Oppenheimer è sicuramente un film da non perdere quest’anno, nonché uno di quelli più di successo. La pellicola ha infatti di recente guadagnato il titolo di biopic più visto al mondo, superando gli incassi di Bohemian Rapsody.
Diretto da Christopher Nolan, un regista il cui nome è già di per sé una garanzia, ci racconta la vita del famoso fisico Robert Oppenheimer, l’inventore della bomba atomica.
Il cast assicurava il successo del film ancor prima che uscisse, alzando le aspettative del pubblico. A dare il volto al protagonista è proprio Cillian Murphy, famoso per il suo ruolo di Thomas Shelby in Peaky Blinders. L’attore ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei migliori nel suo campo al giorno d’oggi, dando un’ eccellente interpretazione. Egli ha infatti dichiarato al quotidiano inglese “The guardian” in una precedente intervista di essersi preparato facendo molte letture e di essere affascinato dal personaggio contraddittorio di Oppenheimer, pur non avendo la capacità intellettuale per comprendere i meccanismi di ciò che il fisico ha creato.
Sicuramente non da meno sono stati gli altri membri del cast, tra cui troviamo i nomi di Matt Damon, Florence Pugh, Emily Blunt e Robert Downey Jr., tutti attori fenomenali che insieme rendono il film ancora più memorabile.
Altrettanto sorprendente è la fotografia. Il direttore di essa, Hoyte Van Hoytema, il quale aveva già collaborato con Nolan in passato, ha utilizzato anche per questo film, come per Interstellar, Dunkirk e Tenet, la tecnologia IMAX. Egli ha infatti limitato al massimo gli effetti speciali digitali, creando un’immagine che potesse dare l’idea di filmare una vera esplosione.
Ultimo ma non per importanza è senza dubbio il suono, uno degli aspetti più affascinanti dell’intero film. Il premio Oscar Ludwig Göransson, dopo un’ iniziale riluttanza, ha realizzato una colonna sonora di due ore e mezzo eseguita dalla Hollywood Studio Orchestra e poi registrata in studio, che, con suoni commoventi, fa da sfondo al film.
Insomma, Oppenheimer è un film oggettivamente perfetto sotto ogni punto di vista, studiato nei minimi dettagli. Tuttavia, nonostante ciò, può risultare per molti, a parere di chi scrive, a tratti pesante e impegnativo, data la lunga durata e la complessità degli argomenti trattati.
Nonostante ciò consiglio caldamente, a chi non lo avesse ancora fatto, di andare al cinema e vivere l’esperienza in iSense, per godersi al massimo i fenomenali effetti speciali, a cui la tv non renderebbe di certo giustizia.
Virginia Porcelli
Diploma di liceo classico presso il Liceo Blaise Pascal di Pomezia.
Studentessa di Scienze Linguistiche presso l’Università Cattolica di Milano.