L’invenzione della felicità di Benedetta Gargano

«Uh, Bennussì! Farai, farai. Però visto che sto ancora qua, ti voglio dire l’ultima cosa.»

«E dimmela.»

«Per essere felici ci vuole coraggio.»

 

E se lo dice una donna di novantasette anni qualcosa di vero deve pur esserci!

L’invenzione della felicità è un delicato romanzo d’amore tra una nonna e sua nipote che si trovano a vivere a stretto contatto per un periodo della loro vita e lo fanno con coraggio, armate di sorrisi e tenerezza.

Romanzo autobiografico della sceneggiatrice partenopea Benedetta Gargano, L’invenzione della felicità è uscito a maggio 2021 per la casa editrice Solferino.

La trama prende il via nel momento in cui i figli di nonna Elisa decidono di sistemare la loro mamma novantasette in una casa di riposo. Questo evento provoca in Benedetta un pensiero assillante che non la lascerà in pace fino a quando non prenderà la decisione che cambierà per sempre il corso della sua vita: accogliere nella propria casa la nonna adorata.

Certo, non è un scelta facile, anzi, è una decisione coraggiosa perché tutto cambia in modo repentino quando un’altra persona si fa spazio nelle mura domestiche. Cambiano i ritmi, le abitudini e anche l’intimità matrimoniale ne risente.

Perché di spazio in casa ce n’è davvero poco tanto che Benedetta, con il marito Paolo, non hanno altra scelta se non quella di sistemare una brandina ogni sera nell’angolo studio di Benedetta, posizionare il vecchio tavolino con la lampada della nonna accanto alla poltrona e iniziare a condividere in tre, più la badante di turno, gli spazi ristretti del loro appartamento.

Una vita nuova ha inizio. Una vita assolutamente diversa da quella precedente dove la saggezza e le abitudini di nonna Elisa a volte sgomitano con i ritmi della giovane coppia ma, spesso, l’esperienza della nonna sarà il tocco sapiente per portare equilibrio e serenità all’interno della coppia.

Il romanzo è strutturato con un ritmo crescente intervallati da divertenti capitoli di conversazioni tra Elisa e Benussì con sapienti scambi di battute esilaranti.

«Un’ultima cosa. Ricordati che gli uomini sono come le cameriere. Cambi, e poi devi imparare i difetti di un’altra»

Il romanzo mette in luce un aspetto primario della vita di tutti noi perché,  se da un lato noi siamo coloro potrebbero cambiare le sorti della vita di chi ci ha preceduto, dall’altro ci fa domandare cosa potrebbe succederci nel futuro. In fondo, se la fortuna ci assiste, diventeremo tutti anziani e avremo bisogno di assistenza ma soprattutto di tante coccole, risate e chiacchiere.

L’invenzione della felicità è un testo tenerissimo, carico dei profumi della cucina, sapiente nell’equilibrare con saggezza il passato con il futuro, quel futuro invadente e determinante dei social che riesce a conquistare anche  nonna Elisa, felice di essere seguita dai suoi followers e gelosissima del suo iPad che lei battezza Daipan, ma è anche un testo che pone tanti interrogativi e fa riflettere. In fondo la vita è una ruota!

 




80 anni di Sergio Mattarella

Buon Compleanno, Presidente!
Oggi, 23 luglio 2021, Sergio Mattarella compie 80 anni

 

 

12° Presidente della Repubblica Italiana ha giurato fedeltà il 3 febbraio del 2015 diventando il primo siciliano a ricoprire tale carica.
Come Capo dello Stato ha iniziato il suo mandato con Matteo Renzi come Presidente del Consiglio dei Ministri conferendo, in successione, l’incarico a tre nuovi Presidenti: Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte e l’attuale Mario Draghi.

Con alle spalle una brillante carriera professionale, Sergio Mattarella è un politico, un giurista, un accademico e un avvocato italiano, ma prima di ogni cosa, per noi cittadini ricopre il ruolo di Presidente della Repubblica e, nel corso di questi 7 anni, ha dimostrato le sue grandi capacità di politico attento e scrupoloso. Doti risolutive soprattutto nei momenti di crisi quando, con la sua pacatezza, polso fermo e grande saggezza, è riuscito a mettere in linea i dissapori dei leader dei diversi partiti politici riportandoli ai loro doveri, come nel caso della grave emergenza della pandemia del Covid-19.

Come non ricordarlo seduto in attesa per la prima dose del vaccino allo Spallanzani senza aver scavalcato file o accettando corsie preferenziali.

 

 

Come non sentirlo vicino quando lo abbiamo visto esultare alla finale degli Europei di calcio di 2020 a Wembley per Inghilterra-Italia.

 

 

Manca poco allo scadere del suo mandato. Il prossimo 3 agosto segna l’inizio del semestre bianco. Ha già anticipato che non vede l’ora di ritirarsi a vita privata e ne ha tutto il diritto sebbene siamo in tanti ad augurarci che possa riconsiderare l’eventualità di un secondo mandato.

Intanto oggi, auguriamo al nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,  tanti auguri per i suoi 80 anni.

 

 

 

Foto scaricate dal web




Sei una bestia, Viskovitz di Alessandro Boffa

Dopo 20 anni Quodlibet riporta in libreria un libro unico e esilarante

 

Sei una bestia, Viskovitz è una raccolta di venti racconti, primo libro del biologo Alessandro Boffa, uscito la prima volta oltre vent’anni fa per la Garzanti e riportato in libreria quest’anno dalla casa editrice Quodlibet.

Il libro è già stato tradotto in circa 30 lingue e venduto in tutto il mondo perché è affascinante, ironico, demenziale e surreale seguire le vicende del narratore, Viskovitz, che in ogni racconto assume le sembianze di un animale diverso.

La vita animalesca di un ghiro con sogni erotici, una lumaca, uno scorpione, uno squalo, un microbo con un complesso d’inferiorità o un leone innamorato di una gazzella: tutti sono Viskovitz, sempre alla estenuante ricerca e alla conquista della bella Ljuba, innamorato di lei e ossessionato del sesso, in situazioni assurde e con battute demenziali.

