Una intera giornata dedicata alla #SicurezzaStradale: è quello che accadrà a Pomezia sabato 16 novembre, a partire dalle ore 10 in piazza Indipendenza.
Nella Settimana mondiale della sicurezza stradale, il comune di Pomezia organizza attività in piazza, incontri con le scuole e un convegno su “Strumenti urbanistici e tecnologie al servizio della sicurezza stradale”.
Molti saranno gli ospiti attesi per il convegno: dal comandante dei Carabinieri di Pomezia, alla Polizia di Stato, dalla Polizia Stradale, al comandante della Polizia Locale, dai referenti del 118 al Presidente di Aci Vallelunga, dal Presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale al Presidente di Roma Servizi per la Mobilità.
Saranno presenti anche numerosi ragazzi delle scuole superiori del territorio, nell’ottica di diffondere messaggi positivi e di crescita culturale a partire dalle nuove generazioni di guidatori.
Sarà l’occasione per fare il punto con i dati ancora preoccupanti degli incidenti stradali, ma anche per capire quali sono gli strumenti urbanistici e le tecnologie al servizio della sicurezza stradale, dando uno sguardo a quello che il vicino comune di Roma sta facendo anche in tema di mobilità sostenibile.
La campagna del Ministero dei Trasporti (Sulla buona strada, 2019), a cui si ispira questa giornata pometina, prende spunto spunto da un claim davvero di impatto: “Un incidente non è un caso, è una scelta”.
Il focus è concentrato su quattro problematiche essenziali in materia di sicurezza stradale: distrazione causata dall’uso del cellulare mentre si è alla guida; eccesso di velocità; scarsa attenzione al pedone; mancato utilizzo delle cinture di sicurezza posteriori.
Anche gli spot realizzati sono di grande impatto, perché hanno l’obiettivo di suscitare un’emozione riflessiva, con situazioni nelle quali lo spettatore può facilmente identificarsi, momenti emotivamente importanti della vita di ognuno, frutto di scelte precise e di azioni volontarie.
I protagonisti degli spot, dopo alcuni momenti di guida, scelgono di fare qualcosa di sbagliato la cui conseguenza diviene drammatica e il cui esito, sebbene non visibile direttamente, sarà chiaramente fatale.
Tutto questo a testimonianza del fatto che guidare è un’attività quotidiana molto importante e rispetto alla quale le nostre scelte possono avere delle conseguenze anche gravi, per noi e per gli altri: per tale motivo, come detto, l’incidente non si può considerare casuale, ma frutto di una nostra scelta.
Troppo spesso diamo scarsa o nulla importanza ad alcune attività che compiamo durante la guida, ad esempio dare un’occhiata al cellulare, oppure sintonizzare la radio, e non ci rendiamo conto che queste distrazioni dal compito principale – la guida – possono determinare conseguenze anche fatali
E’ quindi chiaro che la comunicazione e la pubblicità in questo senso possono svolgere un ruolo fondamentale, ricordando anche che il mancato uso delle cinture di sicurezza, la velocità oltre il limite consentito, lo scarso rispetto del pedone, che è l’utente più vulnerabile della strada, sono spesso causa di incidenti gravissimi.
Ecco perché le campagne di sicurezza stradale dovrebbero essere più frequenti, anche come strumento di prevenzione: l’iniziativa del comune di Pomezia va proprio in questa direzione, con la consapevolezza che per alzare il livello di sicurezza sulle strade ci vuole un cambiamento di tipo culturale, costruito anche attraverso un linguaggio adeguato soprattutto se i destinatari della comunicazione sono i giovani.
Fondamentale è perciò la costituzione di una rete di collaborazioni con istituzioni, enti, associazioni e privati, proprio quello che accadrà sabato 16 novembre in piazza Indipendenza: solamente una sicurezza partecipata e condivisa da tutti gli attori della sicurezza stradale, quindi anche da tutte le persone che circolano con i loro veicoli sulle strade, può consentire il raggiungimento dell’obiettivo della Commissione europea di abbattere la mortalità per incidente stradale.
Rispetto al contesto globale, in Europa la situazione è relativamente positiva: tra il 2001 e il 2010 il numero delle vittime della strada nell’UE è diminuito del 43 % e di un ulteriore 21 % tra il 2010 e il 2018, anno in cui sulle strade dell’UE hanno comunque perso la vita circa 25 mila persone e circa 135 mila sono rimaste gravemente ferite.
Dal punto di vista umano e sociale, si tratta di un prezzo inutile e inaccettabile da pagare per la mobilità, tanto che un recente studio ha stimato che, se si considera solo l’aspetto economico, gli incidenti stradali nell’UE hanno prodotto un costo annuale di circa 280 miliardi di euro, praticamente l’equivalente del 2 % del PIL.
Non ce lo possiamo assolutamente permettere.
Nato a Napoli, cresciuto a Roma e residente a Pomezia ormai da quindici anni, giornalista pubblicista, mi occupo da sempre di comunicazione e sono convinto che l’impegno civico, unito all’amore per il proprio territorio, possa essere un grande stimolo alla crescita di una collettività partecipe e consapevole