Wednesday, July 3, 2024

Trent’anni senza muro

By Marta Fortunati on 11 Novembre 2019
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Trent’anni senza muro

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Ricorrenza storica per Berlino e per il resto del mondo nel ricordo di quel 9 novembre 1989 in cui cadde il muro ‘spinto’ da un movimento pacifista, dopo aver diviso per 28 anni la città in Est e Ovest. Ricordiamo che nel 1945 gli Alleati si riunirono, prima a Yalta e poi a Potsdam, per ridisegnare il mondo dopo la guerra: la Germania sarebbe stata divisa in quattro zone di occupazione con gli anglo-americani e francesi nella parte occidentale e russi nella parte orientale. Nel ’49 nacquero due Stati indipendenti: la Germania Federale (Brd) sotto l’egida degli Usa e quella democratica (Ddr) sotto l’Urss.

La Germania Ovest si riprendeva a livello politico-economico con il supporto degli Usa, mentre la Ddr stentava a decollare, con evidenti differenze tra gli standard di vita dei cittadini delle due parti che spinsero molti dell’Est a scappare verso l’Occidente libero e più ricco con ogni mezzo dalle mongolfiere ai tunnel con oltre mille persone uccise mentre cercavano di raggiungere la Ddr. Ciò portò alla costruzione, nel 1961, di un Muro per dividere Berlino (prima c’era il filo spinato) e impedire il superamento del confine tra le due Germanie che divenne ben presto il simbolo della guerra fredda.

Il muro si estendeva per 155 chilometri: 43 dividevano la parte Ovest da quella Est di Berlino, i restanti separavano invece la parte occidentale di Berlino dal resto della Rdt. Esistevano dei passaggi nel muro, che non potevano essere attraversati dai cittadini comuni. Il più noto era Checkpoint Charlie, per stranieri e diplomatici occidentali. L’arrivo di Michail Gorbaciov come leader dell’Urss, e la Perestroika portarono nuove speranze di libertà.

Finalmente il 9 novembre 1989 il muro crollò, o meglio una folla di persone pacificamente si avvicinò al checkpoint del muro e alle 23 30 Harald Jäger, tenente colonnello della guardia di frontiera, aprì i varchi facendo passare liberamente migliaia di persone da una parte all’altra in un clima di grande emozione. Solo nel novembre 1990 il muro venne completamente abbattuto. La sua caduta ha segnato la fine di un’ingiustizia e l’inizio di una speranza di cambiamento.

Nel trentesimo anniversario dal crollo del Muro di Berlino, i festeggiamenti possono essere uno stimolo per ricordare come oggi nel mondo restino ancora altri ostacoli che seguitano a dividere gli abitanti del globo, influenzandone movimenti e libertà di pensiero. Il crollo del muro resta comunque uno dei grandi momenti della storia recente ed è l’emblema della ‘caduta dei muri’ in senso ideologico, politico e culturale, anche se fatto a pezzi è divenuto un ricercato souvenir. Le idee di pace di quella notte,, purtroppo, non si sono realizzate anzi ci sono state guerre fratricide, ancora in corso, e sono stati costruiti oltre 8.000 chilometri di barriere tra stati confinanti e avversari.

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