A Torvaianica, controlli speciali per chi ‘preposiziona’ gli ombrelloni

Si amplia lo spettro dei controlli della Polizia Locale di Pomezia e della Guardia Costiera di Torvaianica sul demanio marittimo. Questa volta le attività sono state mirate a contrastare la pratica, posta in essere da molti dei gestori delle spiagge libere date in concessione, del “preposizionamento” di lettini e ombrelloni, vietata dall’ordinanza balneare comunale e dal codice della navigazione.

Le attrezzature vengono infatti disposte sulla spiaggia già dalle prime ore del mattino, pronte per essere noleggiate ai bagnanti. Questa prassi, oltre a limitare notevolmente lo spazio disponibile sull’arenile, limita di fatto le possibilità di coloro che scelgono di non usufruire dei servizi degli stabilimenti e di stazionare liberamente su tutta l’area della spiaggia libera.
Facendo seguito ai numerosi esposti e segnalazioni della cittadinanza, nella mattinata di ieri, tre squadre composte da funzionari, agenti e militari della Polizia Locale e della Guardia Costiera, hanno effettuato delle verifiche presso le spiagge libere in concessione, contestando a sei concessionari la violazione dell’ordinanza balneare, applicando la sanzione di circa 1000 euro per aver occupato la spiaggia con lettini e ombrelloni ancor prima di averli noleggiati ai clienti.
L’attività congiunta della Polizia Locale e della Guardia Costiera – dichiara il Sindaco Fabio Fucci – va nella direzione della legalità e del controllo sul demanio marittimo, non solo quando si tratta di commercio abusivo, ma anche in riferimento gli obblighi dei gestori, a tutela del libero accesso e godimento delle spiagge pubbliche”.




Comune, servizio navetta gratuito Pomezia-Selva dei Pini

Partirà il prossimo lunedì 3 agosto il servizio di navetta comunale che collegherà Pomezia al complesso Selva dei Pini dove sono stati trasferiti alcuni Uffici comunali (Lavori Pubblici, Urbanistica, Ambiente, Servizi Finanziari, Ufficio Personale, Ufficio Tributi, U.R.P.).

Il servizio sarà gratuito per tutti, dipendenti comunali e cittadinanza, e sarà attivo dal lunedì al venerdì esclusivamente la mattina con una singola corsa che collegherà piazza San Benedetto da Norcia al complesso Selva dei Pini.

“Come annunciato, garantiremo alla cittadinanza il trasporto assolutamente gratuito verso gli Uffici comunali distaccati dal centro Città – dichiara l’Assessore Veronica Filippone – La navetta seguirà l’orario indicato, con la prima partenza da piazza San Benedetto da Norcia alle 7.40 e l’ultima dal complesso Selva dei Pini alle 14.10. Si tratta di orari concordati con l’Ufficio Trasporti, che potranno comunque subire modifiche in futuro”.

“Con il trasferimento degli Uffici comunali prima in affitto, al complesso Selva dei Pini di proprietà comunale – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – la Città risparmierà 500 mila euro l’anno di utenze, che potranno essere reinvestiti in opere e servizi alla cittadinanza. La navetta comunale gratuita garantirà il trasporto verso gli Uffici distaccati alla cittadinanza e ai dipendenti comunali”.

Di seguito gli orari della navetta comunale:

PARTENZA piazza San Benedetto da Norcia

7.40 / 8.25 / 9.10 / 9.55 / 10.40

PARTENZA Selva dei Pini

8.00 / 8.45 / 9.30 / 10.15 / 11.00 / 12.00 / 14.10bus-navettaSELVAPINI




Anziani, è arrivato il telesoccorso

E’ entrato in funzione a Pomezia, e negli altri Comuni del territorio della Asl RmH, il servizio di Telesoccorso per garantire sicurezza ed assistenza alle persone anziane fragili e sole, parzialmente o totalmente non autosufficienti.
Finanziato dalla Regione Lazio (Dgr 302/2013) e attivo 24 ore su 24, il Telesoccorso prevede la fornitura gratuita e al domicilio dell’anziano di un sistema elettronico, che con un semplice pulsante
e attraverso la linea telefonica fissa, attiva una chiamata di emergenza ad una centrale operativa, in grado di trasmettere il segnale di allarme e consentire la comunicazione tra gli operatori addetti e l’utente.
La richiesta di adesione può essere presentata presso l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune di Pomezia – P.zza S. Benedetto da Norcia (palazzo anagrafe), secondo piano -nei seguenti orari di apertura al pubblico: martedì e giovedì dalle ore 9 alle 12 e dalle 15,00 alle 17,30 – -oppure telefonando alla segreteria del progetto Telesoccorso al numero 06/87729139. Ulteriori informazioni su www.progettosossss.it.




