Cerimonia di premiazione alla Casa Circondariale di Latina per il componimento in versi terzo classificato al Premio Letterario Città di Castello, sezione Destinazione Altrove – La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo, riservata alle persone recluse. Una delegazione del Premio è partita da Città di Castello per consegnare personalmente il riconoscimento a Maria Rosaria, autrice della lirica A mia madre.
La premiazione è stata anche l’occasione per conoscere meglio il mondo della lettura e della scrittura in carcere, attraverso una serie di interventi.
I lavori di apertura sono stati affidati alla professoressa Chiara Teodori, che prima come docente e poi come volontaria, ha contribuito ad allestire la biblioteca della sezione femminile e formato i bibliotecari, sia per la sezione femminile che per quella maschile. La professoressa Teodori ha inoltre portato Nati per leggere all’interno della Casa circondariale di Latina, favorendo così l’interesse verso la lettura.
È una conseguenza naturale: quando si alimenta la lettura cresce la voglia di confrontarsi con le parole. Grazie alla professoressa Enza Sanseverino, sempre pronta a reperire bandi e a stimolare la composizione e la partecipazione, i lavori delle detenute di Latina sono arrivati sulla scrivania dell’edizione 2024 del Premio Letterario Città di Castello. Ed è stato terzo premio con A mia madre, a firma di Maria Rosaria: una composizione di delicatezza speciale, dove la “memoria è già presenza”.
A consegnare la pergamena e il premio a Maria Rosaria sono stati l’editore Antonio Vella, presidente dell’associazione culturale Tracciati Virtuali, che organizza il Premio Città di Castello, insieme ad Andrea Vella, ufficio stampa del Premio, e allo scrittore Sergio Zerunian, oltre a Mauro Macale, presidente dei club per l’UNESCO di Latina.
La cerimonia è quindi proseguita con la lettura della poesia vincitrice, ma anche con la lettura dei componimenti delle altre detenute che non hanno voluto far mancare il loro sostegno a Maria Rosaria in un momento così importante. Lette inoltre due poesie scritte da due detenuti della sezione maschile.
Soddisfazione è stata espressa dalla direttrice della Casa circondariale di Latina, dott.ssa Pia Paola Palmeri, e dal responsabile dell’area pedagogica, dott. Rodolfo Craia, nonché dalla prof.ssa Viviana Bombonati, dirigente scolastica del Cpia 9, la scuola per adulti che ha anche una sezione carceraria.
Sotto i migliori auspici dunque si riparte per nuove avventure letterarie e, se «Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro» (Umberto Eco), chi non scrive vede un solo volto della sua vita, chi scrive riesce a sondarne di sconosciuti e segreti, rivelando prima di tutti a sé stesso un mondo interiore di straordinaria ricchezza.
Premio Letterario Città di Castello – edizione 2025
L’Associazione culturale Tracciati Virtuali, promotrice del Premio Letterario Città di Castello, ha ufficializzato il bando di partecipazione per l’edizione 2025. A coordinare i lavori della commissione sarà da quest’anno il presidente prof. Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri.
A mia madre
di Maria Rosaria
Il tempo ha tutta un’altra dimensione
da quando tu non sei;
due anni e più mi sembrano sol ieri
e son due anni e più che tu mi manchi.
Mi manca il tuo sorriso,
la prudenza,
la discreta presenza,
tutto di te mi manca.
Mi manchi tu così come tu eri
ma se memoria è già presenza,
allora tu sei qui,
fra le tue cose,
fra le mie cose,
in punta alla penna,
intorno a me,
con me sulla mia via
e mai
davvero mai
sei andata via.