 

«Com’era papà?», chiesi a mia madre.

«Croccante, un po’ salato, ricco di fibre».

«Prima di mangiartelo, voglio dire».

«Era un tipino insicuro, ansioso, nevrotico, un po’ come tutti voi maschietti, Visko»

Mi sentivo più che mai vicino a quel genitore che non avevo mai conosciuto, che si era disciolto nello stomaco di mamma mentre venivo concepito. Da cui non avevo ricevuto calore, ma calorie. Grazie papà, pensai. So cosa significhi, per una mantide, sacrificarsi per la famiglia.

 

 

Alessandro Boffa è un biologo e nelle pagine la sua conoscenza tecnica si sente e, sebbene il significato di alcuni termini scientifici non si conoscano, la lettura risulta comunque scorrevole senza costringere il lettore a fermarsi e le situazioni così surreali ma naturali di questi animali, ci fanno tifare e ammirare il personaggio di Viskovitz.

Il filo conduttore è la grande ironia di questa spasmodica ricerca di un contatto fisico con la bella Ljuba, con un impellente bisogno di accoppiarsi anche quando questo evento significa, per il maschio della specie, la morte.

Se siete alla ricerca di un libro da leggere sotto l’ombrellone, da condividere con gli amici e con il quale sorridere, allora Sei una bestia, Viskovitz, fa al caso vostro perché è in grado di mettere il lettore di fronte ai vizi e alle virtù della condizione umana con dirompente ironia e chiedersi chi sia davvero la bestia.




Il Bikini compie 75 anni

Tanti auguri ad un capo d’abbigliamento che non teme l’età

 

Chi lo avrebbe mai detto che il bikini ha già 75 anni? Eppure è proprio così. Un indumento must dell’estate, indossato da milioni di donne in tutte il mondo, ha una vera e propria data di battesimo.

Era il 5 luglio del 1946 quando Louis Réard, un ingegnere automobilistico francese, fece sfilare a bordo piscina a Parigi il primo costume da bagno due pezzi così succinto da mostrare l’ombelico. Non fu facile trovare la modella perché tutte si rifiutarono di indossare in pubblico un tale indumento, tanto che alla fine Réard optò per una spogliarellista, la signorina Micheline Bernardini.

 

Bikini di Louis Réard

 

Ad essere precisi, il primo costume a due pezzi fu creato dal couturier parigino Jacques Heim nel 1932 con il tuo Atome, considerato allora “il costume da bagno già piccolo del mondo“ sebbene coprisse totalmente l’ombelico, anche se  poi fu l’ingegnere francese a realizzare il vero bikini come lo consideriamo noi.

 

Atome di Jacques Heim

 

Louis Réard aveva notato sulle spiagge della Costa Azzurra come le donne arrotolassero i propri costumi pur di abbronzarsi e dato che da qualche anno aveva rilevato dalla madre un’attività di lingerie, la creazione del Bikini fu davvero un passo breve.

Il nome venne scelto perché in quel periodo gli Stati Uniti stavano facendo testi nucleari per indagare sugli effetti delle bombe nucleari nell’atollo di Bikini nell’oceano Pacifico.

Réard era convinto che l’introduzione del bikini avrebbe rivoluzionato la moda femminile e che, quindi, poteva essere assimilata allo scoppio di una bomba atomica.
In effetti tutto ciò è avvenuto, sebbene non nei tempi che Réard sperava.

All’inizio nessuna donna ebbe il coraggio di indossare il bikini. Anzi venne anche osteggiato da alcuni Stati e dal Vaticano e si parlò di nuovo del bikini solo quando attrici e modelle iniziarono a indossarlo.

Tra le prime ricordiamo la grande attrice Rita Hayworth anche se dobbiamo attendere Brigitte Bardot sul set del film E dio crea la Donna nel 1956 per consacrare il bikini come un vera e proprio indumento sexy che tutte volevano avere!

 

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C’è da ricordare anche le giovanissime Lucia Bosé in Miss Italia nel 1947 e Sofia Loren con Miss Eleganza nel 1950, due bellissime e coraggiose attrici che sfilarono, appunto, con un due pezzi,

Ci vuole tempo affinché un indumento diventi di uso comune, facente parte del vivere e negli anni ’60 il costume a due pezzi divenne simbolo della rivoluzione sessuale di quegli anni e praticamente tutte le ragazze sulle spiagge indossavano solo ed esclusivamente il ridottissimo bikini.

È cambiato il millennio, sono cambiate mode e tendenze, eppure ogni anno il bikini torna a spopolare sulle spiagge di tutto il mondo.

Ecco cosa vuol dire avere 75 anni e portarseli benissimo.

 

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Foto prese da web




PomeziaJazz 2021 a Pomezia

Tre serate all’insegna della musica nel parco di Selva dei Pini: 01/02/03 Luglio 2021

 

 

Sulla scia della più nota “Pratica Jazz” per la nuova edizione 2021 l’evento si presenta al pubblico con il nuovo nome di “Pomezia Jazz 2021” trasferendosi nel bellissimo parco del Complesso Selva dei Pini, location messa a disposizione dal Comune di Pomezia.

Negli anni questo appuntamento musicale si è sempre contraddistinto per l’alternarsi di artisti noti e meno noti capaci di regalare al pubblico musica di altissima qualità e di gran pregio.

La nuova edizione dell’estate 2021 non verrà meno a questa tradizione e, sotto la direzione artistica del Maestro Fabio Vitale, responsabile per il Lazio delle Accademie Musicali Lizard, ecco il calendario delle serate con i musicisti che si alterneranno durante le tre serate dell’evento.