Sulla cresta dell’onda

L’estate è il periodo delle vacanze e quelle per antonomasia sono al mare, a divertirsi e rilassarsi in spiaggia tra bagni e abbronzatura.
Prestando un po’ di attenzione, la vita al mare può anche essere un meraviglioso laboratorio scientifico, da cui prendere spunti per analizzare alcuni fenomeni naturali, tra cui la formazione delle onde marine.
A parte i casi di tsunami, dovuti a eventi estremi, le onde si originano al largo, principalmente a causa del vento che soffia sulla superficie del mare in modo lento, e che ha bisogno di tempo e spazio per svilupparsi. Immaginiamo una superficie del mare piatta: il vento inizia a trascinare gli strati superiori per effetto dell’attrito che all’inizio è tangente alla superficie stessa. Questo fenomeno si può osservare per esempio anche soffiando in un bicchiere d’acqua.
La prima cosa che ci salta agli occhi è la forma delle onde che dipende dalla velocità del vento, dallo spazio di mare disponibile e dal tempo. L’onda inizia come increspatura, poi diventa maretta, e infine si formano i cavalloni. Nel mar Mediterraneo le onde arrivano vicino alle coste con altezze non superiori ai tre metri, mentre negli oceani possono raggiungere anche i 20 metri di altezza. Qui sono più alte a causa del vento che preme sulla superficie e spinge in su e in giù le particelle di acqua. Questa oscillazione si trasmette alle particelle vicine e come tutti i fenomeni ondosi, un movimento iniziato in un punto si trasmette molto lontano, anche dove non c’è vento. Ecco perché è difficile avere assenza totale di onde nel mare.
Le onde hanno una loro velocità di propagazione sulla superficie del mare: se il vento supera questo valore e continua la sua azione di trascinamento, l’onda tende ad aumentare in altezza, ma non all’infinito. C’è una pendenza limite oltre la quale l’onda frange: si tratta di un processo che aumenta l’efficienza di trasferimento di energia tra atmosfera e mare, portando progressivamente a onde più lunghe e più alte.
Anche i fondali sono importanti nella formazione e nella trasmissione delle onde, influenzandone velocità di propagazione e lunghezza: quando si avvicinano a riva e la profondità del mare diventa inferiore alla lunghezza d’onda, non possono più propagarsi con la stessa velocità con cui si diffondono in mare profondo. Esiste, in effetti, una velocità limite oltre la quale non possono andare, e la sua riduzione implica una crescita dell’ampiezza e della pendenza: raggiunto il valore di pendenza si ha il frangimento. Se la riduzione della profondità è repentina, l’aumento dell’altezza d’onda diventa notevole e il conseguente frangimento è particolarmente violento, portando alla dissipazione di tutto il contenuto energetico dell’onda.
Questo fenomeno consente anche di individuare la presenza di pericolosi bassi fondali: vedendo, per esempio, una zona in prossimità della riva dove le onde frangono senza un apparente motivo, si può dedurre la presenza di un bassofondo ed evitarlo per tempo.




Contro i nuovi tagli nella Sanità

Riceviamo dalla Uil Fpl e pubblichiamo.

Mesi fa avevamo annunciato che i continui rinvii sui tagli in sanità erano solo un diversivo per arrivare al voto senza problemi. L’intesa che sancisce la riduzione di 2,352 miliardi di euro del fondo sanitario a decorrere dal 2015 ha ricevuto il via libera dai Governatori.

