Wednesday, July 3, 2024

Le feste sui social

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Il 2015 giunge al termine, un po’ come il 2014 e l’anno prima ancora. Un po’ come finirà il 2016, con molta probabilità. Negli ultimi anni, le nostre vite vengono sempre più influenzate, positivamente e negativamente, dai social network. Diciamo che ormai possiamo parlare di una vera e propria dipendenza. Immaginare una vita senza smartphone o Facebook sembra impossibile. Ed è così. Il mondo cambia, la tecnologia avanza e noi siamo nell’occhio del ciclone di quella famosa “terza rivoluzione industriale” che ci trascina in questo vortice virtuale. Dai grandi ai piccoli, dai ragazzi alle ragazze, dai politici, i comici, le star, gli emarginati, chi più ne ha più ne metta: tutti cercano di adeguarsi a tali cambiamenti.

I vantaggi e gli svantaggi di questa continua ricerca – ossessiva – di “evoluzione” del nostro essere (o meglio profilo) all’interno del magico mondo di internet, capace di convergere spazio e tempo in unico punto, li sappiamo bene. Sono stati detti e ridetti, analizzati e discussi da molti, ma nonostante questo si avverte ancora il bisogno di ritirarli fuori. Ciò accade soprattutto quando si inizia a programmare la propria vita in base a delle notifiche. Accade quando si “visualizzano i ricordi” che ci permettono di vedere con chi si era un determinato giorno, quale persona è stata taggata, perché si ha scritto un determinato stato o quale video di gattini si ha condiviso. E non si limita semplicemente a questo. Infatti, ora possiamo ripercorrere per intero il nostro anno virtuale, fatto di selfie e quant’altro.

La domanda sorge spontanea: era necessario davvero? Possiamo rivedere quanti like abbiamo ricevuto, quale filtro abbiamo usato per una foto.. ma la vita reale dove andrà a finire? Sebbene questa sia una visione estremizzata, non si può nascondere il fatto che sempre più persone hanno la testa bassa a fissare la luce artificiale della schermata di un telefono, invece di alzare lo sguardo per vedere la luce del Sole. Sempre più spesso è più importante caricare foto e video di un concerto o di un qualsiasi evento, abituandosi sempre più a viverli in questa nuova prospettiva. E’ vero anche che internet è un posto bellissimo, dove le informazioni circolano libere, dove possiamo esprimerci e dove possiamo evolverci, per l’appunto. Ma è anche vero che l’uomo necessita di sentirsi notato e apprezzato… E non ha importanza da dove questo provenga: quando il mondo è povero di anime ci si accontenta. Si spera che quest’anno ci si riesca a staccare un po’ da tale dimensione, facendo cose del tipo giocare a carte con i parenti, mangiare tanta cioccolata, guardare foto dei vecchi album impolverati dei nonni, invece di visualizzare quello di selfie proposto su Facebook. Bisogna semplicemente vivere un po’ di più.

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