 

 

GIOVEDI 1 LUGLIO
ore 21,00
Davide Lomagno (special guest Luca Morisco) Andrea Brunini.
Tra i musicisti che hanno contribuito alla formazione musicale di Davide Lomagno troviamo Carlos Santana. Brian May e Jimi Hendrix.
Nel corso degli anni ha collaborato con artisti come Neri Marcorè, Anna Mazzamauro, Neil Zaza, Mafalda Minnozzi. Ha partecipato e si è fatto notare in svariati festival nel panorama italiano. Nel 2019 è uscito il suo nuovo lavoro da solista “Balance of Cosmos”

ore 21,30
Finaz, Cicatrici Tour 2021 (Chitarrista della Bandabardò)
“Cicatrici” è il terzo capitolo dell’avventura musicale solista di FINAZ, il virtuoso chitarrista della Bandabardò. Il nuovo album è stato anticipato dal singolo “Heart Of Stone”

Il nuovo progetto discografico “Cicatricisegue l’iperacustico Guitar Solo del 2012 e la ricerca elettronica applicata alla chitarra di GuitaRevolution (2016). Con questo il musicista toscano si concentra su ciò che maggiormente rappresenta storicamente la sua creatività: la composizione di vere e proprie canzoni e il “travestimento” della sua chitarra acustica per raggiungere sonorità fantasiose e incredibili.

Oltre che con Bandabardò e in solo, Finaz vanta collaborazioni in studio e live con noti artisti come Daniele Silvestri, Max Gazzé, Gipsy Kings, Dolcenera, Goran Bregovic, Carmen Consoli, Piero Pelù, Michael Manring, Alex Britti, C.S.I., Paola Turci, Musica Nuda, Caparezza, Moni Ovadia, Franco Battiato, Orchestra di Piazza Vittorio, ecc.

 

VENERDI’ 2 LUGLIO
ore 21,00
Alvaro Petriglia – Irene Locuoco Duo
Irene Locuoco e Alvaro Petriglia collaborano insieme da circa 5 anni sia in duo acustico sia in formazione elettriche. Il loro repertorio si basa principalmente sulla black music con specifico riguardo ai grandi classici del blues e del soul.
Al loro fianco Lorenzo Mancini, bassista e contrabbassista, ha fatto parte dell’orchestra jazz di Santa Cecilia, è stato turnista per Anna Oxa e attualmente attivo con Mauro Maur.

ore 21,30
ABC (Jazz trio) Luca Fareri, batteria; Sebastian Marino, tastiera; Alessandro Patti, basso.
Vincitori Hollywood Music Awards categoria Jazz. Un concentrato di ritmo ed energia attraverso la quale emerge la straordinaria preparazione tecnica e una totale padronanza dei linguaggi che vanno ad esplorare.

SABATO 3 LUGLIO
ore 21,30
Patrizio Fariselli Experimental Trio

Patrizio Fariselli Experimental Trio

Patrizio Fariselli, tastiere;
Pianista di fama internazionale, oltre che fondatore e compositore per gli AREA, produttore e docente, pluripremiato per colonne sonore, collaborazioni con John Cage, Steve Lacy, Walter Marchetti, Marsalis, Howard Johnson, Art Farmer, ecc.

Giovanni Giorgi, batteria;
Endorser Yamaha insieme tra i più grandi batteristi internazionali. Già con Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso, Carlo Boccadoro, Gigi Gifarelli, nel duo con il batterista degli Elio e Le Storie Tese Christian Mayer, ecc.

Caterina Crusitti, Basso.
Endorser Markbass, docente presso il CPM di Franco Mussida della PFM, già con Gigi Cifarelli, Arun Luthra, Andy Sugg, Dario Deidda, Giorgio Secco, Luciano Zadro, Antonio Zambrini, Cesareo degli Elio e Le storie Tese, ecc.

 

 

Il festival PomeziaJazz è organizzato dalla ProLoco Torvajanica in collaborazione con il Comune di Pomezia presso il Complesso Selva Dei Pini, Via Pontina Vecchia, 19 Pomezia. L’ingresso è gratuito.




Velletri Libris edizione 2021

Riparte la rassegna letteraria alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri

 

Si inaugura domenica 4 Luglio l’edizione 2021 della rassegna internazionale Velletri Libris ideata e realizzata da Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati e Fondazione De Cultura.

L’evento di terrà presso la Casa delle Culture e della Musica nello splendido chiostro del Convento del Carmine, edificio seicentesco situato nella piazza di Trento e Trieste a Velletri e sarà presentato da Guido Ciarla, presidente della Fondazione De Cultura e titolare delle librerie, e da Aurora De Marzi.

L’edizione 2021 inizierà alle 18,30 con la premiazione dei vincitori del concorso letterario nazionale Velletri Libris con la scrittrice Dacia Maraini in qualità di presidente della giuria. Gli altri giurati sono Cinzia Leone, Nadia Terranova, Daniele Mencarelli, Paolo Di Paolo, Diego De Silva, Eugenio Murrali e Giulio Perrone.

A seguire, dopo una pausa con degustazione enogastronomiche, alle 21,00 ci sarà come ospite Sabina Guzzanti.

 

Un calendario davvero ricco di nomi prestigiosi del panorama letterario italiano e internazionale,  si sviluppa dal mese di luglio fino a settembre.

 

 

 

LUGLIO

6  luglio Donatella Di Pietrantonio finalista Premio Strega 2021 con Borgo Sud

11 luglio Luca Barbarossa

14 luglio Alessandro Sallusti e Luca Palamara, autori del saggio Il sistema. Potere, politica affari: storia segreta della magistratura italiana.

21 luglio Stefania Auci, autrice della famosissima saga dei Florio

22 luglio Emanuele Trevi, finalista Premio Strega con Due Vite

24 luglio Mario Tozzi, geologo e scrittore Mario Tozzi parlerà del suo ultimo lavoro

26 luglio Patrick McGrath autore di Follia

AGOSTO

1 agosto Enrico Ianniello, attore e scrittore che racconterà la storia di Alfredino Rampi

9 agosto Simone Cristicchi autore del libro Viaggio nelle sfumature della felicità

26 agosto Fabio Genovesi

28 agosto Michele Santoro

SETTEMBRE

5 settembre Bruno Vespa

Tutte le serate inizieranno alle ore 20,00 con degustazioni enogastronomiche per proseguire alle 21,00 con l’ospite della serata e per terminare con il firma-copie.