Lo dichiara in una nota il Segr.Generale UIL FPL Giovanni Torluccio

Nonostante le contenute dimensioni della spesa sanitaria (in rapporto al Pil e in valore assoluto), il Ssn è stato sottoposto negli ultimi anni a notevoli restrizioni (finanziarie, di personale, tecnologiche e strutturali), soprattutto nelle regioni sottoposte a Piano di Rientro, che hanno contribuito a contenere la spesa ma che stanno producendo effetti preoccupanti sulla capacità di erogare i servizi e sul funzionamento stesso contribuendo ad alimentare le importanti disomogeneità presenti tra le varie Regioni e di conseguenza l’equità del sistema.
Crisi economica e restrizioni alla sanità pubblica stanno pregiudicando le condizioni di accesso ai servizi sanitari, soprattutto fra le categorie più deboli e nelle regioni più in difficoltà, aggravando le già importanti diseguaglianze sociali e territoriali esistenti nel Paese. Gli strumenti di governo della spesa sanitaria pubblica non possono prescindere dagli effetti sulle diseguaglianze nella tutela della salute.

La UIL FPL – prosegue Torluccio – è pronta ad offrire il suo contributo per evitare tagli continui. Secondo noi si possono trovare soluzioni alternative attraverso:

lo sviluppo di politiche per la prevenzione e la riduzione dei fattori di rischio sulla vita e sulla salute di un ambiente contaminato, insalubre e poco sicuro può ridurre in modo significativo i costi sociali ed economici (compresi quelli sanitari);

la lotta ai tanti sprechi partendo dall’ eliminazione delle tante, troppe stazioni appaltanti, carrozzoni inutili che generano solamente costi;

Il miglioramento dell’informatizzazione e le nuove tecnologie digitali che consentono anche un monitoraggio maggiore e migliore rispetto ai tanti sprechi in sanità oltre a contribuire alla semplificazione, snellimento e unificazione dei percorsi per ottenere le prestazioni, in particolare per le persone con malattie croniche o non autosufficienti (a partire dagli ausili per l’assistenza a domicilio delle persone non autosufficienti), gran parte a costo zero;

la sospensione di eventuali nuovi aumenti tickets che provocano il solo effetto di spostare la percentuale di pagatori verso il privato, il quale offre gli stessi servizi a tempi ridotti. Ricordiamo che in molte Regioni la percentuale di esenzione supera il 65% dei cittadini (si pensi alla Regione Lazio);

lo sblocco il turn over che ha provocato una riduzione dei servizi ed un aumento del precariato;
il potenziamento dei Pronto Soccorso oggi al collasso a causa della carenza di personale e dei continui tagli dei posti letto. Nonostante l’Italia abbia una dotazione di posti letto totali (3,4 per 1000 ab.) sistematicamente inferiore alla media dei paesi Oecd e a quella dei maggiori paesi europei: La Germania dispone di un numero di posti letto per 1000 abitanti che è circa il doppio di quello dell’Italia, sia in totale sia per gli acuti. Anche la dotazione della Francia è superiore a quella italiana, ancorché per valori più contenuti;

azioni concrete volte alla riduzione dei tempi di attesa; ricordiamo l’indagine Censis secondo il quale il 75% delle famiglie che sono ricorse a visite specialistiche o a esami diagnostici a pagamento lo hanno fatto per i tempi eccessivamente lunghi delle liste d’attesa. Tutto questo genera anche rinunce da parte dei cittadini con reddito medio-basso a visitarsi; sino a quando ci saranno persone che rinunciano ad effettuare visite specialistiche, esami diagnostici o a cicli di riabilitazione per motivi economici, non possiamo ritenerci un paese libero e democratico. Nel 2013, l’11% della popolazione ha dichiarato di aver rinunciato, pur avendone bisogno, ad almeno una prestazione sanitaria; il 5,6% ha indicato i problemi economici come motivo della rinuncia. Ciò significa che oltre 3 milioni di italiani hanno rinviato il ricorso all’assistenza sanitaria a causa delle crescenti difficoltà economiche;

un Piano straordinario di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie potrebbe costituire un volano per l’occupazione e la crescita;

la lotta ai “centri di potere” troppo spesso cor¬responsabili di fenomeni corruttivi e di condizionamenti impropri, compresi quelle della criminalità organizzata, sempre più diffusamente infiltrata – ad esempio ¬ negli appalti di servizi e nell’edilizia sanitaria. l’Italia, in tal senso, non ha ancora dedicato adeguata attenzione alla corruzione, né a livello generale né nel settore sanitario.

