliva di qualità che esercita l’attività di olivicoltore da più anni.

 

 

 

 

Menzione Speciale “MIGLIORE CONFEZIONE ED ETICHETTA”

Alle aziende olivicole iscritte alla Camera di Commercio che confezionano solo ed esclusivamente secondo la normativa europea per la categoria merceologiche olio extra vergine di oliva. Una Commissione di esperti ha valutato le confezioni con particolare riferimento alla completezza e contenuto delle informazioni portate nell’etichetta e retroetichetta; funzionalità e  design della bottiglia nonché l’etichetta dal punto di vista grafico dei materiali impiegato per la  confezione che valorizzano le qualità e l’origine del prodotto.

 

1° Classificato: Soc. Agr. La Valle dell’Usignolo Srl Bio Sermoneta

2° Classificato:  Soc. Agr. D’Itri SS Olivicoltori in Itri

Gran Menzione: Az. Agr. La Torretta di Martellucci Jessica, ,  Az. Agr. Cosmo Di Russo Gaeta “Verde Rame”, Impresa Agricola Diamante Verde di Antonio Tombolillo.

****************************

 

VII Concorso “L’Oliva Itrana”

Premio Oliva da mensa “GAETA DOP”

1° Classificato: Ernesto Bruschini Srl  Rocca Massima

2° Classificato:  Az. Agr. Casino Re di Coletta Filomena Sonnino

Gran Menzione: Lucarelli Alferino Srl Rocca Massima, Genesio Mancini Srl Itri, Cioeta di Priori Luca Snc Rocca Massima, Unagri Soc. Coop. Itri, Oscar Soc. Coop. Agricola Rocca Massima, Az. Agr. Cetrone Alfredo Sonnino, Az. Agr. Gli Archi Formia, Az. Agr. Di Russo Cosmo Gaeta.

 

 

Premio Oliva da mensa “ITRANA BIANCA”

1° Classificato: Impresa Agricola Leoni Enzo Sonnino

2° Classificato:  Oleificio Simeone Formia

Gran Menzione:   Genesio  Mancini  Srl  Itri,  Lucarelli Alferino  Srl  Rocca Massima,  Oscar Soc. Coop. Agricola  Rocca Massima,  Az. Agr. Casino Re Sonnino, Az. Agr. Cetrone Alfredo Sonnino, Az. Agr. Di Russo Cosmo Gaeta, Ernesto Bruschini Srl Rocca Massima, Az. Agr. Pelliccia Teresa Itri, Unagri Soc. Coop. Itri, La Valle dell’Usignolo Sermoneta.

 

*************************************

 

Riconoscimenti: PAESAGGI DELL’EXTRAVERGINE DEI LEPINI, AUSONI E AURUNCI

Tre commissioni, costituite da tecnici agronomi ed esperti del settore olivicolo, hanno individuato nove aziende, tre per ogni comprensorio, le quali, producendo olio di qualità secondo corrette tecniche agronomiche ed ambientali, mantengono l’efficienza delle sistemazioni idrauliche agrarie e dei terrazzamenti.

LEPINI:

Coriddi Giovanna Cori, Tombolillo Antonio Sermoneta e Abbenda Giovanni Sezze.

 

AUSONI:

Mastrobattista Francesco Lenola, Fallovo Egidio Fondi,

Gandolfo Gabriele ed Andrea Terracina.

 

AURUNCI:

Carroccia Chiara Arianna Lenola, Ruggieri Claudio Itri e Marciano Massimo Spigno Saturnia

 

Riconoscimenti del Comitato organizzatore per i territori caratterizzati da un’alta biodiversità:
Cerrato Antonio di Lenola e Manzo Orlando di Fondi

 

 




ANDREA DEL MONTE VINCE L’ANTENNA D’ORO PER LA TIVVU’

 

Il giovane cantautore di Latina è stato premiato nei giorni scorsi a Roma, nella Sala Protomoteca del Campidoglio  

Dopo il “Microfono d’Oro”, il Premio “Autore dell’Anno” e il Premio Speciale “Antica Pyrgos”, Andrea Del Monte vince anche il Premio “Antenna d’Oro per la Tivvù”. E lo  conquista ancora una volta grazie al libro-disco “Puzzle Pasolini”, pubblicato in occasione del centenario della nascita del poeta friulano. Ma soprattutto per le sue ospitate in televisione. Ha ricevuto tale ennesimo premio nei giorni scorsi  a Roma, nella Sala Protomoteca del Campidoglio.

IL PREMIO

Un premio, questo, riservato in particolare ai personaggi delle trasmissioni  televisive, locali e non, più popolari e più seguite, ma anche a coloro che, per un motivo o l’altro, sono apparsi sul  piccolo schermo. È nato  sulla scia del grande successo mediatico del “Microfono d’Oro”, considerato l’oscar della radio. Durante la kermesse sono state inoltre assegnate alcuni riconoscimenti speciali.   Sono stati premiati, tra gli altri, il regista e autore Jocelyn, il regista e sceneggiatore Pier Francesco Pingitore, la giornalista del Tg5 Simona Branchetti, le inviate del Tg2 Laura e Silvia Squizzato, l’attore Gigi Miseferi, la conduttrice televisiva Matilde Brandi, il regista Andrea Doria, la giornalista e conduttrice Monica Setta, i giornalisti Massimiliano Ossini, Stefano Buttafuoco e Angelo Mangiante, e infine Antonella Salvucci, Daria Luppino, Emanuela Tittocchia e Roberta Morise.

“È stato – ha sottolineato l’organizzatore Fabrizio Pacifici –  il primo grande evento del 2023. Tra l’altro, abbiamo dato spazio anche ai nuovi volti televisivi, come Ylenia Totino, Barbara Fabbroni e Andrea Del Monte”.

Promotore del Premio è stato il consigliere comunale Fabrizio Santori, segretario d’Aula dell’Assemblea Capitolina, che ha affermato:

“Le emittenti nazionali e locali offrono al pubblico un prodotto curato da giornalisti e da numerosi professionisti che provengono da tutta Italia. Confezionano trasmissioni gradite a un pubblico sempre più vasto, dai giovani agli anziani. I premi sono stati dedicati a iniziative e lavori eccellenti, i più apprezzati dai telespettatori nel campo nell’attualità e della cronaca, ma anche in quelli dell’arte, sport, musica,  sociale e intrattenimento”.

ANDREA DEL MONTE

Andrea Del Monte è chitarrista, cantautore e compositore di Latina. Nel 2007, con il singolo“Il giro del mondo”, brano ispirato dal film“Il Grande Dittatore”di Charlie Chaplin, vince il Premio della critica al Festival“Il Cantagiro”. Al suo primo omonimo EP collabora John Jackson,storico chitarrista di Bob Dylan e l’etnomusicologo Ambrogio Sparagna. Con questo disco, raggiunge la Top 20 di iTunes.   Nel 2016, musica e canta la  poesia “Supplica a mia madre” di Pier Paolo Pasolini. Nel 2015, sempre al poeta friulano, dedica  il libro-disco “Caro Poeta, caro amico” e  nel 2019 pubblica  il disco-libro “Brigantesse – Storie d’amore e di fucile”, il cui l’album si apre con la lettura di una brano da parte di Sabrina Ferilli. L’anno scorso  infine  ha aggiornato il  libro-disco dedicato a Pier Paolo Pasolini arricchendolo con tre racconti e attribuendogli il nuovo titolo: “Puzzle Pasolini”.