Saranno rispettate tutte le normative in vigore anti-Covid.

Ingresso gratuito.
Sul sito è possibile prenotare i posti per la serata seguendo il seguente link




Due di Irène Némirovsky

Uno sguardo sulla forza dell’amore coniugale nella Francia del 1920

 

Iréne Némirovsky è stata una scrittrice francese di origine ebraica nata a Kiev nel 1903 e morta nel 1942 ad Auschwitz.
Sebbene abbia pubblicato diversi testi e novelle nel periodo prima del suo arresto, la sua fama è arrivata postuma nel 2004 quando una delle sue due figlie inviò a un editore il manoscritto contenuto in una vecchia valigia che, per quasi 60 anni, era rimasta chiusa. Quel manoscritto conteneva Suite francese, tradotto in ben 38 lingue e letto da milioni di persone.

Due, il romanzo di cui trattiamo ora, fu pubblicato la prima volta nel 1939 e ripubblicato da Adelphi nel 2010 e, attraverso la storia dei due protagonisti, Antoine e Marianne, la Némirorsky riesce a trattare temi delicati quali il matrimonio, l’adulterio, l’aborto e la maternità.

Su un piano temporale che si dipana tra il 1920 e i primi anni del 1930 Due  ci riporta ad un periodo dove per una donna era fondamentale sposarsi per sistemarsi e dove il matrimonio rappresentava per l’uomo dare seguito alla discendenza e conquistare un posto rispettabile nella società.

Il matrimonio, con tutte le sue responsabilità, visto come punto finale e inevitabile della giovinezza che verra sempre ricordata nel romanzo, come qualcosa di ormai andato e irraggiungibile.

Da considerare poi che ci troviamo in Francia, pochi anni dopo la terribile Prima Guerra Mondiale e tutti i protagonisti, in fondo, si considerano a tutti gli effetti dei sopravvissuti, dei graziati dal destino per essere ancora vivi.

Ma cosa accade, davvero, all’interno della coppia quando ci si sposa?
Ecco che aspettative, desideri, trepidazioni si alternano con una scrittura delicata ma senza perdere mai la capacità di scavare nell’animo umano.

«Lui pensava che per tutti e due il tempo della passione non era ancora finito, che non avevano l’età in cui si mette il cuore in pace, che entrambi avrebbero cercato, inseguito per anni quello stato quasi di pazzia dell’amore, mentre, l’uno per l’altro, non provavano più né tormenti e né estati. Quello sì, era finito»

Un legame coniugale vissuto come inevitabile, per il quale non serve lottare visto che è indissolubile e che nulla potrà mai davvero arricchire ora che il tempo è passato. Un matrimonio che lega senza alcuna possibilità di ripensamento i due coniugi fino ad arrivare a pensarsi come un’unica cosa. Magari con freddezza, con cinismo, con cattiveria addirittura ma sempre e per sempre come uniti.

Eppure, per quanto nel corso della trama si succedano adulteri, allontanamenti, aborti e tradimenti, alla fine le pagine più belle e intese diventano quelle in cui i due coniugi si ritrovano vicini nonostante tutto, quelle in cui cresce la consapevolezza della presenza dell’uno per l’altro, quelle in cui il mondo fuori dal talamo risulta perfido e cattivo e il loro incontrarsi, anche solo per addormentarsi vicini, unico rifugio solido e certo della vita.

«La donna che ho amato di più non è questa, ma, in punto di morte, rimpiangerò ciò che mi unisce a lei più di quanto non abbia rimpianto la passione.»

Un romanzo che merita davvero di essere letto. Probabile che tra le sue righe ci sia davvero il segreto più recondito del matrimonio, quello per cui, nonostante tutto, le nostre nonne e le nostre bisnonne sono arrivate a trascorrere insieme tutta la loro vita con un dolce sorriso sul viso.

 

SINOSSI

«Chi meglio della signora Némirovsky, e con un’arma più affilata, ha saputo scrutare l’anima passionale della gioventù del 1920, quel suo frenetico impulso a vivere, quel desiderio ardente e sensuale di bruciarsi nel piacere?» scrisse, all’uscita di questo libro, il critico Pierre Loewel. Le giovani coppie che vediamo amoreggiare in una notte primaverile (la Grande Guerra è finita da pochi mesi, e loro sono i fortunati, quelli che alla carneficina delle trincee sono riusciti a sopravvivere) hanno, apparentemente, un solo desiderio: godere, in una immediatezza senza domani, ignorando «il lato sordido della vita», soffocando quella «parte d’ombra» che ciascuno si porta dentro. Eppure, quasi sulla soglia del romanzo, uno dei protagonisti si pone una domanda che ne costituirà il filo conduttore: «Come avveniva, nell’unione coniugale, il passaggio dall’amore all’amicizia? Quando si cessava di tormentarsi l’un l’altro per volersi finalmente bene?». Con mano ferma, e con uno sguardo ironicamente compassionevole, Irène Némirovsky accompagna i suoi personaggi, attraverso le intermittenze e le devastazioni della passione, fino alla quieta sicurezza dell’amore coniugale. A volte, certo, alcuni di loro rimpiangeranno «l’ebbrezza triste e folle dell’amore», e a quasi tutti accadrà di inoltrarsi, almeno per un po’, nelle vie perigliose dell’adulterio; ma il tempo riserverà loro una sorprendente rivelazione: che quell’«essere due» che del matrimonio costituisce l’essenza e «il flusso discontinuo, lento e possente dell’amore coniugale» conferiscono alla coppia una sorta di invincibilità.




Associazione CPPS Comunità Pontina Parchi e Sistemi naturali

Prosegue il progetto del nostro magazine per far conoscere le Associazioni e i Comitati di Quartiere del Comune di Pomezia con le risposte ricevute dall’Associazione Amici di Singen.