In Italia nel 2012 la spesa sanitaria complessiva (pubblica e privata) è scesa al 9,2% del Pil contro il 9,4% del 2009. Le risorse per la salute hanno evidenziato una crescita reale negativa del 3,5% nel 2011 e del 2,8% nel 2012.
Le regioni stanno quindi risparmiando più di quanto è stato loro imposto dalle manovre governative, per evitare di provvedere alla copertura di eccessi di spesa con finanziamenti a carico dei bilanci regionali. E’ ora di smetterla di adottare provvedimento prendendo a riferimento il rapporto salute/ Pil. Ricordiamo che il Pil è un aggregato che misura solo la spesa sanitaria ma non dice nulla né sui livelli di salute della popolazione né sulla qualità delle cure. Occorre esaminare il contributo della sanità alla crescita economica (non solo attraverso la produzione di beni e servizi sanitari, ma anche attraverso gli effetti indiretti su tutti gli altri settori) e soprattutto sull’apporto della sanità allo sviluppo umano.

Una cosa è certa – conclude Torluccio -, la continua rincorsa, negli ultimi anni, al rispetto dei vincoli di finanza pubblica e dei budget hanno messo in crisi il sistema che è entrato in una fase di profonda sofferenza e di crisi strutturale. Non sviliamo la nostra sanità tra le migliori al mondo.

Roma, 2 Luglio 2015




Comune, prorogati i contratti a tempo determinato

Riceviamo e pubblichiamo COMUNICATO STAMPA

Si comunica che il 29 giugno 2015 alla presenza del Sindaco di Pomezia si è svolta una riunione di delegazione trattante nella quale è stato ribadito l’accordo sindacale dell’8 giugno scorso sulla proroga finalizzata alla stabilizzazione degli attuali contratti a tempo determinato.
Ieri 30 giugno si sono sottoscritti gli atti propedeutici alla proroga da parte dei lavoratori interessati.
Per le nostre organizzazioni sindacali l’obiettivo comunque rimane la sottoscrizione nel più breve tempo possibile dei contratti a tempo indeterminato in quanto i vincitori del concorso hanno maturato un diritto soggettivo, che nessuno può cancellare.
I 107 lavoratori sono indispensabili per il funzionamento del Comune di Pomezia e per garantire i servizi ai cittadini.
Non condividiamo le attuali norme che bloccano il turn over e che non permettano un necessario ricambio generazionale alla luce dei tanti pensionamenti.
Riteniamo fondamentale l’estensione dei diritti dei lavoratori a tempo indeterminato anche a tutti coloro che svolgono la loro attività lavorativa a tempo determinato finalizzata alla definitiva stabilizzazione, in attesa della caduta delle norma che bloccano il turn-over.
Assicuriamo comunque tutti i 107 lavoratori che continueremo, anche a livello nazionale, a lavorare affinché vengano al più presto trovate le condizioni per la fine di questa annosa problematica che oramai permane da troppo tempo.

FP CGIL CISL FP UIL FPL
Gallo Bonomo Galante




A Torvaianica, il mare in festa

Si è conclusa lunedì 29 giugno l’edizione 2015 della manifestazione ‘Mare di Torvaianica’ organizzata dalla Lega Navale di Pomezia (Lungomare delle Sirene), in collaborazione con molte associazioni culturali e di volontariato del territorio all’insegna di musica, arte, sport e cultura.
Il programma è stato ricco di attività e intrattenimento per tutti i gusti, con la novità del concorso ‘Torte d’Amare’, riservato ad aspiranti pasticceri e cake design, a fianco della regata Mini Lazzaro 2015 e del raduno di derive d’epoca.

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Per il Comune di Pomezia, che ha patrocinato l’evento, è intervenuto l’assessore Giovanni Mattias, che ha sottolineato l’importanza delle associazioni per la vita e la vitalità di tutto il territorio.
Tanti i momenti musicali con band che si sono alternate sul palco, tra cui i ‘Perditempo’, i ‘Q-Jazz’ e Ilaria Bruno, e come ogni anno lo spazio del baratto del libro, curato dall’Associazione ‘La casa dell’albero’, che ha riscosso grande successo, con cittadini e villeggianti che si sono ‘affacciati’ più volte allo stand per effettuare più di uno scambio-libro. “Anche quest’anno i tre giorni della manifestazione sono stati accolti con molto interesse dalla cittadinanza, anche se mi è mancata la gara fotografica dell’anno scorso, a cui aderirono molti concorrenti” afferma Carla Benfenati responsabile dell’associazione e attiva promotrice di iniziative culturali. “Sono soddisfatta per le tante persone che sono venute a barattare libri, a scambiare commenti su testi letti o ancora da leggere, accomunati dalla passione per la lettura, a dimostrazione che leggere fa bene e fa socializzare”. Buona estate a tutti!




