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Per Elisa – Il caso Claps, una verità nascosta

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Per Elisa – Il caso Claps, uscita su Netflix lo scorso 25 luglio, è senza dubbio tra le serie italiane di maggior successo di quest’anno, trovandosi ancora tra le più viste in classifica.

La triste storia vera di Elisa, sedicenne scomparsa a Potenza nel settembre del 1993 e ritrovata morta solo 17 anni dopo, viene oggi diretta da Marco Pontecorvo, che la rende nota a tutta Italia, denunciando diverse anomalie del sistema giuridico del nostro paese. Centrale nel film è, infatti, la battaglia della famiglia Claps e in particolare del fratello più grande Gildo, che lottarono fino alla fine affinché il vero assassino della piccola Elisa, Danilo Restivo, fosse incarcerato, così da fare giustizia.

Ad interpretare la protagonista è la giovane Ludovica Ciaschetti, nuovo volto che però riesce perfettamente a mostrare la solarità e la bontà che caratterizzavano la dolce Elisa. Chi però si è sicuramente distinto è Gianmarco Saurino nei panni di Gildo Claps, il quale, con un’interpretazione commovente, ha fatto scendere una lacrima ad ognuno di noi, lasciandoci solo immaginare ciò che si prova di fronte ad un’oscenità del genere. Accanto a loro, inoltre, non possiamo non citare Giacomo Giorgio, Anna Ferruzzo e Vincenzo Ferrera, rispettivamente l’altro fratello Luciano e i signori Claps e infine Giulio della Monica come Danilo.

Il caso di Elisa Claps fa rabbrividire tanto per la sua brutalità quanto per l’assurdità e l’ingiustizia con cui è stato affrontato secondo le leggi italiane del tempo. Non solo, infatti, il colpevole è stato accusato, nonostante prove concrete, solo diciassette anni dopo, dopo aver causato tra l’altro la morte di un’altra donna, ma, anche ora che si è giunti alla verità, vi sono ancora molte questioni sul caso lasciate aperte, come la complicità della Chiesa nella storia.

Traspare inoltre la corruzione e l’omertà di tutti quelli che, pur sapendo, sono restati in silenzio per anni, portando un’intera famiglia sull’orlo della disperazione e dell’impotenza.

La storia di Elisa Claps purtroppo è solo uno dei tanti casi di cronaca nera in Italia e nel mondo, in quanto, anche se a volte non ce ne accorgiamo, vi è tanta cattiveria intorno a noi, tanta da distruggere anche chi vede solo il buono nelle persone, come faceva Elisa. Si spera dunque che la sua morte, insieme a quella di tante altre, non sia stata vana, ma che possa invece prevenire ulteriori ingiustizie future.

Il mondo dovrebbe essere un posto sicuro, tuttavia a volte è la tomba dei più fragili.

Virginia Porcelli

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