 

Oggi diamo spazio alla Associazione CPPS Comunità Pontina Parchi e Sistemi naturali

 

 

  1. Quando è nata Associazione CPPS e quali sono gli obiettivi che vi siete preposti?

 L’Associazione CPPS Comunità Pontina Parchi e Sistemi naturali è l’evoluzione storica del vecchio Comitato Promotore del Parco della Sughereta nato, di fatto, il 6 dicembre 1992, su iniziativa di Giampiero Castriciano, al tempo Assessore all’Ambiente della Provincia di Roma. Lo scopo, che era quello di promuovere una legge a tutela di questa importante area, fu raggiunto con la legge n. 12/2016 della Regione Lazio, grazie all’impegno della consigliera regionale Valentina Corrado. Dopo ben 24 anni difficilissimi, innumerevoli battaglie e vicende, finalmente fu creata la Riserva Naturale Regionale della Sughereta di Pomezia. Realizzato l’obiettivo, il Comitato Promotore si è sciolto il 22 maggio 2019 nello stesso giorno in cui fu formalizzata la costituzione dell’Associazione CPPS che eredita dal Comitato l’esperienza, la storia e perfino il logo e l’acronimo CPPS.

Attualmente, l’Associazione ha come obiettivo principale quello di sollecitare una corretta gestione e conservazione della Riserva, anche attraverso iniziative e progetti didattici, in grado di far conoscere ai cittadini questo immenso patrimonio naturale. Solo così crediamo che si possa promuovere una coscienza civile e culturale quale principale strumento per garantire la sopravvivenza del bosco e delle sue ricchezze.

Altri nostri obiettivi primari sono quelli che riguardano la costituzione di nuove aree protette, la salvaguardia dell’ambiente naturalistico, storico ed archeologico, la riduzione del consumo di suolo, il razionale sfruttamento delle risorse naturali ed energetiche, la riduzione dei rifiuti, il riciclaggio e il riutilizzo dei materiali.

 

  1. Di quanti membri è formata l’Associazione CPPS?

L’Associazione conta al momento circa 40 soci ma ci proponiamo di raddoppiarli in meno di un anno.

 

  1. In che modo un cittadino può entrare a far parte dell’Associazione CPPS?

Possono far parte dell’Associazione tutti i cittadini adulti ed anche i minori. La modalità da seguire è molto semplice: basta compilare e sottoscrivere la relativa domanda di adesione che può essere anche scaricata dal nostro sito web all’indirizzo www.associazionecpps.it. Oppure inviando una mail al seguente indirizzo: [email protected].

 

  1. Quale, tra i progetti che avete realizzato finora, vi rappresenta di più?

Il progetto che sicuramente ci caratterizza di più e per il quale tutti ci conoscono è sicuramente quello di aver creato la Riserva Naturale Regionale della Sughereta di Pomezia.

 

  1. Quali piattaforme social utilizzate per comunicare le vostre iniziative?

Disponiamo di un nostro sito web molto visitato (www.associazionecpps.it) e siamo presenti su Facebook con una nostra pagina (CPPS – Comunità Pontina Parchi e Sistemi naturali) e con un gruppo denominato Amici della Riserva Naturale della Sughereta di Pomezia.

 

  1. Qual è il progetto al quale state lavorando ora?

Abbiamo in cantiere diversi progetti. Il 19 giugno 2021 ci sarà il primo di sei appuntamenti mensili del nostro progetto “I segreti del bosco e le sensazioni perdute” inserito nell’importante calendario dell’Ente Parco Castelli Romani Cose mai Viste. Si tratta di escursioni nella Sughereta dove un ecologo, uno specialista in Scienze Naturali ed una filosofa accompagneranno i visitatori alla scoperta delle meraviglie nascoste del bosco e del rapporto di ascolto, comprensione e connessione dell’uomo con la natura. (PomeziaNews ne ha parlato qui)

Il secondo progetto, già in corso di svolgimento, riguarda un’azione di informazione della cittadinanza sulle regole di comportamento da tenere presenti quando si visita un’area protetta. Tali norme sono in parte codificate dalle leggi vigenti di tutela dei parchi e delle riserve naturali ed altre riguardano semplicemente il buon senso e derivano dalla consapevolezza che queste aree non sono semplici giardini urbani ma veri e propri contenitori di meraviglie naturali, di autentiche rarità spesso a rischio di estinzione che vanno amate e rispettate perché parte integrante dell’ambiente da cui gli stessi esseri umani derivano.

Il terzo progetto, “Storia e Memorie della Sughereta” partirà a settembre 2021, verrà realizzato anche in collaborazione con le scuole e riguarderà la ricostruzione storica della Riserva della Sughereta dal punto di vista sociale, naturalistico ed ambientale.

Il quarto progetto, probabilmente già attivo entro quest’anno, riguarderà un percorso di visita accessibile, e quindi un sentiero agevole, percorribile anche dalle persone con disabilità motoria.




Festival delle Eccezioni 3 e 4 Luglio a Casperia (Rieti)

“Abbiamo sbagliato edizione”

Torna il Festival delle Eccezioni a Casperia, dopo il fermo obbligato nel 2020 per la pandemia. Il tema prescelto è l’Errore. Come sempre, il festival si snoda tra mostre, incontri, installazioni, spettacoli ed escursioni, il tutto declinato quanto più possibile all’aperto.

Pochi gli appuntamenti con un orario definito, mentre saranno molti gli eventi aperti per tutti e due i giorni del festival: il pubblico potrà quindi costruirsi il proprio programma-fai-da-te, nei vicoli storici del borgo di Casperia, decidendo tempi e modi della visita.

Dopo il focus sulle Regole e sul Piccolo, l’edizione 2021 si concentra sul tema dell’Errore.
La possibilità dell’errore è indispensabile per la produzione di qualcosa di nuovo:

senza sbagliare, possiamo fare soltanto quello che già sappiamo fare


Molte scoperte sono frutto di errori più o meno consapevoli, a iniziare dalla struttura profonda che regola la nostra evoluzione.