Laziale Distribuzione, il Children Day

Riceviamo dal Polo Logistico Laziale Distribuzione di Santa Palomba e pubblichiamo.

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L’investimento più importante è nelle persone che costituiscono l’azienda. Sono loro che utilizzano gli strumenti forniti dalle nuove tecnologie, che si prendono cura dei clienti e delle loro esigenze, che innovano, che fanno crescere l’azienda. Il valore della persona è da sempre alla base della cultura d’impresa di Laziale Distribuzione (LDI), realtà sensibile alle esigenze e alle prospettive del territorio in cui opera, sempre in prima linea con diverse iniziative, per essere un soggetto attivo della comunità di Pomezia.
Lo scorso 20 giugno si è tenuta la nuova edizione del “Childen Day”, l’appuntamento per le famiglie dei dipendenti del Polo Logistico; come ogni anno uffici e pc spenti, per il semplice ma importante piacere di stare tutti assieme in una giornata di inizio estate. Un momento dedicato a loro, i bambini, perché nessuno meglio di loro rappresenta il significato del ‘crescere’, inteso come sviluppo di una comunità basata su principi e valori.
La festa, di sabato mattina, ha visto più di cento bambini di tutte le età e i loro genitori. Giochi, ragazze che truccavano i loro volti con colori vivaci, palloncini e urla di felicità per uno zainetto colmo di sorprese; il modo giusto per andare nel posto dove lavora mamma o papà, un evento in cui tutti in azienda danno il loro aiuto per organizzarlo.
E poi le trombe dei Bersaglieri di corsa, che hanno cantato assieme a tutti l’inno di Mameli, così da avvicinare i piccoli alle Istituzioni e ai valori che sono alla base del vivere civile. A fine giornata, poco prima delle foto di gruppo, Don Enrico Feroci – Direttore della Caritas di Roma – ha ringraziato i dipendenti dell’azienda per l’invito e ha richiamato tutti sul valore e il significato del concetto di ‘bene comune’, un pensiero che deve essere presente e di guida nelle famiglie, nel posto di lavoro, nei luoghi della politica:
“Anche l’azienda privata deve avere tra i suoi obiettivi il “benessere collettivo”, creando valore, primo fra tutti il lavoro per le persone, Laziale Distribuzione è un bell’esempio per questa provincia”.
Ha partecipato anche il Vicesindaco di Pomezia Elisabetta Serra, è forte infatti il rapporto che LDI ha con il Comune, sono molte le iniziative alla quale l’azienda partecipa per promuovere lo sviluppo del territorio, in cui è’ presente da più di trent’anni, all’insegna del ‘crescere insieme, per essere sempre un passo avanti’.(Mauro Rizzo – www.capperocom.com)




A Torvaianica, ‘Tutti per Uno’

