Dovete sapere che i giorni ad un festival cinematografico sono uno diverso dall’altro. Sembra strano, ma è così. E per me lo sono stati, in maniera diversa, questi ultimi tre alla 72.a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Il perché è semplice: mi sono ritrovata più fan che critica. Ogni tanto succede, ed è meraviglioso. Difficile rimanere indifferenti se il Lido si trasforma in una bolgia per l’arrivo di Johnny Depp o se uno dei tuoi attori preferiti, Eddie Redmayne, presenta il film da te – stranamente – più atteso. Perché, quindi, privarsi dell’entusiasmo e della gioia nel volere un autografo o nel provare a scambiarci due parole? In fondo, siamo qui per questo, per vivere il nostro sogno. Così, quando venerdì mattina ti accingi a seguire la prima proiezione mattutina (alle 8.30, per l’esattezza), ti accorgi che nell’aria c’è qualcosa di diverso, c’è più movimento… e molta più gente!
Perché sì, per l’arrivo di Johnny Depp, c’è perfino chi ha passato la notte sul red carpet per riuscire ad assicurarsi la prima fila. Ma il delirio generale – in senso positivo – è aumentato di ora in ora, quando ormai anche la conferenza stampa era gremita di giornalisti. E allora anch’io, trascinata dall’entusiasmo generale, non ho resistito e ho sfidato la sorte nel tentativo di riuscire a strappargli un autografo, che dopo quasi un’ora di attesa è prontamente arrivato.
Ma chi non lo farebbe per Johnny Depp? E se ve lo state chiedendo, sì, non era al suo massimo della forma, ma chi se ne importa! Niente a che vedere, però, con l’emozione provata per l’arrivo in conferenza stampa di Eddie Redmayne, quasi commosso dall’accoglienza trionfale ricevuta.
Il nostro privilegio, infatti, è proprio quello di vederli – per quel poco che ci è concesso – nella loro vita reale, senza interpretazioni che tengano, a confermare o smentire l’idea che ci eravamo fatti di loro. E Eddie si è prontamente rivelato per la bella persona che immaginavo fosse, timido e dolce allo stesso tempo, quasi imbarazzato da tanta attenzione. Quindi riuscire a farsi fare l’autografo, o a dirgli “your performance is incredibile!”, è solo il coronamento di una giornata già perfetta, dove i tuoi sogni per una volta sono diventati realtà. Se a questo, poi, si aggiunge l’emozione per la toccante visione di The Danish Girl – ad ora il miglior film visto – in cui regala un’altra interpretazione da Oscar, è facile comprendere con quanta felicità e gioia abbia vissuto il tutto. E sono giorni come questo che ci ricordano perché siamo qui e perché amiamo il cinema. Dei film vi parlerò la prossima volta, questo era il mio momento fan girl, scusate!