 

Quali saranno gli errori che troverete quest’anno a Casperia?

Il primo errore del Festival delle Eccezioni 2021 sarà quello di festeggiare il centenario di Gianni Rodari con un anno di ritardo. A lui sarà dedicata una mostra collettiva ispirata al suo “Libro degli Errori”, accompagnata da una serie di pannelli dedicati agli illustratori de “L’Enciclopedia della Favola”, con la collaborazione della Biblioteca Centrale Ragazzi/Biblioteche di Roma.

Altri errori saranno presentati dagli artigiani e artisti che, con le loro opere e le loro installazioni, riempiranno le piazze e le strade di Casperia offrendo il loro punto di vista sul tema. Il visitatore avrà l’occasione di perdersi e confrontarsi con diversi approcci artistici, dalle scenografie e sculture di Luciano Minestrella alle illustrazioni di Manuel De Carli, dalle colorate creazioni di Sabrina Ventrella alle eleganti ceramiche di Ludovica Silvestri e alle altre opere presenti che riempiranno le strade e le cantine del borgo.

Dell’errore nel cinema e nell’editoria ci parleranno, nei due incontri conferenze di quest’anno, Leonardo Luccone (Oblique Studio) con “la vita insidiosa dei refusi” e Filippo Mazzarella (Corriere della Sera, Dizionario Mereghetti) con “l’errore nella fruizione (lo streaming, il covid e le nuove frontiere della visione in presenza)”, mentre Marco Colonna, con la musica jazz e il suono dell’ebano dei suoi clarinetti, sarà presente con il concerto in solo “l’importanza dell’err(a)re”, in acustico, nella serata di sabato 3 luglio.

Quali sono gli errori che potrà fare il pubblico?

Anche il pubblico sarà chiamato nelle passeggiate e nella caccia al tesoro (che in questo caso sarà un caccia all’errore!). Un percorso a tappe, per famiglie e non solo, che guiderà alla scoperta di tutti i luoghi del festival. I visitatori saranno anche chiamati a mettersi in gioco in due passeggiate (una storico-fotografica e una naturalistico-canora) in cui, il sabato e la domenica mattina, oltre a camminare, dovranno guardare, ascoltare, scattare foto e cantare, accompagnati da Lorenzo Capanna (storico), Paola Bordi (fotografa), Stefania Patanè (cantante) ed Elisa Pellirossi (guida escursionista). Ancora, per chi volesse partecipare sin da subito alle attività del Festival, è già attiva la campagna per la realizzazione dell’opera collettiva di quest’anno, in collaborazione con Cittadinanza Attiva Pomezia e Sheep Italia, con l’obiettivo finale di realizzare un grande stendardo che a fine manifestazione verrà smontato e riassemblato in coperte da donare ai senza fissa dimora.

 

 

 

IL PROGRAMMA

SABATO 3 LUGLIO

CACCIA AL TESORO
Punto di iscrizione e partenza presso la Segreteria Festival (URP) durante gli orari di apertura
CACCIA ALL’ERRORE, lenta, libera, ispirata a Gianni Rodari un percorso giocoso di esplorazione del borgo e del Festival, per famiglie e non solo – CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE – costo 5 euro a persona (fino ad esaurimento kit)

PASSEGGIATA
ore 11.00 – POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE partenza da Segreteria del Festival (presso locali URP) Paola Bordi (fotografa) e Lorenzo Capanna (storico) L’occhio e la Storia passeggiata fotografica a caccia di errori e aneddoti storici tra i vicoli di Casperia

CONFERENZA
ore 17.00 Palazzo della Cultura
– POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE –
Filippo Mazzarella (Corriere della Sera, Il Mereghetti: Dizionario dei Film) L’errore della fruizione lo streaming, il covid e le nuove frontiere della visione in presenza

CONCERTI E SPETTACOLI
ore 19.30 P.zza S. Giovanni Battista

– POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE –
Marco Colonna in concertoSull’importanza dell’err(a)re
Il suono dell’ ebano per raccontare storie di errori e di errabondi pensieri, per lo più errati, per erranti ascolti di errori erranti.

a seguire
dischi che (si) incantano  Dj Ciccio Dee Mario – il Tempio del Vinile DjSet

 

 

DOMENICA 4 LUGLIO

CACCIA AL TESORO
Punto di iscrizione e partenza presso la Segreteria Festival (URP) durante gli orari di apertura
CACCIA ALL’ERRORE, lenta, libera, ispirata a Gianni Rodari un percorso giocoso di esplorazione del borgo e del Festival, per famiglie e non solo – CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE – costo 5 euro a persona (fino ad esaurimento kit)

LABORATORIO
ore 10.00 Giulia Bornacin Il corpo e i suoi errori risveglio e stretching all’aria aperta

PASSEGGIATA
ore 11.00 – passeggiata a Monte Fiolo
– POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE – a cura di Ass. ALA, Stefania Patané. La natura e la voce tra natura e improvvisazioni canore

CONFERENZA
ore 17.00 Palazzo della Cultura – POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE – Leonardo Luccone (Oblique Studio) La vita insidiosa dei refusi

a seguire:
– POSTI LIMITATI, OBBLIGO DI PRENOTAZIONE – Emiliano Valente e STACCE Piccola guida agli errori da evitare in politica MOSTRE E INSTALLAZIONI aperte il sabato e la domenica, 10-13.00/ 15-19.00

 

 

LABORATORI D’ARTE E ARTIGIANATO
Spazi di esposizione, esplorazione e incontro. Saranno presenti: Manuel De Carli – ERRORE DEL VERO Elisa Rossi Ludovica Silvestri Sabrina Ventrella

La mostra degli errori  Una collettiva ispirata al Libro degli Errori di Gianni Rodari.
Con opere di Bradamante, Fabrizio Cicero, Maria Laura de Bardi, Simona De Rossi, Alessandra Forte, Paola Franco, Serena Marcon, Perla Moriggi, ProDGD, Francesca Rossetti, Daniele Scalella, Giacomo Sorrentino, Eugenio Spagnol, Mariella Sto.