Si è svolta sabato 20 giugno la 7° edizione di ‘Tutti per Uno’, manifestazione multietnica dedicata alle comunità straniere del territorio, organizzata dalle associazioni ‘La casa dell’albero’ e ‘Spirit Romanesc’, patrocinata dal Comune di Pomezia, con l’obiettivo di favorire la conoscenza delle varie comunità, creare una reale integrazione e una ‘rete’ anche tra le comunità stesse.
Per la prima volta la manifestazione ha dato appuntamento a Torvaianica, nella centralissima P.zza Ungheria. Il pomeriggio è trascorso a suon di musica, balli, prodotti tipici dei Paesi delle comunità presenti sul territorio, per valorizzare i differenti modi di vivere e le diverse culture.
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L’unico momento in cui le comunità si sono date ‘battaglia’ (si fa per dire!) è quello ‘mangereccio’, con tante pietanze buone e saporite, certamente un buon modo per conoscere gli stranieri che vivono nel nostro territorio. Con il ‘Dolce della Bukovyna’ di Halyna & Co ci siamo avvicinati all’ Ucraina; con ‘salatka wielowarzywna’ (insalata russa), szarlotka (dolce di mele) e sernik, (dolce di ricotta e cioccolato) Agnieswka e gli altri amici polacchi hanno fatto assaporare un po’ della loro terra; Daniela ci ha fatto gustare ‘mici si bere’, salsicce rumene con birra; Fatou, dal Senegal, ha preparato ‘Jassa’, un piatto a base di riso bianco con carote, pollo e legumi; Maria, che proviene dalla Colombia, ha cucinato ‘empanadas’ (fagottini di pasta di farina di mais, ripieni di carne tritata, patate, pomodori e cipolla) e salpicon de frutas ( una sorta di macedonia con sciroppo di lamponi);Hatem ha preparato il suo superbo ‘hummus’, salsa di ceci e pane fresco, tipico della Palestina e i tanti amici del CAS di Santa Palomba hanno partecipato con il loro ‘cous cus’.
Nel corso della serata balli e canti rumeni si sono alternati a brani a tema antirazzista letti da studenti di Pomezia della ‘seconda generazione’, tra cui giovani originari del Marocco, Brasile e Romania. Alla serata è intervenuta la musicista Carmen Giglio che ha allietato tutti con le musiche della sua Malta.
“Ringrazio le Comunità presenti per questo piccolo, grande momento di integrazione sul nostro territorio” afferma soddisfatta Carla Benfenati dell’associazione ‘La casa dell’Albero’, organizzatrice insieme a Daniela Hondrea (Spirit Romenesc), e anima della manifestazione . “L’auspicio è quello di essere sempre più numerosi. Quest’anno abbiamo scelto come location il centro di Torvaianica. E’ la prima volta e siamo soddisfatte in quanto è venuta tanta gente. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti e l’Amministrazione comunale che ci ha supportato in questa iniziativa, in particolar modo la Vice sindaca Elisabetta Serra che ha partecipato a questa festa multietnica”.Alla manifestazione sono intervenuti: Comitato Nuova Lavinium, Associazione Culturale Tyrrhenum e la Croce Rossa Italiana. L’ evento è stato aperto dalla mostra fotografica ‘People’.




Quando lo sport supera ogni barriera

Si è svolto sabato 30 maggio, presso la biblioteca comunale di Pomezia, il convegno ‘Sport e disabilità: buone pratiche per l’integrazione sociale’ organizzato da ‘La cicala e la formica onlus’ (www.lacicalaelaformica.it),associazione di Pomezia che dal 2012 si occupa di sport e inclusione sociale, dando priorità all’integrazione piuttosto che alla disabilità.
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Durante la manifestazione è stata presentata la ‘Enrica’s Team’ (in memoria di Enrica, una giovane volontaria scomparsa di recente), la squadra di calcio integrato, formata da ragazzi con disabilità cognitiva e da giovani volontari dell’associazione (16 – 21 anni).

All’ incontro si sono alternati vari professionisti che, davanti ad un numerosissimo pubblico, hanno portato le loro testimonianze professionali e non solo, in un clima di grande cordialità e solidarietà.
Gianluca Neri,psicoterapeuta e psicologo dello sport, e Marco Sacconi, educatore professionale presso la Asl RmH, hanno sottolineato come lo sport sia uno strumento fondamentale per l’integrazione sociale. Marco Agresti, docente presso la facoltà di Scienze motorie dell’ Università di Cassino, ha posto l’accento sullo sport come volano di emozioni, piuttosto che di performance e risultati.

Anche volontari e genitori sono intervenuti condividendo la loro esperienza e il loro entusiasmo. Alessia e Daniele, volontari e componenti della Enrica’s Team, hanno rimarcato la ‘magia’ che si crea quando scendono in campo, insieme a tutti gli altri atleti.”Tutte le mie malinconie e ansie svaniscono quando faccio gli allenamenti o la partita. Penso solo a vivere quel momento, e questo mi fa star bene” afferma Alessia. Per Daniele, da 3 anni volontario dell’ associazione, le emozioni sono tante e molto belle:”Ammetto che all’inizio non è stata facile,ma poi sono entrato a far parte di un mondo nuovo, fatto certamente di goal, passaggi e dribbling, ma anche di abbracci, esultanze alla Totti, urla per reti subite o fatte (non c’è differenza). Attraverso tutti questi gesti, mi sono ritrovato ad essere ‘loro’, un insieme coeso di sorrisi e reciprocità, e ciò mi fa sentire libero”.

