Wednesday, July 3, 2024

Stili di seduta

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Le sue origini sono antichissime. Ci aiuta quando siamo stanchi, ci fa mangiare e lavorare comodamente, ci può dondolare durante una lettura o nei momenti di pausa della nostra giornata. È la sedia, presente fin dai tempi dell’antica Grecia nella vita degli uomini, anche se ci sono voluti secoli prima che fosse alla portata di tutti nelle sue diverse fogge e utilità. In questo periodo estivo in spiaggia sotto l’ombrellone, o nelle ore meno calde nel giardino o sulla terrazza, la fa da padrona la sedia a sdraio o più comunemente solo sdraio, la greppina pieghevole con schienale reclinabile su varie posizioni e sulla quale è possibile assumere una posizione seduta o sdraiata. Detta anche spiaggina, la Folding Rocking Chair progettata dal designer inglese Richard Ward ha avuto una evoluzione lenta nel corso del Novecento anche se le origini vengono fatte risalire intorno al XIV secolo, in cui la sua antenata era composta dal telaio snodato con l’inclinazione fissa, pieghevole e costruita con materiale resistente alle intemperie. Intorno al 1950 furono introdotte delle varianti nell’inclinazione e nei braccioli laterali e negli anni ’90 venne affiancata dal lettino prendisole. Altra sedia, usata in veranda e nei campeggi e immancabile per chi pratica la pesca sportiva, è la tripolina, una seduta pieghevole in legno, metallo e tessuto, brevettata nel 1877 da Joseph B: Fenby, usata dalle truppe inglesi nelle campagne di guerra del XIX secolo. La sedia ha ispirato tutta una serie di altri modelli pieghevoli, realizzati con materiali in plastica, economici o di design.

Per approfondire il percorso storico ed evolutivo della sedia, i documenti ci riportano al VII-VI secolo a.C. e al fregio decorativo del Partenone con il dio greco Zeus. I primi esempi che potrebbero essere vagamente considerati sedie moderne si trovano in Egitto, trovate in tombe di imperatori egizi: i sedili realizzati con materiali pregiati tipo ebano e avorio sono decorati con raffigurazioni di animali e schiavi. Nell’Antica Roma le sedie venivano principalmente usate dagli imperatori e successivamente anche da consoli e da chi deteneva il potere giudiziario: la sella curulis, sella curule, era un sedile pieghevole a forma di “X”, tipicamente etrusca, con decorazioni spesso in avorio che poi divenne un privilegio riservato solo alle alte cariche pubbliche, pretori e consoli. Nel Medioevo le sedie erano riservate a principi e re. Per i comuni cittadini il primo esempio di seduta era una panca caratterizzata da un’unica asse di legno poggiata su due piloni, sviluppatasi in Europa e in Asia, scomoda e senza schienale che invece nel Rinascimento vede una spalliera aggiunta, comunemente utilizzata nelle chiese per far sedere i fedeli.

La storia della sedia vera e propria comincia in Europa all’incirca nel 1400, divenendo ben presto un mobile di uso comune per le persone. Le prime sedie a stecche o a forbice sono una fusione della sella romana con la simile sedia da campo araba; sono costruite con una serie di listelli a forbice montate su perni, mentre la spalliera è formata da una tavola orizzontale con il contorno sagomato in cui si infilano le stecche. La sedia per una sola persona in questo periodo è ancora dominio delle classi nobili e borghesi come simbolo di potere e per definire una casata dall’altra, come la ‘savonarola’ diventata poi un vero e proprio modello, realizzata con 8-12 stecche di legno incurvate e incrociate a forbice che poi si è sviluppata da uso nobiliare e papale alla portata di tutti.

Senza dubbio alcune sedie hanno fatto la storia, diventando vere e proprie icone di stile del XX secolo con designer come Marcel Breuer, Le Corbusier, Mies van der Rohe attraverso un’infinità di modelli prodotti di diversi materiali, dal legno alla plastica, da quelle a dondolo a quelle monoblocco, per tutti i gusti e tutte le tasche.

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