E.M.M.E. – Esseri Mitologici Mai Esistiti  Da un’idea di Emanuele Di Giacomo e Vittorio Continelli Disegni di Simona De Rossi

T-FRAMES Immagini in parole, le trame sottili di una storia (attivabili tramite qrcode, consigliato avere degli auricolari)

EROS e THANATOS  Dall’errore che è limite al sogno, che è libertà  installazione a cura di Luciano Minestrella

WRONG  A cura di Gianni Lopez

LA MUSICA DELL’IMPREVEDIBILE

Incontri e scontri tra musica, video ed errori. audio a cura di Glitch – La musica dell’imprevedibile installazione video a cura di Emanuele Di Giacomo

SQUADRETTI un’opera d’arte collettiva con il supporto di Cittadinanza Attiva Pomezia in collaborazione con Sheep Italia

L’ENCICLOPEDIA DELLA FAVOLA e le sue illustrazioni in collaborazione con Biblioteca Centrale Ragazzi/ Biblioteche di Roma

 

 

FESTIVAL DELLE ECCEZIONI

www.festivaleccezioni.it
www.facebook.it/festivaleccezioni
[email protected]

 

 




Gli eventi nella Riserva della Sughereta di Cose Mai Viste

Ricchissimo calendario del Parco dei Castelli Romani

 

La Riserva Naturale Regionale della Sughereta di Pomezia fa parte dell’Ente Parco Castelli Romani e anche quest’anno parteciperà all’evento Cose mai viste, un programma di visite guidate con un ricco calendario da giugno fino a novembre che potrete consultare interamente scaricando il programma in pdf (scarica)

Emanuela Angelone, direttore dell’Ente Parco Castelli Romani si augura che grazie alle fattive proposte delle tantissime associazioni che hanno aderito all’iniziativa, «sempre più persone vivano il Parco in maniera consapevole e rispettosa, e che diventino sostenitori attivi delle politiche di gestione dell’area protetta.»

«L’ambiente può essere considerato uno dei principali mercati emergenti: la tutela può diventare un incentivo all’affermazione di settori nuovi, di grandi potenzialità, e alla qualificazione di quelli tradizionali» queste le dichiarazioni del presidente del Parco, Gianluigi Peduto.

La Riserva Naturale Regionale della Sughereta di Pomezia rappresenta un esempio di habitat sopravvissuto all’agricoltura intensiva, alla progressiva scomparsa della pastorizia e allo sviluppo edilizio.

In occasione dell’evento Cose Mai Viste alcune associazioni hanno programmato degli eventi davvero molto interessanti; alcuni gratuiti e altri con una piccola quota di partecipazione.
Per ulteriori informazioni riguardo a ciascun singolo evento, si consiglia vivamente di inviare una email all’associazione che organizza.

Si ricorda che per ciascun evento è necessaria la prenotazione. Si consiglia abbigliamento comodo, scarpe da ginnastica, cappellino, borraccia e merenda.

 

 

 

I SEGRETI DEL BOSCO E LE SENSAZIONI PERDUTE
Associazione Comunità Pontina Parchi e Sistemi naturali CPPS – [email protected] 

L’attività si struttura in due itinerari che si svolgono nella stessa giornata all’interno della Riserva.
Nel primo itinerario verranno sottolineati i valori botanici e zoologici della Riserva mentre con il secondo si effettuerà un percorso ideale di ascolto, di comprensione e di connessione con il bosco.

CALENDARIO sabato 19 giugno – Domenica 18 luglio – Sabato 21 agosto – Domenica 26 settembre – Sabato 23 ottobre  – Domenica 14 novembre
APPUNTAMENTO ore 9,45
DURATA 3 ore
QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 2,00 adulti, gratuito bambini

 

 

ALLA SCOPERTA DELLA SUGHERETA
Associazione Amici della Sughereta –
[email protected]

Una visita guidata in bicicletta sui sentieri all’interno della Riserva, con informazioni sulla flora e sulla flora. È necessario indossare il casco. Portare la propria bicicletta.

CALENDARIO Domenica 13 giugno – Domenica 1 agosto – Sabato 17 luglio – Sabato 11 settembre – Domenica 3 ottobre – Sabato 6 novembre
APPUNTAMENTO ore 9,30
DURATA 3 ore
QUOTA DI PARTECIPAZIONE gratuito

 

 

LA SUGHERETA: TRA MITO E NATURA
Ecomuseo Lazio Virgiliano –
[email protected]

Le escursioni si svolgeranno secondo il criterio della “visita animata”. Verranno narrati i miti di Pomona, da cui deriva il nome della città di Pomezia ed il mito di Pico che, come ci riferisce Virgilio, sono ambientati proprio in quest’area. Al termine delle escursioni verrà presentato un libro, ogni volta diverso, avente per tema l’ambiente naturale, il mito e la storia locale.

A richiesta dei partecipanti e senza ulteriori contributi, sarà possibile concludere ogni appuntamento con una visita guidata presso i luoghi limitrofi al Borgo di Pratica di Mare da svolgersi nel pomeriggio, dopo la colazione al sacco da consumarsi presso la Sughereta.

CALENDARIO Sabato 10 luglio Domenica 5 settembre
APPUNTAMENTO ore 9,45 – facoltativo dalle 15,00 alle 17,30
DURATA 3 ore
QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 2,00 adulti, gratuito bambini

 

 

VISITA ARCHEOLOGICO-PAESAGGISTICA DELLA SUGHERETA DI POMEZIA
Associazione Latium Vetus –
[email protected]

La visita, guidata da una guida turistica e un geologo, si propone di svelare i segreti e i rilevanti valori identitati, naturalistici e storici di quest’area verde.

CALENDARIO domenica 10 ottobre
APPUNTAMENTO ore 10,00
DURATA 3 ore
QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 8,00 adulti, gratuito per i minorenni

 

 

VISITA ALLA SUGHERETA
Meles Melese –
[email protected]

Visita guidata alla Sughereta di Pomezia durante la quale verranno descritte le numerose forme di vita vegetale e animale che convivono nel biotopo.