Anche i genitori hanno condiviso la loro esperienza positiva, ma anche la loro preoccupazione, ricordando come col brutto tempo gli allenamenti non si possano fare: “I ragazzi in squadra stanno bene, qui comanda il cuore, al di là di etichette e catalogazioni. La squadra ha funzionato, ma c’è bisogno di uno spazio al chiuso,dove svolgere gli allenamenti quando piove e fa freddo. Ne abbiamo bisogno per dare continuità agli allenamenti, e oggi vorrei ribadirlo ancora una volta, sperando che qualcuno ci ascolti e metta a disposizione di questi ragazzi un posto al coperto” sostiene la mamma di Roberto. “Anch’io, come Alessia, con la Enrica’s Team provo la stessa emozione del ‘qui e ora’” aggiunge la mamma di Stefano.
Per il Comune di Pomezia è intervenuta la vice sindaca Elisabetta Serra, sempre molto sensibile alle tematiche sociali.


I lavori sono stati conclusi da Valentina Peri, assistente sociale e responsabile della Enrica’s Team, che ha definito la squadra come un’’eccellenza’. “Un tassello fondamentale del nostro gruppo è il sig. Oliviero, il mister della squadra, che con competenza e dedizione si occupa, da un punto di vista tecnico e atletico, dei ragazzi e a cui rinnoviamo tutta la nostra fiducia e gratitudine. Un ringraziamento va anche alla S.D. Pomezia per sponsorizzarci e a tutti i ragazzi volontari che con il loro entusiasmo e la loro solidarietà rendono possibile tutto ciò. Un abbraccio, inoltre, a tutte le famiglie e ai ragazzi che in questi anni ci anno reso più ricchi e più grandi. Colgo, inoltre, l’occasione per comunicare che noi non prendiamo soldi da nessuno. Dico questo perché abbiamo saputo che sul territorio in questi giorni stanno raccogliendo soldi per conto nostro. Noi non chiediamo soldi. Non date denaro a nessuno”.




Un flash mob contro la riforma della scuola

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Si è tenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 28 maggio a Pomezia un flash mob per dire NO al ddl della scuola in discussione al Senato a cui hanno partecipato docenti, studenti, famiglie e lavoratori della scuola.
I partecipanti all’iniziativa hanno indossato qualcosa di rosso (una maglia, un foulard) e portato un libro, seguendo indicazioni e modalità di svolgimento uguali per tutte le città, con l’obiettivo di fermare questa riforma che di fatto mira a smantellare la scuola pubblica italiana. Radunati in Piazza indipendenza, si sono disposti in file orizzontali parallele, leggendo tutti insieme ad alta voce un passaggio dal proprio libro. Infine sono rimasti 5 minuti in silenzio, immobili con il libro stretto al cuore. Al rompete le righe si sono allontanati tutti in modo ordinato, davanti agli occhi incuriositi di passanti e concittadini.
La pacifica protesta, in ‘onda’ in contemporanea in tutta Italia da parte di centinaia di persone, ha l’obiettivo di difendere la scuola pubblica italiana e far desistere dal prendere decisioni scellerate i vertici del governo.




Parkour, mon amour

È nato nei sobborghi di Parigi negli anni Ottanta, si è diffuso in molti altri Paesi, tra cui l’Italia, in cui approda nei primi anni Duemila, con centinaia di giovani che iniziano a praticarlo. È il parkour (adattamento inglese del francese parcours, percorso), ‘l’arte’ di sapersi spostare da un punto all’altro della città superando in modo creativo, fluido e atletico gli ostacoli naturali o artificiali che si incontrano: arrampicate e volteggi per congiungere scalinate, ringhiere e muri in un continuo esercizio di precisione.

Tra i tanti appassionati di parkour (abbreviato PK) di Pomezia, ho intervistato due giovani trainer, Eros, 23 anni e Roberto di 22 anni, da otto anni traceur (così si chiama chi lo pratica), che saltano e fanno acrobazie sul nostro territorio, sempre nel rispetto dell’arredo urbano e della natura.
Ho iniziato a fare parkour per caso, vedendo un giorno a p.zza S. Benedetto un ragazzo che faceva una capriola in avanti, scavalcava facilmente muretti e ringhiere, ed è stato amore a prima vista” ci confida Roberto. ”Ho iniziato ad allenarmi con un amico sotto casa, dopo aver visto tanti video su internet”.
Anche Eros è stato catturato in maniera fortuita, entrando in un gruppo PK sul web. “Quando ho iniziato era un periodo in cui non facevo nessuno sport, e passavo il tempo al pc, giocando alla playstation. Volevo imparare in fretta e con un amico iniziai a vedere video e a fare qualche salto, fino a formare un gruppo con altri ragazzi. Cominciammo ad allenarci insieme e ancora lo facciamo”.

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Per ogni traceur, è molto importante l’allenamento psico-fisico, che prevede esercizi di corsa abbinata a ginnastica acrobatica: oltre a duri allenamenti con flessioni, addominali e piegamenti, bisogna dedicarsi soprattutto a una preparazione mentale, per oltrepassare i propri limiti e aumentare la consapevolezza dei propri mezzi.
“Mi riscaldo dai 20 ai 40 minuti per prepararmi ad atterraggi, sforzi e urti, poi mi dedico a una sessione di potenziamento, affino la tecnica, soprattutto con gli esercizi nuovi, per poi concludere con lo stretching’’ afferma Eros. “Senz’altro in alcune situazioni c’è da fare i conti anche con la paura, soprattutto quando si affrontano nuovi passaggi. Se però viene presa nel verso giusto, è, al pari delle altre emozioni, una buona compagna. Ci aiuta ad affrontare le situazioni con coraggio, ad avere fiducia nelle nostre capacità e a metterci in gioco, per raggiungere quelli che io chiamo ‘trofei giornalieri’”.

Ogni movimento è il risultato di calcolo, concentrazione e preparazione, che però deve avvenire con discernimento: se la prima regola è quella di non essere bloccati da un ostacolo, la seconda riguarda i ‘limiti personali’. ”Io mi alleno 3 volte a settimana: potenziamento, salti, estensioni e corsa, ed esercizi per le braccia, con trazioni alla sbarra e piegamenti” aggiunge Roberto. “Purtroppo molti ragazzi si avvicinano a questa disciplina per moda, o per manie di esibizionismo. Per me è l’errore più grande, perché parkour deve aiutare a disciplinarsi, a superare gli ostacoli personali e le paure e non ad esibirsi ed entrare in competizione con gli altri. A chi vuole avvicinarsi a questa disciplina, io dico che è bella, a me ha dato forza, sicurezza in me stesso e tante soddisfazioni”.
Il gesto atletico diventa così allenamento mentale per prendere decisioni nella vita di tutti i giorni.Per Eros è un’opportunità per riflettere, mettersi in discussione e imparare a scegliere.“A chi si vuole avvicinare al PK, suggerisco di prendersi tutto il tempo necessario per potenziare il fisico e prendere confidenza con sé stessi.Oramai sul web ci sono tutorial e clip che spiegano come fare gli esercizi. Inoltre ci sono anche corsi che vengono organizzati per apprendisti traceur. A Pomezia, c’è il Qube (Via dei Castelli Romani, 2 vicino ai Padigloni), dove andiamo anche io e Roberto, ma ci sono anche tanti spazi cittadini, tra cui P.zza A. Moro e Via Singen.

Internet ha fatto conoscere questa disciplina metropolitana e l’ ha resa cool, anche se per la pratica bastano scarpe da ginnastica e pantaloni comodi.
È stata fondata da David Belle (inizialmente insieme al gruppo Yamakasi), addestrato con il metodo George Hébert, fatto di movimenti naturali che si compirebbero d’istinto nelle situazioni che la natura presenta e richiede.
I valori del PK, di rispetto per se stessi e di conoscenza dei propri limiti, sono sintetizzati in queste sue parole: “Per capire cosa è il Parkour si deve pensare alla differenza che c’è tra quello che è utile e quello che non è utile in eventuali situazioni di emergenza. Solo allora potrai capire ciò che è Parkour e ciò che non è”.
Anche il cinema si è interessato a questa stravagante disciplina, tanto che sono stati realizzati film e documentari.