CALENDARIO Sabato 18 settembre Sabato 16 ottobre Sabato 13 novembre
APPUNTAMENTO ore 9,00
DURATA 4 ore
QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 10,00

 

 

COLORI IN-NATURALI
AssoPleaidiArte – [email protected] ingridlazzarini1955çgmail.com
Questa proposta prevede 2 giornata di laboratorio artistico in fase ideativa e attuativa per realizzare un intervento di land-art (espressione artistica che interviene nell’ambiente per creare nuove forme di significati).

CALENDARIO sabato 26 e Domenica 27 giugno
APPUNTAMENTO ore 9,00
DURATA prima giornata 8 ore; seconda giornata 4 ore
QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 20,00 – gratuito per bambini accompagnati da un adulto

 

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Foto di Amici della Riserva Naturale della Sughereta di Pomezia

 




In questa vita, o in altre cento di Walter Bianco

Esordio letterario dello scrittore pometino

 

Quando lessi sui social media l’imminente pubblicazione del primo libro di Walter Bianco, In questa vita, o in altre cento, pubblicato da Altromondo editore, andai subito in libreria a ordinarne una copia aspettando con curiosità il suo arrivo.

Leggere un esordio è sempre un rischio: potrebbe rivelarsi una delusione oppure sorprenderci. Bene, nel caso del romanzo di Walter Bianco ha prevalso in assoluto la sorpresa, una piacevole sorpresa!

La quarta di copertina recita come «Ritrovarsi alla soglia dei cinquant’anni e scoprire che la propria esistenza, fatta di agi, di amicizie e relazioni consolidate, si è impantanata in una palude in cui i sentimenti sono spenti, le ambizioni dimenticate, i sogni abbandonati. Poi, d’improvviso, accorgersi che è ancora possibile prendere un’altra strada e dare un’opportunità ai propri destini inespressi di diventare realtà. È ciò che accade a Valerio quando nella sua vita irrompono la bellezza, la freschezza e la sensualità di Sebastian.»

In questa vita, o in altre cento è una storia d’amore, di quelle storie che entrano nella vita per non andare più via anche quando le strade, inevitabilmente, prendono percorsi diversi, anche quando le circostanze e il buon senso ci indicano scelte diverse perché l’amore raccontato da Walter Bianco non è un amore che si può dimenticare facilmente perché ha la grazia, la tenerezza e la passione di lasciare un segno.

La vicenda si svolge in una calda estate a Villa Bruna, sul promontorio dell’Argentario e le descrizioni dei luoghi, dei colori, dei profumi riportano in modo netto e deciso a quelle zone. Chi ha avuto modo di frequentarle potrà facilmente riconoscerli ascoltando le onde del mare infrangersi sugli scogli e inebriandosi dei profumi della macchia mediterranea.

La storia d’amore tra Valerio e Sebastian ha la forza di un sentimento dirompente, unico, pulito e profondo che, come tale, porta con sé estasi e dolore ma ha anche la grande capacità di riconoscere i propri limiti, dovuti non al genere ma al volgere inesorabile del tempo, unico grande avversario.

 

«Grazie per i nostri momenti, non marciranno mai»

 

Bellissima citazione che Valerio inserisce nella email inviata a Sebastian e che Walter Bianco “ruba” con riverenza omaggiando David Bowie che la utilizzò nell’ultima email all’amico e collega Brian Eno poco prima di morire nel 2016.

Questa frase racchiude il senso profondo del grande sentimento che i due protagonisti hanno avuto la fortuna di vivere. Perché l’amore, quando arriva, non bussa e chiede permesso, ma spalanca e dilaga nell’anima così non resta altro da fare che esserne grati per essere stati scelti.

Complimenti davvero, Walter Bianco, ora non mi resta che mettere In questa vita, o in altre cento in borsa e sperare di incontrarti quanto prima per le strade di Pomezia così da arricchire la mia copia con una dedica!




Torna Primavera alla Landriana dal 28 al 30 maggio

Piante e giardinaggio ai Giardini della Landriana

Primavera alla Landriana, all’interno dei famosi Giardini della Landriana, torna da venerdì 28 maggio fino a domenica 30 per soddisfare la grande domanda di appassionati di piante e giardinaggio di qualità.

L’evento vedrà riuniti svariati espositori di piante rare, artigianato, food e sarà allestito un punto ristoro dove sarà possibile pranzare all’aperto, immersi nei colori del giardino.

Sarà possibile scegliere di entrare solo per visitare la mostra mercato oppure abbinarla alla visita vera e proprio dei giardini.

 

 

 

I Giardini della Landriana sono unici nella spettacolarità e bellezza delle numerosi specie di piante esistenti.

Si estendono per oltre 10 ettari all’interno di una grande tenuta e tutto ha avuto inizio nel 1956 quando il Marchese Gallarati Scotti e sua moglie Lavinia Taverna acquistarono ad un’asta giudiziaria la proprietà rurale.

Nel corso degli anni la passione per il giardinaggio della signora Lavinia trasformò quel terreno brullo in un meraviglioso giardino.
Nel 1967 arrivò alla Landriana il famoso architetto Russell Page che ristrutturò il giardino suddividendolo in spazi circoscritti, disegnando la pergola addossata al casale, progettando il roseto, la creazione di una scalinata rettilinea e il successivo laghetto artificiale.

I Giardini della Landriana sono nati da una semplice bustina di semi e in decenni si sono trasformati in un luogo magico e poetico dove le sfumature dei colori, i giochi dei riflessi nelle acque e il mesto silenzio che si respira, ne fanno un luogo magico da visitare.

 

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Primavera alla Landriana

28/29/30 maggio

Dalle ore 10,00 alle 19,00

Via Campo di Carne, 51

Tor San Lorenzo Ardea ROMA

 

Ulteriori informazioni sul sito

 

 

Foto by Giardini della Landriana